ciao Francesco... mi rivolgo a te direttamente...
mi permetto di intuire, senza offendere naturalmente, che non hai
moltissima dimestichezza con ild iscorso dischi, dati ecc... cercherò
con questo contributo di fare chiarezza ;)
innanzitutto, il disco di cui sei in possesso, non mi sembra di tipo
SCSI, i notebook, per questioni di dimensioni, non sono in grado di
ospitare quel tipo di HD... ergo se non è SATA, e IDE standard ma con il
connettore 44pin, anzichè 40 poichè integra l'alimentazione del disco...
lavorare su USB per un recupero dati, non è il massimo di certo... sei
il disco funge, ed i dato sono leggibili a livello di filesystem, può
anche andare e te la cavi con qualche ora di pazienza e si può provare
tramite USB, come se fosse un disco esterno...
diversamente, per casi più particolari, vedi problemi di superfice,
latenze anomale del DMA, errori di i/o ecc... è praticamente
indispensabile il collegamento DIRETTO tramite adattatore IDE 40pin ->
44pin e POI analizzare i messaggi del kernel che sno sempre utilissimi
in questi casi... viceversa, tramite USB, hai si un debug della
periferica, ma non così dettagliato e diretto...
per il recupero dati a mezzo esclusivamente software esistono varie
tecniche e metodologie... tra l'altro non hai indicato il tipo di
filesystem impiegato sul supporto, dettaglio non completamente
trascurabile...
in ultima analisi, se proprio la sfiga ti ha colto in pieno... resta
solo la camera bianca, ma non so se il gioco ne valga la candela
ora potresti chiedermi: si... ok... ma allora... come devo fare??????
risposta in pochi passi:
a) tieni a disposizione una macchina (PC) a cui puoi accedere al suo
interno, niente adattatori esterni...
b) procurati un adattatore da 40 a 44 pin, si trova in negozi di
informatica, è un accessorio... non è di largo consumo, ma si trova
c) avvia una distro di GNU/Linux ed inizia a fare un primo debug col
disco attaccato DIRETTO con l'adattatore sul canale IDE analizzando il
dmsg, il riconoscimento delle partizioni ecc...
d) se a prima botta non vuole fare carte... ahimè ti tocca un bel
recovery... procurati dd-rescue (ce ne sono due versioni in giro, fai
attenzione... anche se non ho mai capito il perchè) e ti fai un
dump1-a-1 del disco in un file immagine...
su quest'ultimo punto vorrei chiarire:
dd-rescue è una versione leggermente modificata del noto "dd"
appositamente studiata per recuperare dati... individua e salta gli
errori in automatico più altre funzioni simpatiche e ne estrae un
immagine su un altro supporto... questo passaggio è importante poiche
devi pensare che se il disco in questione è, per esempio, di 40GB, avrai
bisgno di almeno 40GB liberi su un supporto integro e dotatao di
filesystem con supporto per i file di grandi dimensioni... dopodichè
puoi iniziare una analisi del filesystem recuperato...
alternativamente potresti provare a clonarlo, ma cambia solo la
provedura software, l'dattatore e tutto il resto ti servono comunque...
se proprio sei con l'acqua alla gola, per usare un eufemismo, contattami
e vedo di darti una mano... ovviamente il bar offri tu! :)
insomn...@slackware.it ha scritto:
----- "Francesco Paraggio" <fparag...@gmail.com> ha scritto:
scsi 2:0:0:0: scsi: Device offlined - not ready after error recovery
usb-storage: device scan complete[...]
usb 1-1: device not accepting address 12, error -110
usb 1-2: new full speed USB device using uhci_hcd and address 13
usb 1-2: not running at top speed; connect to a high speed hub
usb 1-2: configuration #1 chosen from 1 choice
scsi3 : SCSI emulation for USB Mass Storage devices
Qualche speranza di recuperare dei dati da questo macinino infernale?
A occhio direi di no, sembra che l'elettronica sia andata..
Smentitemi se sbaglio, mi sembra che qualcuno in lista lavori per una
compagnia di recupero dati.
Ciao,
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