Secondo me è un brutto segno. Significa che la politica espansionista di esri 
si fa sempre più aggressiva. Loro stanno puntando molto in alto.

In pratica, stanno cercando, con successo, di piazzare i "loro" prodotti di 
servizi via web a regioni, province, ministeri etc. Dico loro tra virgolette 
perchè per la maggior parte sono prodotti basati su OpenLayers (me l'hanno 
confermato).
Perciò il loro discorso è questo:
Noi vi vendiamo un prodotto bellissimo, che sì, vi costa un patrimonio (e non 
sapete quanto vi costerà in futuro), ma può essere fruito dagli utenti finali 
(p.es. comuni) attraverso programmi GIS liberi. Quindi vi offriamo anche 
supporto per QGis.

Io penso che bisogna stare attenti. Le grandi case di prodotti informatici 
stanno cercando di sfruttare il software libero per consolidare il proprio 
monopolio, a danno dei piccoli e medi studi professionali che spesso vivono 
dall'assistenza tecnica sul SW libero.

Penso che in questo momento l'autoreferenziarismo non serva a niente. Qgis non 
si vende. Chi guadagna da Qgis lo fa dando supporto per Qgis.
.
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