LE VITTIME PALESTINESI: I crimini biologici perpetrati contro i
palestinesi ad Akka e Gaza nel 1948 hanno luogo ancora oggi.
      Nel 1997, agenti del Mossad cercarono di assassinare Khaled Mish'al,
direttore dell'Ufficio Politico di Hamas ad Amman. Re Hussein reagi'
furiosamente a quella flagrante violazione della sovranita' della Giordania
e del Trattato di pace con Israele. Poiche' il tentativo falli' grazie alla
prontezza della guardia del corpo di Mish'al, Israele invio' una dottoressa
con l'antidoto. La tossina usata era la SEB, che, applicata alla canna di
una pistola speciale con un raggio di 50 metri, veninva iniettata
direttamente nel collo della vittima.
      Abbondano i casi di gas nervini utilizzati contro scolari e scuole.
Neil Sammonds enumera questi casi:



        a.. Defoglianti chimici contro i raccolti palestinesi ad 'Ain
al-Beida nel 1968, ad Aqraba nel 1972, a Medjel Ben Fadil nel 1978 e nel
Negev nel 2002.
        b.. Armi chimiche, incluso l'idrogeno di cianuro, gas nervino e
proiettili al fosforo nella guerra del 1982 contro il Libano.
        c.. Gas letale contro prigionieri palestinesi e libanesi.
           Ma il caso piu' ampiamente pubblicizzato e documentato in tutto
il mondo da numerose ONG internazionali e' l'applicazione di incapacitanti,
particolarmente a Khan Yunis, nel febbraio 2001. Le immagini delle vittime
che si contorcevano dal dolore ed in preda a convulsioni incontrollabili
fecero il giro del mondo.
            James Brooks di "Pace giusta in Palestina" fece un resoconto
dettagliato di questi attacchi sui civili giorno dopo giorno. In un primo
momento, le vittime credevano si trattasse di lacrimogeni. L'odore era
penetrante, dolce come quello dello zucchero. Mutava colore come un
arcobaleno. Quindici minuti dopo averlo inalato, la vittima "sentiva lo
stomaco contorcersi ed un intenso bruciore al petto impediva di respirare".
Poi iniziavano le convulsioni. La vittima cominciava a saltare ed a muovere
le gambe come sotto l'effetto di una crisi isterica. Alcuni cadevano in
stato d'incoscienza. Il dolore si alternava a vomito e il tutto poteva
durare per giorni o settimane.

      A causa delle denuncie da parte di gruppi per i diritti umani, le
vittime dei gas velenosi di Khan Yunis vennero filmate dal regista americano
James Longley, in un documentario che "porta lo spettatore direttamente al
centro dei tumulti nella Gaza occupata da Israele". Longley compilo' un
rapporto di 43 pagine in cui venivano intervistati le vittime, i medici e
gli infermieri che si occuparono di loro.
      Questi diabolici incapacitanti suscitarono le proteste di qualche ONG,
ma niente piu' di questo. Non vi furono investigazioni internazionali ne'
censure di alcun genere, e le stesse armi furono utilizzate a marzo ad
al-Bireh, Nablus ed ancora a Gaza il mese successivo.
      Avvenne invece il contrario. Ci fu una vasta condanna orchestrata dal
sionismo mondiale allorche', nel novembre 1999, Suha Arafat, moglie del
presidente, accuso' Israele di usare "gas velenosi" in presenza
dell'aspirante politica Hilary Clinton. Il picco di ipocrisia e cinismo
venne raggiunto allorche' le incensate autorita' israeliane dichiararono che
le accuse fattuali di Suha erano "una violazione del processo di pace"!

      Vi sono effetti sconosciuti ed a lungo termine delle tossine e degli
incapacitanti chimici. Il 3 febbraio 2003, il dottor Khamis al-Najjar,
direttore del Centro di Ricerca sul Cancro del ministero della Sanita' di
Ramallah ha denunciato un allarmante incremento del cancro, specie tra le
donne ed i bambini. Il rapporto del centro copre il periodo 1995-2000 e
mostra 3.646 casi, piu' della meta' tra donne. I casi di Gaza sono piu'
numerosi di quelli della Cisgiordania. Il rapporto, citando il tasso di
incremento, prevede che i casi triplicheranno nel prossimo futuro. Prendendo
in considerazione la paranoia israeliana circa la demografia palestinese e
giudicando dai loro precedenti record, e' possibile che l'effetto cumulativo
dell'esposizione a tossine ed incapacitanti abbia prodotto una accresciuta
incidenza dei casi di cancro. Un simile studio sara' condotto tra breve sui
feti ed i neonati.

      DOVE ANDIAMO DA QUI? Israele ha firmato ma non ratificato la
Convenzione sulle Armi Chimiche e non e' parte contraente di quella sulle
armi biologiche. Israele non riconosce l'applicazione della Quarta
Convenzione di Ginevra sui territori palestinesi occupati di Cisgiordania e
Gaza, come fa invece il resto del mondo. Non c'e' da sorprendersi. Israele
viola tutte le leggi del libro.
      L'articolo 147 della Convenzione di Ginevra stabilisce che "causare
volutamente grandi sofferenze o seri danni alla salute dei civili e' una
violazione grave" che, secondo l'articolo 146, le persone colpevoli di tale
condotta dovranno essere portate di fronte alle corti indipendentemente
dalla loro nazionalita'". Se cio' fosse applicato, Sharon ed i suoi accoliti
dovrebbero passare dietro le sbarre di una corte belga lunghi anni.
      C'e' una quantita' incredibile di convenzioni che Israele viola
costantemente, a cominciare dal Protocollo di Ginevra del 1925 sui gas
velenosi alla Convenzione sulla Proibizione dello sviluppo, produzione ed
uso di armi chimiche del 1993.
      Con questi precedenti, sembra un insulto alla giustizia aver inviato
centinaia di ispettori in Iraq per distruggere industrie e case private,
mentre una quantita' incredibile di armi di distruzione di massa viene
ammassata in Israele. Forse i 10 milioni di persone che manifestarono in 600
citta' del mondo contro la guerra all'Iraq il 15-16 febbraio cercarono di
sottolineare questa amara ironia rifiutando questa guerra. Molti striscioni
lo dicevano chiaramente.

      Probabilmente la voce interna in Israele potra' essere ascoltata piu'
attentamente. Il sindaco di Nes Ziona, a circa 10 km dal centro di Tel Aviv,
si e' lamentato del fatto che la vicinanza dell'IIBR alla citta' pone un
grande pericolo sulla popolazione, in caso di incidente. Ha ragione. La
Commissione Scientifica della Knesset ha riportato 22 casualita', inclusi
tre casi fatali, negli ultimi 15 anni. Ma questi erano casi insignificanti.

      Quale potrebbe essere la situazione se avvenisse un grosso incidente
in una giornata ventosa, che causasse l'esplosione di tonnellate di
materiale tossico e la sua evaporazione nel cielo, in una periferia
congestionata, dove vivono tre milioni di persone in un'area di appena 1000
km quadrati? Ben Gurion, mentre accarezzava il suo malvagio piano di
"sterminare" gli arabi, non penso' a questo scenario imprevisto nei suoi
sogni piu' folli.




*L'autore e' presidente della Palestine Land Society di Londra.
traduzione a cura di www.arabcomint.com







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