[OT] Non si apre file.odb creato con Split_HSQLDB_2.3.2_Wizard ...
Un saluto a tutta la lista, con le scuse per l'OT, ma sono davvero perso! Nel 2015 ho estratto - per conto di un carissimo e anziano amico - i dati .csv da un file.mdb creato con un vecchio programma per WinZows, trasferendo poi i dati in un OpenOffice file.odb. Ha funzionato benissimo fino a una settimana fa e poi, non ho potuto accertare per quale diavoleria (il portatile su cui gira non è collegato con l'esterno) ha cominciato a fare le bizze: spegneva in continuazione OpenOffice senza motivo ed era pertanto inutilizzabile. A questo punto ho copiato i dati sensibili sul mio lunux/debian e ho ricreato - seguendo tutti i passi 'ufficiali' - il database su LibreOffice. Tuttavia, non ho finora avuto il piacere di rivedere i dati, perché appena provo ad usare, ad es. una query, mi risponde con un avvertimento in cui in sostanza dice che non può stabilire un collegamento con i dati. In alcuni casi, però, la risposta includeva anche un cenno alla incompatibilità di 'java runtime'. Ho scritto per aiuto a us...@global.libreoffice.org e spero di avere una risposta. Ma nel frattempo, visto questo riferimento a jre, ho pensato che Voi, come più volte avete fatto in passato, avreste potuto darmi una mano. Al momento è già installa la versione Oracle 1.8.0_312, che mi pare molto recente, mentre lo Split...Wizard è piuttosto vecchiotto e fornisce hsqldb.jar datato 2015. Allora la domanda è: qualcuno di Voi sa quale versione di jre dovrei scaricare perché vadano d'accordo? Grazie di nuovo e spero di leggere un buon suggerimento... Contristatamente Vostro, Ennio -- [Perché usare Win$ozz (dico io) se ..."anche uno sciocco sa farlo. \\?// Fà qualche cosa di cui non sei capace!" (diceva Henry Miller) (°|°) [Why use Win$ozz (I say) if ... "even a fool can do that. .)=(. Do something you aren't good at!" (as Henry Miller used to say)] /_\
Re: Installazione via rete senza KVM IP o IPMI
Mandi! Diego Zuccato In chel di` si favelave... > Più tardi ci devo proprio passare, così provo. Fammi sapere. Mi è capitato, anni fa, di fare delle installazioni debian da remoto, chiedendo a chi stava in sede di: a) procurare un cavo null modem b) lanciare l'installer con i parametri corretti, trovi documentazione. -- Il problema è che, in questa epoca di grande comunicazione globale, quando ti fa male il culo non è per le emorroidi... (Beppe Grillo)
Re: [OT] fascicolo sanitario e CIE
Il 08/02/22 16:14, Diego Zuccato ha scritto: Il 07/02/2022 12:03, Roberto Resoli ha scritto: Tecnicamente, i certificati per firma qualificata si distinguono per l'attributo keyUsage con unico flag attivo "nonRepudiation" e marcato critico. I certificati per identificazione (quelli ospitati in ogni caso su CIE e CNS) hanno keyUsage con flag "digitalSignature", e nessun flag "nonRepudiation". Certo che se avessero chiamato i flag col nome giusto si sarebbero evitati tanti problemi: "signature" invece di "nonRepudiation" (con "nonRepudiation" che poteva significare altro, p.e. che l'intero documento era stato processato dalla card, non solo un hash) e "authentication" invece di "digitalSignature". In realtà "non repudiation" corrisponde esattamente al nostro intento principale quando ordinariamente quando facciamo firmare un documento: impegnare la propria identità in modo non disconoscibile. Le tre proprietà fondamentali di una firma (digitale o meno): 1) Identificazione 2) Integrità 3) Non disconoscimento "digital signature" è un concetto molto più ampio, indica (nel contesto della crittografia a chiave pubblica) il processo di cifratura di una certa sequenza di bit con una chiave privata. riguardo a: intero documento era stato processato dalla card, non solo un hash è una cosa altamente sconsigliabile, perché esporrebbe la firma ad attacchi. La cifratura con chiave privata non protegge di per sé da possibili collisioni (testo cifrato identico a partire da testi in chiaro diversi). L'hashing diminuisce enormemente la probabilità di collisioni. Non sarebbe stato tutto più chiaro? :) Tipici standard da comitato... Beh, basta intendersi sul significato dei termini. rob
Re: Installazione via rete senza KVM IP o IPMI
Il 08/02/2022 17:52, Paolo Miotto ha scritto: Prova a dare un occhio a https://fai-project.org/, è un sistema di installazione Bare Metal profondamente legato a debian. Grazie. Ne avevo sentito parlare parecchio tempo fa (ovviamente quando non mi serviva) e me ne ero completamente scordato. Molto utile per il cluster di calcolo, meno (o per nulla) per installazione su un singolo sistema "sconosciuto" (non so come va a chiamare le interfacce di rete, quale disco vede per il SO, ecc). Per questo mi servirebbe "solo" poter fare ssh all'installer. In particolare vedi se può esserti utile la parte FAI-CD e FAI.me. Purtroppo troppo limitante, soprattutto il partizionamento. Come può, un installer Debian, proporre una singola partizione? :) La parte CD non la conosco molto, lo usavo con boot da rete (che potrebbe essere una soluzione alternativa al CD), ma con un po' di lavoro potrebbe portarti ad ottenere quello che vuoi, con molto più lavoro puoi ottenere in pochi minuti una macchina partizionata ed installata con tutto il sw desiderato. Molto utile per reinstallare il cluster di calcolo, dove ci sono nodi relativamente omogenei. Anche se devo capire come ripristinare le chiavi ssh degli host e i certificati per Gluster. -- Diego Zuccato DIFA - Dip. di Fisica e Astronomia Servizi Informatici Alma Mater Studiorum - Università di Bologna V.le Berti-Pichat 6/2 - 40127 Bologna - Italy tel.: +39 051 20 95786