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70.mo Anniversario della istituzione della NATO

1) WPC ANNOUNCEMENT FOR ANTI-NATO ACTIONS AROUND THE 70th ANNIVERSARY OF NATO
2) Firenze 7/4: I 70 ANNI DELLA NATO: QUALE BILANCIO STORICO? USCIRE DAL 
SISTEMA DI GUERRA, ORA
3) CONTRO NATO E BASI USA. RILANCIARE IL MOVIMENTO INTERNAZIONALISTA CONTRO LA 
GUERRA (Potere Al Popolo)
4) Prima CONFERENZA INTERNAZIONALE CONTRO LE BASI MILITARI STRANIERE USA/NATO 
(Dublino 16-18/11/2018)
5) STOP NATO WARS AND INTERVENTIONS! (International network „No to war - no to 
NATO")


Veranstaltungen in DEUTSCHLAND, siehe: http://friedensbewegung.info und 
https://www.no-to-nato.org/2019/03/2019-00-00ubersicht-veranstaltungen-zu-70-jahre-nato-in-deutschland-2/

Initiatives in the USA AND WORLDWIDE, see: http://no2nato2019.org and 
https://www.no-to-nato.org and http://www.wpc-in.org


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http://www.beoforum.rs/en/comments-belgrade-forum-for-the-world-of-equals/606-yes-to-peace-no-to-nato.html
 
<http://www.beoforum.rs/en/comments-belgrade-forum-for-the-world-of-equals/606-yes-to-peace-no-to-nato.html>

Yes to peace - No to NATO 
<http://www.beoforum.rs/en/comments-belgrade-forum-for-the-world-of-equals/606-yes-to-peace-no-to-nato.html>

WPC ANNOUNCEMENT FOR ANTI-NATO ACTIONS AROUND THE 70th ANNIVERSARY OF NATO

NATO, the biggest war machinery in human history is “celebrating” its 70th 
anniversary with a summit in Washington D.C., on 4th April 2019. The WPC 
opposed NATO from its founding days as the armed wing of imperialism. The 
history of NATO which is full of crimes,wars and aggressions proves us right.

Since 2010, the WPC has been carrying out its campaign, “YES to Peace-NO to 
NATO,” with mass events around the world. We demand the dissolution of NATO and 
support the struggle of the peoples in each member State for the disengagement 
from it.

We oppose the war drive policies and aggressions carried out by NATO in 
Yugoslavia, Afghanistan, Iraq, Libya, Syria, Yemen etc. and denounce the 
governments of the USA and all NATO states who have acted together and 
unanimously against the peoples of the world. Furthermore, we denounce the 
political and military actions of NATO hand in hand with the European Union, 
which is creating its EU army, while it is intervening alone or together with 
NATO in many missions abroad.

The World Peace Council calls upon all members and friends to organize around 
the date of 4th April 2019 protests, rallies and other events in as many as 
possible countries, underlining the opposition to the aggressive mechanism NATO 
which is the enemy of peace and of the peoples.


The WPC supports and endorses the actions planned by the US Peace Council 
(USPC) and the United Anti-War Coalition (UNAC) and numerous other peace 
organizations in the US for the 30th March 2019 for a National Mass 
Mobilization and Rally in Washington, DC, Lafayette Park (across from the White 
House) at 1:00 PM (the respective Call can be found at 
https://uspeacecouncil.org/a-call-for-national-mobilization-to-oppose-nato-war-and-racism/
 
<https://uspeacecouncil.org/a-call-for-national-mobilization-to-oppose-nato-war-and-racism/>
 and http://no2nato2019.org/ <http://no2nato2019.org/>)

The World Peace Council will hold an Anti-NATO Conference on 31st March 2019 
from 3:00 to 7:00 PM at the St. Stephen Episcopal Church Newton St., NW, 
Washington DC. 200010. We call upon all WPC members and friends to support and 
attend this conference organized together with the USPC and UNAC.

For further details we kindly ask you to communicate with the WPC 
(w...@otenet.gr <mailto:w...@otenet.gr>) and with the USPC 
(u...@uspeacecouncil.org <mailto:u...@uspeacecouncil.org>). In case 
participants who intend to attend the events need US Visa, personalized 
invitations can be sent by the USPC. Technical support for matters of 
accommodation can be requested likewise.

Down with Imperialism! Yes to Peace–No to NATO!

WPC Secretariat
22nd January 2019



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Firenze, Domenica 7 Aprile 2019
Cinema Teatro Odeon / Piazza Strozzi
Convegno: I 70 ANNI DELLA NATO: QUALE BILANCIO STORICO?

--- Fonte: 
https://www.marx21books.com/firenze-7-aprile-2019-i-70-anni-della-nato-quale-bilancio-storico/
 
<https://www.marx21books.com/firenze-7-aprile-2019-i-70-anni-della-nato-quale-bilancio-storico/>

Consapevoli della crescente pericolosità della situazione mondiale, della 
drammaticità dei conflitti in atto, della accelerazione della crisi, riteniamo 
che sia necessario far comprendere all'opinione pubblica e ai parlamenti il 
rischio esistente di una grande guerra.
Essa non sarebbe in alcun modo simile alle guerre mondiali che l'hanno 
preceduta e, con l’uso delle armi nucleari e altre armi di distruzione di 
massa, metterebbe a repentaglio l’esistenza stessa dell’Umanità e del Pianeta 
Terra, la Casa Comune in cui viviamo.
Il pericolo non è mai stato così grande e così vicino. Non si può rischiare, 
bisogna moltiplicare gli sforzi per uscire dal sistema di guerra.
Discutiamone al Convegno internazionale
I 70 ANNI DELLA NATO: QUALE BILANCIO STORICO?
USCIRE DAL SISTEMA DI GUERRA, ORA.
Firenze, Domenica 7 Aprile 2019
CINEMA TEATRO ODEON / Piazza Strozzi
ORE 10:15 – 18:00
RELAZIONI INTRODUTTIVE
I 70 anni della NATO: di guerra in guerra
Verso uno scenario di Terza guerra mondiale
TAVOLE ROTONDE
Jugoslavia: 20 anni fa la guerra fondante della nuova NATO
I due fronti della NATO ad Est e a Sud
L’Europa in prima linea nel confronto nucleare
Cultura di pace o cultura di guerra?
Intervengono:
Michel Chossudovsky, professore di economia, direttore del Centro di Ricerca 
sulla Globalizzazione (Global Research, Canada).
Vladimir Kozin, principale esperto del Centro di Studi Politico-Militari del 
Ministero degli Esteri russo, professore dell’Accademia di Scienze Militari 
(Russia).
Živadin Jovanović,  presidente del Forum di Belgrado (Serbia).
Jean Bricmont, scrittore, professore emerito dell’Università di Lovanio 
(Belgio).
Diana Johnstone,  saggista (Stati Uniti).
Paul Craig Roberts,  economista, editorialista (Stati Uniti)
Ilona Zaharieva, presidente dell’Associazione Il Ponte di Pietra (Macedonia)
* * * * *
Alex Zanotelli, missionario comboniano.
Gino Strada, medico, fondatore di Emergency.
Franco Cardini, storico, saggista.
Fabio Mini, militare e scrittore.
Giulietto Chiesa, scrittore e giornalista, direttore di Pandora TV.
Alberto Negri, giornalista, corrispondente di guerra de  “Il Sole 24 Ore”.
Tommaso Di Francesco, giornalista, condirettore de il manifesto.
* * * * *
Jean Toschi Marazzani Visconti, scrittrice e giornalista...
Germana Leoni von Dohnanyi, scrittrice e giornalista.
Fernando Zolli, missionario comboniano.
Franco Dinelli, ricercatore CNR.
Francesco Cappello, educatore e saggista.
Manlio Dinucci, scrittore e giornalista.
PROIEZIONE DI DOCUMENTAZIONI VIDEO E VIDEOMESSAGGI
MICROFONO APERTO AL PUBBLICO PER LE CONCLUSIONI
Promotori:
ASSOCIAZIONE PER UN MONDO SENZA GUERRE
COMITATO NO GUERRA NO NATO  /  GLOBAL RESEARCH
in collaborazione con
Pax Christi Italia, Commissione Giustizia e Pace dei Missionari Comboniani, 
Comitato Pace e Disarmo e Smilitarizzazione del Territorio (Napoli), 
Rivista/Sito Marx21, Sezione Italiana della WILPF (Lega Internazionale Donne 
per la Pace e la Libertà), Associazione Macedone Il Ponte di Pietra di Canelli 
(AT), Rete Radié Resch di Quarrata (PT), Tavolo per la Pace della Val di 
Cecina, Medicina Democratica Livorno e Val di Cecina, Associazione di Amicizia 
Italia-Cuba di Firenze e altre associazioni la cui adesione è in corso.
PER PARTECIPARE AL CONVEGNO (A INGRESSO LIBERO) OCCORRE PRENOTARSI
COMUNICATE VIA EMAIL O TELEFONO IL VOSTRO NOME E LUOGO DI RESIDENZA A: Giuseppe 
Padovano, Coordinatore Nazionale CNGNN – Email giuseppepadovano...@gmail.com

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INVITO DI MANLIO DINUCCI AL CONVEGNO INTERNAZIONALE (PandoraTV, 19 feb 2019)
https://www.change.org/p/la-campagna-per-l-uscita-dell-italia-dalla-nato-per-un-italia-neutrale/u/24191497
VIDEO: https://youtu.be/_V2IRHegbQ8 <https://youtu.be/_V2IRHegbQ8>

INVITO DI MICHEL CHOSSUDOVSKY AL CONVEGNO INTERNAZIONALE (PandoraTV, 15 mar 
2019)
https://www.change.org/p/la-campagna-per-l-uscita-dell-italia-dalla-nato-per-un-italia-neutrale/u/24294522
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=RrOVD3V7Xlk


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http://contropiano.org/documenti/2019/03/30/contro-la-nato-e-le-basi-usa-in-italia-ed-in-europa-rilanciare-il-movimento-internazionalista-contro-la-guerra-0113935

Contro NATO e basi USA. Rilanciare il movimento internazionalista contro la 
guerra

di Potere Al Popolo, 30 Marzo 2019

La guerra è da tempo tornata a essere lo strumento principe delle politiche 
interne ed estere dei paesi occidentali. L’Alleanza Atlantica (NATO) continua a 
essere, nonostante le crescenti contraddizioni tra i principali paesi che la 
compongono, una coalizione in grado di rispondere alle esigenze di proiezione 
bellica dell’apparato militare – industriale statunitense ed europeo.

Superata la crisi “esistenziale” causata della dissoluzione dell’URSS, la NATO 
ha progressivamente riconvertito la sua “missione”: dai primi anni ’90 del 
secolo scorso sino ad oggi abbiamo assistito al perpetrarsi di attacchi 
pretestuosi che hanno portato alla distruzione di interi Stati. Un cliché ben 
oliato che ha preparato il terreno alla devastazione dell’Iraq, della 
Jugoslavia, dell’Afghanistan, della Libia, dell’Ucraina, della Siria. Oggi è il 
Venezuela bolivariano ad essere sotto tiro. Cambiano i Continenti, non il 
modello di aggressione, che nelle mani sapienti degli strateghi del Pentagono 
si affina nel settore della “comunicazione deviante”, dato che l’intervento 
diretto ha dimostrato nei vari scenari la sua pericolosità per l’aggressore.

Parliamo della cosiddetta “Guerra di Quinta Generazione (G5G), dove si verifica 
l’assassinio della verità e il tentativo della sua sostituzione con una 
realtà-virtuale che serve per assoggettare, piegare popoli, assassinare idee, e 
dove le vecchie armi e strumenti non sono più utili. Il termine G5G è usato 
dagli strateghi statunitensi per definire l’ultima fase della guerra nell’era 
della tecnologia informatica e delle comunicazioni globalizzate. Ormai non sono 
più necessari eserciti per imporre progetti politici, economici, sociali: i 
soldati di questa guerra non sono più militari ma esperti di comunicazione in 
insurrezione e contro insurrezione che sostituiscono le operazioni militari con 
quelle psicologiche.

Nella G5G (denominata anche guerra senza limiti), introdotta dal 2009 come 
concetto strategico operativo negli interventi USA-NATO, non interessa vincere 
o perdere, bensì demolire la forza intellettuale del nemico, obbligandolo a 
cercare un compromesso, avvalendosi di qualsiasi mezzo, anche senza uso delle 
armi. Si tratta di una manipolazione diretta dell’essere umano…. I mass media e 
i social sono parte integrante dello schema di questa guerra, per generare 
destabilizzazione nella popolazione attraverso operazioni di carattere 
psicologico prolungato; si cerca di colpire la psiche collettiva, la 
razionalità e l’emozionalità, oltre a contribuire allo sfascio politico e della 
capacità di resistenza.

Si conta su meccanismi scientifici di controllo totale attraverso non solo la 
manipolazione dei mezzi di comunicazione e informazione ma anche dei sistemi 
finanziari come il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, la Banca 
Interamericana dello Sviluppo, migliaia di fondazioni e organizzazioni non 
governative”*

Il cambio di paradigma nella conduzione della guerra spiega in parte il 
ridimensionamento della presenza militare USA in Italia ed in Europa: se non 
c’è bisogno di grandi dispiegamenti di forza per ottenere il risultato della 
dissoluzione di Stati di piccola / media grandezza, ecco che si “ottimizza” 
l’impegno bellico, diminuendo la quantità e aumentando la qualità dei metodi e 
degli strumenti di aggressione. Il ritiro degli USA dal Trattato sulle forze 
nucleari intermedie (INF – Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty), siglato 
nel 1987 agli Stati Uniti e dall’Unione Sovietica, rischia seriamente di 
riaprire il discorso del posizionamento di armi (anche nucleari) a media 
gettata sul territorio europeo che rischierebbero di diventare oltretutto il 
bersaglio primario della Difesa russa.
Anche il ridimensionamento della base USA di Camp Darby rientra in questa 
strategia articolata, per cui da una parte si diminuisce lo spazio utilizzato e 
la quantità delle truppe, dall’altra si potenzia la sua funzione logistica, 
raddoppiando i trasporti verso i fronti di guerra, dove si usano truppe del 
luogo e/o le esigenze di alleati disponibili a “mettere la faccia” nelle 
aggressioni dirette, com’è successo nella devastazione della Libia, dove a dare 
il via ai bombardamenti fu la Francia di Sarkozy, così come nella guerra in 
Siria la funzione statunitense è stata di regia e coordinamento 
dell’aggressione, con pochissime truppe impegnate, ora in fase di ritiro.

Un cambio di ruolo nei vari scenari dettato dal ridimensionamento degli Stati 
Uniti nel mondo, di cui l’Amministrazione Trump è espressione diretta. 
L’imperialismo statunitense sta tentando di ristabilire la sua egemonia 
planetaria attraverso guerre economiche (i dazi) e mediatiche (appunto, la 
G5G), cercando di riconquistare con tutti i mezzi il proprio “giardino di 
casa”, quell’America Latina che da 20 anni sta sperimentando l’Alba 
Latinoamericana come via di uscita dallo sfruttamento secolare imposto dai 
paesi colonialisti europei prima e dagli USA dalla seconda metà dell’800.
Il tentativo evidente è quello di accumulare il massimo delle forze economiche 
e militari per lo scontro con gli altri poli imperialisti (UE e Giappone) e 
contro i colossi economici orientali (Russia e Cina).
In questo progetto, la NATO è sempre più uno strumento di controllo e di 
coercizione del progetto imperialista europeo. Le sue basi militari nel cuore 
dell’Europa frenano e rinviano nel tempo il potenziale rafforzamento di 
quell’esercito messo in cantiere dall’Unione Europea.
La scadenza del 4 aprile 2019, che segna i 70 anni della nascita della NATO, ci 
dà quindi occasione per analizzare e denunciare il meccanismo bellico 
contemporaneo, caratterizzato dalla rinnovata competizione e aggressività 
interimperialista, determinata da una crisi del sistema capitalistico senza 
precedenti.

Potere al Popolo! si batte per l’uscita dell’Italia dalla NATO e per il suo 
scioglimento, ma anche contro le mire imperialistiche dell’Unione Europea che 
sta facendo pagare ai lavoratori europei e africani i costi del riarmo, della 
militarizzazione interna, delle aggressioni militari dirette contro paesi e 
popoli a noi fratelli.

Solo un rilancio forte della mobilitazione contro la guerra, la NATO e l’UE 
potrà dare risposte concrete al bisogno di lavoro e sicurezza sociale di 
centinaia di milioni di abitanti degli emisferi interessati alle politiche 
aggressive dell’imperialismo occidentale.

Solo l’internazionalismo potrà renderci immuni dalle infiltrazioni nazionaliste 
e rosso – brune, che subdolamente tentano da anni di inserirsi nelle 
mobilitazioni contro la guerra.
Su questi obiettivi Potere al Popolo! aderirà a tutte le mobilitazioni che si 
svolgeranno in Italia e nel mondo il 4 aprile e nei giorni successivi.

*Álvaro Verzi Rangel Sociologo venezuelano, Condirettore dell’Osservatorio di 
Comunicazione e Democrazia e del Centro Latinoamericano di Analisi Strategica 
(CLAE)


=== 4 ===

https://www.resistenze.org/sito/os/lp/oslpim26-020944.htm 
<https://www.resistenze.org/sito/os/lp/oslpim26-020944.htm>

www.resistenze.org <http://www.resistenze.org/> - osservatorio - lotta per la 
pace - 26-11-18 - n. 692

Comunicato stampa della prima Conferenza internazionale contro le basi militari 
straniere USA/NATO

First International Conference Against US/NATO Military Bases | wpc-in.org 
<http://www.wpc-in.org/statements/press-communiqu%C3%A9-first-international-conference-against-usnato-foreign-military-bases>
Traduzione per Resistenze.org <http://www.resistenze.org/> a cura del Centro di 
Cultura e Documentazione Popolare

22/11/2018

La prima Conferenza internazionale contro le basi militari USA/NATO si è tenuta 
in Irlanda, presso la Liberty Hall di Dublino, dal 16 al 18 novembre. Sono 
stati circa 300 i partecipanti provenienti da oltre trentacinque paesi di tutto 
il mondo. I relatori sono intervenuti in rappresentanza dei paesi di tutti i 
continenti, tra questi Cuba, Argentina, Brasile, Colombia, Stati Uniti, Italia, 
Germania, Portogallo, Grecia, Cipro, Turchia, Polonia, Regno Unito, Irlanda, 
Repubblica Ceca, Israele, Palestina, Kenya, Repubblica Democratica del Congo, 
Giappone e Australia.

Questa conferenza è stata il primo sforzo coordinato dalla nuova Campagna 
globale contro le basi militari USA/NATO, creata da oltre 35 organizzazioni per 
la pace, la giustizia e l'ambiente e appoggiata da oltre 700 diverse 
organizzazioni e attivisti di tutto il mondo. Ciò che ha portato tutti noi a 
questa Conferenza internazionale è stato il nostro accordo sulla base dei 
principi delineati nella Dichiarazione unitaria della Campagna globale, 
approvata dai partecipanti alla Conferenza.

Costoro hanno ascoltato e condiviso con i rappresentanti di organizzazioni e 
movimenti che lottano per l'abolizione delle basi militari straniere di tutto 
il mondo, temi riguardanti le aggressioni, gli interventi, la morte, la 
distruzione e i danni alla salute e all'ambiente che le basi militari hanno 
causato all'intera umanità, insieme alle minacce e alle violazioni alla 
sovranità dei paesi "ospitanti".

I partecipanti e gli organizzatori della Conferenza hanno concordato come linea 
di principio che, seppur opponendosi a tutte le basi militari straniere, essi 
considerano le quasi 1000 basi militari USA/NATO collocate in tutto il mondo, i 
principali pilastri della dominazione imperialista globale da parte degli Stati 
Uniti, dei paesi NATO ed UE, come la principale minaccia alla pace e 
all'umanità, e devono essere tutte chiuse. Le basi militari degli Stati della 
NATO sono l'espressione militare dell'intervento imperialista nelle vite dei 
paesi sovrani per conto degli interessi finanziari, politici e militari 
dominanti, per il controllo delle risorse energetiche, delle vie di trasporto, 
dei mercati e delle sfere di influenza, in chiara violazione del diritto 
internazionale e della Carta delle Nazioni Unite.

I partecipanti alla Conferenza chiamano le organizzazioni e i movimenti che 
concordano su quanto esposto a lavorare a stretto contatto e in modo coordinato 
come parte della Campagna globale per organizzare e mobilitare il pubblico di 
tutto il mondo contro le basi militari USA/NATO.

Mentre chiediamo la chiusura di tutte le basi militari USA/NATO, consideriamo 
che la chiusura di basi e installazioni militari in alcuni paesi e aree 
richieda un'attenzione particolare da parte del movimento internazionale. 
Queste, ad esempio, includono la base statunitense di Guantanamo a Cuba, le 
basi statunitensi a Okinawa e in Corea del Sud, quelle a Rammstein (Germania), 
in Serbia, le vecchie e nuove basi USA/NATO in Grecia e Cipro, l'istituzione 
del nuovo Comando africano USA (AFRICOM) con le sue basi militari collegate in 
Africa, le numerose basi NATO in Italia e Scandinavia, l'aeroporto di Shannon 
in Irlanda, che viene utilizzato come base militare da Stati Uniti e NATO, e le 
basi recentemente stabilite da Stati Uniti, Francia e dai loro alleati sul e 
intorno al suolo siriano.

Per continuare la nostra Campagna globale congiunta in solidarietà con le 
giuste cause dei popoli nella loro lotta contro l'aggressione militare 
straniera, l'occupazione e le ingerenze nei loro affari interni e il devastante 
impatto ambientale e sanitario di queste basi, i partecipanti hanno concordato 
di raccomandare e sostenere azioni e iniziative coordinate nel prossimo anno 
(2019), che rafforzino il movimento globale in modo da allargare nel mentre le 
azioni e la cooperazione.

Come passo verso questo obiettivo, la Conferenza sostiene le mobilitazioni di 
massa globali contro il vertice del 70° anniversario della NATO a Washington 
DC, il 4 aprile 2019 e le rispettive proteste negli Stati membri della NATO e 
in tutto il mondo.

Dichiariamo la nostra solidarietà con gli sforzi decennali compiuti dal popolo 
cubano per riprendersi il suo territorio di Guantanamo, occupato illegalmente 
dagli Stati Uniti, e dichiariamo il nostro sostegno al Sesto Seminario 
internazionale per la Pace e l'abolizione delle basi militari straniere, 
organizzato da MOVPAZ per il 4-6 maggio 2019, a Guantanamo, Cuba.

I partecipanti esprimono il loro più sincero ringraziamento e gratitudine alla 
Peace and Neutrality Alliance (PANA) Ireland, per la sua generosa ospitalità e 
sostegno nell'accogliere questa storica conferenza.

Adottato dai partecipanti alla
Prima conferenza internazionale contro le basi militari USA/NATO
18 novembre 2018
Dublino, Irlanda


=== 5 ===

http://www.beoforum.rs/en/press-releases-belgrade-forum-for-the-world-of-equals/617-stop-nato-wars-and-interventions.html

Stop NATO wars and interventions!

On March 24th, 1999 the illegal war on Yugoslavia began

Twenty years after the start of the illegal war on Yugoslavia, the 
international network „No to war - no to NATO" remembers this deliberate attack 
on a sovereign state. A Pandora´s box was opened, from which several illegal 
wars were to follow: on Afghanistan, Libya, Iraq and Syria, with a bloody trail 
of destruction, forced removal, sorrow, and death.

The war on Yugoslavia was the blueprint for the fueling of ethnic and 
nationalist conflicts, and the militarization of societies up to the point of 
war. Those who are fleeing from war zones are still continually threatened by 
military actions, whether the perpetrator be EU/Frontex and/or NATO.

The supposed legitimation for these wars was a web of lies, employed to gain 
dominance, influence, resources, and hegemony.

During this time, NATO has developed global reach and became THE international 
military alliance. This has been emphasized by the jointly taken decision of 
its members to achieve defence spending of at least 2% of GDP by 2024. This 
boost will reduce the influence of China and Russia and secure resources for 
capitalist hegemony.

Contradictions between NATO states cannot conceal this common objective and the 
permanent territorial expansion of NATO serves these purposes. Preparations for 
war, most recently against Venezuela, underline its aggressive attitude. 
Abandoning nuclear weapons has never been seriously considered as an option. 
Through the comprehensive modernization and intended deployment of new nuclear 
weapons by the US, following the dissolution of the INF treaty, the nuclear 
arms race will be fuelled to a level not seen in decades. Furthermore, NATO´s 
first strike strategy is a threat to the planet as a whole.

Since its foundation in 2009, the international network „No to war – no to 
NATO" has successfully managed, through various actions, to reduce support for 
NATO among the population in key states, and even to delegitimize NATO. Our 
objective remains the same - twenty years after the illegal attack on 
Yugoslavia, and 70 years after NATO's founding:  to overcome the dinosaur named 
NATO and to replace it with an international organization for collective 
security and disarmament.

March, 10th, 2019





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