Secondo me è un brutto segno. Significa che la politica espansionista di esri si fa sempre più aggressiva. Loro stanno puntando molto in alto.
In pratica, stanno cercando, con successo, di piazzare i "loro" prodotti di servizi via web a regioni, province, ministeri etc. Dico loro tra virgolette perchè per la maggior parte sono prodotti basati su OpenLayers (me l'hanno confermato). Perciò il loro discorso è questo: Noi vi vendiamo un prodotto bellissimo, che sì, vi costa un patrimonio (e non sapete quanto vi costerà in futuro), ma può essere fruito dagli utenti finali (p.es. comuni) attraverso programmi GIS liberi. Quindi vi offriamo anche supporto per QGis. Io penso che bisogna stare attenti. Le grandi case di prodotti informatici stanno cercando di sfruttare il software libero per consolidare il proprio monopolio, a danno dei piccoli e medi studi professionali che spesso vivono dall'assistenza tecnica sul SW libero. Penso che in questo momento l'autoreferenziarismo non serva a niente. Qgis non si vende. Chi guadagna da Qgis lo fa dando supporto per Qgis. . -- Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità. _______________________________________________ Gfoss@lists.gfoss.it http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 796 iscritti al 28/12/2017