Grazie per ""ragazzi"", se continui ti invito a pranzo :-)
Una cosa è essere obbligati a rispettare ""leggi"" altro è essere obbligati
a rispettare programmi informatici, illeggibili per quasi tutti tutti i
destinataria, a volte con le caratteristiche che hai attribuito loro.
*Sulla "Rigidità algoritmica" *
Decenni fa - (molti) quando i vecchi erano ""ragazzi" - un ingegnere [1] mi
raccontò una barzelletta: tre compagni di scuola si trovano dopo molto
tempo.
Abbracci domande racconti ben presto rinasce l'antica competizione: chi fa
il mestiere più importante?
Certamente io, faccio l'architetto e tutti dicono che la creazione del
mondo fu opera da architetto.
Amici, ricordiamo che la creazione avvenne organizzando il caos,  replicò
il secondo amico che appunto si occupava di organizzazione.
Sorridendo intervenne il terzo amico, informatico, e domandò: secondo voi,
chi aveva messo il caos?
---
Mestiere importante, quello dell'informatico, tanto importante che lo
insegnerei a scuola.
Cordialmente, Duccio (Alessandro Marzocchi)
[1]
https://www.methodologia.it/wp/WP_351_IntroduzioneallarticolodiMaretti.pdf

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>
> Message: 1
> Date: Tue, 14 Jan 2025 18:40:09 +0100
> From: "Alfredo Bregni" <abre...@iperv.it>
> Subject: Re: [nexa] Esistono "tecnologie" "politicamente neutrali"?
>
> Ragazzi, suvvia, anche il tram non ha lo sterzo! L'hanno costruito così.
> Per questo la gente si compra l'automobile.
>
> Voglio dire, finché l'infomatica non sarà realizzata per essere flessibile
> e sotto il controllo dell'utente -- per questo la gente ama gli spreadsheet
> (e gli spreadsheet sono stati la killer application per la difusione dei
> computer personali) -- avremo il vincolo di non avere lo sterzo. Capita.
> Incazzatevi con chi fa le applicazioni ad minchiam.
>
>   ----- Original Message -----
>   From: maurizio lana
>   To: nexa@server-nexa.polito.it
>   Sent: Monday, January 13, 2025 4:16 PM
>   Subject: Re: [nexa] Esistono "tecnologie" "politicamente neutrali"?
>
>  per tutti noi che lavoriamo nella P.A. è ben noto che siamo oltre la
> questione se il programma informatico può imporre comportamenti non
> previsti da leggi: si fa quello che il programma informatico prevede e ciò
> che il programma informatico non permette non si fa. il programma è legge!
>   e non si concepisce che il programma possa essere modificato per
> permettere ciò che non era stato previsto che permettesse - e che pure le
> norme o la legge permettono, o che non regolano.
>   M
>


Date: Tue, 14 Jan 2025 18:51:06 +0100
From: "Alfredo Bregni" <abre...@iperv.it>
To: "Damiano Verzulli" <dami...@verzulli.it>
Cc: <nexa@server-nexa.polito.it>
Subject: Re: [nexa]  Sulla "Rigidità algoritmica" [Era: <Esistono
        "tecnologie" "politicamente neutrali"?>]
Message-ID: <9053F06A0C134DC78082B0A25C8D0F76@Bregnip2>
Content-Type: text/plain; charset="utf-8"

Ciao.

Ho passato anni in aziende che avevano bisogno di cambiare qualcosa (facevo
il consulente di business).
E un caso è stato rivelatore: una persona del cliente non sapeva usare
Excel, e quindi è stato affiancato da un informatico. Dopo una settimana,
stanco di avere quella palla al piede, la persona ha deciso di fare da
sola. PERCHE' LO STRUMENTO -- spreadsheet -- GLIELO PERMETTEVA.

Così ho concepito questo (1989):
http://www.ybnd.eu/docs/Sintesi_YBN.pdf

Perché non l'ho realizzato, in 35 anni (ormai 36)?
Perché l'informatica in questi decenni, insieme a grandiose meraviglie ha
realizzato anche grandiosi casini, e NON RIESCO riesco a realizzare la cosa
a livello tecnico con la stessa semplicità logica che ha a livello
progettuale (e MI RIFIUTO di realizzarlo senza quella stessa semplicità,
anche a livello tecnico).

Ho giocato con l'hardware, ho giocato col software, ho usato un mainframe
"nudo", senza sistema operativo, ho lavorato con i primi microprocessori,
...e considero triste che la principale caratteristica del software, ovvero
di essere flessibile, sia stata svaccata così tanto.

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