> 2014/1/3 enrico franchi <enrico.fran...@gmail.com> > >> >> 2014/1/3 Manlio Perillo <manlio.peri...@gmail.com> >> >>> Per concludere, tieni conto che usare cose come Tornado è tutt'altro >>> che >>> banale. >>> >> >> Beh, fare scalare qualcosa di non asincrono e' ancora meno banale, IMHO. >> >> >>> Tutto lo stack (applicazione + framework + eventuali librerie) deve >>> essere sviluppato con la programmazione asincrona in mente. >>> >> >> Vero. Ma d'altra parte non e' che ci sia un mucchio di soluzioni. O >> molli >> python del tutto... >> >> > > A parte erlang e nodejs c'è altro di utilizzabile?go?
Python e' utilizzabilissimo, e' solo che devi essere "consapevole" (stessa cosa in ruby o in perl), poiche' ci sono diversi framework per la programmazione asincrona e devi sceglierne uno (io consiglio sempre gevent, ma dopo averlo studiato, non perche' sia migliore tecnicamente ma perche' e' quello con la base di utilizzatori e librerie piu' ampia e mantenuta di questi tempi [e poi io do' sempre valore aggiunto ai progetti in cui il core developer non e' un "asshole"]). la differenza con node, erlang, go (e rust e tanti altri) e' che il framework asincrono e' direttamente parte del core cosi' come le primitive per i microthread. L'utente non deve preoccuparsi (piu' o meno) che qualche operazione sia bloccante. NOTA personale perche' oggi mi sento polemico: passare da python ad erlang non significa cambiare linguaggio, significa cambiare totalmente l'approccio allo sviluppo, io ho serie difficolta' a credere che questi tipi di transizioni siano rapide come molti millantano, soprattutto in ambiente lavorativo. -- Roberto De Ioris http://unbit.it _______________________________________________ Python mailing list Python@lists.python.it http://lists.python.it/mailman/listinfo/python