Re: Fat-client Debian con VM utente

2011-05-18 Per discussione Ezio Da Rin

Mirco Piccin ha scritto:

Ciao Ezio,

 mi studio questa soluzione che non conoscevo, ma per risparmiare 
spazio dovrò rinunciare alla VM personale utente presuppongo.


usare i dischi differenziali significa sostanzialmente che ognuno ha 
la sua macchina virtuale  - ogni disco differenziale sarà 
sostanzialmente quel che di loro ci mettono!
Puoi crearti quanti dischi differenziali vuoi, il beneficio è che 
ammortizzi per ogni nuova vm lo spazio dell'OS base, e che la 
creazione di una nuova vm è molto più veloce (creare un disco 
differenziale è immediato, copiare un disco virtuale no..).




proprio quello che mi serve,


Saluti
M

P.S: Per curiosità, queste macchine virtuali che devi distribuire, che 
OS hanno?


indovina cosa richiedono nel bando di gara? ;-)

La mia intenzione però è quella di offrire una soluzione 
multipiattaforma come fanno qui:


http://www.2x.com/virtualdesktop/vdsapproved.html

evitando il dual-boot che, dove l'ho installato, ho visto relegare Linux 
ad un ruolo marginale.
Invece dove abbiamo installato Netlive con scelta al login di 
Thin-client di WS-2008 provvisto delle regolari licenze CAL, viene usato 
regolarmente Linux in quanto S.O. di base, più veloce, più aggiornato e 
più dotato di programmi didattici.


Inoltre una soluzione con macchine virtualizzate M$ apre problematiche 
di licenze non facilmente risolvibili alle quali dovrà dare soluzione 
chi vorrà avere la VM con M$. A me va benissimo che il server Debian che 
distribuisce il Fat-client Debian possa virtualizzare ad es.: Skolelinux 
(Debianedu), SoDiLinux 6x3, SoDiLinux 6x2, LinuxMint-edu o altro 
sistema operativo.  Quello che importa è che non ti possono escludere 
dalla gara d'appalto in quanto non conforme al capitolato che prevede la 
possibilità di utilizzo di altro sistema operativo.


Ciao,
Ezio.




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Re: Fat-client Debian con VM utente

2011-05-18 Per discussione Mirco Piccin
Ezio,
se offri all'utente una macchina virtuale tutta sua, rientriamo
nell'ottica del VDI, che cmq può essere usufruito con strumenti tipici da
thinclient (rdp, nx, etc).
A livello di licenza sicuramente varia rispetto all'utilizzo classico di un
server Win$ in modalità terminal server - con le necessarie licenze CAL.

 La mia intenzione però è quella di offrire una soluzione multipiattaforma
come fanno qui:

2X è parente di NX, e di NX esiste un'implementazione free (oss):
FreeNX [1]
(d'accordo, è datato; in compenso le librerie per compressione e crittazione
sono aggiornate dalla NoMachine)

Per NX/FreeNX esiste un client che può girare sostanzialmente su ogni os.
Con NX ci si può connettere a desktop Linux, desktop Windows (attraverso RDP
crittato e compresso) o applicazioni.

Nelle mie installazioni di ambienti Terminal Server (che solitamente son
misti Win$ / Linux), un serverino FreeNX c'è sempre.
Questo mi permette di accedere alle risorse Win$ o Linux:
- da client installato su macchine desktop/laptop  Win$ (o dalle poche
Linux);
- da thinclient / traswhare, tramite boot di Thinstation [2] via etherboot o
via CF montata su adattatore cf2ide; è possibile in questo caso avere un
desktop minimale da cui selezionare la risorsa a cui ci si vuole connettere

Ultimamente, unitamente a Proxmox VE, sto sperimentando un ambiente VDI (per
ora per pochi utenti), basata appunto su dischi differenziali e gli
strumenti sopra elencati.

Lo so che è distante (parecchio) dalla tua creatura, basata su FatClient -
ma per quel che riguarda la gestione di ambienti misti, potrebbe darti
qualche spunto.
Per esempio, potresti:
- prevedere nei FatClient il client NX installato e preconfigurato
- gestire sul server Debian NetLive, un servizio FreeNX, dando la
possibilità di accedere quindi a risorse Win$ o altre Linux, in rete.

Anzi, a dirla tutta, si potrebbe anche bypassare la configurazione e pure
l'installazione del client - esistono tools aggiuntivi che permettono
l'esecuzione di un client java da pannello web, o che permettono di
utilizzare configurazioni pre-builded accessibili sempre da pannellino
web,,,


Questa è naturalmente un'ipotesi, non ho sinceramente capito se potrebbe
rientrare ne
 la possibilità di utilizzo di altro sistema operativo.

Ovvero:
- l'altro sistema operativo deve essere eseguito su FatClient, o un
classico utilizzo terminal server è accettato?

Saluti
M


[1] http://freenx.berlios.de/
[2] http://www.thinstation.org/


Re: Fat-client Debian con VM utente

2011-05-18 Per discussione Ezio Da Rin

Mirco Piccin ha scritto:

Ezio,
se offri all'utente una macchina virtuale tutta sua, rientriamo 
nell'ottica del VDI, che cmq può essere usufruito con strumenti tipici 
da thinclient (rdp, nx, etc).
A livello di licenza sicuramente varia rispetto all'utilizzo classico 
di un server Win$ in modalità terminal server - con le necessarie 
licenze CAL.


[...]

grazie degli spunti che vedo di approfondire,


[...]
Questa è naturalmente un'ipotesi, non ho sinceramente capito se 
potrebbe rientrare ne

 la possibilità di utilizzo di altro sistema operativo.

Ovvero:
- l'altro sistema operativo deve essere eseguito su FatClient, o un 
classico utilizzo terminal server è accettato?




questo è il punto, si vogliono superare i limiti del thin-client e nel 
contempo utilizzare, sempre se possibile, le licenze esistenti senza 
incrementare i costi con il terminal server.


Ciao,
Ezio.




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Fat-client Debian con VM utente

2011-05-17 Per discussione Ezio Da Rin

Ciao lista,
ho un' aula con un server Debian che distribuisce fat-client Debian con 
boot via pxe (Netlive).
Su questi client ho la necessità di far girare una macchina virtuale che 
si renda disponibile al primo login gestito da OpenLDAP.
Ho risolto inserendo la dir .VirtualBox in /etc/skel, senza naturalmente 
la VM per ovvi motivi di dimensioni, macchina virtuale che vado a 
copiare successivamente con un comando installa/aggiorna.sh che, tramite 
rsync, mi copia il file .vdi dalla dir esportata via nfs nella mia 
/home/(utente) sempre esportata via nfs, in pratica copia in locale sul 
server. Questo per il primo avvio e anche ogni volta che la VM verrà 
aggiornata.
Naturalmente la VM rimane di proprietà dell'utente indipendentemente 
dalla postazione.


Qualche altra idea più pratica?

Grazie,
Ezio.


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Re: Fat-client Debian con VM utente

2011-05-17 Per discussione Mirco Piccin
Ciao,

 Ho risolto inserendo la dir .VirtualBox in /etc/skel, senza naturalmente
la VM per ovvi motivi di dimensioni,
 macchina virtuale che vado a copiare successivamente con un comando
installa/aggiorna.sh che, tramite
 rsync, mi copia il file .vdi dalla dir esportata via nfs nella mia
/home/(utente) sempre esportata via nfs, in
 pratica copia in locale sul server. Questo per il primo avvio e anche ogni
volta che la VM verrà aggiornata.

non so se potrebbe andare anche in questo caso, ma potresti farti anche una
procedurina che al primo login crea un'immagine differerenziale (del disco).

Non so se funziona anche con il formato .vdi, ma con
# qemu-img create -b [disco_base]  [disco_differenziale]
puoi creare N copie differenziali dello stesso disco.

Innanzitutto è molto veloce da effettuare, e risparmi davvero molto spazio
disco.

Lo stesso concetto (di dischi differenziali) lo usavo una volta anche per le
macchine virtuali VMWare su Player o Server, e attualmente su Proxmox VE -
relativamente a macchine kvm.

My 2 cents
M


Re: Fat-client Debian con VM utente

2011-05-17 Per discussione Ezio Da Rin

Mirco Piccin wrote:

Ciao,
[...]
non so se potrebbe andare anche in questo caso, ma potresti farti 
anche una procedurina che al primo login crea un'immagine 
differerenziale (del disco).


Non so se funziona anche con il formato .vdi, ma con
# qemu-img create -b [disco_base]  [disco_differenziale]
puoi creare N copie differenziali dello stesso disco.

Innanzitutto è molto veloce da effettuare, e risparmi davvero molto 
spazio disco.


Lo stesso concetto (di dischi differenziali) lo usavo una volta anche 
per le macchine virtuali VMWare su Player o Server, e attualmente su 
Proxmox VE - relativamente a macchine kvm.


grazie Mirco,
mi studio questa soluzione che non conoscevo, ma per risparmiare spazio 
dovrò rinunciare alla VM personale utente presuppongo.


Ciao,
Ezio.


--
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Archive: http://lists.debian.org/4dd2dc80.30...@linuxnetlive.org



Re: Fat-client Debian con VM utente

2011-05-17 Per discussione Mirco Piccin
Ciao Ezio,

 mi studio questa soluzione che non conoscevo, ma per risparmiare spazio
dovrò rinunciare alla VM personale utente presuppongo.

usare i dischi differenziali significa sostanzialmente che ognuno ha la sua
macchina virtuale  - ogni disco differenziale sarà sostanzialmente quel che
di loro ci mettono!
Puoi crearti quanti dischi differenziali vuoi, il beneficio è che
ammortizzi per ogni nuova vm lo spazio dell'OS base, e che la creazione di
una nuova vm è molto più veloce (creare un disco differenziale è immediato,
copiare un disco virtuale no..).

Saluti
M

P.S: Per curiosità, queste macchine virtuali che devi distribuire, che OS
hanno?