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In effetti stiamo usando strumenti diversi da quello al quale ti riferisci, ma non è detto che le cose non cambino. In questi giorni, nella lista di coordinamento i18n si sta proprio discutendo di una gestione centralizzata delle traduzioni. Tra l'altra si parla anche di XLIFF e di omegaT.

Ciao,
Giuseppe
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Bene, la cosa si potrebbe fare interessante allora.

Nel progetto per la localizzazione di OOo a cui collaboro stiamo usando OmegaT e in passato abbiamo usato l'Editor XLIFF del progetto OLT in collaborazione con la Sun.

Credo sia un metodo molto valido per gestire le traduzioni di progetti molto 
dinamici come
quelli che riguardano il software libero. Soprattutto per l'aggiornamento delle traduzioni sarebbe molto comodo avere a disposizione delle memorie di traduzione e dei glossari su cui fare affidamento: la qualità delle traduzioni e l'omogeneità dei testi prodotto credo ne risentirebbe positivamente.

Oltretutto, il lavoro di traduzione del sito Debian sembra piuttosto complesso e di sicuro lo è per chi come me non è particolarmente ferrato nell'utilizzo di certi strumenti (cvs e script vari). Semplificando il processo traduttivo grazie all'utilizzo di strumenti come i CAT citati sopra potrebbero essere coinvolti molti più volontari che magari, come me, hanno una formazione più linguistica che tecnico-informatica.

Proverò a seguire un po' le discussioni su i18n.

Grazie di nuovo,
Ale.


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