Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Paolo Redaelli
Il 26/04/2018 23:27, Filippo Dal Bosco ha scritto:
> Il giorno gio, 26/04/2018 alle 23.04 +0200, Dott. Giovanni Bonenti ha
> scritto:
>>
>> Il giorno 26 aprile 2018 22:24, Filippo Dal Bosco 
>> ha scritto:
>>> si, ma come osservavo  è incongruo
>>>
>>>
>> Non lo è:
> è  incongruo e fatica e costi inutili proteggere un file che comunque
> si può sproteggere, basta non rivenderlo.
> Tanto vale venderlo non protetto come fa O' Reilly.
O'Reilly ha smesso di vendere PDF senza DRM. Ora i suoi libri li fa
leggere solo online sul suo portale.
Se vuoi libri con "social DRM" (che null'altro è che una nota in calce
"questo libro è di Pippo") allora devi rivolgerti a
https://www.packtpub.com/



Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Dott. Giovanni Bonenti
Il giorno 26 aprile 2018 23:27, Filippo Dal Bosco  ha
scritto:

>
>
> è  incongruo e fatica e costi inutili proteggere un file che comunque
> si può sproteggere, basta non rivenderlo.
>

La procedura di protezione è automatizzata e credo venga fatta on-the-fly:
la dimostrazione è che i libri della delos digital vengono venduti dal loro
sito con social DRM e con DRM hard da Amazon: mi parrebbe strano che
venisse fornito ad Amazon un file differente da quello venduto direttamente
dall'editore.


> Tanto vale venderlo non protetto come fa O' Reilly.
>
> Su questo non ci piove. Ma fallo capire a quelli di Amazon. Comunque, se
Apple ha rinunciato agli mp3 col DRM magari rinsaviscono anche loro.

Giovanni


-- 
Dott. Giovanni Bonenti
Medico Radiologo
C.so Traiano 24/2
10135 - TORINO
ITALIA


Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Gollum1
Il 26 aprile 2018 23:27, Filippo Dal Bosco  ha scritto:
> Il giorno gio, 26/04/2018 alle 23.04 +0200, Dott. Giovanni Bonenti ha
> scritto:
>>
>>
>> Il giorno 26 aprile 2018 22:24, Filippo Dal Bosco 
>> ha scritto:
>> > si, ma come osservavo  è incongruo
>> >
>> >
>>
>> Non lo è:
>
> è  incongruo e fatica e costi inutili proteggere un file che comunque
> si può sproteggere, basta non rivenderlo.
> Tanto vale venderlo non protetto come fa O' Reilly.

Ci sono anche quelli con social drm, (che se possibile cerco sempre di
acquistare al posto di quelli con adobe drm).
Non è incongruo e fatica inutile, è solo un rompimento per l'utente
finale onesto, in quanto non gli permetti di usufruire del prodotto
che ha legalmente comprato.
L'utente disonesto lo cracka e lo regala in giro (torrent fino a un
po' di tempo fa ne era pieno, ora molto meno).
L'utente onesto che lo cracka, ma se lo tiene per se, si riappropria
del proprio diritto di usufruire di ciò che ha acquistato.

Non è fatica inutile, perché il 90% di chi acquista, non sta a perdere
il tempo per crackare, mentre se fosse libero, probabilmente lo
distribuirebbe a cani e porci senza pensarci.


Byez
-- 
Gollum1 - http://www.gollumone.it
Tesoro, dov'é il mio teoro...



Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Filippo Dal Bosco
Il giorno gio, 26/04/2018 alle 23.04 +0200, Dott. Giovanni Bonenti ha
scritto:
> 
> 
> Il giorno 26 aprile 2018 22:24, Filippo Dal Bosco 
> ha scritto:
> > si, ma come osservavo  è incongruo
> > 
> > 
> 
> Non lo è:

è  incongruo e fatica e costi inutili proteggere un file che comunque
si può sproteggere, basta non rivenderlo.
Tanto vale venderlo non protetto come fa O' Reilly.




Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Dott. Giovanni Bonenti
Il giorno 26 aprile 2018 22:24, Filippo Dal Bosco  ha
scritto:

>
> si, ma come osservavo  è incongruo
>
> Non lo è: io compro il file e io ho il diritto di farci quello che mi pare
nei limiti del lecito ovvero se lo sproteggo per leggerlo sul mio computer
linux tramite Calibre o sul mio lettore ebook che legge solo epub non
compio alcun illecito, dato che quel file l'ho pagato ed ora è mio.
Diverso è se lo mettessi a disposizione per il download gratuito, lì si
configurerebbe il reato di copyright infringiment.

Giovanni
-- 
Dott. Giovanni Bonenti
Medico Radiologo
C.so Traiano 24/2
10135 - TORINO
ITALIA


Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Lorenzo Breda
Il giorno gio 26 apr 2018 alle ore 22:25 Filippo Dal Bosco 
ha scritto:

>
> io non protesto. Tu  hai un lavoro e per il tuo lavoro vuoi giustamente
> essere pagato. Offri una prestazione e vuoi una ricompensa. Non
> comprendo perchè  altri, invece, debbano lavorare senza ricompensa.
> Nulla è gratis, tutto costa.
>

Il problema sorge, e lo fa, quando io ti pago e non posso usufruire come
voglio di ciò per cui ti ho pagato. Io cracco regolarmente (su una macchina
Windows, è l'unica) tutti gli eBook che compro per il mio Kobo (non li
compro soltanto sullo store ufficiale), sia perché talvolta quelli comprati
su store terzi il Kobo non è in grado di decifrarli, sia perché mi capita
di doverli aprire su Linux o sul mio telefono e non posso se sono protetti.

-- 
Lorenzo Breda


Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Filippo Dal Bosco
Il giorno gio, 26/04/2018 alle 21.49 +0200, Dott. Giovanni Bonenti ha
scritto:


> Il problema è che su Amazon file non protetti non ne esistono.
> Detto questo per una volta che la nostra legge non è supina al dio
> mercato 

si, ma come osservavo  è incongruo

> non mi sembra il caso di protestare :-D

io non protesto. Tu  hai un lavoro e per il tuo lavoro vuoi giustamente
essere pagato. Offri una prestazione e vuoi una ricompensa. Non
comprendo perchè  altri, invece, debbano lavorare senza ricompensa. 
Nulla è gratis, tutto costa.



Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Dott. Giovanni Bonenti
Il giorno 26 aprile 2018 21:22, Filippo Dal Bosco  ha
scritto:

>
> allora non ha nessun senso proteggere con DRM se si può togliere la
> protezione.
>
> Si scarica pagandolo un file non protetto, basta che non sia messo a
> disposizione di altri.
>

Il problema è che su Amazon file non protetti non ne esistono.
Detto questo per una volta che la nostra legge non è supina al dio mercato
non mi sembra il caso di protestare :-D

Giovanni



-- 
Dott. Giovanni Bonenti
Medico Radiologo
C.so Traiano 24/2
10135 - TORINO
ITALIA


Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Filippo Dal Bosco
Il giorno gio, 26/04/2018 alle 20.25 +0200, Dott. Giovanni Bonenti ha
scritto:
> 
> Il reato sarebbe condividere su server pubblici i file sprotetti, in
> quanto materiale soggetto a copyright. 

allora non ha nessun senso proteggere con DRM se si può togliere la
protezione.

Si scarica pagandolo un file non protetto, basta che non sia messo a
disposizione di altri. 



Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Dott. Giovanni Bonenti
> se ti riferisci alla possibilità di crackare i DRM non si tratta di
> contratto sociale ma di legge: crackare i DRM è un reato


Non è esatto: la legge italiana permette di sproteggere da DRM i file che
tu abbia regolarmente acquistato perchè tu possa fruirne su qualsiasi
dispositivo ti aggradi (ad esempio acquistare un ebook su amazon e leggerlo
su un lettore diverso da kindle, cosa che è totalmente nel diritto
dell'utente per le leggi del nostro paese).
Il reato sarebbe condividere su server pubblici i file sprotetti, in quanto
materiale soggetto a copyright.

Giovanni


Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Paolo Redaelli
Il 26/04/2018 18:30, Antonio A. Rendina ha scritto:
> On 26/04/18 16:59, Alessandro Pellizzari wrote:
>>> se ti riferisci alla possibilità di crackare i DRM non si tratta di
>>> contratto sociale ma di legge: crackare i DRM è un reato
>>
>> Non sono aggiornatissimo, ma mi pare che in Europa craccare i DRM di
>> materiale comprato, per uso personale, è consentito (la famosa "copia
>> di backup")
>
> Io non credo che nella copia di Calibre di windows ci siano
> direttamente gli script per craccare i DRM, al massimo ci saranno
> delle librerie di sistema proprietarie che permettono di aprire al
> volo un file criptato secondo le specifiche dei DRM, cosa che per ovvi
> motivi non puó essere presente in Debian. Il mio ragionamento era questo.
Calibre in qualsiasi versione - Win, Linux o Mac - NON apre i file con DRM.
Ci sono plugin di terze parti che lo fanno. Alcuni a seguito di reverse
engineering del formato, altre usano le stesse DLL del lettore originale.




Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Giornale di Sistema


Il 26/04/2018 17:59, Alessandro Pellizzari ha scritto:

On 26/04/2018 15:30, Filippo Dal Bosco wrote:


se ti riferisci alla possibilità di crackare i DRM non si tratta di
contratto sociale ma di legge: crackare i DRM è un reato


Non sono aggiornatissimo, ma mi pare che in Europa craccare i DRM di 
materiale comprato, per uso personale, è consentito (la famosa "copia 
di backup")


Mi sembra di ricordare che la legge prevede due tipi di copie: privata e 
di riserva. Sono cose diverse ed entrambe sono un diritto dell'utente 
sotto determinate condizioni, tranne che in presenza di misure 
anti-copia (DRM) in cui questo diritto è negato.


GdS



Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Gollum1
Il April 26, 2018 4:30:33 PM UTC, "Antonio A. Rendina"  
ha scritto:
>On 26/04/18 16:59, Alessandro Pellizzari wrote:
>>> se ti riferisci alla possibilità di crackare i DRM non si tratta di
>>> contratto sociale ma di legge: crackare i DRM è un reato
>> 
>> Non sono aggiornatissimo, ma mi pare che in Europa craccare i DRM di 
>> materiale comprato, per uso personale, è consentito (la famosa "copia
>di 
>> backup")
>
>Io non credo che nella copia di Calibre di windows ci siano
>direttamente 
>gli script per craccare i DRM, al massimo ci saranno delle librerie di 
>sistema proprietarie che permettono di aprire al volo un file criptato 
>secondo le specifiche dei DRM, cosa che per ovvi motivi non puó essere 
>presente in Debian. Il mio ragionamento era questo.

Quando l'ho usato tempo fa, il problema era appunto questo... Sotto Windows si 
integra con le librerie di Adobe DRM, con Linux non può farlo, per il semplice 
motivo che non esistono librerie Adobe DRM rilasciate per Linux (si possono 
usare in wine, per trasferire sull'eBook, ma non sono utilizzabili direttamente 
da altri programmi Linux). Non so se nel frattempo qualcosa è cambiato, ho 
sempre cercato di acquistare testi con social DRM, liberamente fruibile con 
qualsiasi dispositivo, lasciando gli Adobe DRM per casi particolari.
-- 
Gollum1
Tesssoro, dov'è il mio tesssoro...

Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli 
errori (maledetto correttore automatico).



Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Antonio A. Rendina

On 26/04/18 16:59, Alessandro Pellizzari wrote:

se ti riferisci alla possibilità di crackare i DRM non si tratta di
contratto sociale ma di legge: crackare i DRM è un reato


Non sono aggiornatissimo, ma mi pare che in Europa craccare i DRM di 
materiale comprato, per uso personale, è consentito (la famosa "copia di 
backup")


Io non credo che nella copia di Calibre di windows ci siano direttamente 
gli script per craccare i DRM, al massimo ci saranno delle librerie di 
sistema proprietarie che permettono di aprire al volo un file criptato 
secondo le specifiche dei DRM, cosa che per ovvi motivi non puó essere 
presente in Debian. Il mio ragionamento era questo.




Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 26/04/2018 15:30, Filippo Dal Bosco wrote:


se ti riferisci alla possibilità di crackare i DRM non si tratta di
contratto sociale ma di legge: crackare i DRM è un reato


Non sono aggiornatissimo, ma mi pare che in Europa craccare i DRM di 
materiale comprato, per uso personale, è consentito (la famosa "copia di 
backup")



Faccio un altro  esempio: ho Nvidia. I driver proprietari vanno almeno
il doppio dei non proprietari,  lo so perchè ho fatto i confronti e nei
test si vede a vista d' occhio la differenza di velocità. Nel caso
scelgo  proprietari perchè  non prendo una scheda molto costosa ( il


Io invece compro solo AMD proprio per i driver non proprietari. :)


Altro esempio: gnome comamnder.  C' è in stretch, manca in Buster, in
alfa in Sid.
Poi gnome commander ha come editor di default  gedit. In Debian l'
editor è pluma. 


Pluma è l'editor di Mate, non di Debian.
Gnome-commander è per Gnome. L'editor "ufficiale" di Gnome è Gedit.

Questo credo sia il ragionamento del manutentore.

Bye.



Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Filippo Dal Bosco
Il giorno gio, 26/04/2018 alle 14.36 +0100, Antonio A. Rendina ha
scritto:
> On 26/04/18 14:10, Filippo Dal Bosco wrote:
> > 
> Alcune parti di codice non possono essere presenti nei repository
> Debian 
> per via del contratto sociale, 

se ti riferisci alla possibilità di crackare i DRM non si tratta di
contratto sociale ma di legge: crackare i DRM è un reato

> l'usabilitá non é un elemento che 
> puó giustificare la rottura del contratto sociale.
 non c' è problema. Tutti fanno le scelte che ritengono più opportune
tenendo conto delle scelte altrui. 
Faccio un altro  esempio: ho Nvidia. I driver proprietari vanno almeno
il doppio dei non proprietari,  lo so perchè ho fatto i confronti e nei
test si vede a vista d' occhio la differenza di velocità. Nel caso
scelgo  proprietari perchè  non prendo una scheda molto costosa ( il
top per non giochi) per poi averla castrata dai driver.
Il fatto che ci sia una motivazione tecnica ( Nvidia non pubblica le
specifiche) non mi induce a scegliere non proprietari.

> 
> difetto di Calibre, ma di Debian. 
lo so che è un difetto di pacchetizzazione. Talvolta basterebbe un
banale metapacchetto per risolvere ma non c' è e non per non inserire
soft  "non accettabile" ma per motivi oscuri.
Altro esempio: gnome comamnder.  C' è in stretch, manca in Buster, in
alfa in Sid.
Poi gnome commander ha come editor di default  gedit. In Debian l'
editor è pluma.  Ma la versione debian ha sempre gedit. Vorrei capire
il manutentore cosa fa. Ha mai provato ad installarla ed a usarla come
mi aspetto faccia un manutentore ? Altrimenti il passaggio Sid --
>>testing -->>stable che senso ha ?. Non credo questo sia un problema
etico.
  

> all'obsolescenza rispetto a quella che acquisti sotto windows e il 
> lavoro é in generale tecnicamente piú appagante ma immagino che
> questo 
> sia importante solo per chi fa parte del settore.
non è detto. Io non lavoro nel settore informatico ma pure al mio basso
livello preferisco linux perchè lo trovo più razionale e  con possibili
azioni potenti anche senza essere programmatore (bash e configurazione
programmi)   



Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Paolo Redælli



Il 26/04/2018 15:10, Filippo Dal Bosco ha scritto:

Il giorno gio, 26/04/2018 alle 14.24 +0200, Paolo Redælli ha scritto:


Non è colpa

colpa ?
Non si tratta di colpe e relative punizioni per cui si va all'
inferno.
Si tratta di constatare  soggettivamente un programma che gira su
diversi S.O.
Nell mai esperienza calibre funziona meglio in win, in particolare 5/6
anni fa in linux era dissociato perchè non c' era un metapacchetto che
ti faceva scaricare tutti i file necessari. Come succede oggi con
virtualbox: se scarichi da Oracle arriva un unico pacchetto con tutto
il minimo necessario ( virtual e la sua windows-qt, le guest addiction
e poi scarichi le extension che vengono istallate da virtual, se
installi dai repositi devi scegliere i pacchetti ) Questo non comporta
che il  programmatore e il manutentore  di calibre abbiano "colpe"  e
che debbano essere decapitati sulla pubblica piazza o che ne vada dell'
onore di linux.
Ho dimenticato le virgolette... nella mia esperienza di utente calibre 
in entrambi i sistemi l'esperienza utente è di fatto la stessa per quel 
che dipende dagli sviluppatori di calibre.
Ci sono differenze nell'interazione con i formati criptati ma mi pare 
che siano tutti imputabili alla volontà di chi ha adottato le 
Restrizioni Digitali (DRM) che volutamente cercano di rendere la vita 
difficile ai loro clienti.





Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Antonio A. Rendina

On 26/04/18 14:10, Filippo Dal Bosco wrote:

Il giorno gio, 26/04/2018 alle 14.24 +0200, Paolo Redælli ha scritto:


Non è colpa

colpa ?
Non si tratta di colpe e relative punizioni per cui si va all'
inferno.
Si tratta di constatare  soggettivamente un programma che gira su
diversi S.O.
Nell mai esperienza calibre funziona meglio in win, in particolare 5/6
anni fa in linux era dissociato perchè non c' era un metapacchetto che
ti faceva scaricare tutti i file necessari. Come succede oggi con
virtualbox: se scarichi da Oracle arriva un unico pacchetto con tutto
il minimo necessario ( virtual e la sua windows-qt, le guest addiction
e poi scarichi le extension che vengono istallate da virtual, se
installi dai repositi devi scegliere i pacchetti ) Questo non comporta
che il  programmatore e il manutentore  di calibre abbiano "colpe"  e
che debbano essere decapitati sulla pubblica piazza o che ne vada dell'
onore di linux.




Il discorso puó essere visto da diversi lati.

Alcune parti di codice non possono essere presenti nei repository Debian 
per via del contratto sociale, Debian é un sistema operativo costruito 
da una comunitá che ha delle regole, l'usabilitá non é un elemento che 
puó giustificare la rottura del contratto sociale.


Non ho capito il concetto "Funziona meglio", vuol dire che in Debian ci 
sono piú bug? L'interfaccia é meno usabile?


Se ti riferisci al fatto che sia piú difficile da installare non é un 
difetto di Calibre, ma di Debian. Potrebbero esistere altre 
distribuzioni che lo pacchettizzano meglio o addirittura inseriscono 
dentro gli stessi DRM che Debian si rifiuta di inserire.


Debian fa parte della famiglia Unix, ci sono usi e costumi diversi da 
windows che pretendono maggiore competenza da parte degli utenti, il 
vantaggio é che la competenza che acquisti sotto Linux é meno soggetta 
all'obsolescenza rispetto a quella che acquisti sotto windows e il 
lavoro é in generale tecnicamente piú appagante ma immagino che questo 
sia importante solo per chi fa parte del settore.




Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Filippo Dal Bosco
Il giorno gio, 26/04/2018 alle 14.24 +0200, Paolo Redælli ha scritto:

> Non è colpa  
colpa ? 
Non si tratta di colpe e relative punizioni per cui si va all'
inferno. 
Si tratta di constatare  soggettivamente un programma che gira su
diversi S.O.
Nell mai esperienza calibre funziona meglio in win, in particolare 5/6
anni fa in linux era dissociato perchè non c' era un metapacchetto che
ti faceva scaricare tutti i file necessari. Come succede oggi con
virtualbox: se scarichi da Oracle arriva un unico pacchetto con tutto
il minimo necessario ( virtual e la sua windows-qt, le guest addiction
e poi scarichi le extension che vengono istallate da virtual, se
installi dai repositi devi scegliere i pacchetti ) Questo non comporta
che il  programmatore e il manutentore  di calibre abbiano "colpe"  e
che debbano essere decapitati sulla pubblica piazza o che ne vada dell'
onore di linux.




Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Paolo Redælli

Il 26/04/2018 12:03, Enrico Agliotti ha scritto:

Il 25 aprile 2018 16:51, Filippo Dal Bosco  ha scritto:

Calibre funziona molto meglio in win che in linux

in che senso?
avrei detto il contrario
Io lo uso da entrambe le parti. L'interfaccia è uguale e le funzionalità 
standard sono le medesime. L'unica cosa che cambia è che per Win si 
trovano già pronti all'uso i plugin per interagire coi programmi 
proprietari che gestiscono il DRM.
Non è colpa  di calibre e neanche di Linux IMHO, credo sia molto più 
facile far funzionare quei plugin nello stesso OS per cui son pensati i 
programmi che aprono i file con DRM.




Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Filippo Dal Bosco
Il giorno gio, 26/04/2018 alle 12.03 +0200, Enrico Agliotti ha scritto:
> Il 25 aprile 2018 16:51, Filippo Dal Bosco  h
> 
> in che senso?
> avrei detto il contrario

la mia esperienza è tale.

Per altro, almeno come interfaccia utente, può essere che  win e/o dos
funzioni meglio di linux.
Un esempio  è  "Norton Commander" ( nato mi sembra con il dos 3,1) che 
è stato copiato da moltisismi file manager linux es : mc, Gnome-
commander, Double Commander 






Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Enrico Agliotti
Il 25 aprile 2018 16:51, Filippo Dal Bosco  ha scritto:
>
> Calibre funziona molto meglio in win che in linux

in che senso?
avrei detto il contrario


-- 
Inviato dal computer che sto usando in questo momento


Enrico Agliotti
cell. +39-328-0517312
tel. con segreteria: +39-011-23415553



Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Portobello
Il 25/04/2018 17:40, Antonio A. Rendina ha scritto:
> On 25/04/18 15:47, Filippo Dal Bosco wrote:
>> Il giorno mer, 25/04/2018 alle 15.24 +0200, Portobello ha scritto:
>>> Il 24/04/2018 14:53, Filippo Dal Bosco ha scritto:

>>> Io su Debian Stretch, ho trovato questi pacchetti :
>>> - kindleclip
>>
>> Kindle ( di amazon in verisione win o android o come  tablet) legge i
>> libri elettronici di amazon perchè può legalmente superare il DRM. Di
>> questo ce ne sono due versioni: quella più vecchia con file.azw e una
>> più complessa con file.kfx. La prima è stata chrakata da tempo, la
>> seconda non ancora.
>>
>> Se guardi bene - kindleclip legge semplicemente  il segnalibri di
>> kindle e non i libri-kindle.
>>
>>
> 
> Non sono aggiornato su questo argomento perché ormai li leggo da
> leggi.amazon.it, ma ricordo che con Calibre riuscivo a decriptarli, se
> non hanno cambiato qualcosa dovrebbe funzionare ancora.
> 
> 
Io sono riuscito ad accedere a leggi.amazon.it, con il mio account di
Amazon. Ma se acquisto un libro, poi lo posso leggere dal browser quando
sono collegato online ? (Senza installare altri software)?

Perché un paio di anni fa ho acquistato due libri, da altri siti, che
erano protetti con il DRM, e li posso leggere solo dal tablet Android.
Sul PC con Debian Stretch ho installato anche Calibre, ma i libri
protetti con DRM non li legge. (Ci sono varie soluzioni, ma bisogna
installare o Wine o una macchina virtuale: tutte cose complicate che
richiedono di scaricare molti giga di software).

Ciao. Grazie





Re: [off-topic] domanda vps ecconomico

2018-04-26 Per discussione Davide Prina
non rispondo direttamente alla tua richiesta, ma spero di fornirti 
informazioni utili


On 25/04/2018 17:37, xavi wrote:


Cercherei un vps che fosse piú o meno sicuro con la privacy, ecconomico 
(cheap), soltanto per mettere la mia roba (nextcloud, ttrss, dokuwiki) lí.


la sicurezza è relativa: devi decidere tu cosa è sicuro per te e cosa 
non lo è. Cosa vale la pena proteggere con delle politiche di sicurezza 
e cosa no.


Quello che tu qui indichi come privacy, penso sia più da intendere come 
avere dei dati personali che nessun altro, al di fuori di te, possa 
leggere in chiaro. Perché la privacy è un'altra cosa: anche chi è stato 
autorizzato, da te (direttamente o indirettamente), al trattamento dei 
tuoi dati può leggerli in chiaro, almeno in alcuni casi. In alcuni casi 
tale autorizzazione è data indirettamente, pensa ad esempio alle società 
che gestiscono i dati dei contribuenti, tu non hai dato il permesso a 
trattare i tuoi dati, ma loro li hanno e li trattano (o li dovrebbero 
trattare) nel rispetto della privacy, il permesso lo ha dato lo stato o 
altra entità pubblica (es: regione) che ha diritto per legge a svolgere 
quella determinata funzione.


Quindi penso il tuo scopo sia di avere i tuoi dati cifrati e avere 
accesso esclusivo ad essi. Però devi tenere conto che la cifratura è una 
protezione a tempo: quello che oggi è cifrato e solo tu puoi 
decifrare(*), domani potrà decifrarlo anche chi avrà il dato cifrato. 
Quindi se vuoi che i tuoi dati siano solo tuoi (leggibili in futuro solo 
da te), allora non metterli su un server controllato da terzi.


Se metti i tuoi dati su server di terzi, allora leggi bene i loro 
regolamenti, assicurati che i tuoi dati non siano ospitati su server 
esterni all'unione europea (anche solo per i backup o il disaster 
recovery) e poi devi verificare ogni modifica dei loro regolamenti...
Infine tieni conto che se quella società viene ceduta/acquisita 
potrebbero cambiare molte cose; se fallisce potrebbe accadere di tutto...


Ciao
Davide

(*) anche qui è teorico. Ad esempio si inizia ad insinuare che ci siano 
algoritmi di cifratura che hanno una backdoor, non a livello software, 
ma a livello matematico...


--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
What happened in 2013 couldn't have happened without free software
(He credited free software for his ability to help disclose the U.S. 
government's far-reaching surveillance projects).

Edward Snowden