Re: Amazon Kindle
Il 26/04/2018 23:27, Filippo Dal Bosco ha scritto: > Il giorno gio, 26/04/2018 alle 23.04 +0200, Dott. Giovanni Bonenti ha > scritto: >> >> Il giorno 26 aprile 2018 22:24, Filippo Dal Bosco>> ha scritto: >>> si, ma come osservavo è incongruo >>> >>> >> Non lo è: > è incongruo e fatica e costi inutili proteggere un file che comunque > si può sproteggere, basta non rivenderlo. > Tanto vale venderlo non protetto come fa O' Reilly. O'Reilly ha smesso di vendere PDF senza DRM. Ora i suoi libri li fa leggere solo online sul suo portale. Se vuoi libri con "social DRM" (che null'altro è che una nota in calce "questo libro è di Pippo") allora devi rivolgerti a https://www.packtpub.com/
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Il giorno 26 aprile 2018 23:27, Filippo Dal Boscoha scritto: > > > è incongruo e fatica e costi inutili proteggere un file che comunque > si può sproteggere, basta non rivenderlo. > La procedura di protezione è automatizzata e credo venga fatta on-the-fly: la dimostrazione è che i libri della delos digital vengono venduti dal loro sito con social DRM e con DRM hard da Amazon: mi parrebbe strano che venisse fornito ad Amazon un file differente da quello venduto direttamente dall'editore. > Tanto vale venderlo non protetto come fa O' Reilly. > > Su questo non ci piove. Ma fallo capire a quelli di Amazon. Comunque, se Apple ha rinunciato agli mp3 col DRM magari rinsaviscono anche loro. Giovanni -- Dott. Giovanni Bonenti Medico Radiologo C.so Traiano 24/2 10135 - TORINO ITALIA
Re: Amazon Kindle
Il 26 aprile 2018 23:27, Filippo Dal Boscoha scritto: > Il giorno gio, 26/04/2018 alle 23.04 +0200, Dott. Giovanni Bonenti ha > scritto: >> >> >> Il giorno 26 aprile 2018 22:24, Filippo Dal Bosco >> ha scritto: >> > si, ma come osservavo è incongruo >> > >> > >> >> Non lo è: > > è incongruo e fatica e costi inutili proteggere un file che comunque > si può sproteggere, basta non rivenderlo. > Tanto vale venderlo non protetto come fa O' Reilly. Ci sono anche quelli con social drm, (che se possibile cerco sempre di acquistare al posto di quelli con adobe drm). Non è incongruo e fatica inutile, è solo un rompimento per l'utente finale onesto, in quanto non gli permetti di usufruire del prodotto che ha legalmente comprato. L'utente disonesto lo cracka e lo regala in giro (torrent fino a un po' di tempo fa ne era pieno, ora molto meno). L'utente onesto che lo cracka, ma se lo tiene per se, si riappropria del proprio diritto di usufruire di ciò che ha acquistato. Non è fatica inutile, perché il 90% di chi acquista, non sta a perdere il tempo per crackare, mentre se fosse libero, probabilmente lo distribuirebbe a cani e porci senza pensarci. Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Amazon Kindle
Il giorno gio, 26/04/2018 alle 23.04 +0200, Dott. Giovanni Bonenti ha scritto: > > > Il giorno 26 aprile 2018 22:24, Filippo Dal Bosco> ha scritto: > > si, ma come osservavo è incongruo > > > > > > Non lo è: è incongruo e fatica e costi inutili proteggere un file che comunque si può sproteggere, basta non rivenderlo. Tanto vale venderlo non protetto come fa O' Reilly.
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Il giorno 26 aprile 2018 22:24, Filippo Dal Boscoha scritto: > > si, ma come osservavo è incongruo > > Non lo è: io compro il file e io ho il diritto di farci quello che mi pare nei limiti del lecito ovvero se lo sproteggo per leggerlo sul mio computer linux tramite Calibre o sul mio lettore ebook che legge solo epub non compio alcun illecito, dato che quel file l'ho pagato ed ora è mio. Diverso è se lo mettessi a disposizione per il download gratuito, lì si configurerebbe il reato di copyright infringiment. Giovanni -- Dott. Giovanni Bonenti Medico Radiologo C.so Traiano 24/2 10135 - TORINO ITALIA
Re: Amazon Kindle
Il giorno gio 26 apr 2018 alle ore 22:25 Filippo Dal Boscoha scritto: > > io non protesto. Tu hai un lavoro e per il tuo lavoro vuoi giustamente > essere pagato. Offri una prestazione e vuoi una ricompensa. Non > comprendo perchè altri, invece, debbano lavorare senza ricompensa. > Nulla è gratis, tutto costa. > Il problema sorge, e lo fa, quando io ti pago e non posso usufruire come voglio di ciò per cui ti ho pagato. Io cracco regolarmente (su una macchina Windows, è l'unica) tutti gli eBook che compro per il mio Kobo (non li compro soltanto sullo store ufficiale), sia perché talvolta quelli comprati su store terzi il Kobo non è in grado di decifrarli, sia perché mi capita di doverli aprire su Linux o sul mio telefono e non posso se sono protetti. -- Lorenzo Breda
Re: Amazon Kindle
Il giorno gio, 26/04/2018 alle 21.49 +0200, Dott. Giovanni Bonenti ha scritto: > Il problema è che su Amazon file non protetti non ne esistono. > Detto questo per una volta che la nostra legge non è supina al dio > mercato si, ma come osservavo è incongruo > non mi sembra il caso di protestare :-D io non protesto. Tu hai un lavoro e per il tuo lavoro vuoi giustamente essere pagato. Offri una prestazione e vuoi una ricompensa. Non comprendo perchè altri, invece, debbano lavorare senza ricompensa. Nulla è gratis, tutto costa.
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Il giorno 26 aprile 2018 21:22, Filippo Dal Boscoha scritto: > > allora non ha nessun senso proteggere con DRM se si può togliere la > protezione. > > Si scarica pagandolo un file non protetto, basta che non sia messo a > disposizione di altri. > Il problema è che su Amazon file non protetti non ne esistono. Detto questo per una volta che la nostra legge non è supina al dio mercato non mi sembra il caso di protestare :-D Giovanni -- Dott. Giovanni Bonenti Medico Radiologo C.so Traiano 24/2 10135 - TORINO ITALIA
Re: Amazon Kindle
Il giorno gio, 26/04/2018 alle 20.25 +0200, Dott. Giovanni Bonenti ha scritto: > > Il reato sarebbe condividere su server pubblici i file sprotetti, in > quanto materiale soggetto a copyright. allora non ha nessun senso proteggere con DRM se si può togliere la protezione. Si scarica pagandolo un file non protetto, basta che non sia messo a disposizione di altri.
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> se ti riferisci alla possibilità di crackare i DRM non si tratta di > contratto sociale ma di legge: crackare i DRM è un reato Non è esatto: la legge italiana permette di sproteggere da DRM i file che tu abbia regolarmente acquistato perchè tu possa fruirne su qualsiasi dispositivo ti aggradi (ad esempio acquistare un ebook su amazon e leggerlo su un lettore diverso da kindle, cosa che è totalmente nel diritto dell'utente per le leggi del nostro paese). Il reato sarebbe condividere su server pubblici i file sprotetti, in quanto materiale soggetto a copyright. Giovanni
Re: Amazon Kindle
Il 26/04/2018 18:30, Antonio A. Rendina ha scritto: > On 26/04/18 16:59, Alessandro Pellizzari wrote: >>> se ti riferisci alla possibilità di crackare i DRM non si tratta di >>> contratto sociale ma di legge: crackare i DRM è un reato >> >> Non sono aggiornatissimo, ma mi pare che in Europa craccare i DRM di >> materiale comprato, per uso personale, è consentito (la famosa "copia >> di backup") > > Io non credo che nella copia di Calibre di windows ci siano > direttamente gli script per craccare i DRM, al massimo ci saranno > delle librerie di sistema proprietarie che permettono di aprire al > volo un file criptato secondo le specifiche dei DRM, cosa che per ovvi > motivi non puó essere presente in Debian. Il mio ragionamento era questo. Calibre in qualsiasi versione - Win, Linux o Mac - NON apre i file con DRM. Ci sono plugin di terze parti che lo fanno. Alcuni a seguito di reverse engineering del formato, altre usano le stesse DLL del lettore originale.
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Il 26/04/2018 17:59, Alessandro Pellizzari ha scritto: On 26/04/2018 15:30, Filippo Dal Bosco wrote: se ti riferisci alla possibilità di crackare i DRM non si tratta di contratto sociale ma di legge: crackare i DRM è un reato Non sono aggiornatissimo, ma mi pare che in Europa craccare i DRM di materiale comprato, per uso personale, è consentito (la famosa "copia di backup") Mi sembra di ricordare che la legge prevede due tipi di copie: privata e di riserva. Sono cose diverse ed entrambe sono un diritto dell'utente sotto determinate condizioni, tranne che in presenza di misure anti-copia (DRM) in cui questo diritto è negato. GdS
Re: Amazon Kindle
Il April 26, 2018 4:30:33 PM UTC, "Antonio A. Rendina"ha scritto: >On 26/04/18 16:59, Alessandro Pellizzari wrote: >>> se ti riferisci alla possibilità di crackare i DRM non si tratta di >>> contratto sociale ma di legge: crackare i DRM è un reato >> >> Non sono aggiornatissimo, ma mi pare che in Europa craccare i DRM di >> materiale comprato, per uso personale, è consentito (la famosa "copia >di >> backup") > >Io non credo che nella copia di Calibre di windows ci siano >direttamente >gli script per craccare i DRM, al massimo ci saranno delle librerie di >sistema proprietarie che permettono di aprire al volo un file criptato >secondo le specifiche dei DRM, cosa che per ovvi motivi non puó essere >presente in Debian. Il mio ragionamento era questo. Quando l'ho usato tempo fa, il problema era appunto questo... Sotto Windows si integra con le librerie di Adobe DRM, con Linux non può farlo, per il semplice motivo che non esistono librerie Adobe DRM rilasciate per Linux (si possono usare in wine, per trasferire sull'eBook, ma non sono utilizzabili direttamente da altri programmi Linux). Non so se nel frattempo qualcosa è cambiato, ho sempre cercato di acquistare testi con social DRM, liberamente fruibile con qualsiasi dispositivo, lasciando gli Adobe DRM per casi particolari. -- Gollum1 Tesssoro, dov'è il mio tesssoro... Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori (maledetto correttore automatico).
Re: Amazon Kindle
On 26/04/18 16:59, Alessandro Pellizzari wrote: se ti riferisci alla possibilità di crackare i DRM non si tratta di contratto sociale ma di legge: crackare i DRM è un reato Non sono aggiornatissimo, ma mi pare che in Europa craccare i DRM di materiale comprato, per uso personale, è consentito (la famosa "copia di backup") Io non credo che nella copia di Calibre di windows ci siano direttamente gli script per craccare i DRM, al massimo ci saranno delle librerie di sistema proprietarie che permettono di aprire al volo un file criptato secondo le specifiche dei DRM, cosa che per ovvi motivi non puó essere presente in Debian. Il mio ragionamento era questo.
Re: Amazon Kindle
On 26/04/2018 15:30, Filippo Dal Bosco wrote: se ti riferisci alla possibilità di crackare i DRM non si tratta di contratto sociale ma di legge: crackare i DRM è un reato Non sono aggiornatissimo, ma mi pare che in Europa craccare i DRM di materiale comprato, per uso personale, è consentito (la famosa "copia di backup") Faccio un altro esempio: ho Nvidia. I driver proprietari vanno almeno il doppio dei non proprietari, lo so perchè ho fatto i confronti e nei test si vede a vista d' occhio la differenza di velocità. Nel caso scelgo proprietari perchè non prendo una scheda molto costosa ( il Io invece compro solo AMD proprio per i driver non proprietari. :) Altro esempio: gnome comamnder. C' è in stretch, manca in Buster, in alfa in Sid. Poi gnome commander ha come editor di default gedit. In Debian l' editor è pluma. Pluma è l'editor di Mate, non di Debian. Gnome-commander è per Gnome. L'editor "ufficiale" di Gnome è Gedit. Questo credo sia il ragionamento del manutentore. Bye.
Re: Amazon Kindle
Il giorno gio, 26/04/2018 alle 14.36 +0100, Antonio A. Rendina ha scritto: > On 26/04/18 14:10, Filippo Dal Bosco wrote: > > > Alcune parti di codice non possono essere presenti nei repository > Debian > per via del contratto sociale, se ti riferisci alla possibilità di crackare i DRM non si tratta di contratto sociale ma di legge: crackare i DRM è un reato > l'usabilitá non é un elemento che > puó giustificare la rottura del contratto sociale. non c' è problema. Tutti fanno le scelte che ritengono più opportune tenendo conto delle scelte altrui. Faccio un altro esempio: ho Nvidia. I driver proprietari vanno almeno il doppio dei non proprietari, lo so perchè ho fatto i confronti e nei test si vede a vista d' occhio la differenza di velocità. Nel caso scelgo proprietari perchè non prendo una scheda molto costosa ( il top per non giochi) per poi averla castrata dai driver. Il fatto che ci sia una motivazione tecnica ( Nvidia non pubblica le specifiche) non mi induce a scegliere non proprietari. > > difetto di Calibre, ma di Debian. lo so che è un difetto di pacchetizzazione. Talvolta basterebbe un banale metapacchetto per risolvere ma non c' è e non per non inserire soft "non accettabile" ma per motivi oscuri. Altro esempio: gnome comamnder. C' è in stretch, manca in Buster, in alfa in Sid. Poi gnome commander ha come editor di default gedit. In Debian l' editor è pluma. Ma la versione debian ha sempre gedit. Vorrei capire il manutentore cosa fa. Ha mai provato ad installarla ed a usarla come mi aspetto faccia un manutentore ? Altrimenti il passaggio Sid -- >>testing -->>stable che senso ha ?. Non credo questo sia un problema etico. > all'obsolescenza rispetto a quella che acquisti sotto windows e il > lavoro é in generale tecnicamente piú appagante ma immagino che > questo > sia importante solo per chi fa parte del settore. non è detto. Io non lavoro nel settore informatico ma pure al mio basso livello preferisco linux perchè lo trovo più razionale e con possibili azioni potenti anche senza essere programmatore (bash e configurazione programmi)
Re: Amazon Kindle
Il 26/04/2018 15:10, Filippo Dal Bosco ha scritto: Il giorno gio, 26/04/2018 alle 14.24 +0200, Paolo Redælli ha scritto: Non è colpa colpa ? Non si tratta di colpe e relative punizioni per cui si va all' inferno. Si tratta di constatare soggettivamente un programma che gira su diversi S.O. Nell mai esperienza calibre funziona meglio in win, in particolare 5/6 anni fa in linux era dissociato perchè non c' era un metapacchetto che ti faceva scaricare tutti i file necessari. Come succede oggi con virtualbox: se scarichi da Oracle arriva un unico pacchetto con tutto il minimo necessario ( virtual e la sua windows-qt, le guest addiction e poi scarichi le extension che vengono istallate da virtual, se installi dai repositi devi scegliere i pacchetti ) Questo non comporta che il programmatore e il manutentore di calibre abbiano "colpe" e che debbano essere decapitati sulla pubblica piazza o che ne vada dell' onore di linux. Ho dimenticato le virgolette... nella mia esperienza di utente calibre in entrambi i sistemi l'esperienza utente è di fatto la stessa per quel che dipende dagli sviluppatori di calibre. Ci sono differenze nell'interazione con i formati criptati ma mi pare che siano tutti imputabili alla volontà di chi ha adottato le Restrizioni Digitali (DRM) che volutamente cercano di rendere la vita difficile ai loro clienti.
Re: Amazon Kindle
On 26/04/18 14:10, Filippo Dal Bosco wrote: Il giorno gio, 26/04/2018 alle 14.24 +0200, Paolo Redælli ha scritto: Non è colpa colpa ? Non si tratta di colpe e relative punizioni per cui si va all' inferno. Si tratta di constatare soggettivamente un programma che gira su diversi S.O. Nell mai esperienza calibre funziona meglio in win, in particolare 5/6 anni fa in linux era dissociato perchè non c' era un metapacchetto che ti faceva scaricare tutti i file necessari. Come succede oggi con virtualbox: se scarichi da Oracle arriva un unico pacchetto con tutto il minimo necessario ( virtual e la sua windows-qt, le guest addiction e poi scarichi le extension che vengono istallate da virtual, se installi dai repositi devi scegliere i pacchetti ) Questo non comporta che il programmatore e il manutentore di calibre abbiano "colpe" e che debbano essere decapitati sulla pubblica piazza o che ne vada dell' onore di linux. Il discorso puó essere visto da diversi lati. Alcune parti di codice non possono essere presenti nei repository Debian per via del contratto sociale, Debian é un sistema operativo costruito da una comunitá che ha delle regole, l'usabilitá non é un elemento che puó giustificare la rottura del contratto sociale. Non ho capito il concetto "Funziona meglio", vuol dire che in Debian ci sono piú bug? L'interfaccia é meno usabile? Se ti riferisci al fatto che sia piú difficile da installare non é un difetto di Calibre, ma di Debian. Potrebbero esistere altre distribuzioni che lo pacchettizzano meglio o addirittura inseriscono dentro gli stessi DRM che Debian si rifiuta di inserire. Debian fa parte della famiglia Unix, ci sono usi e costumi diversi da windows che pretendono maggiore competenza da parte degli utenti, il vantaggio é che la competenza che acquisti sotto Linux é meno soggetta all'obsolescenza rispetto a quella che acquisti sotto windows e il lavoro é in generale tecnicamente piú appagante ma immagino che questo sia importante solo per chi fa parte del settore.
Re: Amazon Kindle
Il giorno gio, 26/04/2018 alle 14.24 +0200, Paolo Redælli ha scritto: > Non è colpa colpa ? Non si tratta di colpe e relative punizioni per cui si va all' inferno. Si tratta di constatare soggettivamente un programma che gira su diversi S.O. Nell mai esperienza calibre funziona meglio in win, in particolare 5/6 anni fa in linux era dissociato perchè non c' era un metapacchetto che ti faceva scaricare tutti i file necessari. Come succede oggi con virtualbox: se scarichi da Oracle arriva un unico pacchetto con tutto il minimo necessario ( virtual e la sua windows-qt, le guest addiction e poi scarichi le extension che vengono istallate da virtual, se installi dai repositi devi scegliere i pacchetti ) Questo non comporta che il programmatore e il manutentore di calibre abbiano "colpe" e che debbano essere decapitati sulla pubblica piazza o che ne vada dell' onore di linux.
Re: Amazon Kindle
Il 26/04/2018 12:03, Enrico Agliotti ha scritto: Il 25 aprile 2018 16:51, Filippo Dal Boscoha scritto: Calibre funziona molto meglio in win che in linux in che senso? avrei detto il contrario Io lo uso da entrambe le parti. L'interfaccia è uguale e le funzionalità standard sono le medesime. L'unica cosa che cambia è che per Win si trovano già pronti all'uso i plugin per interagire coi programmi proprietari che gestiscono il DRM. Non è colpa di calibre e neanche di Linux IMHO, credo sia molto più facile far funzionare quei plugin nello stesso OS per cui son pensati i programmi che aprono i file con DRM.
Re: Amazon Kindle
Il giorno gio, 26/04/2018 alle 12.03 +0200, Enrico Agliotti ha scritto: > Il 25 aprile 2018 16:51, Filippo Dal Boscoh > > in che senso? > avrei detto il contrario la mia esperienza è tale. Per altro, almeno come interfaccia utente, può essere che win e/o dos funzioni meglio di linux. Un esempio è "Norton Commander" ( nato mi sembra con il dos 3,1) che è stato copiato da moltisismi file manager linux es : mc, Gnome- commander, Double Commander
Re: Amazon Kindle
Il 25 aprile 2018 16:51, Filippo Dal Boscoha scritto: > > Calibre funziona molto meglio in win che in linux in che senso? avrei detto il contrario -- Inviato dal computer che sto usando in questo momento Enrico Agliotti cell. +39-328-0517312 tel. con segreteria: +39-011-23415553
Re: Amazon Kindle
Il 25/04/2018 17:40, Antonio A. Rendina ha scritto: > On 25/04/18 15:47, Filippo Dal Bosco wrote: >> Il giorno mer, 25/04/2018 alle 15.24 +0200, Portobello ha scritto: >>> Il 24/04/2018 14:53, Filippo Dal Bosco ha scritto: >>> Io su Debian Stretch, ho trovato questi pacchetti : >>> - kindleclip >> >> Kindle ( di amazon in verisione win o android o come tablet) legge i >> libri elettronici di amazon perchè può legalmente superare il DRM. Di >> questo ce ne sono due versioni: quella più vecchia con file.azw e una >> più complessa con file.kfx. La prima è stata chrakata da tempo, la >> seconda non ancora. >> >> Se guardi bene - kindleclip legge semplicemente il segnalibri di >> kindle e non i libri-kindle. >> >> > > Non sono aggiornato su questo argomento perché ormai li leggo da > leggi.amazon.it, ma ricordo che con Calibre riuscivo a decriptarli, se > non hanno cambiato qualcosa dovrebbe funzionare ancora. > > Io sono riuscito ad accedere a leggi.amazon.it, con il mio account di Amazon. Ma se acquisto un libro, poi lo posso leggere dal browser quando sono collegato online ? (Senza installare altri software)? Perché un paio di anni fa ho acquistato due libri, da altri siti, che erano protetti con il DRM, e li posso leggere solo dal tablet Android. Sul PC con Debian Stretch ho installato anche Calibre, ma i libri protetti con DRM non li legge. (Ci sono varie soluzioni, ma bisogna installare o Wine o una macchina virtuale: tutte cose complicate che richiedono di scaricare molti giga di software). Ciao. Grazie
Re: [off-topic] domanda vps ecconomico
non rispondo direttamente alla tua richiesta, ma spero di fornirti informazioni utili On 25/04/2018 17:37, xavi wrote: Cercherei un vps che fosse piú o meno sicuro con la privacy, ecconomico (cheap), soltanto per mettere la mia roba (nextcloud, ttrss, dokuwiki) lí. la sicurezza è relativa: devi decidere tu cosa è sicuro per te e cosa non lo è. Cosa vale la pena proteggere con delle politiche di sicurezza e cosa no. Quello che tu qui indichi come privacy, penso sia più da intendere come avere dei dati personali che nessun altro, al di fuori di te, possa leggere in chiaro. Perché la privacy è un'altra cosa: anche chi è stato autorizzato, da te (direttamente o indirettamente), al trattamento dei tuoi dati può leggerli in chiaro, almeno in alcuni casi. In alcuni casi tale autorizzazione è data indirettamente, pensa ad esempio alle società che gestiscono i dati dei contribuenti, tu non hai dato il permesso a trattare i tuoi dati, ma loro li hanno e li trattano (o li dovrebbero trattare) nel rispetto della privacy, il permesso lo ha dato lo stato o altra entità pubblica (es: regione) che ha diritto per legge a svolgere quella determinata funzione. Quindi penso il tuo scopo sia di avere i tuoi dati cifrati e avere accesso esclusivo ad essi. Però devi tenere conto che la cifratura è una protezione a tempo: quello che oggi è cifrato e solo tu puoi decifrare(*), domani potrà decifrarlo anche chi avrà il dato cifrato. Quindi se vuoi che i tuoi dati siano solo tuoi (leggibili in futuro solo da te), allora non metterli su un server controllato da terzi. Se metti i tuoi dati su server di terzi, allora leggi bene i loro regolamenti, assicurati che i tuoi dati non siano ospitati su server esterni all'unione europea (anche solo per i backup o il disaster recovery) e poi devi verificare ogni modifica dei loro regolamenti... Infine tieni conto che se quella società viene ceduta/acquisita potrebbero cambiare molte cose; se fallisce potrebbe accadere di tutto... Ciao Davide (*) anche qui è teorico. Ad esempio si inizia ad insinuare che ci siano algoritmi di cifratura che hanno una backdoor, non a livello software, ma a livello matematico... -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki What happened in 2013 couldn't have happened without free software (He credited free software for his ability to help disclose the U.S. government's far-reaching surveillance projects). Edward Snowden