Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?

2021-03-11 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "MB" == Marco Bodrato  writes:

MB> Saluton Marco, Il 2021-03-10 19:54 Marco Ciampa ha scritto:
>> Concordo pienamente (lacrimuccia pensando allo Z80 e ai bei tempi
>> dell'assembler...)

MB> Son quasi dieci anni che non tocco l'assembler dello Z80, ma
MB> ricordo con certezza che usa i flag; anzi, c'è proprio il registro
MB> F, ad 8-bit come tutti gli altri!

Credo che fosse una "costante" dei processori. Lo Z80 non lo conosco,
ma c'era sul 6502 (un RISC senza registri :) ), PDP-11, 68000...

-- 
Gian
   Friends will be friends
  right to the end!



Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?

2021-03-11 Per discussione Stefano Simonucci
Non ho conosciuto quello dello Z80, però mi ricordo quello del Commodore 
64  è passato un po' di tempo!


Stefano

On 11/03/21 08:53, Marco Bodrato wrote:

Saluton Marco,

Il 2021-03-10 19:54 Marco Ciampa ha scritto:

Concordo pienamente (lacrimuccia pensando allo Z80 e ai bei tempi
dell'assembler...)


Son quasi dieci anni che non tocco l'assembler dello Z80, ma ricordo 
con certezza che usa i flag; anzi, c'è proprio il registro F, ad 8-bit 
come tutti gli altri!


Ma m'hai fatto venir voglia di riguardare quell'algoritmo di divisione 
scritto allora per sdcc...


Ĝis,
m





Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?

2021-03-10 Per discussione Marco Bodrato

Saluton Marco,

Il 2021-03-10 19:54 Marco Ciampa ha scritto:

Concordo pienamente (lacrimuccia pensando allo Z80 e ai bei tempi
dell'assembler...)


Son quasi dieci anni che non tocco l'assembler dello Z80, ma ricordo con 
certezza che usa i flag; anzi, c'è proprio il registro F, ad 8-bit come 
tutti gli altri!


Ma m'hai fatto venir voglia di riguardare quell'algoritmo di divisione 
scritto allora per sdcc...


Ĝis,
m



Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?

2021-03-10 Per discussione Marco Ciampa
On Wed, Mar 10, 2021 at 11:27:54AM +0100, Gian Uberto Lauri wrote:
> Ma diamine, quanto mi mancava leggere cose del genere...

Concordo pienamente (lacrimuccia pensando allo Z80 e ai bei tempi
dell'assembler...)

-- 

Saluton,
Marco Ciampa



Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?

2021-03-10 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "AR" == Alessandro Rubini  writes:

AR> riscv-spec-20191213.pdf pagina 23 (ricordavo bene):

AR>The conditional branches were designed to include arithmetic
AR> comparison operations between two registers (as also done in
AR> PA-RISC, Xtensa, and MIPS R6), rather than use condition codes
AR> (x86, ARM, SPARC, PowerPC), or to only compare one register
AR> against zero (Alpha, MIPS), or two registers only for equality
AR> (MIPS). This design was motivated by the observation that a
AR> combined compare-and-branch instruction fits into a regular
AR> pipeline, avoids additional condition code state or use of a
AR> temporary register, and reduces static code size and dynamic
AR> instruction fetch traffic. Another point is that comparisons
AR> against zero require non-trivial circuit delay (especially after
AR> the move to static logic in advanced processes) and so are almost
AR> as expensive as arithmetic magnitude compares. Another advantage
AR> of a fused compare-and-branch instruction is that branches are
AR> observed earlier in the front-end instruction stream, and so can
AR> be predicted earlier. There is perhaps an advantage to a design
AR> with condition codes in the case where multiple branches can be
AR> taken based on the same condition codes, but we believe this case
AR> to be relatively rare.

Lo so, non si fa, non si cita un grosso blocco di testo per un
commento di due righe...

Ma diamine, quanto mi mancava leggere cose del genere...

GRAZIE!

-- 
 /\   ___Ubuntu: ancient
/___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_   African word
  //--\| | \|  |   Integralista GNUslamicomeaning "I can
\/ coltivatore diretto di software   not install
 già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian"

Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO



Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?

2021-03-10 Per discussione Alessandro Rubini
>> La differenza e` che riscV e` stato pensato tenendo in
>> considerazione tutta l'esperienza del settore, prendendo il meglio di
>> tutte le idee precedenti e scartando gli errori (per esempio, se
>> ricordo bene, non ha un registro "flags", e il manuale spiega
>> perche`).
> 
> Questa è interessante, dove la trovo?

riscv-spec-20191213.pdf pagina 23 (ricordavo bene):

   The conditional branches were designed to include arithmetic
   comparison operations between two registers (as also done in PA-RISC,
   Xtensa, and MIPS R6), rather than use condition codes (x86, ARM,
   SPARC, PowerPC), or to only compare one register against zero (Alpha,
   MIPS), or two registers only for equality (MIPS). This design was
   motivated by the observation that a combined compare-and-branch
   instruction fits into a regular pipeline, avoids additional condition
   code state or use of a temporary register, and reduces static code
   size and dynamic instruction fetch traffic. Another point is that
   comparisons against zero require non-trivial circuit delay (especially
   after the move to static logic in advanced processes) and so are
   almost as expensive as arithmetic magnitude compares. Another
   advantage of a fused compare-and-branch instruction is that branches
   are observed earlier in the front-end instruction stream, and so can
   be predicted earlier. There is perhaps an advantage to a design with
   condition codes in the case where multiple branches can be taken based
   on the same condition codes, but we believe this case to be relatively
   rare.

   [...]

saluti
/alessandro



Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?

2021-03-10 Per discussione Marco Ciampa
On Sat, Mar 06, 2021 at 12:17:35PM +0100, Alessandro Rubini wrote:
[...]

Grazie Ale, come sempre esaustivo...

> open-risc, lm32, zpu, anche sparc e` stato liberato (e di sparc32
> esistono implementazioni libere), piu` sicuramente mille altri che non
> conosco. La differenza e` che riscV e` stato pensato tenendo in
> considerazione tutta l'esperienza del settore, prendendo il meglio di
> tutte le idee precedenti e scartando gli errori (per esempio, se
> ricordo bene, non ha un registro "flags", e il manuale spiega
> perche`).

Questa è interessante, dove la trovo?

-- 

Saluton,
Marco Ciampa



Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?

2021-03-09 Per discussione Davide Prina
aggiungo a questo thread alcune info su RISC-V o collegate a questa e a 
Debian.


Ho letto questo articolo:
https://hardware.slashdot.org/story/21/03/08/2117238/mips-technologies-joins-risc-v-moves-to-open-source-isa-standard

non ho capito se è un bene o no quanto riporta rispetto a RISC-V.

Però c'è da dire che mips 8 sembra che sarà basato su RISC-V e quindi 
sarà un'architettura hardware differente rispetto alla versione 
precedente... quindi Debian offrirà pacchetti per mips 8 su un'altra 
architettura hardware... e l'architettura mips attuale sarà a lungo 
andare abbandonata...


Ma leggendo i commenti ho trovato altri siti interessanti:

* https://www.crowdsupply.com/eoma68/micro-desktop/updates

ho guardato velocemente e sembrano esserci progetti hardware 
interessanti, alcuni montano Debian come sistema operativo.
Notare che tutti i progetti hardware sono finanziati con crowfounding e 
spesso hanno versato molto più del richiesto, a volte fino a quasi 4 
volte tanto...


* https://openrisc.io/

questo però sembra non più aggiornato dal 2019

* https://libre-soc.org/

anche questo sembra interessante... nel tutorial dice: installate Debian :-)

in questo sito c'è un'attività per Parerga :-)
Also, individuals with experience in formal mathematical verification 
are quite welcome.


Ciao
Davide
--
Fate una prova di guida ... e tenetevi la macchina!:
http://linguistico.sf.net/wiki/doku.php?id=usaooo2
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook




Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?

2021-03-06 Per discussione Alessandro Rubini
> Sì, ma mi sembra che l'argomentazione sia, se mi permettete la metafora, 
> che è come avere il kernel libero senza il sistema operativo libero.

Esatto. Ma c'e` anche chi ha fatto il resto.

> E qui mi dichiaro semplicemente incompetente, cioè: ci sono tante 
> alternative libere alle altre componenti?

Tante no, ma ci sono alcune realta` (anche italiane) che ci lavorano.
Ho partecipato a due conferenze di opern risc (orconf) -- un'altra
achitettura libera -- ma alla fine si parlava piu` di riscV che di
ORsoc. Adesso non so fare nomi, ma ce ne sono una dozzina in cui le
parti chiuse sono veramente limitate (per esempio la RAM o altri
blocchi "standard" del produttore di silicio da cui si va).

L'altro uso interessante e` nelle FPGA, in cui puoi avere un sistema
completamente libero, col "solo" limite che sei inchiodato mani e
piedi (e corona di spine) al chi fa le tue FPGA.  I sistemi "white
rabbit" del cern per esempio, sono completamente liberi (software
gateware e hardware) ma l'fpga e` un po' un paletto.  Ormai ci sono
solo due venditori importanti di fpga, e il laboratorio che usa white
rabbit sull'altra marca ha avuto le sue non piccole difficolta`
iniziali. [nessun riferimento, wikipedia mi flagellerebbe] Anche qui,
la ram e altri blocchi standard (PLL e cose cosi`) si prendono a
scatola chiusa dai moduli nella FPGA in uso.

Si, l'autore del video parla di fpga, solo che non e` un settore di
nicchia come lo dipinge.  E lo stesso codice che prima compili per
fpga poi lo compili per fare il silicio con modifiche marginali(lo
dice anche lui, mi sono accorto).

Poi, come si diceva, per fare il silicio serve l'azienda. Anche i PCB
li disegno con kicad ma poi devo pagare per produrli, e i costi fissi
si vedono; quelli per il silicio sono enormi.


[128 bit]

> Beh, qualche processore ha almeno la somma a 128 (l'architettura Z dei 
> processori dei mainframe)...

Non e` come avere l'archiettura a 128 bit. 

> vedo che state tenendo in considerazione soprattutto
> l'indirizzamento della memoria,

Per numero di bit dell'architettura solitamente si intende la
dimensione "naturale" dei registri macchina e dei bus interni al
micro.  Quinti atmega (arduino) e PIC sono 8 bit, come lo z80 e il
6502, anche se hanno alcune operazioni a 16 bit.  Il motivo per cui
oggi si preferisce il 64 bit e` esclusivamente la memoria: con i
puntatori a 32 bit vedi solo 4GB, infatti il PC ha fatto l'accrocchio
chiamato PAE (page address extension), che e` solo una rivisitazione
del vecchio "high memory" del dos, dove un processore con 20 bit di
indirizzamento esterno non bastava piu`.

Io preferisco il 32 bit, personalmente, perche` gli eseguibili sono
piu` piccoli e il sistema piu` veloce. Dopo di che il mondo PC e`
obeso e installo anch'io a 64.

> ma per la crittografia non guasterebbe una bella istruzione per
> calcolare in una botta sola il prodotto di due registri a 128 bit
> :-)

Non lo metto in dubbio. Cosi` come chi ha la virgola mobile in
hardware solitamente implementa IEEE-754 a 80 bit, ma questo non ne fa
processori "a 80 bit".
 
> Comunque, di insiemi di istruzioni per una CPU che siano libere, ne 
> esistono anche altre, oltre a Risc-V...

open-risc, lm32, zpu, anche sparc e` stato liberato (e di sparc32
esistono implementazioni libere), piu` sicuramente mille altri che non
conosco. La differenza e` che riscV e` stato pensato tenendo in
considerazione tutta l'esperienza del settore, prendendo il meglio di
tutte le idee precedenti e scartando gli errori (per esempio, se
ricordo bene, non ha un registro "flags", e il manuale spiega
perche`).

grazie, saluti
/alessandro



Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?

2021-03-06 Per discussione Marco Bodrato

Ciao,

Il 2021-03-05 18:50 Alessandro Rubini ha scritto:

Tutti sono entusiasti di risc-V perche` e` libero, mentre la tesi di
Andreas Speiss e` che la parte libera e` trascurabile sul totale e i
chip li trovi fatti dai soliti vendor che prendono un pezzo libero e
lo blindano nel loro mondo proprietario.


Sì, ma mi sembra che l'argomentazione sia, se mi permettete la metafora, 
che è come avere il kernel libero senza il sistema operativo libero.



E` vero, ma non ci sono solo loro.


E qui mi dichiaro semplicemente incompetente, cioè: ci sono tante 
alternative libere alle altre componenti?
In ogni caso, anche se fosse solo una componente, è comunque 
interessante.


Inoltre riscV e` l'unica architettura gia` definita nella sua 
versione

a 128 bit.



A 128-bit port is simply not realistic at this time.



Certo. Non e` un problema di risc-V, e` il mondo che non e` pronto.


Beh, qualche processore ha almeno la somma a 128 (l'architettura Z dei 
processori dei mainframe)... vedo che state tenendo in considerazione 
soprattutto l'indirizzamento della memoria, ma per la crittografia non 
guasterebbe una bella istruzione per calcolare in una botta sola il 
prodotto di due registri a 128 bit :-)


Comunque, di insiemi di istruzioni per una CPU che siano libere, ne 
esistono anche altre, oltre a Risc-V...


Ĝis,
m



Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?

2021-03-05 Per discussione Marco Ciampa
On Fri, Mar 05, 2021 at 06:50:50PM +0100, Alessandro Rubini wrote:
> > io lo vedo l'articolo, ma è davvero stringato
> 
> Ok, anch'io. Non lo chiamo articolo, per me e` l'occhiello del video.
> 
> > purtroppo io conosco poco di hardware e non ho capito cosa intendi per 
> > "rema contro".
> 
> Tutti sono entusiasti di risc-V perche` e` libero, mentre la tesi di
> Andreas Speiss e` che la parte libera e` trascurabile sul totale e i
> chip li trovi fatti dai soliti vendor che prendono un pezzo libero e
> lo blindano nel loro mondo proprietario.
> 
> E` vero, ma non ci sono solo loro.

Secondo me qui tutti state facendo un po' di confusione. È l'architettura
ISA (instruction set architecture) che è libera, non la sua
implementazione.

Questo vuol dire che chiunque potrà fare un risc-v open o closed ma
_nessuno_ potrà chiedere royalties a nessun altro se si parte da una
implementazione originale. Posso fare altrettanto con ARM? No. Se si fa
un ARM "open" bisogna comunque dare l'obolo a ARM (in futuro NVidia) e
difatti non ci sono implementazioni ARM libere, né in silicio né
sottoforma di macro VHDL, Verilog o altro, perché ci sono royalties
sull'ISA che _non_ è open.

Quindi l'intera questione su se un processore sia o meno open non ha
molto senso: se il produttore lo farà open, allora lo sarà. E se uno
vuole, può farselo open, nessuno glielo potrà impedire, ma solo per
RISC-V.

--

Saluton,
Marco Ciampa



Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?

2021-03-05 Per discussione Alessandro Rubini
> io lo vedo l'articolo, ma è davvero stringato

Ok, anch'io. Non lo chiamo articolo, per me e` l'occhiello del video.

> purtroppo io conosco poco di hardware e non ho capito cosa intendi per 
> "rema contro".

Tutti sono entusiasti di risc-V perche` e` libero, mentre la tesi di
Andreas Speiss e` che la parte libera e` trascurabile sul totale e i
chip li trovi fatti dai soliti vendor che prendono un pezzo libero e
lo blindano nel loro mondo proprietario.

E` vero, ma non ci sono solo loro.

>> Inoltre riscV e` l'unica architettura gia` definita nella sua versione
>> a 128 bit.
> 
> questo lo avevo visto e mi ero stupito... ma non avevo indagato oltre

Cito sotto.

> A 128-bit port is simply not realistic at this time.
> https://wiki.debian.org/RISC-V

Certo. Non e` un problema di risc-V, e` il mondo che non e` pronto.

Sull'idea di avere un 128 bit gia` definito, cito la specifica
dell'architettura:

   Although 64-bit address spaces are a requirement for larger systems,
   we believe 32-bit address spaces will remain adequate for many
   embedded and client devices for decades to come and will be desirable
   to lower memory traffic and energy consumption. In addition, 32-bit
   address spaces are sufficient for educational purposes. A larger flat
   128-bit address space might eventually be required, so we ensured this
   could be accommodated within the RISC-V ISA framework.

E piu` avanti:

   The primary reason to extend integer register width is to support
   larger address spaces. It is not clear when a flat address space
   larger than 64 bits will be required. At the time of writing, the
   fastest supercomputer in the world as measured by the Top500 benchmark
   had over 1 PB of DRAM, and would require over 50 bits of address space
   if all the DRAM resided in a single address space. Some
   warehouse-scale computers already contain even larger quantities of
   DRAM, and new dense solid-state non-volatile memories and fast
   interconnect technologies might drive a demand for even larger memory
   spaces. Exascale systems research is targeting 100 PB memory systems,
   which occupy 57 bits of address space. At historic rates of growth, it
   is possible that greater than 64 bits of address space might be
   required before 2030.  History suggests that whenever it becomes clear
   that more than 64 bits of address space is needed, architects will
   repeat intensive debates about alternatives to extending the address
   space, including segmentation, 96-bit address spaces, and software
   workarounds, until, finally, flat 128- bit address spaces will be
   adopted as the simplest and best solution.  We have not frozen the
   RV128 spec at this time, as there might be need to evolve the design
   based on actual usage of 128-bit address spaces.

Non ho parole. Chapeau.

saluti
/alessandro



Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?

2021-03-05 Per discussione Davide Prina

On 05/03/21 09:55, Alessandro Rubini wrote:

Leggendo questo articolo:
https://hackaday.com/2021/02/27/exploring-the-open-source-that-really-goes-into-a-risc-v-chip/


Non ho trovato l'articolo, solo il filmato. Qualcuno mi aiuta?


io lo velo l'articolo, ma è davvero stringato

quando non vedo un sito web o quando un sito web richiede troppi 
javascript e altro di terze parti o inizia a chiederti di verificare che 
tu non sia un robot io lo guardo tramite archive:


https://archive.org/web/

in questo caso per quella pagina web:
https://web.archive.org/web/20210228231904/https://hackaday.com/2021/02/27/exploring-the-open-source-that-really-goes-into-a-risc-v-chip/


https://www.youtube.com/watch?v=VdPsJW6AHqc



Non dice nulla di sbagliato (e meno male che si puo` guardare a 2x),


puoi anche scaricartelo con youtube-dl e guardarlo con mpv dove hai il 
pieno controllo su velocità e molto altro



ma chiaramente vuole far passare il suo punto di vista, che non e` per
forza oggettivo.  Anche perche` remare contro oggi e` l'unico modo non
cruento o volgare per avere visibilita` -- poi, ripeto, rema contro
molto correttamente.


purtroppo io conosco poco di hardware e non ho capito cosa intendi per 
"rema contro".



Inoltre riscV e` l'unica architettura gia` definita nella sua versione
a 128 bit.


questo lo avevo visto e mi ero stupito... ma non avevo indagato oltre

guardando adesso vedo che:
1) the 128-bit ISA remains "not frozen" intentionally, because there is 
yet so little practical experience with such large memory systems

https://en.wikipedia.org/wiki/RISC-V

2) While 32-bit and 128-bit implementations are possible, there are 
problems with this:

[...]
A 128-bit port is simply not realistic at this time.
https://wiki.debian.org/RISC-V

Quindi in pratica non avresti qualcosa di usabile


Sono profondamente convinto che riscV sia la strada giusta, ma non
possiamo seguirla senza grossi investimenti sul silicio per i quali
e` necessaria una pesante collaborazione aziendale.  Ma il rischio
del monopolio e` molto minore che in tutte le altre strade.


è l'idea che mi sono fatto anch'io, anche vedendo quel filmato...

Ciao
Davide
--
Motivi per non comprare/usare ms-windows7:
http://windows7sins.org/
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook




Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?

2021-03-05 Per discussione Marco Ciampa
On Fri, Mar 05, 2021 at 09:55:24AM +0100, Alessandro Rubini wrote:
[...]
> Sono profondamente convinto che riscV sia la strada giusta, ma non
> possiamo seguirla senza grossi investimenti sul silicio per i quali
> e` necessaria una pesante collaborazione aziendale.  Ma il rischio
> del monopolio e` molto minore che in tutte le altre strade.

Idem, la penso esattamente allo stesso modo.

--

Saluton,
Marco Ciampa



Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?

2021-03-05 Per discussione Alessandro Rubini
> Leggendo questo articolo: 
> https://hackaday.com/2021/02/27/exploring-the-open-source-that-really-goes-into-a-risc-v-chip/

Non ho trovato l'articolo, solo il filmato. Qualcuno mi aiuta?
 
> e guardando il filmato indicato (purtroppo è in inglese):
> https://www.youtube.com/watch?v=VdPsJW6AHqc
> 
> è possibile capire molto di più cosa sia RISC-V e come sono distribuite 
> le sue componenti.

Non dice nulla di sbagliato (e meno male che si puo` guardare a 2x),
ma chiaramente vuole far passare il suo punto di vista, che non e` per
forza oggettivo.  Anche perche` remare contro oggi e` l'unico modo non
cruento o volgare per avere visibilita` -- poi, ripeto, rema contro
molto correttamente.

> Leggendo vari articoli mi ero fatto l'idea che l'intero RISC-V più tutto 
> quello che gli gira attorno fosse distribuito con licenze libere...

Ci sono dei mondi liberi, e dei mondi meno.  Anche linux sta dentro
android, ma senza tutta la fuffa sopra non puoi usarlo.

> ...vedendo però il filmato si capisce che non è affatto così, anche se 
> vi sono degli spunti positivi che potrebbero di avere in un futuro, 
> purtropo non troppo vicino, un hardware con licenze completamente libere.

Ci sono, ci sono. Sono prodotti di nicchia, ma qualcuno che ha fatto
il silicio bene c'e`.  Certo, non puoi metterlo nel portatile di tutti
i giorni.

Le potenzialita` sono enormi. Anche se "riscV" e` *solo* la ISA, e`
fatta molto molto molto bene: un mio collega ha scritto un riscV in un
fine settimana, passando tutti i test (no, non e` nella media dei
progettisti).

Invece non condivido questo entusiasmo per le fpga: sara` anche tutto
libero il gateware che ci gira, ma il contentitore e` blindatissimo e
si e` comunque dipendenti da un'unica azienda e dalle sue politiche di
prezzi e produzione (si, il riscV del collega e` per fpga, e per farlo
andare ci sono tante dipendenze dal vendor e modello specifico di chip
in cui viene istanziato).

Inoltre riscV e` l'unica architettura gia` definita nella sua versione
a 128 bit.  Consiglio caldamente a chi si interessa di ISA di passare
una serata a leggersi quella riscV, magari poi ne scrive uno il fine
settimana dopo, come il mio collega.

Ah, quando l'ho conosciuto, stava scrivendo un cortex-M3. Peccato che
sia piu` vietato dell'omicidio.  Tutto il codice, e tutti i
compilatori, che abbiamo scritto per ARM dipendono pesantemente
dall'invidia di ARM.

Sono profondamente convinto che riscV sia la strada giusta, ma non
possiamo seguirla senza grossi investimenti sul silicio per i quali
e` necessaria una pesante collaborazione aziendale.  Ma il rischio
del monopolio e` molto minore che in tutte le altre strade.



Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?

2021-03-02 Per discussione Marco Ciampa
On Mon, Mar 01, 2021 at 08:56:36PM +0100, Davide Prina wrote:
> Leggendo questo articolo: 
> https://hackaday.com/2021/02/27/exploring-the-open-source-that-really-goes-into-a-risc-v-chip/
> 
> e guardando il filmato indicato (purtroppo è in inglese):
> https://www.youtube.com/watch?v=VdPsJW6AHqc
> 
> è possibile capire molto di più cosa sia RISC-V e come sono distribuite le
> sue componenti.
> 
> Leggendo vari articoli mi ero fatto l'idea che l'intero RISC-V più tutto
> quello che gli gira attorno fosse distribuito con licenze libere...
> 
> ...vedendo però il filmato si capisce che non è affatto così, anche se vi
> sono degli spunti positivi che potrebbero di avere in un futuro, purtropo
> non troppo vicino, un hardware con licenze completamente libere.
> 
> C'è anche una parte dove si parla di Debian, con un errore nel sito
> visualizzato. Mi sono accorto che ogni distro si è fatta una fama e tutti
> dichiarano per vero tale fama, anche se non è così ora o non è mai stato
> così (un po' come l'errore di pubblicazione sugli spinaci che gli davano una
> quantità di ferro astronomica, quando in realtà vi sono altri vegetali che
> ne contengono di più, ma ormai per tutti gli spianaci sono i vegetali che
> hanno più ferro di qualsiasi altro).
> 
> In generale Debian è ritenuta:
> * contenere solo software libero (quindi se vuoi/devi installare parti
> proprietarie è sconsigliata, non funziona su determinati hardware, ...)
> * contenere software non aggiornato da tanto tempo (parlano di stable... e
> quindi sconsigliano l'uso per chi non vuole avere software obsoleto che non
> funziona su hardware recente)
> * viene rilasciata ogni morte di papa e non si sa mai la data in cui sarà
> rilasciata (questa era la politica del rilascio di stable)
> * è usata/usabile solo per server
> * ...

Concordo ma alcune delle cose che dici _erano_ vere tanto tempo fa, come
gli spinaci, per un po' è stato un errore "ufficiale". È l'inerzia
dell'informazione. Come la gente che scarica le batterie al litio
(rovinandole) credendo che sia come per le vecchie nichel-cadmio...

-- 

Saluton,
Marco Ciampa



Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?

2021-03-01 Per discussione Piviul

Il 01/03/21 20:56, Davide Prina ha scritto:

[...]
In generale Debian è ritenuta:
* contenere solo software libero (quindi se vuoi/devi installare parti 
proprietarie è sconsigliata, non funziona su determinati hardware, ...)
* contenere software non aggiornato da tanto tempo (parlano di 
stable... e quindi sconsigliano l'uso per chi non vuole avere software 
obsoleto che non funziona su hardware recente)
* viene rilasciata ogni morte di papa e non si sa mai la data in cui 
sarà rilasciata (questa era la politica del rilascio di stable)

* è usata/usabile solo per server
non si capisce perché molti parlino ed esprimano giudizi su cose che non 
conoscono...


Ma in effetti non c'è da stupirsene...

Piviul