Re: Upgrade da Jessie a Stretch

2018-01-22 Per discussione Joe
Alla fine ho reinstallato da zero.

È stato tutto abbastanza facile a parte qualche problemino coi permessi
per l'utilizzo della chiavetta internet che l'amico vorrebbe continuare ad
usare:

In particolare l'utente che lancia la connessione doveva appartenere ai
gruppo:

dip  (cui già apparteneva di default)
dialout (aggiunto con "adduser nome_utente_semplice dialout"

Il secondo gruppo era necessario perchè nel mio script l'utente deve
poter "scrivere" sul file dispositivo del modem /dev/ttyUSB0 che richiede
appunto l'appartenenza al gruppo dialout per i privilegi di scrittura.

Sono anche riuscito a realizzare l'autologin via systemd... Graie a qualche
ricerca in rete: ora quando accendo arriva subito la sessione X già loggato
come utente semplice.

Mancherebbe un metodo semplice per collegarsi alle reti wifi...
Non penso che serva granchè al mio amico, però sarebbe utile a prescindere
su un netbook.
Il problema p che non c'è ne gnome nè xfce o kde..
La sessione grafica è gestita da openbox + tint2: con queste anche il vecchio
netbook sembra reattivo, a parte nella navigazione via chromium su pagine
ormai troppo spinte per questo piccolo cimelio.

Tornando al wifi io faccio da shell:

iwlist scann | grep ESSID

per trovare i nomi delle reti. Poi

wpa_passphrase ESSID >> /etc/wpa_supplicant.conf

wpa_supplicant -B -c /etc/wpa_supplicant.conf -i wlp3s0

dhclient wlp3s0


Il tutto va bene per una rete cui ti colleghi spesso, perchè fatta
la trafila la prima volta, nelle volte successive bastano i due ultimi
comandi e la cronologia della shell rende facile collegarsi.

Ma se io sono in giro col netbook vorrei un modo un po' più
semplice.
A me è sembrato molto comodo il tool per collegarsi al wifi che
viene proposto nella netinstall (non grafica):
- cerca da solo e mostra le reti trovate
- io scelgo con le freccie quella cui mi voglio collegare e premo invio
- mi chiede la passphrase
- io la inserisco, do invio e sono connesso

Domanda: dal sistema installato si può richiamare quell'interfaccia
contestuale così spartana ma molto comoda e rapida?

Cosa usate voi per collegarvi in wifi?

Grazie!
Saluti!

2018-01-22 10:09 GMT+01:00 Joe :
> Vi chiederei una conferma su quanto scritto: se vi pare non ci sia più
> modo di sistemare l'attuale situazione procedo alla installazione da
> zero di Debian Stretch.
>
> Se invece, sulla base dei passaggi eseguiti che ho descritto sopra,
> ritenete che sia possibile fare ancora qualche tentativo per provare
> ad ottenere una Jessie pulita rimuovendo tutti i pacchetti estranei,
> dite pure...
> Lo scopo, come già spiegato, sarebbe comunque solo didattico,
> perchè in ogni caso alla fine procederò con la re-installazione da
> zero. Era solo per approfittare dell'occasione e familiarizzare un po'
> con un sistema Debian.
>
> Ho già la chiavetta pronta con netinstall di Stretch inserita nel netbook
> e ho verificato che funzioni tutto, soprattutto la connessione ad internet
> via wifi: funziona tutto ed è stato facilissimo connettermi in WPA, ho
> faticato di più ad impostarlo dalla vecchia debian installata sul disco!  :)
>
> Grazie ancora di tutte le risposte!   :)
> Buona giornata a tutti!
>
>
> 2018-01-21 23:11 GMT+01:00 Joe :
>> Ok, non so se hai letto anche gli altri miei messaggi e le prove che ho 
>> fatto.
>>
>> In effetti il downgrade non ha funzionato come speravo.
>> Dopo aver letto questo:
>> https://wiki.debian.org/it/SystemDowngrade
>>
>> Non c'è più molto da scrivere.
>> La cosa nel mio caso ha condotto ad un sistema direi banalmente "rotto".
>> Fai conto che al momento al boot mi viene restituita una shell di fortuna
>> con privilegi di root e la root montata in sola lettura.
>>
>> Alla fine tra un
>>
>> apt-get -f install
>>
>> e l'altro, apt ha rimosso un sacco di roba, poi ad un certo punto no riesce 
>> più:
>> dice che non può fare il downgrade di "udev" perchè "systemd" ne richiede una
>> versione più vecchia mentre è installata una più recente.
>>
>> Ho addirittura provato a disinstallare udev e systemd usando:
>>
>> dpkg --purge --force-all systemd
>>
>> Il fatto è che se adesso lancio
>>
>> apt-get install systemd
>>
>> dà un sacco di errori relativi a dipendenze che non coincidono "unmet
>> dependencies". E per risolvere propone di nuovo:
>>
>> apt-get -f install
>>
>> Se provo a lanciarlo, prima mi chiede di dare il consenso all'operazione
>> potenzialmente "hrmful": devo proprio digitare: "Yes, do as I say!".
>> Se lo faccio salta fuori:
>> -
>> dpkg: dependency problems prevent configuration of mount:
>>  util-linux (2.30.2-0.3) breaks mount (<< 2.29.2-3~) and is installed.
>>   Verion of mount configured is 2.25.2-6.
>>
>> dpkg: error processing package mount (--configure):
>>   dependency problem - leaving unconfigured
>> Errors were encountred while processing:
>>   mount
>> ---
>>
>> E qua mi fermo perchè non so 

Re: Ancora su Spectre e Meltdown

2018-01-22 Per discussione Fabrizio
 Torvald in soldoni dice che il microcode é spazzatura e la pezza é peggio
del buco. Un lavoro mal fatto. Avrà le sue buoni ragioni. Spero sia la
volta buona per un proc "open"

Il 22 gen 2018 20:14, "Davide Prina"  ha scritto:

On 21/01/2018 13:24, Davide Prina wrote:

Da quello che ho letto mi è sembrato di capire che:
>
> * soluzione sicura/definitiva: cambio CPU [...]
>

Torvald va giù ancora duro con intel indicando che una funzionalità che
propongono nel microcode è spazzatura (troppo onerosa, farebbe affossare i
benchmark)... abbiamo bisogno qualcosa di meglio di questa spazzatura[1]

Ad essere sincero non ho capito né come possa funzionare questa cosa né
come possa rallentare...

In un commento c'è questo che è più capibile... se è corretto:
 As I understand it, Intel proposes to build in a switch in future CPU's
 which tells the CPU to stop being insecure. The switch is going to be
 off by default and must be switched on by the kernel during boot. Intel
 proposes to let all future CPU's be insecure by default.

Il che equivale a dire: hai la patch, ma non è in funzione per non
compromettere le prestazioni... però leggendo velocemente il pdf di
intel[2] non ho capito nulla rispetto a quanto discusso :-(
Inoltre questo avvalorerebbe la mia ipotesi che ci vorranno anni per avere
un processore intel sicuro da progettazione (qui dice per le CPU future).

Quindi se qualcuno ha capito può spiegare se avremo il microcode con
"funzionalità" che non verranno usate da Linux perché giudicate
spazzatura...

Il giorno prima veniva riproposto il quesito se è ora di avere un
processore libero[3]

Ciao
Davide

[1] https://linux.slashdot.org/story/18/01/22/0648227/linus-torv
alds-calls-intel-patches-complete-and-utter-garbage

[2] https://software.intel.com/sites/default/files/managed/c5/
63/336996-Speculative-Execution-Side-Channel-Mitigations.pdf

[3] https://hardware.slashdot.org/story/18/01/20/0452247/is-it-t
ime-for-open-processors

-- 
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Esci dall'illegalità: utilizza LibreOffice/OpenOffice:
http://linguistico.sf.net/wiki/doku.php?id=usaooo

Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook


Re: Ancora su Spectre e Meltdown

2018-01-22 Per discussione Davide Prina

On 21/01/2018 13:24, Davide Prina wrote:


Da quello che ho letto mi è sembrato di capire che:

* soluzione sicura/definitiva: cambio CPU [...]


Torvald va giù ancora duro con intel indicando che una funzionalità che 
propongono nel microcode è spazzatura (troppo onerosa, farebbe affossare 
i benchmark)... abbiamo bisogno qualcosa di meglio di questa spazzatura[1]


Ad essere sincero non ho capito né come possa funzionare questa cosa né 
come possa rallentare...


In un commento c'è questo che è più capibile... se è corretto:
 As I understand it, Intel proposes to build in a switch in future CPU's
 which tells the CPU to stop being insecure. The switch is going to be
 off by default and must be switched on by the kernel during boot. Intel
 proposes to let all future CPU's be insecure by default.

Il che equivale a dire: hai la patch, ma non è in funzione per non 
compromettere le prestazioni... però leggendo velocemente il pdf di 
intel[2] non ho capito nulla rispetto a quanto discusso :-(
Inoltre questo avvalorerebbe la mia ipotesi che ci vorranno anni per 
avere un processore intel sicuro da progettazione (qui dice per le CPU 
future).


Quindi se qualcuno ha capito può spiegare se avremo il microcode con 
"funzionalità" che non verranno usate da Linux perché giudicate 
spazzatura...


Il giorno prima veniva riproposto il quesito se è ora di avere un 
processore libero[3]


Ciao
Davide

[1] 
https://linux.slashdot.org/story/18/01/22/0648227/linus-torvalds-calls-intel-patches-complete-and-utter-garbage


[2] 
https://software.intel.com/sites/default/files/managed/c5/63/336996-Speculative-Execution-Side-Channel-Mitigations.pdf


[3] 
https://hardware.slashdot.org/story/18/01/20/0452247/is-it-time-for-open-processors


--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Esci dall'illegalità: utilizza LibreOffice/OpenOffice:
http://linguistico.sf.net/wiki/doku.php?id=usaooo
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook



Re: installazione server, con errore soft lockup e stall on CPU

2018-01-22 Per discussione Michele Catalano
Come si evinceva dalla foto il messaggio di errore riguardava il driver 
nouveau. E' bastato settare nomedeset come in 
https://askubuntu.com/questions/38780/how-do-i-set-nomodeset-after-ive-already-installed-ubuntu
e il boot è andato liscio.

Grazie,
alla prossima
 

Il Lunedì 22 Gennaio 2018 11:56, Michele Catalano  ha 
scritto:
 

 Ciao
allego foto con schermata di output . Il sistema rimane in questo loop e non fa 
il boot correttamente. Da cosa può dipendere?

 

Il Domenica 21 Gennaio 2018 19:16, Michele Catalano  ha 
scritto:
 

 Salve a tutti,
ho appena finito di installare debian 9.3.0 sul nuovo server e all'avvio trovo 
diversi errori come quelli qui sotto:
[***] a start job is running for network Time syncronization . NMI watchdog 
: BUG: soft lockup - CPU#16 stuck for 22s![***] a start job is running for 
network Time syncronization . NMI watchdog : BUG: soft lockup - CPU#16 
stuck for 22s![***] a start job is running for network Time syncronization 
. NMI watchdog : BUG: soft lockup - CPU#16 stuck for 22s!**[***] a start 
job is running for network Time syncronization . INFO : rcu_sched 
self-detected stall on CPU
Sapreste aiutarmi a superare il problema ?
grazieciao



   

   

Fwd: Debian e uefi... Il delirio.

2018-01-22 Per discussione Gollum1
Chiedo scusa a Gerlos, che ho risposto in privato e non sulla ML, per
distrazione.


-- Messaggio inoltrato --
Da: Gollum1 
Date: 22 gennaio 2018 12:26
Oggetto: Re: Debian e uefi... Il delirio.
A: gerlos 


Il January 22, 2018 10:07:26 AM UTC, gerlos  ha scritto:

>Spero di esserti stato d'aiuto.

Niente da fare, grazie a tutti del supporto...

La partizione era in ordine, formato, dimensione, Flag, tutto ok... Ma
non c'è stato niente da fare

A questo punto ho disabilitato il supporto EFI dal BIOS e faccio
l'installazione classica con i dischi in modalità msdos, quindi su
MBR. In fondo c'è un disco solo, un sistema operativo solo, con lvm.
Mi sono già dannato troppo per due giorni.

Probabilmente è il BIOS che è bacato, ma non voglio aggiornarlo (pare
che ci voglia Windows per farlo), anche perché così lavora, se mi si
blocca definitivamente, il proprietario (mio padre) mi si fà...

--
Gollum1
Tesssoro, dov'è il mio tesssoro...

Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità
e gli errori (maledetto correttore automatico).


-- 
Gollum1 - http://www.gollumone.it
Tesoro, dov'é il mio teoro...



Re: Debian e uefi... Il delirio.

2018-01-22 Per discussione gerlos
Il giorno 21 gennaio 2018 20:18, Gollum1  ha
scritto:

> Il January 21, 2018 4:57:39 PM UTC, Gollum1 
> ha scritto:
> >Insomma... Sulla mia macchina, un paio di mesi fa, tutto è andato
> >liscio, ma in quel caso era partito con l'installer uefi, ora,
> >l'installer parte solo con la modalità classica, ho finito
> >l'installazione, creando la partizione dove mettere i file EFI, ma non
> >riesco, partendo in rescue mode, ad installare il GRUB EFI... Qualcuno
> >riesce a darmi qualche dritta?
>
> Porca puzzola, sembra tutto corretto... Ma il disco non parte.
>
> Sono partito in rescue mode, ho fatto in fstab il montaggio della
> partizione EFI, ho installato grub-efi... (Qui ottengo un errore, ma
> l'installazione pare andata a buon fine, dovrebbe essere perché sono nel
> chroot della rescue). Insomma... Tutto sembra in ordine... Ma quando fa il
> boot... Non trova il disco... I casi sono due, o continuo a sbagliare il
> path nel bios del file EFI che deve lanciare, oppure la partizione non ha
> il flag bootable (mi è venuta in mente mentre scrivo) ma non mi ricordo
> come vederlo da linea di comando (sono in chroot) e come settarlo...


Imho il modo più semplice per controllare ed eventualmente impostare
correttamente la partizione EFI è usare gparted da un disco live.

In alternativa, dal chroot di rescue di debian dovresti essere in grado di
usare fdisk.
Il comando (ovviamente cambia /dev/sdX con il nome del tuo disco):
# fdisk -l /dev/sdX

dovrebbe stamparti lo stato attuale della tabella delle partizioni - la
partizione EFI la dovresti riconoscere per il tipo "EFI (FAT-12/16/32)"
segnata con l'asterisco * dovrebbe avere il flag bootable (credo che anche
i tipi "W95 FAT16/32" vadano bene).

Se così non fosse puoi cambiare il tipo della partizione sempre con fdisk:
1. fdisk /dev/sdX
2. "p" per stampare l'attuale tabella delle partizioni (annota il numero
della partizione da cambiare)
3. "t" per cambiare il tipo di partizione e poi il numero di partizione
4. "L" elenca i tipi di partizione che puoi impostare. Per EFI dovresti
digitare "ef"
5. "a" per impostare il flag bootable
6. "p" per vedere la situazione corrente e infine "w" per scrivere le
modifiche sul disco.

Attenzione, che fdisk annota solo il tipo di partizione, ma NON formatta la
partizione nel file system specificato - prima di proseguire, io da
paranoico controllerei se la mia partizione EFI è effettivamente formattata
in FAT:
# file -sL /dev/sdXY

Spero di esserti stato d'aiuto.

saluti,
gerlos


-- 
"Life is pretty simple: You do some stuff. Most fails. Some works. You do
more of what works. If it works big, others quickly copy it. Then you do
something else. The trick is the doing something else."
   < http://gerlos.altervista.org >
 gerlos  +- - - >  gnu/linux registred user #311588


Re: Sincronizzare automaticamente una chiavetta usb

2018-01-22 Per discussione gerlos
Il giorno 21 gennaio 2018 12:03, Leandro Noferini 
ha scritto:

> Ciao a tutti,
>
> premetto che non ho ancora cercato su internet: come potrei
> sincronizzare automaticamente una chiavetta usb con una cartella
> all'inserimento? Dovrebbe essere una cosa decisamente automatica perché
> è per persone poco interessate agli aspetti tecnici.


Io in una situazione simile in passato ho usato la funzione "real time
sync" di Free File Sync:
https://www.freefilesync.org/manual.php?topic=realtimesync

Si crea un profilo di sincronizzazione nell'interfaccia principale
dell'applicazione, si fa una sincronizzazione di prova, e poi si aggiunge
il profilo nella finestra Real Time Sync.
Una volta impostato (e non è proprio intuitivo) funziona in modo
automatico, senza problemi.

È possibile configurarlo in modo che si apra una finestra che dia feedback
all'utente sulla sincronizzazione avvenuta (io farei così), oppure è
possibile che faccia tutto in modo "invisibile".

lo si può aggiungere tra i comandi da eseguire all'avvio, in modo che
funzioni senza interventi dell'utente.

Occhio solo che se si stacca il disco in modo "drastico" o se si scollega e
ricollega troppo rapidamente, la dir di montaggio auto generata può
cambiare, e la sincronizzazione può smettere di funzionare (almeno fino al
riavvio, nella mia esperienza...).

saluti,
gerlos


-- 
"Life is pretty simple: You do some stuff. Most fails. Some works. You do
more of what works. If it works big, others quickly copy it. Then you do
something else. The trick is the doing something else."
   < http://gerlos.altervista.org >
 gerlos  +- - - >  gnu/linux registred user #311588


Re: Upgrade da Jessie a Stretch

2018-01-22 Per discussione Joe
Vi chiederei una conferma su quanto scritto: se vi pare non ci sia più
modo di sistemare l'attuale situazione procedo alla installazione da
zero di Debian Stretch.

Se invece, sulla base dei passaggi eseguiti che ho descritto sopra,
ritenete che sia possibile fare ancora qualche tentativo per provare
ad ottenere una Jessie pulita rimuovendo tutti i pacchetti estranei,
dite pure...
Lo scopo, come già spiegato, sarebbe comunque solo didattico,
perchè in ogni caso alla fine procederò con la re-installazione da
zero. Era solo per approfittare dell'occasione e familiarizzare un po'
con un sistema Debian.

Ho già la chiavetta pronta con netinstall di Stretch inserita nel netbook
e ho verificato che funzioni tutto, soprattutto la connessione ad internet
via wifi: funziona tutto ed è stato facilissimo connettermi in WPA, ho
faticato di più ad impostarlo dalla vecchia debian installata sul disco!  :)

Grazie ancora di tutte le risposte!   :)
Buona giornata a tutti!


2018-01-21 23:11 GMT+01:00 Joe :
> Ok, non so se hai letto anche gli altri miei messaggi e le prove che ho fatto.
>
> In effetti il downgrade non ha funzionato come speravo.
> Dopo aver letto questo:
> https://wiki.debian.org/it/SystemDowngrade
>
> Non c'è più molto da scrivere.
> La cosa nel mio caso ha condotto ad un sistema direi banalmente "rotto".
> Fai conto che al momento al boot mi viene restituita una shell di fortuna
> con privilegi di root e la root montata in sola lettura.
>
> Alla fine tra un
>
> apt-get -f install
>
> e l'altro, apt ha rimosso un sacco di roba, poi ad un certo punto no riesce 
> più:
> dice che non può fare il downgrade di "udev" perchè "systemd" ne richiede una
> versione più vecchia mentre è installata una più recente.
>
> Ho addirittura provato a disinstallare udev e systemd usando:
>
> dpkg --purge --force-all systemd
>
> Il fatto è che se adesso lancio
>
> apt-get install systemd
>
> dà un sacco di errori relativi a dipendenze che non coincidono "unmet
> dependencies". E per risolvere propone di nuovo:
>
> apt-get -f install
>
> Se provo a lanciarlo, prima mi chiede di dare il consenso all'operazione
> potenzialmente "hrmful": devo proprio digitare: "Yes, do as I say!".
> Se lo faccio salta fuori:
> -
> dpkg: dependency problems prevent configuration of mount:
>  util-linux (2.30.2-0.3) breaks mount (<< 2.29.2-3~) and is installed.
>   Verion of mount configured is 2.25.2-6.
>
> dpkg: error processing package mount (--configure):
>   dependency problem - leaving unconfigured
> Errors were encountred while processing:
>   mount
> ---
>
> E qua mi fermo perchè non so più dove mettere le mani...
>
> Quindi siamo sicuri sicuri che non c'è la possibilità di ripulire
> un sistema con pacchetti aggiunti da repo estranei al ramo
> ufficiale?
>
> Intendo, se io decido ora di mettere la stretch da zero e inserisco
> anche solo il repo "backports" che mi aggiornerà dei pacchetti
> a versioni più avanzate...
> Poi APT non gestisce il ritorno allo stato ufficiale e cioè con pacchetti
> presi da:
> strech
> stretch-security
> stretch-updates
>
> Quindi in spurces.list è ultraconsigliato tenere solo quei tre repositories
> Dico bene?
> (Perchè altrimenti non è detto che si riesca a tornare indietro...).
>
>
> 2018-01-21 20:29 GMT+01:00 Felipe Salvador :
>> On Sat, Jan 20, 2018 at 05:13:36PM +0100, Joe wrote:
>>> Eh, ma così lo faresti puntare a Stretch.
>>> Forse mi sono spiegato male io...
>>> Prima di fare un tentativo di upgrade a stretch volevo provare a fare
>>> un tentativo
>>> ancora per portare il mio attuale sistema Jessie-Ibrido ad un sistema
>>> Jessie-Pulito.
>>
>> Quindi sostituirai, in quello che ti ho scritto, stretch con buster
>>
>>
>>> Se io faccio puntare i repositories a "stretch", non otterrei questo
>>> risultato non
>>> ti pare? Andrei dritto verso l'aggiornamento a stretch di un sistema
>>> in partenza ibrido,
>>> il chè sarà con ogni probabilità fonte di problemi futuri...
>>
>> probabile (◕‿◕) ,i downgrade restano a prescindere un incognita[1]
>>
>>> Le soulzioni mi sembrano 2:
>>>
>>> 1- Reinstallo da zero (e comunque dopo farò così, in modo da non avere
>>> dubbi sulla
>>> pulizia della nuova installazione).
>>
>> per me la soluzione ottimale
>>
>>> 2- Ripulendo il sistema attuale da tutto ciò che è estraneo a Jessie.
>>> In modo appunto
>>> da avere come base di partenza un sistema Jessie puro.
>>> E quindi provare l'upgrade come indicavi.
>>
>> parliamo perlopiù di downgrade
>>
>>>
>>> Volendo tentar a scopo didattico la seconda strada, non so come
>>> ripulire il sistema
>>> jessie attuale, probabilmente per mia ignoranza riguardo ad apt:
>>
>> bene, non si nasce "imparati"
>>
>>> apt --> rimuovi tutti i pacchetti che non fanno parte di Debian Jessie
>>> Esiste un comando di apt per questo scopo?
>>
>> No, in Debian ci sono le dipendenze[2] (◕‿◕)
>>
>>> Ok, ma