Re: [OT] Usare Jitsi-Meet con Chromium su Debian 8

2021-04-03 Per discussione Marco Ippolito
> Ciò mi ha indotto a installare versioni di Debian un po' datate ma mi
> ripropongo di installare le versioni più recenti aumentando un po' la ram
> almeno di altri 2 Gb (raggiungendo i 4 Gb).

Quanto datate? Più datate di oldstable? Se sì, come segui gli aggiornamenti di
sicurezza visto che li usi collegati ad Internet?



Re: [OT] Usare Jitsi-Meet con Chromium su Debian 8

2021-04-03 Per discussione Hugh Hartmann

Un saluto "speranzoso" si estende a tutti i partecipanti alla lista ...:-)
Desidero ringraziare Gerlos dei preziosi consigli che mi ha fornito, 
grazie Gerlos!


E' assai probabile che le versioni di Chromium e Firefox siano troppo 
vecchie, comprendo che le versioni non troppo recenti possano avere un 
supporto WebRtc parziale che non permettono un adeguato funzionamento di 
Jitsi-Meet. D'altronde non desidero usare Zoom per ovvi motivi dato che 
è sw proprietario. Purtroppo mi sono ritrovato con pc abbastanza vetusti 
con poca ram. Ciò mi ha indotto a installare versioni di Debian un po' 
datate ma mi ripropongo di installare le versioni più recenti aumentando 
un po' la ram almeno di altri 2 Gb (raggiungendo i 4 Gb).


Grazie ancora per le informazioni che terrò in considerazione per l'uso 
di Jitsi-Meet.


Buona Pasqua.

Au Revoire
Hugh Hartmann

Il 03/04/2021 19:29, gerlos ha scritto:

Il 31/12/20 18:35, Hugh Hartmann ha scritto:

Un saluto "augurale" si dirama a tutti i partecipanti alla lista ..:-)

come traspare dal soggetto di questa mia e-mail, vorrei usare
Jitsi-Meet, il programma di video-conferenza, open source, che può
funzionare direttamente all'interno di chromium collegandosi al sito:
https://meet.jit.si/.

Quando uso il tablet o lo smartphone con Android, lanciando Chrome e
usando il link precedente: https://meet.jit.si/, ottengo una finestra
celeste di benvenuto e posso crearmi una "stanza" da cui partire per
realizzare una videoconferenza con più utenti. Forse è anche più
semplice di Zoom, basta seguire le istruzioni sul sito relativo o i
vari tutorial di jitsi presenti anche su youtube.

Il problema è che usando Chromium su Debian 8 e seguendo le stesse
procedure ottengo una pagina completamente grigia al posto di una
pagina iniziale di benvenuto. Ottengo la stessa cosa anche con Firefox.

Mi sono chiesto se è necessario installare delle estensioni o librerie
aggiuntive o altro per poter far funzionare Chromium con jitsi meet.



Io l'ho usato per lavoro l'anno scorso, fino a quando non ho installato
BigBlueButton su un nostro server.

Le mie ipotesi sono due:

- Potresti aver attiva qualche estensione che altera i contenuti della
pagina - penso ad esempio a NoScript o simili. Hai provato a
disabilitare quel tipo di estensioni per https://meet.jit.si/ ?

- Stai usando una versione "vecchia" di Firefox o Chromium, che non
supporta le tecnologie usate da Jitsi. Tieni conto che prima di Firefox
80 (rilasciato la scorsa estate, se non sbaglio) il supporto a WebRTC
era incompleto e c'erano occasionalmente problemi, ma per quel che ne so
ora la situazione è migliore e dovrebbe funzionare al 100%. Stando a
packages.debian.org[1] le versioni successive alla 80 non sono ancora
arrivate :-(

Al limite prova a scaricare il binario fornito da Mozilla e provare se
hai problemi anche con quello: https://www.mozilla.org/it/firefox/new/

È un po' una seccatura, perché non è integrato con il resto del sistema
e non si aggiorna, ma ti permette di escludere una causa al problema.

Al momento non sto usando Debian stable su nessun desktop e non posso
controllare, ma ti confermo che su sistemi Ubuntu 20.04 Jitsi Meet
funziona sia con Firefox sia con Chromium senza dover fare nulla di
speciale.


Non mi trovo molto a mio agio con Ubuntu, certamente preferisco Debian, 
però capisco che forse dovrei usare Ubuntu almeno su di una macchina.



Un'altra raccomandazione: prova a cancellare la cache di Firefox per il
sito (clic sull'icona con il lucchetto accanto all'indirizzo e "Elimina
cookie e dati...") e riprovare a visitare https://meet.jit.si/, potrebbe
aiutare.

Ricorda che non appena superi la pagina iniziale in cui si definisce il
nome della stanza ti comparirà una pagina grigia fino a quando non dai
il consenso all'uso di microfono e webcam... hai dati quei consensi?
Inoltre in Firefox devi marcare una casella per rendere i consensi
permanenti, altrimenti ti verranno chiesti ad ogni accesso (e non c'è
ragione, visto che il sito è affidabile).

buona fortuna,

-gerlos



[1]:
https://packages.debian.org/search?keywords=firefox-esr=names=all=all







Re: Adattatore LTE usb per debian

2021-04-03 Per discussione Marco Ciampa
On Sat, Apr 03, 2021 at 06:11:40PM +, Leandro Noferini wrote:
> Il 2021-04-03, Marco Ciampa  ha scritto:
>  
> >> mi sapete indicare un adattatore LTE/4G (che si voglia) usb da usare
> >> con debian.
> >> 
> >> Ho provato a cercare ma non sto trovando niente.
> >
> > Tutti? In genere (ma è stato tempo fa) attaccavo e andava...
> 
> Maledettamente io ne ho raccattata una da amici e non mi funziona,
> probabilmente però perché è vincolata ad un provider.
> 
> > La prima ricerca trovata a caso...
> >
> > https://www.amazon.it/Alcatel-IK40V-2BALIT1-Chiavetta-Internet-Italia/dp/B01M3POL6X
> >
> > 40 euri
> 
> Dici che funziona?

A giudicare dalle domande e risposte sembra proprio di si! ;-)

Domanda:
Per gli utenti esperti di linux: la chiavetta viene riconosciuta come ethernet 
oppure si dialoga con lei attraverso una interfaccia /dev/ttyusb*? thnx
Risposta:
Sul Raspberry con Raspbian Buster la chiavetta viene vista come un'interfaccia 
di rete chiamata usb0. A questa interfaccia viene assegnato un indirizzo IP 
nella rete 192.168.1.0/24 dal DHCP server presente direttamente sulla chiavetta 
e l'interfaccia web di gestione è esposta sul 192.168.1.1.
Da Roberto in data 21 agosto 2019
Salve. Io la uso con una vecchia distribuzione Ubuntu e il sistema operativo la 
riconosce come connessione ethernet.
Da silvestro1974 in data 19 agosto 2018 

Domanda:
Che interfaccia ha? e' possibile cambiare i dns standard e usare quelli di 
google o di opendns?
Risposta:
La chiavetta non ha nessun protocollo particolare. L'interfaccia e' determinata 
dalla sim che si mette dentro, che determina il fornitore di connettivita'.
E' possibile cambiare i dns agendo sulla configurazione di rete nella voce 
protocollo TCP/IP.
Da Ciccio in data 22 ottobre 2017 

> Comunque, grazie un monte!

Grazie, sapessi quanta gente mi ha aiutato con Linux! Io ora devo ricambiare... 
;-)


-- 

Saluton,
Marco Ciampa



Re: Adattatore LTE usb per debian

2021-04-03 Per discussione Leandro Noferini
Il 2021-04-03, Marco Ciampa  ha scritto:
 
>> mi sapete indicare un adattatore LTE/4G (che si voglia) usb da usare
>> con debian.
>> 
>> Ho provato a cercare ma non sto trovando niente.
>
> Tutti? In genere (ma è stato tempo fa) attaccavo e andava...

Maledettamente io ne ho raccattata una da amici e non mi funziona,
probabilmente però perché è vincolata ad un provider.

> La prima ricerca trovata a caso...
>
> https://www.amazon.it/Alcatel-IK40V-2BALIT1-Chiavetta-Internet-Italia/dp/B01M3POL6X
>
> 40 euri

Dici che funziona?

Comunque, grazie un monte!

-- 
Ciao
leandro



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 02/04/2021 15:20, Federico Di Gregorio wrote:

> Detto questo, la domanda fondamentale è: quanto vogliamo che il 
> comportamento pubblico in ambito NON legato alle sue competenze 
> influenzi quello che una persona può o non può fare in ambito professionale?

Dipende da quali sono le sue mansioni nell'associazione.
Anche "essere la mascotte" è una mansione. :)

Se il suo comportamento allontana possibili contributor (perché è
sessista, è favorevole alla pedofilia, ostacola la carriera di persone
che non gli stanno simpatiche, etc. etc.) allora è giusto che venga rimosso.

Se il suo ruolo fosse semplicemente il code monkey ("Hey, RMS, scrivimi
questa funzione su emacs e non scrivere niente in pubblico") sarebbe una
questione diversa.

Ma si tratta di un'associazione (e di un movimento in generale) a cui il
99% partecipa volontariamente, senza retribuzione.

Se allontani la gente, stai facendo esattamente l'opposto di quello che
la FSF dovrebbe rappresentare.

Aggiungo che il modo in cui è stato reintegrato va contro tutte quello
che la FSF rappresenta già di suo. Un piccolo gruppetto decide di
rimetterlo al suo posto. Diverse persone si licenziano per protesta.
Lui nemmeno si scusa per il comportament passato. Frega niente e avanti
come niente fosse.

Forse è il momento di ignorare la FSF e relegarla al secolo scorso, dove
sembra essere rimasta.

My 2 cents... :)

Bye.



SPID [era INPS rilascia il codice sorgente SPID.]

2021-04-03 Per discussione Mario
Il 03/04/21 11:01, Davide Prina ha scritto:
> [cut]
> Come dicevo nell'altro thread io consiglio a tutti l'uso di CIE o CNS
> per effettuare l'autenticazione e non usare mai SPID.
> [cut]

Mi è sfuggito... a quale thread ti riferisci?

Sarei curioso di sapere cosa ti risponderebbe (l'onorevole) Quintarelli
che SPID lo conosce proprio bene.

ciao, Mario



Re: [OT] Usare Jitsi-Meet con Chromium su Debian 8

2021-04-03 Per discussione gerlos

Il 31/12/20 18:35, Hugh Hartmann ha scritto:

Un saluto "augurale" si dirama a tutti i partecipanti alla lista ..:-)

come traspare dal soggetto di questa mia e-mail, vorrei usare 
Jitsi-Meet, il programma di video-conferenza, open source, che può 
funzionare direttamente all'interno di chromium collegandosi al sito: 
https://meet.jit.si/.


Quando uso il tablet o lo smartphone con Android, lanciando Chrome e 
usando il link precedente: https://meet.jit.si/, ottengo una finestra 
celeste di benvenuto e posso crearmi una "stanza" da cui partire per 
realizzare una videoconferenza con più utenti. Forse è anche più 
semplice di Zoom, basta seguire le istruzioni sul sito relativo o i 
vari tutorial di jitsi presenti anche su youtube.


Il problema è che usando Chromium su Debian 8 e seguendo le stesse 
procedure ottengo una pagina completamente grigia al posto di una 
pagina iniziale di benvenuto. Ottengo la stessa cosa anche con Firefox.


Mi sono chiesto se è necessario installare delle estensioni o librerie 
aggiuntive o altro per poter far funzionare Chromium con jitsi meet.




Io l'ho usato per lavoro l'anno scorso, fino a quando non ho installato 
BigBlueButton su un nostro server.


Le mie ipotesi sono due:

- Potresti aver attiva qualche estensione che altera i contenuti della 
pagina - penso ad esempio a NoScript o simili. Hai provato a 
disabilitare quel tipo di estensioni per https://meet.jit.si/ ?


- Stai usando una versione "vecchia" di Firefox o Chromium, che non 
supporta le tecnologie usate da Jitsi. Tieni conto che prima di Firefox 
80 (rilasciato la scorsa estate, se non sbaglio) il supporto a WebRTC 
era incompleto e c'erano occasionalmente problemi, ma per quel che ne so 
ora la situazione è migliore e dovrebbe funzionare al 100%. Stando a 
packages.debian.org[1] le versioni successive alla 80 non sono ancora 
arrivate :-(


Al limite prova a scaricare il binario fornito da Mozilla e provare se 
hai problemi anche con quello: https://www.mozilla.org/it/firefox/new/


È un po' una seccatura, perché non è integrato con il resto del sistema 
e non si aggiorna, ma ti permette di escludere una causa al problema.


Al momento non sto usando Debian stable su nessun desktop e non posso 
controllare, ma ti confermo che su sistemi Ubuntu 20.04 Jitsi Meet 
funziona sia con Firefox sia con Chromium senza dover fare nulla di 
speciale.


Un'altra raccomandazione: prova a cancellare la cache di Firefox per il 
sito (clic sull'icona con il lucchetto accanto all'indirizzo e "Elimina 
cookie e dati...") e riprovare a visitare https://meet.jit.si/, potrebbe 
aiutare.


Ricorda che non appena superi la pagina iniziale in cui si definisce il 
nome della stanza ti comparirà una pagina grigia fino a quando non dai 
il consenso all'uso di microfono e webcam... hai dati quei consensi? 
Inoltre in Firefox devi marcare una casella per rendere i consensi 
permanenti, altrimenti ti verranno chiesti ad ogni accesso (e non c'è 
ragione, visto che il sito è affidabile).


buona fortuna,

-gerlos



[1]: 
https://packages.debian.org/search?keywords=firefox-esr=names=all=all




Re: Adattatore LTE usb per debian

2021-04-03 Per discussione Marco Ciampa
On Sat, Apr 03, 2021 at 03:57:36PM +, Leandro Noferini wrote:
> Ciao a tutti,
> 
> mi sapete indicare un adattatore LTE/4G (che si voglia) usb da usare con
> debian.
> 
> Ho provato a cercare ma non sto trovando niente.

Tutti? In genere (ma è stato tempo fa) attaccavo e andava...

La prima ricerca trovata a caso...

https://www.amazon.it/Alcatel-IK40V-2BALIT1-Chiavetta-Internet-Italia/dp/B01M3POL6X

40 euri

--

Saluton,
Marco Ciampa



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Marco Ippolito
> Non è difficile mettere su una infrastruttura cloud. Una che rivaleggi
> in efficienza con AWS non lo so se è facile.

Per economie di scala: difficile.

In più c'è la programmabilità dell'infrastruttura tramite API. Creare un
adattatore Terraform che permetta di tradurre da un'infrastruttura all'altra?
Ci provano tutti quelli che offrono soluzioni simili, ma per esempio con
"sovranità di stato" per l'hosting.



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Marco Ippolito
> Ciononostante, non so quanto sia facile e poco costoso migrare da
> github ad un'altra installazione di git, conservando tutta la
> storia...

Se si tende a documentare i cambiamenti nei metadata della Pull Request e non
nel messaggio del "commit" Git, si perde la presentazione del cambiamento, e si
perdono gli scambi in linea in fase di revisione del codice, ad esempio. Quanto
più si adottano le funzionalità della piattaforma che avvolge il flusso Git,
tanto più si collocano dati nel modello GitHub, che offre però un'API GraphQL
per estrarli di nuovo. Interessante sarebbe verificare che percentuale di dati
è migrabile ad una soluzione self-hosted come GitLab, per preservare lo
storico.



Adattatore LTE usb per debian

2021-04-03 Per discussione Leandro Noferini
Ciao a tutti,

mi sapete indicare un adattatore LTE/4G (che si voglia) usb da usare con
debian.

Ho provato a cercare ma non sto trovando niente.

-- 
Ciao
leandro



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "DP" == Davide Prina  writes:

DP> * servirebbe che il movimento del software libero arrivi a mettere
DP> a disposizione un cloud completamente realizzato da software
DP> libero, meglio con libero con licenza AGPL, e che permetta a
DP> chiunque di ricrearsi la stessa infrastruttura

La cosa richiederebbe le risorse che Amazon ha messo in AWS, perché la
struttura deve dare costi di esercizio paragonabili.

Non è difficile mettere su una infrastruttura cloud. Una che rivaleggi
in efficienza con AWS non lo so se è facile.

-- 
 /\   ___Ubuntu: ancient
/___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_   African word
  //--\| | \|  |   Integralista GNUslamicomeaning "I can
\/ coltivatore diretto di software   not install
 già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian"

Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "FS" == Felipe Salvador  writes:

FS> Github offre un servizio, git, che è un software libero.

Ciononostante, non so quanto sia facile e poco costoso migrare da
github ad un'altra installazione di git, conservando tutta la
storia...

-- 
 /\   ___Ubuntu: ancient
/___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_   African word
  //--\| | \|  |   Integralista GNUslamicomeaning "I can
\/ coltivatore diretto di software   not install
 già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian"

Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "FS" == Felipe Salvador  writes:

FS> AWS usa XEN e mi pare di capire che stanno migrando su KVM, poco
FS> importa comunque, è lecito porsi dei dubbi.

AWS usa XEN mi pare un po' tanto semplicistico. Non paghi una persona
come Matteo Frigo se non vuoi che ti crei qualcosa le cui prestazioni
ti diano un vantaggio sulla concorrenza.

-- 
 /\   ___Ubuntu: ancient
/___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_   African word
  //--\| | \|  |   Integralista GNUslamicomeaning "I can
\/ coltivatore diretto di software   not install
 già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian"

Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Andrew M.A. Cater
Carissimi amici miei

Mi dispiace - me mancano le parole per scrivere in italiano - all'ora in 
inglese [non mi piace Google Translate :) ]

Arguments are hard. It is very easy indeed to upset somebody - to push their
buttons - so that they fold up or react angrily and instinctively. It is also
very easy indeed to get sucked into a whirlpool of ideas and react by writing
without thinking - or just getting involved in a two or three person fight 
because you feel that somebody is behaving wrongly towards you  and not 
listening to you. This is very natural online: you say things you wouldn't 
say in person to each other.

The issues we see on other Debian lists are spilling over into anger and
argument. Please try not to encourage them here and do not start your own 
arguments on this excellent list.

If anyone has any problems about what I have written or complaints against any
individual for acting against the Debian code of conduct - please email 
commun...@debian.org

Thank you,

Andy Cater

amaca...@debian.org / part of the Debian community team.



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Teodoro Santoni
Il 02/04/21, Matteo Bini ha scritto:
> Buongiorno.
> Che ne pensate del nuovo polverone sorto riguardo a RMS [1]?
> Io ho deciso di firmare la lettera in suo supporto [2].
>
> Qualcuno ha delle opinioni che vorrebbe condividere con me in privato
> o pubblicamente sulla lista?
> Sarei molto curioso di conoscere le vostre idee in merito.
>

Ogni tanto succede che gli americani si annoiano e facciano canceling
di qualcuno. Questo è uno di questi casi, e non è la prima volta che
tentano di farlo a Stallman.

Umanamente, RMS, non lo conosco, riguardo a quello che dice fuori
dall'ambito del software su alcune cose sono d'accordo e su altre sono
in disaccordo o peggio.

Onestamente per esprimermi dovrei sapere per quale ragione la FSF l'ha
fatto rientrare, e come dirigente, dopo l'ultima storia di Minsky ed
Epstein (anche lì, in perfetto stile americano, si prende per buona
una testimonianza senza prova alcuna, ma i morti non si processano).
La FSF l'ha ripreso per ciò che sostiene? Disegnare un certo futuro
per il free software non può che portare a minacciare i posti di
lavoro di tanta gente che legittimamente può decidere di ritirare
l'iscrizione.
Fattore mascotte? La FSF sta sulle sue posizioni mi sembra quindi non
è per questo.
Ma con tutti i problemi della pandemia, può essere anche che RMS sia
in pessime condizioni finanziarie e gli stiano dando modo di mettere
assieme qualche lira: "Come tutti sanno il pubblico di WIndows non ha
mai capito niente di software, sì però gli hacker quando si tratta di
tirar fuori i soldi... tutto tace!" (Elio e le storie tese).

Se io fossi membro della FSF, probabilmente potrei non volere Stallman
perché quando si esce da Lisp conduce ogni iniziativa in maniera
caciarona e incompleta. Non sono tanto convinto delle licenze GPL
inoltre: disprezzo enormemente ogni progetto di software libero che
diventa entità politica con proprio autoregolamento, ogni volta
finisce che entra qualcuno che fa parte di un'azienda che sfrutterà il
piede dentro per far fare quello che l'azienda vuole al software. È
compito dello sviluppatore libero di non impedire all'utente di far
fare al proprio programma ciò che vuole l'utente, così se l'utente non
è d'accordo su dove sta andando il progetto può forkare e sbattersene.
La seconda ascesa di software liberi portati avanti come entità
politiche e come masse modificabili con difficoltà (e la cultura per
la quale se forki o se non passi dalla corte del software per
notificare che hai fatto una modifica, sei un ladro e un
frammentatore) porta ognuno ad accettare un po' tutto quello che
arriva giù da apt, l'importante è che non crashi, credo: non è
umanamente pensabile di poter mantenere il software così come lo si
vuole.
Se pure Stallman incarna questo pensiero di "nessun compromesso", per
questa idea di libertà cose come impedire a GCC di essere estensibile
o dumpare l'ast è una contraddizione bella grossa.

Questi motivi esulano da quelli della petizione, i quali rientrano
tutti nella definizione di Psicocrimine. È legittimo che un membro
della FSF decida di disiscriversi o firmare questa roba perché per
qualsiasi motivo lui o lei non vuole Stallman, se lo fa per i motivi
delineati dalla petizione io lo ritengo un imbecille, altrimenti
rispetto la sua decisione. All'interno di quella lista ci sono tanti
programmatori che ammiro e di cui uso il frutto del loro lavoro, ma
hanno fatto una cosa stupida.



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Teodoro Santoni
> Qualcuno dice che è un complotto contro RMS e il SL da parte di GAFAM.
>
> Secondo me (e non solo secondo me) il supporto a RMS è un gran regalo a
> GAFAM (non mi stupirei se molti firmatari fossero  nahh troppo
> complottista... però...) ed il modo più veloce per affossare
> definitivamente FSF.[3]

Per il momento, i firmatari da GAFAM stanno tutti nella lettera contra
RMS (avevo cominciato una lista, ma ho veramente troppo d'altro da
fare che guardare la vita pubblica di ogni firmatario di una roba --
colei che ha creato l'organizzazione in github lavora per IBM/Red
Hat), parlando solo di ciò che emerge, perché poi ci sarebbe da ridire
su chi fra quei firmatari lavora in automotive e in GNOME. Ma se è per
questo c'è una grande presenza di lavoratori in Wikimedia.
Se fosse un'iniziativa che nasce dall'amministrazione delle
multinazionali (e non dall'opinione politica di lavoratori di quelle
multinazionali), non ci sarebbero cacatoi in giro per la Rete, ci
sarebbero solo notizie di Red Hat e altri che ritirano donazioni,
cacciata da conferenze sul free software. Per quanto riguarda il non
dipendere dal GNU Project sono stati fatti innumerevoli lavori in
passato da parte dei GAFAM (LLVM/Clang prima di tutto).



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Marco Ciampa
On Sat, Apr 03, 2021 at 10:21:13AM -0300, Marco Ippolito wrote:
> > Mi sa che è come per il backup... la prima volta che ti serve capisci
> > bene a cosa ti sarebbe servito (se lo avessi adottato) e non te lo
> > dimentichi più ... ;-)
> 
> Poi c'è il back-up cifrato fuori sede, quando in sede rubano sia computer che
> backup collegato fisicamente... e così via.

Oppure scopri cos'è la temperatura di Curie quando ti scoppia un'incendio
e brucia l'ufficio o la casa con dentro sia il computer che il backup e
ti ricordi di colpo di una certa regola 3-2-1 del backup...

-- 

Saluton,
Marco Ciampa



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Marco Ippolito
> Mi sa che è come per il backup... la prima volta che ti serve capisci
> bene a cosa ti sarebbe servito (se lo avessi adottato) e non te lo
> dimentichi più ... ;-)

Poi c'è il back-up cifrato fuori sede, quando in sede rubano sia computer che
backup collegato fisicamente... e così via.



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Marco Ciampa
On Sat, Apr 03, 2021 at 09:41:36AM -0300, Marco Ippolito wrote:
> > I dati erano in formato proprietario non leggibile da nessun altro
> > applicativo. Da un giorno all'altro ha aumentato il costo di licenza in
> > maniera spropositata e ci sono stati diversi medici che non erano in
> > grado di pagare quella cifra e neppure di usare i dati dei loro pazienti
> > che avevano inserito...
> 
> Prima di adottare software proprietario, consiglio sempre di verificare la
> politica di "liberazione dei dati", sia nelle clausole che nell'applicazione
> effettiva dell'esportazione degli stessi e dell'importazione completa (e
> funzionante se possibile) altrove.

Ora lo sanno pure loro... ;-)

Mi sa che è come per il backup... la prima volta che ti serve capisci
bene a cosa ti sarebbe servito (se lo avessi adottato) e non te lo
dimentichi più ... ;-)

-- 

Saluton,
Marco Ciampa



Re: [OT] Usare Jitsi-Meet con Chromium su Debian 8

2021-04-03 Per discussione Marco Ciampa
On Fri, Jan 01, 2021 at 09:43:38PM +0100, Davide Prina wrote:
> On 01/01/21 11:40, Paolo Redaelli wrote:
> 
> > Jami quante persone "regge" in videoconferenza?
> 
> non so risponderti, ho provato jami poche volte e con max 1 persona (con
> jitsi ho provato con poche persone), ma ho visto che:
> 
> * il suono è perfetto, mentre con altri software, che sono obbligato ad
> usare per lavoro, il suono è molto meno che perfetto e inoltre alle volte
> può diventare robotico o esserci dei momenti in cui non si capisce quello
> che dice chi c'è dall'altra parte
> 
> * usa molte meno risorse, penso anche della versione web (non c'è un browser
> in esecuzione) e quindi è ottimale anche su sistemi "scarsi"
> 
> * in testing è stato tolto il 10/04/2020 (mi ero dimenticato di dirlo)
> perché era stato pacchettizzato usando la libreria di openssl senza averne
> l'autorizzazione, dato che le licenze sono incompatibili... anche se dicono
> che in Debian OpenSSL è una libreria di sistema e quindi può essere usata
> senza bisogno di un'eccezione specifica (bug #951877). Avevo visto che
> stavano lavorando per usare una libreria alternativa e ora vedo che in
> unstable sono state caricate nuove versioni
> 
> * con wayland, la versione che c'era in testing, non funzionava al 100%: ad
> esempio mi sembra non sia possibile scrivere in chat, anche se si vede
> quando scritto da altri. Probabilmente, per risolvere, bisogna avviarlo
> dicendogli di usare X, ma non ho mai provato

Molto interessante, grazie (scusa se rispondo solo ora ... mi era sfuggita!)

-- 

Saluton,
Marco Ciampa



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Marco Ippolito
> I dati erano in formato proprietario non leggibile da nessun altro
> applicativo. Da un giorno all'altro ha aumentato il costo di licenza in
> maniera spropositata e ci sono stati diversi medici che non erano in
> grado di pagare quella cifra e neppure di usare i dati dei loro pazienti
> che avevano inserito...

Prima di adottare software proprietario, consiglio sempre di verificare la
politica di "liberazione dei dati", sia nelle clausole che nell'applicazione
effettiva dell'esportazione degli stessi e dell'importazione completa (e
funzionante se possibile) altrove.



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Marco Ciampa
On Sat, Apr 03, 2021 at 12:38:00PM +0200, Felipe Salvador wrote:
> On Fri, Apr 02, 2021 at 05:10:38PM +0200, gerlos wrote:
> 
> > Mettiamo poi che pubblico il codice sotto GPL su Github (servizio
> > proprietario), è accettabile o no? Probabilmente dovrei appoggiarmi ad
> > un servizio analogo open source, ma a costo di una barriera di
> > ingresso più alta per i miei contributori...
> 
> Github offre un servizio, git, che è un software libero.

No. È come dire che Google offre un servizio di posta elettronica.

Se fosse così, è come dire che tutti quelli che sono scappati da github a
gitlab non sanno cosa sia git.

Ridurre un argomento alla sola parte che fortifica la propria idea
dimostra quanto questa sia inconsistente a giudizio proprio di chi la
sostiene.

--

Saluton,
Marco Ciampa



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Marco Ciampa
Peraltro penso che la lettera di raccolta firme "contro RMS" sia scritta
male, sia inutilmente aggressiva e non spieghi bene il problema nella sua
interezza e complessità, mentre la lettera "pro RMS" sia completamente
forviante e che sostanzialmente esemplifichi il fatto che gran parte
delle persone nel movimento non abbiano capito di cosa si stia parlando
veramente.

--

Saluton,
Marco Ciampa



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Felipe Salvador
On Fri, Apr 02, 2021 at 05:10:38PM +0200, gerlos wrote:

> Mettiamo poi che pubblico il codice sotto GPL su Github (servizio
> proprietario), è accettabile o no? Probabilmente dovrei appoggiarmi ad
> un servizio analogo open source, ma a costo di una barriera di
> ingresso più alta per i miei contributori...

Github offre un servizio, git, che è un software libero. Volendo,
perché come stanno ora le cose è difficile stabilire se Ghub sia 'il
male', ci sono numerose alternative. I contributori (parliamo di
persone non retribuite?) in genere ti seguono in quanto tali, se
contribuiscono lo fanno nel loro interesse, che sia passione,
divertimento o che ne so.

> Poi acquisto su un server cloud di un gestore, mettiamo AWS, ci
> installo Debian al fine di offrire il mio SAAS. Il sistema operativo è
> libero, il software è libero, però non so quasi nulla
> sull'infrastruttura su cui gira il mio server, e con ogni probabilità
> è roba proprietaria. Dovrei smettere di usarla?

AWS usa XEN e mi pare di capire che stanno migrando su KVM,
poco importa comunque, è lecito porsi dei dubbi.


> 
> -gerlos
> 
> 

-- 

Felipe Salvador



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Marco Ciampa
On Fri, Apr 02, 2021 at 07:40:24AM +, Matteo Bini wrote:
> Buongiorno.
> Che ne pensate del nuovo polverone sorto riguardo a RMS [1]?
> Io ho deciso di firmare la lettera in suo supporto [2].
> 
> Qualcuno ha delle opinioni che vorrebbe condividere con me in privato
> o pubblicamente sulla lista?
> Sarei molto curioso di conoscere le vostre idee in merito.
> 
> Spero di non aver violato le regole della listra introducendo argomenti
> con risvolti politici e sociali.
> D'altronde il concetto stesso di Software Libero è intriso di politica,
> società e umanità.
> 
> Saluti.
> 
> --
> Matteo Bini
> 
> [1] https://rms-open-letter.github.io/
> [2] https://rms-support-letter.github.io/

Riparto da questa mail, sperando che i toni si siano placati nel frattempo.

Come molti immagino, io semplicemente rifiuto la polarizzazione a cui
stiamo assistendo, pro o contro RMS, che sta spaccando il movimento.

Il solo fatto che RMS assista a tutto ciò (forse ne è completamente
inconsapevole? sarebbe ancora più grave...) senza sentire il fatto di
essere "divisivo" e quindi un danno per il movimento, la dice lunga sulla
sua "sensibilità".

Io, pertanto, non ho firmato nessuna delle due raccolte firme e mi
riservo di aspettare e vedere come le cose evolveranno. Se FSF
riconoscerà il problema bene, altrimenti anche io dovrò prendere
posizione, purtoppo. Il fatto che FSF taccia è il fatto più grave IMHO.

Riporto una email che ha scritto un mio amico, Daniele Nicolodi, nella
lista pubblica del mio lug LinuxTrent perché secondo me centra
perfettamente il problema: 

"Non me la sento di dibattere delle due fazioni che si sono create nel
movimento del software libero riguardo ai temi di giustizia sociale.

Nel caso specifico di Stallman, vorrei far notare che nessuno sta
suggerendo di estrometterlo dalla comunità, solo di rimuoverlo da un
ruolo di rappresentanza. Credo che sia evidente a tutti quelli che hanno
avuto a che fare con lui, che RMS costantemente abusi del ruolo che la
comunità del software libero gli riconosce per comportamenti
inappropriati (quello più facile da riscontrare è l'assumere riverenza
da parte di tutti quelli che interagiscono con lui) e dargli un ruolo
ufficiale all'interno della comunità non fa altro che peggiorare le cose
perché intervenire per limitare tali comportamenti diventa ancora più
complicato.

Non credo che come la questione di chi guidi la FSF abbia rilevanza solo
se si è affiliati alla FSF se nella propria storia di contributi al
software libero si è rilasciato codice con licenza GPLv2 o GPLv3: il
testo standard per applicare la licenza GPL lascia la libertà di
applicare ad esso la corrente versione della GPL o qualsiasi versione
successiva _definita dalla FSF_.

La rilevanza della FSF è ancora maggiore per tutti quei progetti che
sono sviluppati sotto l'ombrello del progetto GNU e che richiedono
cessione del copyright alla FSF.

Vorrei anche evidenziare che l'intransigenza di RMS ha anche creato
grossi problemi ad alcuni progetti che hanno avvantaggiato progetti
alternativi non rilasciati con licenze copyleft. Un esempio importante è
quello del rifiuto categorico di RMS di permettere un sistema efficace
di plug-in per GCC: l'impossibilità di estendere GCC ha portato
moltissimi sviluppatori a costruire progetti importanti su LLVM. Questo
ha portato ad uno sviluppo molto veloce di LLVM che è adesso forse
migliore del GCC ed il punto di riferimento per le suite di compilatori
compilatore con nuovi linguaggi come Go e Rust implementati in LLVM e
con GCC che arranca per stare al passo."

--

Saluton,
Marco Ciampa



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Davide Prina

On 02/04/21 16:01, gerlos wrote:
molti cloud e SAAS sono basati su software libero, e rendono possibile 
usare OS liberi come Debian per cose che finora hanno richiesto OS 
proprietari


il problema è che spesso tali software libero usato non ha una licenza 
"appropriata" per proteggerlo, attualmente che conosca io c'è solo la AGPL.


Inoltre, come spesso accade anche in situazioni simili, al software 
libero viene associato software non libero e alla lunga il software 
libero potrebbe essere completamente sostituito da software non libero o 
comunque tu usando quel software libero arriveresti a non essere più 
in 
grado di offrire lo stesso servizio.


Questo porta ad un lock-in che, da un lato ti impedisce di spostare il 
tuo software da altra parte facilmente, e dall'altro può far adottare 
tattiche in futuro che possono non essere accettabili, ma possono essere 
imposte per la forza che questi avranno in futuro.


Mi vengono in mente vari esempi nel passato che hanno fatto scottare 
molte persone. Ad esempio una società che offriva ai medici un software 
proprietario per la gestione dei propri pazienti, il software era ceduto 
a prezzi stracciati e quindi usatissimo da molti medici e studi medici. 
I dati erano in formato proprietario non leggibile da nessun altro 
applicativo. Da un giorno all'altro ha aumentato il costo di licenza in 
maniera spropositata e ci sono stati diversi medici che non erano in 
grado di pagare quella cifra e neppure di usare i dati dei loro pazienti 
che avevano inserito...


Inoltre ci sono diverse problematiche non considerate da nessuno. La 
principale è il trattamento dei dati (tenendo conto che spesso viene 

offerto un sistema di disaster recovery e backup e può essere che alcune 
società si affidino anche a terzi per queste attività) nel caso 
in cui 
una società viene acquisita da terzi o fallisca. Soprattutto nel caso 
del fallimento tutto quello che è vendibile viene venduto e i dati non 
hanno nessuna protezione.


La mia idea per il cloud è che dovrebbe:

* per le PA uso solo di cloud creato e gestito da PA italiane, dove 
alcune PA posseggono il ferro che usano per creare il cloud e lo mettono 
a disposizione di altre PA (qualcosa del genere è contenuto nel piano 
triennale della pubblica amministrazione). Vietando espressamente l'uso 
di cloud di terzi


* servirebbe che il movimento del software libero arrivi a mettere a 
disposizione un cloud completamente realizzato da software libero, 
meglio con libero con licenza AGPL, e che permetta a chiunque di 
ricrearsi la stessa infrastruttura


Infine il cloud può sembrare un'opportunità e un obiettivo su cui tutti 
debbano puntare, ma ci sono già diversi casi, soprattutto aziende di 

grosse dimensioni che dopo aver passato tutto o quasi in cloud stanno 
riportando tutto in casa propri facendo un sistema misto cloud on-premis 
in loro server farm, soprattutto per ottenere forti risparmi dal punto 
di vista finanziario. Avevo letto tempo fa di una banca americana, ora 
non ricordo il nome, che aveva pubblicato anche i costi tra le due 
soluzioni.


Ciao
Davide
--
I lati oscuri del secure boot:
https://www.fsf.org/campaigns/secure-boot-vs-restricted-boot/whitepaper-web
Petizione contro il secure boot:
https://www.fsf.org/campaigns/secure-boot-vs-restricted-boot/statement
GNU/Linux User: 302090: http://counter.li.org
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook




Re: INPS rilascia il codice sorgente SPID.

2021-04-03 Per discussione Davide Prina

On 01/04/21 11:35, liste DOT girarsi AT posteo DOT eu wrote:


Licenza BSD -3, su github [0], qui la pagina descrittiva di Punto
Informatico [1].


come dicevo in altro thread, secondo me, è meglio non usare SPID perché 
dai tuoi dati personali, che possono essere anche sensibili, a un terzo. 
È come "regalare" tutta la tua navigazione a un'azienda privata e 
guardando quanto già avvenuto in molti casi (anche per aziende private 
sanitarie che rivendevano i dati dei loro pazienti, anche dei risultati 
delle analisi) è più che possibile che rivendano a terzi i tuoi 
dati 
personali.


Tieni conto che usando SPID fai sapere a terzi a quali servizi ti 
autentichi e da questo si possono dedurre molte informazioni, anche 
sensibili (esempio banale, se accedo spesso al centro tumori di Milano, 
allora probabilmente ho un tumore e vado a prelevare le cartelle con gli 
esiti degli esami).


Come dicevo nell'altro thread io consiglio a tutti l'uso di CIE o CNS 
per effettuare l'autenticazione e non usare mai SPID.


Per CIE maggiori dettagli qui:
https://developers.italia.it/it/cie/

nella sottosezione qui sotto si trovano i link ai sorgenti delle SDK, 
anche per CNS

https://developers.italia.it/it/cie/#resourcecontent-4


Non l'ho visto passare, segnalo, quanto alla mia opinione, la vedo un
buon inizio, spero non sia un escamotage per avere manovalanza gratis,
ma diventi una vera e propria buona pratica.


Con il piano triennale della pubblica amministrazione è indicato che 

tutto il software fatto sviluppare o sviluppato dalla PA (Pubblica 
Amministrazione) debba essere rilasciato con licenza libera.
In teoria dovrebbe essere fortemente consigliato, se non mandatario, 
usare le licenze:

* AGPL per tutto quel software che ha un'interfaccia web
* GPL per tutto il resto

purtroppo questa parte non è recepita o poco recepita dalle varie PA.

Però sono a disposizione diversi sorgenti di software sviluppato dalle 
PA o per le PA (questi sono solo una parte, poiché, purtroppo, non tutto 
il software creato, anche con licenza libera, è per ora finito dentro qui):

https://developers.italia.it/it/software

Infine le legislazioni sulla privacy stanno nascendo un po' ovunque e 
anche in Europa dovrebbe essere rilasciato prossimamente un nuovo 
regolamento ePrivacy, che sostituirà la vecchia direttiva ePrivacy e 
che 
si affiancherà al GDPR introducendo importanti modifiche (per ora c'è 
solo una bozza che doveva essere approvata nel 2020, ma causa covid è 

stata rimandata). Ricordo che un regolamento entra in vigore 
contemporaneamente in tutta la UE e non deve essere recepito dai singoli 
stati, se non per eventuali norme che permettono agli stati di 
legiferare in merito a determinati punti specifici del regolamento e 
nelle modalità indicate.


Molte legislazioni introducono delle norme "uniche" e secondo me a lungo 
andare le varie legislazioni dovranno armonizzarsi, altrimenti, 
soprattutto per il web, sarà davvero complesso rispettarle tutte.
Ad esempio la normativa californiana permette agli utenti, tramite 
un'associazione di consumatori, di richiedere un pagamento se un'azienda 
usa i loro dati per fare soldi (per esempio gli utenti californiani 
potrebbero richiedere a facebook un compenso per l'uso dei dati che 
inseriscono sui prodotti di facebook e che facebook usa per far soldi... 
attualmente tutti gli utenti di prodotti facebook e di altre aziende che 
dicono di dare servizi gratuiti, in realtà fanno lavorare tali utenti 
gratuitamente).


Ciao
Davide
--
Elenco di software libero: http://tinyurl.com/eddgj
GNU/Linux User: 302090: http://counter.li.org
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook