L'Italia sul risorgere del nazismo si astiene. Di nuovo.

1) Il ponziopilatismo UE e italiano sull’antinazismo (F. Poggi)
2) L’ONU adotta la risoluzione russa contro il nazismo, gli USA votano contro 
(TASS)


Sull'episodio precedente di astensione dell'Italia di fronte al neonazismo si 
vedano:

Quelli che non condannano il nazismo (di Giulietto Chiesa, 24 novembre 2014)
http://www.antimafiaduemila.com/rubriche/giulietto-chiesa/52584-quelli-che-non-condannano-il-nazismo.html
 
<http://www.antimafiaduemila.com/rubriche/giulietto-chiesa/52584-quelli-che-non-condannano-il-nazismo.html>

Sulla neutralità (sic) dello Stato italiano in tema di nazismo (dic 2014)
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/crj-mailinglist/conversations/messages/8183
 
<https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/crj-mailinglist/conversations/messages/8183>

Verso la Giornata della Memoria: la UE dalla parte dei nazisti (gen 2015)
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/crj-mailinglist/conversations/messages/8219
 
<https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/crj-mailinglist/conversations/messages/8219>


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http://contropiano.org/news/internazionale-news/2017/11/18/ponziopilatismo-ue-italiano-sullantinazismo-097824
 
<http://contropiano.org/news/internazionale-news/2017/11/18/ponziopilatismo-ue-italiano-sullantinazismo-097824>

Il ponziopilatismo UE e italiano sull’antinazismo

di Fabrizio Poggi <http://contropiano.org/author/redazione-contropiano>, 18 
novembre 2017

Con il voto contrario di USA e Ucraina, il Terzo comitato dell’Assemblea 
generale dell’ONU ha adottato la risoluzione proposta da Russia e altri 49 
Paesi, tra cui Bielorussia, Venezuela, Egitto, India, Kazakhstan, RPDC, Cuba, 
Serbia, Siria e Sud Africa, contro la eroicizzazione di nazismo, neonazismo e 
altre pratiche di discriminazione.

La risoluzione esprime profonda preoccupazione per la celebrazione degli ex 
membri delle Waffen SS e “i continui tentativi di deturpare o distruggere i 
monumenti dedicati a quanti lottarono contro il nazismo durante la Seconda 
guerra mondiale”. Si lancia anche l’allarme sulla progressiva attività di 
raggrumanti neonazisti e “sul numero crescente di posizioni di rilievo occupate 
da rappresentanti di partiti razzisti o xenofobi in tutta una serie di 
assemblee legislative nazionali e locali”.

A favore della risoluzione hanno votato 125 Paesi; tra i 51 astenuti: gli 
immancabili Paesi della UE, insieme a Turchia, Georgia, Australia e altri. La 
risoluzione verrà esaminata dall’Assemblea generale ONU il prossimo dicembre.

Chiarissimo il riferimento alla situazione dell’Ucraina golpista e non manca 
nemmeno quello, evidentemente, alla Polonia nazionalista, in cui da tempo si 
stanno distruggendo uno a uno i monumenti eretti ai caduti dell’Armata Rossa 
per la liberazione dal nazismo.

Intanto, Der Spiegel pubblica l’ennesimo allarme a proposito del battaglione 
neonazista ucraino “Azov” 
<http://contropiano.org/news/aggiornamenti-in-breve/esteri/2017/07/26/lucraina-nazista-europea-celebra-le-ss-della-divisione-galizia-094260>,
 lanciato alla “salvezza dell’Europa” e alla “sua nuova conquista”, con i 
propri ranghi rafforzati da neonazisti tedeschi e di altri Paesi europei. 
Secondo la rivista tedesca, il lavorio propagandistico svolto negli ultimi tre 
anni da “Azov” gli avrebbe assicurato la crescita da circa 850 agli attuali 
2.500 membri.

Discreto successo sembra aver avuto la campagna di reclutamento condotta lo 
scorso luglio in Germania: durante il festival Rechtsrock dell’estrema destra a 
Themar, in Turingia, cui hanno partecipato oltre seimila persone, “Azov” ha 
distribuito volantini con il richiamo a “entrare nelle file dei migliori” .

In aggiunta al servizio di Der Spiegel, Dmitrij Rodionov ricorda su Svobodnaja 
Pressa come lo scorso anno la polizia brasiliana avesse condotto un’operazione 
nello stato di Rio Grande do Sul contro reclutatori di “Azov” e neonazisti 
locali che si apprestavano a partire per il Donbass. Nel maggio scorso, 
addirittura la Camera dei rappresentanti del Congresso USA aveva proposto di 
vietare all’Ucraina di devolvere i fondi occidentali al battaglione neonazista 
e di proibire agli istruttori militari di addestrarne gli affiliati. Cosa, 
evidentemente, difficile da prendere sul serio, dato che da anni, molto prima 
ancora del golpe del febbraio 2014 – anzi: proprio in vista di tale svolta – 
istruttori non solo USA, ma anche di altri Paesi occidentali, stanno 
addestrando le forze dell’Ucraina golpista, compresi reparti di diversi 
battaglioni neonazisti, accusati di crimini di guerra anche da organizzazioni 
non certo “comuniste”, quali Human Rights Watch и Amnesty International.

E la “conquista dell’Europa” non è solo un’espressione figurata. Secondo il 
politologo Igor Šatrov, da quando “le operazioni nel Donbass si sono convertite 
per lo più in un conflitto di posizione, diversi elementi dei battaglioni, tra 
cui “Azov” si sono portati in Europa in cerca di nuove occasioni per mostrare 
il proprio “talento”, tanto che anche Der Spiegel è stata costretta a notarlo”. 
Purtroppo, continua Šatrov, in molti paesi europei “la retorica ufficiale 
incoraggia la diffusione dell’ideologia neofascista, con il ripetersi dell’idea 
di nazioni superiori ad altre, di sistemi sociali, economici e politici 
superiori ad altri ecc.”.

Per quanto riguarda specificamente il battaglione (ora reggimento) “Azov”, 
sorto dal programma “Patriota ucraino”, il politologo Eduard Popov ricorda 
come, già nel 2009, si diffondesse “la strategia di una confederazione di 
popoli centro-europei, formata da Ucraina, Bielorussia, stati baltici e 
balcanici e la successiva unione con i radicali dell’Europa occidentale, che a 
loro volta avrebbero preso il potere con “rivoluzioni nazionali”. Quando “Azov” 
guerreggiava nel Donbass” continua Popov, “lo si ignorava. Ora che gli adepti 
del “führer” Andrej Biletskij 
<http://contropiano.org/news/internazionale-news/2014/12/15/tra-i-neonazisti-della-rada-ucraina-l-astro-nascente-andrej-biletskij-028111>
 dilagano anche in Germania, i media tedeschi cominciano a preoccuparsi. E 
bisogna sottolineare che non si tratta di nazionalisti, bensì di aperti 
nazisti”.

Secondo Popov, gran parte dei reclutati da “Azov”, oltre che dalla Germania, 
proviene dai paesi scandinavi. Per quanto riguarda altri paesi europei, 
raggruppamenti di destra, ad esempio greci o cechi: è noto che si sono sempre 
espressi contro majdan. Sembra invece che un certo sostegno ad “Azov” venga 
dall’Italia 
<https://www.tvsvizzera.it/tvs/-la-mia-guerra-in-ucraina---l-italiano-nel-battaglione-azov/42669432>.
 Nessuna meraviglia, in un paese in cui si inaugurano mausolei ai più feroci 
“eroi” del ventennio fascista, in cui amministrazioni socialfasciste intitolano 
strade e piazze agli esponenti moderni del neofascismo e neonazismo italico; in 
cui le massime autorità repubblicane firmano protocolli d’intesa con 
rappresentanti, come scritto ora nella risoluzione ONU, “di partiti razzisti o 
xenofobi” che occupano “posizioni di rilievo” in “assemblee legislative 
nazionali e locali”; un paese in cui partiti che legiferano e attuano 
oltreconfine pratiche da lager, hanno eliminato dalle proprie piattaforme – in 
modo conseguente, verrebbe da dire – ogni riferimento all’antifascismo.

Nessuna meraviglia nemmeno per un paese, l’Ucraina appunto, in cui la pratica 
neonazista è attuata contro la propria stessa popolazione e in cui, come 
riporta la rivista Luxembourg Herald 
<http://luxherald.com/1459-president-poroshenkos-wife-involved-looting-money-needy-children.html>,
 Marina Porošenko, consorte del golpista N° 1, riesce, tramite l’apparato 
presidenziale e la società “Ucraina forte”, a dirottare sui conti di compagnie 
offshore e imprese private la cosiddetta beneficienza internazionale per i 
bimbi ucraini orfani o invalidi.

Nel giro di pochissimi giorni, l’Italia è così riuscita a incamerare da parte 
dell’ONU una bacchettata diretta, per una politica che, nei deserti 
nordafricani, riecheggia in stile moderno strategie imperiali di funesta 
memoria e un’altra indiretta, per strette di mano e accordi ufficiali con gli 
eredi moderni degli scagnozzi del Drittes Reich. Avanti così…


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https://trentinorussia.blogspot.it/2017/11/litalia-nuovamente-astenuta-sul.html 
<https://trentinorussia.blogspot.it/2017/11/litalia-nuovamente-astenuta-sul.html>

L'ITALIA NUOVAMENTE ASTENUTA SUL DOCUMENTO ONU CONTRO IL NAZISMO

19 NOVEMBRE 2017

L’ONU adotta la risoluzione russa contro il nazismo, gli USA votano contro

Come l'anno scorso, contro l'adozione della risoluzione, hanno votato gli Stati 
Uniti e l'Ucraina

ONU, 16 novembre/TASS/. Il terzo comitato dell'Assemblea Generale delle Nazioni 
Unite, giovedì ha maggioranza ha approvato la risoluzione presentata dalla 
Russia sulla lotta alla glorificazione del neonazismo e altri tipi di 
discriminazioni, respingendo l'appello degli Stati Uniti di modificare 
sostanzialmente il testo del documento. Come l'anno scorso, contro la 
risoluzione si sono espressi solamente due paesi: Stati Uniti ed Ucraina.

A sostegno del documento ricevuto, si sono espressi 125 paesi, fra cui 
Bielorussia, Venezuela, Egitto, India, Kazakistan, Corea del Nord, Cuba, 
Serbia, Siria e Sud africa. 51 i paesi astenuti, tra cui i membri dell'Unione 
Europea (anche l’Italia ndt), Australia, Georgia e Turchia. I co-autori della 
risoluzione sono stati oltre 50 paesi.

Nella risoluzione dell’Assemblea generale ONU viene espressa la sua profonda 
preoccupazione "in merito alla glorificazione in qualsiasi forma" del movimento 
nazista e degli ex membri dell'organizzazione "Waffen SS", anche attraverso la 
costruzione di loro memoriali ed anche attraverso "incessanti tentativi di 
profanazione e distruzione di monumenti in memoria di chi ha lottato contro il 
nazismo nella Seconda guerra mondiale". Inoltre, il documento richiama 
l'attenzione sull'attivazione di gruppi nazisti e "l'aumento del numero di 
seggi occupati da rappresentanti di partiti estremisti razzisti o xenofobi e 
della loro metamorfosi di un certo numero di parlamenti nazionali e locali". In 
questa situazione l’Assemblea generale ha invitato i paesi "a prendere misure 
concrete, tra cui leggi specifiche in materia di istruzione, al fine di evitare 
la revisione dei risultati della Seconda guerra mondiale e la negazione dei 
crimini contro l'umanità e dei crimini di guerra commessi durante la Seconda 
guerra mondiale".

Prima del voto la delegazione degli Stati Uniti aveva proposto di modificare il 
documento, rimuovendo una serie di disposizioni, tra cui il punto in cui si 
esprime preoccupazione per la sempre più frequente profanazione e distruzione 
di monumenti ai combattenti contro il nazismo. La proposta americana è stata 
respinta con una maggioranza schiacciante: a suo sostegno si sono espressi 
solamente Israele, Stati Uniti e Ucraina, mentre 81 Stati, tra cui i paesi 
dell'Africa e dell'America Latina, si sono espressi contro. Gli stati 
dell’Unione Europea (fra cui l’Italia ndt) al momento del voto si sono astenuti.

Come previsto nel prossimo dicembre la risoluzione sarà presa in esame nella 
sessione plenaria dell'Assemblea Generale. L'anno scorso un uguale documento 
era stato sostenuto da 136 paesi e contro si espressero solo gli Stati Uniti e 
l'Ucraina. 48 paesi, tra cui Germania, Italia, Polonia, Francia e gli altri 
membri dell'unione Europea al momento del voto si erano astenuti

Подробнее на ТАСС: http://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/4736393 
<http://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/4736393>




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