Re: [OT]: il garante della privacy indica che l'uso di Google Analytics è illegale
Ciao Davide e ciao a tutte/i, Il 2022-06-24 23:14 Davide Prina ha scritto: Non so se avete visto la notizia. In pratica noyb (di cui vedere il link in calce) ha fatto più di 400 ricorsi presso vari garanti europei contro alcune aziende precise che usavano google analytics sul loro sito web (in Italia 4 se non erro). Sì, lo avevo sentito! Più o meno in contemporanea MoitorPA (potete trovare un riassunto su feddit: https://feddit.it/post/3548 ) ha mandato centinaia di messaggi a pubbliche amministrazioni ingiungendo di eliminare Google Analytics, e molte si sono prontamente adeguate. Avere diversi attori che con approcci diversi affrontano la stessa tematica, si sta rivelando efficace. Grazie degli approfondimenti. Aggiungerei solo che, se non ci piacciono tanto le pratiche di Google, ricordiamoci che anche youtube è di Google e che c'è modo di vedere i video lì registrati evitando qualche tracciamento. Usando invidio.us: https://redirect.invidious.io/ Ad esempio [²] https://yewtu.be/watch?v=Dz_lIYXUhFU [³] https://yewtu.be/watch?v=Q981BTuaEoQ [4] https://yewtu.be/watch?v=0Oi19LWyv1Q Dovrebbero funzionare come quelli che avevi mandato tu :-) Ĝis, m
[OT]: il garante della privacy indica che l'uso di Google Analytics è illegale
Non so se avete visto la notizia. In pratica noyb (di cui vedere il link in calce) ha fatto più di 400 ricorsi presso vari garanti europei contro alcune aziende precise che usavano google analytics sul loro sito web (in Italia 4 se non erro). Per ora il garante si è espresso su una di queste 4 e ha dichiarato che deve rimuoverlo entro 90 giorni, poiché il suo uso viola la legge sulla privacy[¹]. Ho visto un video dove uno del board del garante della privacy (se non ho capito male sono 4-5 persone in tutto) ha spiegato bene la faccenda: * non è vietato l'uso di google analytics * l'uso che ne fa quell'azienda è illegale perché sono inviati dati personali negli USA * potrebbe esistere una modalità d'uso che non viola la privacy, ma questo non è compito del garante nel trovarlo e indicarlo, loro valutano solo i casi "contestati"... magari google metterà fuori una versione successiva che non ha questi problemi * l'anonimizzazione o il "taglio" parziale dell'IP non è sufficiente * una società come google che ha molti dati di tutti gli utenti è in grado di individuare chi è l'utente e quindi anche un anonimizzazione ulteriore potrebbe non essere sufficiente * è strano che tutti i garanti europei si siano espressi nello stesso modo o non si sono ancora espressi con i vari casi d'uso analizzati e "informalmente" ha indicato che probabilmente non c'è una modalità d'uso "legale" * la problematica non è solo di google analytics, ma anche di altri "elementi" traccianti (per esempio in Germania stanno analizzando i font sempre di google) * in questo caso, dove i dati trattati erano dati personali comuni e il sito era un sito di notizie generiche non è stata data sanzione. Più grave sarebbe stato se il sito trattava dati sensibili, come ad esempio il cittadino che entra nel suo fascicolo sanitario online. Da quello che ho capito io ogni DPA deve valutare i suoi casi specifici e adeguarsi, in base a questo caso "base". Se non ho capito male i 90 giorni sono per tutti i siti italiani e poi inizieranno i controlli, con rispettive verifiche. Purtroppo nei punti salienti la connessione era ballerina... e non ho capito questo punto. Nel secondo filmato[²] che completa il primo ci sono due avvocati che parlano anche di possibili soluzioni, ma che in pratica dicono cose interessanti come: se usi un servizio di una società che ha sede legale non UE (es: USA) o se tale società è controllata da una società che ha sede legale non UE (es: USA), allora per la legislazione vigente in tale "sede legale" (es: USA) può essere lecito chiedere i dati personali presenti su quel servizio e nel caso USA non deve neanche essere informato il detentore di quei dati... La soluzione proposta è l'uso di matomo. So che la commissione europea ha istituito una commissione per valutare queste casistiche e avere un unico "verdetto" a livello europeo. Però per ora non si è espressa. Gli USA e la UE hanno dichiarato di aver una bozza di accordo che sostituirà quello invalidato grazie a noyb. Però noyb ha già preparato una lettera che evidenzia dei punti che sono contrari alla normativa sulla privacy e già si dice che se anche fosse approvato tale bozza di accordo è probabile che verrà subito resa invalida per l'appello che verrà presentato da noyb. Poi ho visto che c'è anche questo filmato[4] che non ho ancora visto e anche qui dovrebbe partecipare un membro del board del garante della privacy. In ogni caso grazie a noyb Ciao Davide [¹] https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9782874 [²] https://www.youtube.com/watch?v=Dz_lIYXUhFU [³] https://www.youtube.com/watch?v=Q981BTuaEoQ [4] https://www.youtube.com/watch?v=0Oi19LWyv1Q -- La mia privacy non è affar tuo https://noyb.eu/it
Compilare Linux
con la versione 18 la compilazione di Linux è cambiata parecchio da testing in poi. Visto che avevo condiviso come facevo la compilazione, ricondivido con le modifiche. Prima di tutto necessità di una quantità di spazio 10 volte superiore (circa 30 GigaByte di spazio) e poi esegue un tot di operazioni in più per evitare alcune delle operazioni in più si può eseguire $ make -j X bindeb-pkg al posto del "vecchio" deb-pkg che usavo prima dove X è il numero di core che si hanno +1 Questo riduce drasticamente i tempi di compilazione Però mi crea il pacchetto -dbg che non vorrei e che non ho ancora indagato cosa debba fare per non farglielo creare (se qualcuno sa come si fa) In pratica quello che faccio per compilare è ora qualcosa del genere: # apt install build-essential fakeroot rsync git # apt build-dep linux $ mkdir ~/src # <- se è la prima volta che si compila $ cd ~/src $ mv linux-source linux-sourceold <- se serve $ tar Jxvf /usr/src/linux-source-... <- se serve (se non è cambiata versione rispetto ultima compilazione) $ ln -sf ~/src/linux-source-... linux <- se serve (se è cambiata versione rispetto ultima compilazione) $ cd linux $ cp /boot/config-... .config <- copio il .config dell'ultimo Linux installato $ ../imposta_config.sh # <- è uno script che ho fatto io che mi imposta la configurazione per il mio ambiente $ time make -j 5 bindeb-pkg # cd /home/$UTENTE/src <- qui indicare il proprio $UTENTE # apt install ./linux-image... ./linux-header... ./linux-libc-dev... Poi ho letto da qualche parte che con Rust la compilazione diverrà ancora più complessa... e lunga :-( Sembra che Rust arriverà probabilmente con la 5.20. Per chi non lo sapesse alcune parti di Linux verranno sviluppate in Rust. Ciao Davide -- La mia privacy non è affar tuo https://noyb.eu/it
Pagine web da aggiornare
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