Re: Debian e SystemD

2014-08-12 Per discussione cosmo
In data lunedì 11 agosto 2014 19:05:11, Alessandro Baggi ha scritto:
 Quindi, alla fine, cosa ne pensate di SystemD (lato server, lato desktop)?

Tutto il bene possibile: ho anche migrato a systemd parecchie Wheezy, senza 
problemi di sorta.
Saluti


--
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Re: Debian e SystemD

2014-08-12 Per discussione Gollum1
Ora che la cosa pare si sia stabilizzata, qualcuno di quelli che hanno già
fatto la migrazione con successo, avrebbe voglia di indicare la serie di
pacchetti necessari (non tutti suo installano come dipendenze, almeno
alcuni messo fa, quando ho fatto la mia di migrazione) e magari qualche
info particolare? Io ho fatto semplicemente la migrazione, ma non ho mai
pensato a personalizzazioni e cose accessorie.

TnxByez
-- 
Gollum1

teoro, dov'è il mio teoro...
http:\\www.gollumone.it
Il 12/ago/2014 09:12 cosmo cos...@riseup.net ha scritto:

 In data lunedì 11 agosto 2014 19:05:11, Alessandro Baggi ha scritto:
  Quindi, alla fine, cosa ne pensate di SystemD (lato server, lato
 desktop)?

 Tutto il bene possibile: ho anche migrato a systemd parecchie Wheezy, senza
 problemi di sorta.
 Saluti


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Re: Debian e SystemD

2014-08-12 Per discussione saint
Alessandro Baggi writes:
  Salve ragazzi,
  da un po di tempo sembra che SystemD si stia diffondendo molto 
  velocemente e molti sembrano trattarlo come una specie di malattia.

Non hanno tutti tutti i torti.

  Leggendo in rete, lo si ritiene molto buono per i desktop/workstation ma 
  meno buono per server e amici ma non avendo esperienze systemD non 
  riesco ad esprimere un giudizio.

Systemd ha una ragione di esistere serissima ed una seria.

Quella serissima è che oramai il problema delle dipendenze al boot è
difficile da gestire. Debian ha un sistema di controllo che per carità
funziona ma non è il massimo della maneggevolezza e comunque ha ancora
qualche pecca e mancanza (i.e. puoi dire che il processo X parte dopo
quello W, ma non che deve essere presente un qualcosa creato da W).

Quella seria è che il kernel ha una architettura ben diversa dai kernel
per cui era nato init. Per carità, con init funziona egregiamente, ma
ci sono situazioni in cui più dinamicità può servire.

E qui nasce la distinzione desktop/server: una macchina desktop, e più
ancora un portatile, si trovano a operare in condizioni ambientali
diverse ad ogni boot (cambio di rete, di device collegati...). Un
server con quella configurazione nasce e spesso con quella configura-
zione muore. Non ha alcuno di questi problemi di dinamicità. Anzi, un
server in teoria, fa un boot quando lo installi ed uno shutdown quando
lo dismetti, ogni altro reboot è sintomo di un 'evento traumatico'. Il
tempo di boot diventa molto meno importante rispetto ad un desktop che
viene spento spessissimo.

  Oltre alla parallelizzazione e la diminuzione del tempo di avvio di una 
  macchina, quali altri vantaggi porta?

Ad esempio, alcuni servizi legati alla presenza di HW rimovibile
partiranno (e automaticamente) solo in presenza di questo HW. Ottenere
questo con l'attuale sistema è laborioso.

  Si parla anche di minor controllo e di difficoltà nel debug in caso di 
  errori durante l'avvio, con il rischio di tenere la macchina down per 
  più tempo prima di capire da cosa è causato il problema.

SICURAMENTE il debug di un contesto parallelo è più arduo di quello
sequenziale, e questo può essere un problema non da poco nelle
situazioni in produzione in cui occorre intervenire sul processo di
boot in una maniera che non è quella dello rc-local.

Non è il solo dei problemi che può portare.

In fase di migrazione è molto probabile che cambino i nomi di alcuni
device, ad esempio i nomi dei device di rete.

Ora per un utente comune la cosa può risultare assolutamente
ininfluente, il sistema sarà correttamente configurato.

Ma non è improbabile che utenti smaliziati ed in situazioni di
produzione ci siano tutta una serie di script e di configurazioni dove
il nome dei device è importante. A me, semplice sistemista a tempo
(altrui) perso, vengono in mente i bridge ed altre configurazioni
'strane' sulle schede di rete (vedi su Wikipedia la pagina in inglese
http://en.wikipedia.org/wiki/Link_aggregation, quella in italiano è al
momento lassativa).

Lo devi fare una volta per tutte, è vero. Ma un mio collega
certificato RH, quando ci siamo rivisti ha avuto il tono mo' la rogna
tocca pure a voi!.

  Mi chiedo se è accettabile un tale rischio/perdita per ottenere una
  diminuzione dei tempi di avvio di un sistema.

Vogliono portare GNU/Linux sui server e per far questo copiano Windows
(di sicuro) e forse pure Mac OS X. Ma Windows di sicuro.

Signori, Windows ha fatto fortuna sui desktop perché non c'è stato
altro per gli utenti comuni e gli utonti. Adesso perde colpi, perché
c'è altro. Peccato che spesso l'altro si chiami Mac OS X e non
GNU/Linux.

Peraltro al boot capita che ci siano un tot di servizi che hanno tempi
biblici di avviamento. Da me c'era sendmail - installato da nagios. In
un contesto sequenziale sendmail ti tiene fermo, in un contesto
parallelizzato intanto fai partire anche altro. Stesso discorso per
NTP se non hai la rete (e NTP è tanto comodo per avere un orologio ben
regolato).

Altri ritardi non li eviti. Se hai un bridge (che ci mette fino a 20
secondi a venire su) tutto quello che dipende dalla rete rimane in coda.

E poi un paio di considerazioni sulla parallelizzazione.

La prima è che mi pare systemd ricalcoli ogni volta il sort topologico
del grafo. Può essere utile sui laptop, ma all'utente potrebbe venire
voglia di dirgli salvati il risultato e non fare più il conto. È
sempre tempo risparmiato.

La seconda è che bisogna stare attenti col parallelismo e non
richiederne di più di quello che l'hw ti permette: se sulla tua
macchina i binari di sistema sono su un disco allo stato solido, non
ci sono problemi, puoi saltare da una parte all'altra del disco e il
tempo di accesso rimane costante.

Se invece hai dei dischi tradizionali, troppi salti possono far
diventare insopportabile la somma di tempi di seek e di rotazione
causando il cosiddetto trashing.

  Inoltre nella prossima release di Debian, verrà utilizzato come sistema 
  di default?

Re: Debian e SystemD

2014-08-12 Per discussione bebab...@email.it
quoto

Il 12/08/2014 09:28, Gollum1 ha scritto:
 Ora che la cosa pare si sia stabilizzata, qualcuno di quelli che hanno
 già fatto la migrazione con successo, avrebbe voglia di indicare la
 serie di pacchetti necessari (non tutti suo installano come dipendenze,
 almeno alcuni messo fa, quando ho fatto la mia di migrazione) e magari
 qualche info particolare? Io ho fatto semplicemente la migrazione, ma
 non ho mai pensato a personalizzazioni e cose accessorie.
 
 TnxByez
 -- 
 Gollum1
 
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 Il 12/ago/2014 09:12 cosmo cos...@riseup.net
 mailto:cos...@riseup.net ha scritto:
 
 In data lunedì 11 agosto 2014 19:05:11, Alessandro Baggi ha scritto:
  Quindi, alla fine, cosa ne pensate di SystemD (lato server, lato
 desktop)?
 
 Tutto il bene possibile: ho anche migrato a systemd parecchie
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 problemi di sorta.
 Saluti
 
 
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Re: Debian e SystemD

2014-08-12 Per discussione Davide Prina

On 11/08/2014 20:23, Davide Prina wrote:

Anzi in testing ho notato che alcune cose non funzionano correttamente
se non hai installato systemd


interessante, nell'aggiornamento di oggi c'è questo log:

sysvinit (2.88dsf-53.3) unstable; urgency=medium

  * Non-maintainer upload.
  * Since the new init metapackage has taken over the role to ensure 
an init

system is installed at all times, drop the Essential: yes flag from
sysvinit and demote its priority to optional so this package is no 
longer
pulled in on new installations on Linux. Make sysvinit depend on 
init so

this new package is installed on upgrades.
  * Provide a fallback SysV init binary in the sysvinit package which 
can be
used to boot the system via init=/lib/sysvinit/init even if systemd 
is the

default init system and /sbin/init is provided by systemd-sysv.
  * Demote the priority of sysvinit-core to extra so it is no longer 
installed

by default on Linux.

 -- Michael Biebl bi...@debian.org  Sun, 03 Aug 2014 19:29:38 +0200

Ciao
Davide

--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Database: http://www.postgresql.org
GNU/Linux User: 302090: http://counter.li.org
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook


--
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Re: Debian e SystemD

2014-08-12 Per discussione Alessandro Baggi

Salve ragazzi,
grazie per le risposte.

Presto o tardi verrà adottato da tutti.
Quindi le soluzioni sono: ci limitiamo a farci trascinare in systemd e 
dall'evoluzione dei sistemi oppure usiamo Slackware che è rimasta a 15 
anni fa con init in BSD-style. Anche se mi pare di aver letto che 
Volkerding vorrebbe metterlo ma crede che tutta la community non lo 
gradirebbe come passaggio.


Saluti, Alessandro.


Il 12/08/2014 09:44, sa...@eng.it ha scritto:

Alessandro Baggi writes:
   Salve ragazzi,
   da un po di tempo sembra che SystemD si stia diffondendo molto
   velocemente e molti sembrano trattarlo come una specie di malattia.

Non hanno tutti tutti i torti.

   Leggendo in rete, lo si ritiene molto buono per i desktop/workstation ma
   meno buono per server e amici ma non avendo esperienze systemD non
   riesco ad esprimere un giudizio.

Systemd ha una ragione di esistere serissima ed una seria.

Quella serissima è che oramai il problema delle dipendenze al boot è
difficile da gestire. Debian ha un sistema di controllo che per carità
funziona ma non è il massimo della maneggevolezza e comunque ha ancora
qualche pecca e mancanza (i.e. puoi dire che il processo X parte dopo
quello W, ma non che deve essere presente un qualcosa creato da W).

Quella seria è che il kernel ha una architettura ben diversa dai kernel
per cui era nato init. Per carità, con init funziona egregiamente, ma
ci sono situazioni in cui più dinamicità può servire.

E qui nasce la distinzione desktop/server: una macchina desktop, e più
ancora un portatile, si trovano a operare in condizioni ambientali
diverse ad ogni boot (cambio di rete, di device collegati...). Un
server con quella configurazione nasce e spesso con quella configura-
zione muore. Non ha alcuno di questi problemi di dinamicità. Anzi, un
server in teoria, fa un boot quando lo installi ed uno shutdown quando
lo dismetti, ogni altro reboot è sintomo di un 'evento traumatico'. Il
tempo di boot diventa molto meno importante rispetto ad un desktop che
viene spento spessissimo.

   Oltre alla parallelizzazione e la diminuzione del tempo di avvio di una
   macchina, quali altri vantaggi porta?

Ad esempio, alcuni servizi legati alla presenza di HW rimovibile
partiranno (e automaticamente) solo in presenza di questo HW. Ottenere
questo con l'attuale sistema è laborioso.

   Si parla anche di minor controllo e di difficoltà nel debug in caso di
   errori durante l'avvio, con il rischio di tenere la macchina down per
   più tempo prima di capire da cosa è causato il problema.

SICURAMENTE il debug di un contesto parallelo è più arduo di quello
sequenziale, e questo può essere un problema non da poco nelle
situazioni in produzione in cui occorre intervenire sul processo di
boot in una maniera che non è quella dello rc-local.

Non è il solo dei problemi che può portare.

In fase di migrazione è molto probabile che cambino i nomi di alcuni
device, ad esempio i nomi dei device di rete.

Ora per un utente comune la cosa può risultare assolutamente
ininfluente, il sistema sarà correttamente configurato.

Ma non è improbabile che utenti smaliziati ed in situazioni di
produzione ci siano tutta una serie di script e di configurazioni dove
il nome dei device è importante. A me, semplice sistemista a tempo
(altrui) perso, vengono in mente i bridge ed altre configurazioni
'strane' sulle schede di rete (vedi su Wikipedia la pagina in inglese
http://en.wikipedia.org/wiki/Link_aggregation, quella in italiano è al
momento lassativa).

Lo devi fare una volta per tutte, è vero. Ma un mio collega
certificato RH, quando ci siamo rivisti ha avuto il tono mo' la rogna
tocca pure a voi!.

   Mi chiedo se è accettabile un tale rischio/perdita per ottenere una
   diminuzione dei tempi di avvio di un sistema.

Vogliono portare GNU/Linux sui server e per far questo copiano Windows
(di sicuro) e forse pure Mac OS X. Ma Windows di sicuro.

Signori, Windows ha fatto fortuna sui desktop perché non c'è stato
altro per gli utenti comuni e gli utonti. Adesso perde colpi, perché
c'è altro. Peccato che spesso l'altro si chiami Mac OS X e non
GNU/Linux.

Peraltro al boot capita che ci siano un tot di servizi che hanno tempi
biblici di avviamento. Da me c'era sendmail - installato da nagios. In
un contesto sequenziale sendmail ti tiene fermo, in un contesto
parallelizzato intanto fai partire anche altro. Stesso discorso per
NTP se non hai la rete (e NTP è tanto comodo per avere un orologio ben
regolato).

Altri ritardi non li eviti. Se hai un bridge (che ci mette fino a 20
secondi a venire su) tutto quello che dipende dalla rete rimane in coda.

E poi un paio di considerazioni sulla parallelizzazione.

La prima è che mi pare systemd ricalcoli ogni volta il sort topologico
del grafo. Può essere utile sui laptop, ma all'utente potrebbe venire
voglia di dirgli salvati il risultato e non fare più il conto. È
sempre tempo risparmiato.

La seconda è che bisogna stare attenti col parallelismo e non
richiederne di più di 

Re: Debian e SystemD

2014-08-12 Per discussione saint
Davide Prina writes:
  On 11/08/2014 20:23, Davide Prina wrote:
   Anzi in testing ho notato che alcune cose non funzionano correttamente
   se non hai installato systemd

Davide, che dice ifconfig sui nomi dei device di rete?

-- 
 /\   ___Ubuntu: ancient
/___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_   African word
  //--\| | \|  |   Integralista GNUslamicomeaning I can
\/ coltivatore diretto di software   not install
 già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian

Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO


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Re: Debian e SystemD

2014-08-12 Per discussione saint
Alessandro Baggi writes:
  Salve ragazzi,
  grazie per le risposte.
  
  Presto o tardi verrà adottato da tutti.
  Quindi le soluzioni sono: ci limitiamo a farci trascinare in systemd e 
  dall'evoluzione dei sistemi oppure usiamo Slackware che è rimasta a 15 
  anni fa con init in BSD-style. Anche se mi pare di aver letto che 
  Volkerding vorrebbe metterlo ma crede che tutta la community non lo 
  gradirebbe come passaggio.
  

Esiste sempre kfree86 (mi pare si chiami così), userland GNU su kernel FreeBSD.

-- 
 /\   ___Ubuntu: ancient
/___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_   African word
  //--\| | \|  |   Integralista GNUslamicomeaning I can
\/ coltivatore diretto di software   not install
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Re: Debian e SystemD

2014-08-12 Per discussione Davide Prina

On 12/08/2014 10:46, saint wrote:

Davide Prina writes:
   On 11/08/2014 20:23, Davide Prina wrote:
Anzi in testing ho notato che alcune cose non funzionano correttamente
se non hai installato systemd

Davide, che dice ifconfig sui nomi dei device di rete?


perché?

# ifconfig
eth0  Link encap:Ethernet  HWaddr 90:e6:ba:10:23:60
  UP BROADCAST MULTICAST  MTU:1500  Metric:1
  RX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
  TX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
  collisions:0 txqueuelen:1000
  RX bytes:0 (0.0 B)  TX bytes:0 (0.0 B)
  Interrupt:17

eth1  Link encap:Ethernet  HWaddr 90:e6:ba:10:2e:f1
  inet addr:10.0.0.225  Bcast:10.0.0.255  Mask:255.255.255.0
  inet6 addr: fe80::92e6:baff:fe10:2ef1/64 Scope:Link
  UP BROADCAST RUNNING MULTICAST  MTU:1500  Metric:1
  RX packets:81265 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
  TX packets:68752 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
  collisions:0 txqueuelen:1000
  RX bytes:87736174 (83.6 MiB)  TX bytes:6304336 (6.0 MiB)
  Interrupt:18

loLink encap:Local Loopback
  inet addr:127.0.0.1  Mask:255.0.0.0
  inet6 addr: ::1/128 Scope:Host
  UP LOOPBACK RUNNING  MTU:65536  Metric:1
  RX packets:3655 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
  TX packets:3655 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
  collisions:0 txqueuelen:0
  RX bytes:2538335 (2.4 MiB)  TX bytes:2538335 (2.4 MiB)

Ciao
Davide

--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Esci dall'illegalità: utilizza LibreOffice/OpenOffice:
http://linguistico.sf.net/wiki/doku.php?id=usaooo
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook


--
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Re: Debian e SystemD

2014-08-12 Per discussione Davide Prina

On 12/08/2014 09:28, Gollum1 wrote:

qualcuno di quelli che hanno già
fatto la migrazione con successo, avrebbe voglia di indicare la serie di
pacchetti necessari


penso siano sufficienti solo questi:

systemd
systemd-sysv

Ciao
Davide

--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Client di posta: http://www.mozilla.org/products/thunderbird
GNU/Linux User: 302090: http://counter.li.org
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Re: Debian e SystemD

2014-08-12 Per discussione saint
Davide Prina writes:
   Davide, che dice ifconfig sui nomi dei device di rete?
  
  perché?

Perché stando ai droni di RH dovevano cambiare!

  # ifconfig
  eth0  Link encap:Ethernet  HWaddr 90:e6:ba:10:23:60

Sia lodato IddMarco d'Itri che è comunque risucito a far si che anche
in systemd i nomi delle schede di rete rimangano immutati

TANTI problemi di migrazione in meno.

マルコ フ イツリ バンザイ! :) :) :)

-- 
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Re: Debian e SystemD

2014-08-12 Per discussione saint
Davide Prina writes:
  On 12/08/2014 09:28, Gollum1 wrote:
   qualcuno di quelli che hanno già
   fatto la migrazione con successo, avrebbe voglia di indicare la serie di
   pacchetti necessari
  
  penso siano sufficienti solo questi:
  
  systemd
  systemd-sysv

Questa è la migrazione minima-indolore che mantiene la compatibilità con
il vecchio sistema. Almeno quella c'è :)

-- 
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Re: Debian e SystemD

2014-08-12 Per discussione bebab...@email.it
Il 12/08/2014 11:10, Davide Prina ha scritto:
 On 12/08/2014 09:28, Gollum1 wrote:
 qualcuno di quelli che hanno già
 fatto la migrazione con successo, avrebbe voglia di indicare la serie di
 pacchetti necessari
 
 penso siano sufficienti solo questi:
 
 systemd
 systemd-sysv
 
 Ciao
 Davide
 
ho provato per curiosità ma installando semplicemente i due pacchetti
non parte più x. credo serva qualche altra modifica.


-- 
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Re: Debian e SystemD

2014-08-12 Per discussione Teodoro Santoni
On Tue, Aug 12, 2014 at 10:33:18AM +0200, Alessandro Baggi wrote:
 Quindi le soluzioni sono: ci limitiamo a farci trascinare in systemd
 e dall'evoluzione dei sistemi oppure usiamo Slackware che è rimasta
 a 15 anni fa con init in BSD-style. Anche se mi pare di aver letto

Ci sarebbe OpenRC di Gentoo, ignite, ...

Purtroppo non posso dire quale sia meglio, nell'ottica anche dell'opinione di 
Gian Uberto (cioè se qualcuna di queste alternative sia una risposta più 
corretta), io sono critico riguardo a come tutta la storia d'amore 
fra Red Hat e Linux sta andando. In pratica un pezzo 
importante della userbase per tutti la gestisce una sola azienda, il cui 
introito più grande deriva dall'esercito statunitense, che attua 
metodi da software commerciale per fagocitare ulteriori pezzi della userbase
e/o per introdurli in grandi progetti.
E non m'è piaciuta per niente questa diatriba dell'init system nuovo di Debian,
in quanto s'è praticamente polarizzata su Upstart vs Systemd, quando ci sono 
almeno una dozzina di init system alternativi a sysv ed esistono due 
distribuzioni abbastanza famose che girano con un init system che nei fatti non 
è sysv (Gentoo ed Alpine).
Insomma, mi fido di Poettering e dei simpaticoni di Arch che dicono che 
trollano chi cerca vie alternative all'ortodossia rossocappellica per il bene 
della community, ma non so quanto bene faccia, lol.

-- 
Teodoro Santoni


-- 
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Re: Debian e SystemD

2014-08-12 Per discussione Davide Prina

On 12/08/2014 11:57, bebab...@email.it wrote:

Il 12/08/2014 11:10, Davide Prina ha scritto:

On 12/08/2014 09:28, Gollum1 wrote:

qualcuno di quelli che hanno già
fatto la migrazione con successo, avrebbe voglia di indicare la serie di
pacchetti necessari


penso siano sufficienti solo questi:

systemd
systemd-sysv



ho provato per curiosità ma installando semplicemente i due pacchetti
non parte più x. credo serva qualche altra modifica.


ma hai il sistema aggiornato?

# apt-get update
# apt-get -u upgrade
# apt-get -u dist-upgrade

Io ho avuto systemd installato di default, poi qualcosa mi aveva tolto 
il pacchetto systemd-sysv e quindi ho iniziato ad avere problemi perché 
gnome lo voleva per funzionare correttamente (mancanza di spegnimento 
all'uscita). Il resto me lo ha tirato dentro lui.


Penso che tutti gli altri pacchetti necessari siano dipendenze di questi...

Poi stai usando Jessie?

Ciao
Davide

--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
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Re: Debian e SystemD

2014-08-12 Per discussione bebab...@email.it
Il 12/08/2014 15:19, Davide Prina ha scritto:
 On 12/08/2014 11:57, bebab...@email.it wrote:
 Il 12/08/2014 11:10, Davide Prina ha scritto:
 On 12/08/2014 09:28, Gollum1 wrote:
 qualcuno di quelli che hanno già
 fatto la migrazione con successo, avrebbe voglia di indicare la
 serie di
 pacchetti necessari

 penso siano sufficienti solo questi:

 systemd
 systemd-sysv
 
 ho provato per curiosità ma installando semplicemente i due pacchetti
 non parte più x. credo serva qualche altra modifica.
 
 ma hai il sistema aggiornato?
 
 # apt-get update
 # apt-get -u upgrade
 # apt-get -u dist-upgrade
 
 Io ho avuto systemd installato di default, poi qualcosa mi aveva tolto
 il pacchetto systemd-sysv e quindi ho iniziato ad avere problemi perché
 gnome lo voleva per funzionare correttamente (mancanza di spegnimento
 all'uscita). Il resto me lo ha tirato dentro lui.
 
 Penso che tutti gli altri pacchetti necessari siano dipendenze di questi...
 
 Poi stai usando Jessie?
 
 Ciao
 Davide
 
scusate, sono su wheezy. ma qualcuno diceva di avercelo installato
quindi ho provato.


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Re: Debian e SystemD

2014-08-12 Per discussione Davide Prina

On 12/08/2014 20:44, bebab...@email.it wrote:

Il 12/08/2014 15:19, Davide Prina ha scritto:

On 12/08/2014 11:57, bebabi34 wrote:

Il 12/08/2014 11:10, Davide Prina ha scritto:

On 12/08/2014 09:28, Gollum1 wrote:

qualcuno di quelli che hanno già
fatto la migrazione con successo, avrebbe voglia di indicare la
serie di
pacchetti necessari


penso siano sufficienti solo questi:

systemd
systemd-sysv



ho provato per curiosità ma installando semplicemente i due pacchetti
non parte più x. credo serva qualche altra modifica.


ma hai il sistema aggiornato?

# apt-get update
# apt-get -u upgrade
# apt-get -u dist-upgrade



Poi stai usando Jessie?



scusate, sono su wheezy. ma qualcuno diceva di avercelo installato
quindi ho provato.


qui dice che c'è qualcosa anche su Wheezy

https://packages.debian.org/search?keywords=systemd-sysvsearchon=namessuite=allsection=all

però probabilmente non ci sono determinate dipendenze e quindi devi 
installarti a mano un tot di pacchetti?

Non saprei proprio...

Bisognerebbe guardare nei log per capire la causa del mancato avvio di X

Ciao
Davide

--
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Re: Debian e SystemD

2014-08-12 Per discussione bebab...@email.it
Il 12/08/2014 21:24, Davide Prina ha scritto:
 scusate, sono su wheezy. ma qualcuno diceva di avercelo installato
 quindi ho provato.
 
 qui dice che c'è qualcosa anche su Wheezy
 
 https://packages.debian.org/search?keywords=systemd-sysvsearchon=namessuite=allsection=all
 
 
 però probabilmente non ci sono determinate dipendenze e quindi devi
 installarti a mano un tot di pacchetti?
 Non saprei proprio...
 
 Bisognerebbe guardare nei log per capire la causa del mancato avvio di X
 
 Ciao
 Davide
 
non importa, era solo per curiosità. aspetto che venga eventualmente
integrato nel ramo stable, non ho fretta. grazie per l'indicazione.


-- 
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Re: [RFR] po-debconf://nova/it.po

2014-08-12 Per discussione Daniele Forsi
2014-08-02 13:15 GMT+02:00 Beatrice Torracca:

 #. Type: string
 #. Description
 #: ../nova-common.templates:10001
 #, fuzzy
 msgid 
 Nova needs to be able to communicate with Neutron through Keystone. 
 Therefore Nova needs to know the Neutron admin tenant, username and 
 password.
 msgstr 
 Nova deve poter comunicare con Neutron attraverso Keystone; perciò Nova deve 
 
 conoscere il locatario («tenant»), il nome utente e la password per 
 l'amministrazione di Neutron.

cambierei il punto e virgola davanti a perciò in virgola,
eventualmente aggiungi due punti dopo conoscere

-- 
Daniele Forsi


--
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