Io mi rendo disponibile. La mia specialità sarebbe Impress.....
Traduzione o revisione, quel che serve.

Ciao

-- 
Paolo Pelloni
Public Speaking Ambassador
+39 335 7104412
        

Il giorno mar, 01/11/2011 alle 10.35 +0100, Valter Mura ha scritto:

> Ciao a tutti,
> 
> si aprono le traduzioni delle  nuove stringhe di Libreoffice per la 
> nuova versione in uscita (3.5) a dicembre.
> 
> Lo string freeze è previsto il 19 dicembre, quindi abbiamo un mesetto 
> buono per lavorarci sopra, tenuto conto che le stringhe potranno anche 
> essere aggiornate.
> 
> Chi vuole collaborare si faccia pure avanti senza indugio! Le/gli 
> verranno assegnati dei pacchetti da tradurre che dovranno essere 
> restituiti al sottoscritto. provvederò io, al momento, al caricamento in 
> Pootle.
> 
> Lamento fin d'ora la mancanza di Paolo (Pozzan) alla guida del processo 
> di traduzione, il quale ha deciso di seguire nuove strade ed esperienze. 
> Paolo, noi siamo qui!
> 
> Andrea, tu hai tempo per collaborare come coordinatore ed, 
> eventualmente, come revisore?
> 
> Di seguito un ipotetico metodo di lavoro da seguire. Mi scuso per la 
> lunghezza del post.
> 
> *Premessa*
> 
> Fino ad adesso, per adesso intendo per OpenOffice.org, il metodo era:
> 
> - estrapolazione delle stringhe da tradurre dai pacchetti
> - assegnazione delle stringhe ai vari traduttori
> - traduzione offline con CAT tool, (era stato adottato OmegaT, come 
> strumento preferito)
> - rinvio delle stringhe tradotte
> - revisione
> - ricostruzione dei file e caricamento sul server
> 
> A mio personalissimo avviso, questo metodo non era completamente 
> efficace per una serie di motivi, tra cui:
> 
> - spesso le stringhe erano avulse dal contesto del pacchetto di stringhe 
> che le ospitava, ed era (non è comunque) meno facile capirne il senso
> - lo strumento utilizzato (OmegaT) era, ed è, un ottimo strumento di 
> traduzione, ma non totalmente adatto alla gestione di file .po su cui si 
> lavora. In particolare perché non gestisce bene la varietà di 
> significati che una parola inglese può assumere nella lingua italiana; 
> in parole povere, la traduzione di una parola è univoca e si riproduce a 
> cascata su tutte le altre uguali, creando non pochi errori (un esempio: 
> "downloaded" può significare "scaricato, scaricati, scaricata, 
> scaricate", dipende dal contesto; con OmegaT, se si traduce in 
> _scaricato_, tutte le occorrenze "singole" di downloaded vengono 
> tradotte così, creando incongruenze)
> - la revisione e la ricostruzione dei file poteva essere difficoltosa, 
> dispendiosa di tempo e con errori
> 
> *Nuovo metodo suggerito*
> 
> - adozione di nuovi strumenti CAT a scelta, ma che gestisca in modo 
> omogeneo i file .po/.pot; per ciò che mi riguarda, lavorando in ambiente 
> KDE, uso Lokalize che funziona egregiamente. Per Windows, Mac e Linux 
> Gnome/XCFE/LDXE *POEdit* (http://www.poedit.net) dovrebbe essere una 
> soluzione più che adatta. Se qualcuno ne ha altri che gestiscono bene 
> questo tipo di file, ben venga!
> - assegnazione ad ogni singolo traduttore di un file singolo completo e 
> relativo corrispondente della guida, se esistente, al fine di permettere 
> un lavoro più omogeneo e razionale e di avere una visione generale del 
> pacchetto di stringhe su cui ci si muove. Naturalmente qualche file sarà 
> più lungo degli altri, ma sarà possibile lavorare "dalla stringa xxx 
> alla stringa yyy" (per i file molto grossi, che al momento non noto), 
> assegnando uno stesso file a più traduttori.
> - le parti tradotte vanno restituite "da approvare" (fuzzy) per una 
> facile e rapida individuazione (sarà compito del revisore approvare le 
> traduzioni)
> - restituzione dei file tradotti al revisore, revisori (spero di non 
> essere da solo... Andrea? Luca?)
> - controllo e caricamento in Pootle (da parte del sottoscritto)
> 
> I *vantaggi*:
> 
> - il traduttore ha la panoramica completa dell'area in cui opera, 
> compresa la guida, quindi una migliore comprensione del "tutto"
> - il file tradotto è già pronto, va solo controllato, eventualmente 
> corretto e caricato
> - si saltano passaggi di unione e riconversione, con rischio di perdita 
> di dati e/o stringhe
> 
> Se dovessero servire memorie di traduzione, non è un problema, oltre 
> quelle già esistenti, è possibile, da Lokalize, per esempio, creare ed 
> esportare/importare memorie (.tmx) da un intero progetto di traduzione. 
> Inoltre è possibile avere traduzioni alternative per tenere sott'occhio 
> le traduzioni dei colleghi "stranieri", al fine di avere suggerimenti 
> utili. Pootle già offre questa possibilità, basta solo scaricare i 
> pacchetti e configurare il programma CAT per leggere quei file.
> 
> Tutta questa lungaggine a parole, tra l'altro, è molto più semplice a 
> farsi che a dirsi, quindi non ci si spaventi per l'inizio, siamo qui per 
> aiutare e consigliare (naturalmente c'è gente più esperta di me che può 
> farlo... :)
> 
> L'importante è seguire le regole di traduzione, che sono poi le stesse 
> che si utilizzavano quando si traduceva OpenOffice.org
> 
> Naturalmente questa è la mia visione del processo di traduzione, ognuno 
> è libero di agire come preferisce e suggerire un proprio metodo. Sarebbe 
> possibile lavorare in direttamente in Pootle, ma per far quello bisogna 
> essere esperti e sapere cosa si sta toccando e modificando. Gli errori 
> sono sempre in agguato ed è un attimo sbagliare. Lo dico per comprovata 
> esperienza, di errori ne ho commesso e ne commetto tantissimi anch'io.
> 
> Dunque, per concludere, suggerimenti e altri metodi sono bene accetti, 
> fermo restando il fatto che la base su cui lavorare sarà comunque 
> Pootle, che viene di volta in volta aggiornato dai responsabili dei 
> pacchetti di lingua (nello specifico Andras Timar, se non erro).
> 
> Chi ha intenzione di collaborare, questo è il momento giusto! Fatevi 
> avanti senza indugio!!!
> 
> Ciao!
> -- 
> Valter
> *Open Source is better!*
> KDE: www.kde.org
> Kubuntu: www.kubuntu.org
> LibreOffice: www.libreoffice.org
> 

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