Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-16 Per discussione Marco Gaiarin
Mandi! Piviul
  In chel di` si favelave...

> accessibili... non so, c'è qualcosa che mi sfugge %-)

Si, la cosa non è per niente semplice... pensa te che c'era qualcuno che
leggeva i manuali di Ceph in fiera a rimini, a luglio 2018... ;-)))

-- 
  Berlusconi: "Da oggi sono a dieta"
  Il Paese lo è già da 4 anni   (Il Ruggito del Coniglio)




Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-16 Per discussione Marco Gaiarin
Mandi! Marco Bertorello
  In chel di` si favelave...

> apro una parentesi nella discussione: parli di SAN fisica immagino, ma

Si.


> esiste qualcosa di decente opensource in tema di virtual SAN?

Intenti una cosa stile 'appliance che fa da SAN' e cose simili? No che io
sappia... NAS quanto vuoi, ma SAN...


> Pensi che sia sempre necessario lo split fra nodi di computazione e nodi di
> storage?

No. Come scrivevo, ho costruito il cluster con quello che era 'rimasto', ed
erano tutte macchine vecchie... meglio qualcuna in più. ;-)

-- 
  Please note that free software should be interpreted as free speach
  while most seem to interprete it as free lunch.
(Hugo van der Kooij)




Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-16 Per discussione Marco Bertorello
Il giorno mer 15 gen 2020 alle ore 18:16 Marco Gaiarin <
g...@lilliput.linux.it> ha scritto:

> Mandi! Piviul
>   In chel di` si favelave...
>
> >> Nessuno lo sa, ma funziona. ;-)
> > quindi sei riuscito a farlo funzionare?
>
> Attualmente amministro un cluster di 3 nodi PVE + SAN (iSCSI multipath) e
> un
>

apro una parentesi nella discussione: parli di SAN fisica immagino, ma
esiste qualcosa
di decente opensource in tema di virtual SAN?


> cluster a 5 nodi PVE (3 storage, 2 computazione) con ceph. Il secondo è
> stato costruito recuperando i pezzi dismessi quando ho costruito il primo.
> ;-)
>

Pensi che sia sempre necessario lo split fra nodi di computazione e nodi di
storage?

-- 
Marco Bertorello
https://www.marcobertorello.it


Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-16 Per discussione Piviul

Marco Gaiarin ha scritto il 15/01/20 alle 18:16:

[...]
Sono due cose diverse, ma direi che ceph è uno storage condiviso, ZFS uno
storage locale.
in effetti mi potevo risparmiare questa domanda, ho dato un'occhiata in 
rete e ho visto circa di cosa si tratta. Ma questi filesystem di rete 
tipo Ceph come vengono gestiti, come si amministrano? Cioè esisterà un 
PVE che contiene i dischi su cui fisicamente risiede questo filesystem e 
se non viene replicato e la macchina muore i dati non saranno più 
accessibili... non so, c'è qualcosa che mi sfugge %-)


Mille grazie!

Piviul



Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-15 Per discussione Marco Gaiarin
Mandi! Piviul
  In chel di` si favelave...

>> Nessuno lo sa, ma funziona. ;-)
> quindi sei riuscito a farlo funzionare?

Attualmente amministro un cluster di 3 nodi PVE + SAN (iSCSI multipath) e un
cluster a 5 nodi PVE (3 storage, 2 computazione) con ceph. Il secondo è
stato costruito recuperando i pezzi dismessi quando ho costruito il primo.
;-)


>> A parte gli scherzi, una configurazione interessante è quella a tre nodi
>> PVE+Ceph, switchless, con i nodi connessi tra loro (due sk di rete di
>> storage connesse ognuna agli altri server, tutto in bridge).
> Ma che cos'ha Ceph che ZFS non ha?

La rete?

Sono due cose diverse, ma direi che ceph è uno storage condiviso, ZFS uno
storage locale.

-- 
  Tu da che parte stai?
  Stai dalla parte di chi ruba nei supermercati,
  o di chi li ha costruiti rubando. (F. De Gregori)




Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-15 Per discussione Marco Gaiarin
Mandi! Piviul
  In chel di` si favelave...

> Quindi con la virtualizzazione ha poco senso ridondare i dati in quanto 
> si tende a ridondare tutta la nacchina piuttosto che il solo 
> disco/partizione; al contrario invece di ridondare con i vari 
> raid1/5/10... conviene utilizzare espedienti come il raid0 per cercare 
> di velocizzare l'accesso al disco...

> Ho detto castronerie?

No, fa 'anche' quello, spostare il livello di ridondanza dall'host alla
rete.

In presenza di un filesystem realmente condiviso (ceph, iSCSI, ...) hai
la possibilità della migrazione live, e quindi dell'HA: ovvero programmare
il cluster e spostare le macchine se il nodo fisico muore.

In presenza di un filesystem ''replicato'' (a meno di trucchi sporchi) non
puoi fare questi automatismi, ma comunque un eventuale downtime passa da ore
a minuti. Il tempo di far ripartire la macchina.


Poi ovviamente 'devil is on detail': se il nodo fisico muore male, non è che
le macchine virtuali non ne abbiano conseguenza, e magari per ripartire
hanno bisogno di qualche filesystem check... ma diciamo che per la
manutenzione ordinaria migrare il centralino Asterisk da un nodo all'altro
mentre stai telefonando è abbastanza orgasmico... ;-)

-- 
  Raramente chi spara cazzate finisce subito le munizioni.
(Anonimo)




Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-15 Per discussione Paolo Redælli


Il 15/01/20 10:02, Marco Bertorello ha scritto:



Il mer 15 gen 2020, 09:33 Paolo Redælli > ha scritto:


Il 14/01/20 12:41, Piviul ha scritto:
>
> Ma che cos'ha Ceph che ZFS non ha?
>
Per esempio che Torvald si è raccomandato caldissimamente (sapete
com'è
fatto) di non toccare ZFS nemmeno da un parsec per non ritrovarsi una
bella causa con la Oracle che vuole tanti soldini

Hai presente il casino le API java che ha tirato in ballo con Google?
Son passati anni ed ancora non mollano. Pensa te se cominciassero a
bussarti alla porta con quale pretesto non lo so, immagino una
cosa
del tipo "hai violato la licenza simil-opensours, quindi adesso
ricadi
nell'altra che costa $TANTO per CPU/anno"


Linus si riferiva agli sviluppatori e ai distributori, non a gli 
utenti finali.
Verissimo, ma non sarei sorpreso di veder Oracle andare a caccia di 
licenze come fece a suo tempo SCO... sai, a pensar male...


Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-15 Per discussione Marco Bertorello
Il mer 15 gen 2020, 09:33 Paolo Redælli  ha
scritto:

> Il 14/01/20 12:41, Piviul ha scritto:
> >
> > Ma che cos'ha Ceph che ZFS non ha?
> >
> Per esempio che Torvald si è raccomandato caldissimamente (sapete com'è
> fatto) di non toccare ZFS nemmeno da un parsec per non ritrovarsi una
> bella causa con la Oracle che vuole tanti soldini
>
> Hai presente il casino le API java che ha tirato in ballo con Google?
> Son passati anni ed ancora non mollano. Pensa te se cominciassero a
> bussarti alla porta con quale pretesto non lo so, immagino una cosa
> del tipo "hai violato la licenza simil-opensours, quindi adesso ricadi
> nell'altra che costa $TANTO per CPU/anno"
>

Linus si riferiva agli sviluppatori e ai distributori, non a gli utenti
finali.

>


Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-15 Per discussione Paolo Redælli

Il 14/01/20 12:41, Piviul ha scritto:


Ma che cos'ha Ceph che ZFS non ha?

Per esempio che Torvald si è raccomandato caldissimamente (sapete com'è 
fatto) di non toccare ZFS nemmeno da un parsec per non ritrovarsi una 
bella causa con la Oracle che vuole tanti soldini


Hai presente il casino le API java che ha tirato in ballo con Google? 
Son passati anni ed ancora non mollano. Pensa te se cominciassero a 
bussarti alla porta con quale pretesto non lo so, immagino una cosa 
del tipo "hai violato la licenza simil-opensours, quindi adesso ricadi 
nell'altra che costa $TANTO per CPU/anno"




Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-14 Per discussione Piviul

Marco Gaiarin ha scritto il 13/01/20 alle 18:08:

Nessuno lo sa, ma funziona. ;-)

quindi sei riuscito a farlo funzionare?


A parte gli scherzi, una configurazione interessante è quella a tre nodi
PVE+Ceph, switchless, con i nodi connessi tra loro (due sk di rete di
storage connesse ognuna agli altri server, tutto in bridge).


Ma che cos'ha Ceph che ZFS non ha?

Piviul



Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-14 Per discussione Piviul

Marco Gaiarin ha scritto il 13/01/20 alle 18:03:

Mandi! Piviul
   In chel di` si favelave...


Il mio cluster di test sono due HP MicroServer N40L, 10GB di RAM l'uno; ci

con quale storage? quindi si può creare un cluster anche con soli 2 nodi?


Come giustamente dice Marco, dovevo mettere 'cluster' tra virgolette.

Anche se, a dire il vero, Proxmox (se uis ZFS come filesustem) ha una
interessante modalità i utilizzo per cui puoi creare un 'mirror' di una VM
tra due (o più) macchine.
Il disco della VM è tenuto in sync usando zsnapshot, ed è molto efficiente.


In pratica, muore un nodo, puoi 'tirare su' le macchone nell'altro, anche se
a mano.
Questo è molto interessante, anche se 2 server in particolare hanno una 
discreta quantità di dati: 2,5TB e un altro 1,5TB...


Quindi con la virtualizzazione ha poco senso ridondare i dati in quanto 
si tende a ridondare tutta la nacchina piuttosto che il solo 
disco/partizione; al contrario invece di ridondare con i vari 
raid1/5/10... conviene utilizzare espedienti come il raid0 per cercare 
di velocizzare l'accesso al disco...


Ho detto castronerie?

Grazie!

Piviul



Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-13 Per discussione Marco Gaiarin
Mandi! Piviul
  In chel di` si favelave...

> questo Ceph deve essere davvero impestato tutti ne parlano, nessuno è 
> riuscito ad usarlo...

Oh, piano con le offese. ;-)


> Comunque per partire anzitutto quale filesystem mi consigliate per 
> proxmox. Ridondato o no? Su disco SSD o SATA o SAS?

Concordo con l'altro Marco: per una configurazione di test, a uno o due
nodi, disco SSD in cui mettere OS e i dischi di sistema delle VM, e due bei
dischi in RAID 1 per backup e i dischi 'dati' delle VM.

Unica nota: NON usare 'consumer grade' SSD, se non vuoi che il disco duri
qualche mese.
Io non mi trovo male con i Kingston serie DC500M
https://www.kingston.com/it/ssd/dc500-data-center-solid-state-drive


> con repliche vuole dire che i volumi replicati vengono sincronizzati 
> sugli altri nodi automaticamente in modo trasparente?

No, devi diglielo tu di farlo.

https://pve.proxmox.com/wiki/Storage_Replication

-- 
  Il ministro dei temporali in un tripudio di tromboni
  auspicava democrazia con la tovaglia sulle mani
  e le mani sui coglioni(F. De Andre`)




Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-13 Per discussione Marco Gaiarin
Mandi! Piviul
  In chel di` si favelave...

>> Il mio cluster di test sono due HP MicroServer N40L, 10GB di RAM l'uno; ci
> con quale storage? quindi si può creare un cluster anche con soli 2 nodi?

Come giustamente dice Marco, dovevo mettere 'cluster' tra virgolette.

Anche se, a dire il vero, Proxmox (se uis ZFS come filesustem) ha una
interessante modalità i utilizzo per cui puoi creare un 'mirror' di una VM
tra due (o più) macchine.
Il disco della VM è tenuto in sync usando zsnapshot, ed è molto efficiente.


In pratica, muore un nodo, puoi 'tirare su' le macchone nell'altro, anche se
a mano.

-- 
  Non mi importa del petrolio, saro` un vile, un anormale
  ma questa volta alle Crociate
  non ci voglio andare! (E. Bennato)




Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-13 Per discussione Marco Gaiarin
Mandi! Marco Bertorello
  In chel di` si favelave...

> Per esempio, io non sono mai riuscito a capire come funziona Ceph, che è

Nessuno lo sa, ma funziona. ;-)


A parte gli scherzi, una configurazione interessante è quella a tre nodi
PVE+Ceph, switchless, con i nodi connessi tra loro (due sk di rete di
storage connesse ognuna agli altri server, tutto in bridge).

-- 
  In amore ci vuole fortuna, ma anche un bel culo non guasta.
(Fabio Fazio)




Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-10 Per discussione Marco Bertorello
Il giorno ven 10 gen 2020 alle ore 16:14 Piviul  ha
scritto:

> Marco Bertorello ha scritto il 10/01/20 alle 14:35:
> >[...]
> > Per esempio, io non sono mai riuscito a capire come funziona Ceph, che è
> > l'unico
> > con pieno supporto[1].
> questo Ceph deve essere davvero impestato tutti ne parlano, nessuno è
> riuscito ad usarlo...
>

Casualemente mi sono imbattuto in questo [1] che sembra fatto bene.
Mi sa che a breve rimetto mano a VirtualBox per simulare come metterlo su
col mio setup hardware!

ciao,


[1]
https://www.firewallhardware.it/proxmox-ve-6-cluster-a-3-nodi-con-ceph-prime-considerazioni/

-- 
Marco Bertorello
https://www.marcobertorello.it


Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-10 Per discussione Marco Bertorello
Il giorno ven 10 gen 2020 alle ore 16:14 Piviul  ha
scritto:

> Marco Bertorello ha scritto il 10/01/20 alle 14:35:
> >[...]
> > Per esempio, io non sono mai riuscito a capire come funziona Ceph, che è
> > l'unico
> > con pieno supporto[1].
> questo Ceph deve essere davvero impestato tutti ne parlano, nessuno è
> riuscito ad usarlo...
>
> Comunque per partire anzitutto quale filesystem mi consigliate per
> proxmox. Ridondato o no? Su disco SSD o SATA o SAS?
>

Per il laboratorio è indifferente, non credo possano esserci problemi di
performance o necessità di particolare affidabilità. Usa quello che hai.

Io per sperimentare diversi setup, facevo delle VM con virtualbox simulando
i vari
nodi del cluster (dischi, schede di rete, ecc), per poi replicare su hw
vero una volta
ottenuto ciò che mi interessava. Il tutto sul mio laptop.

Più in generale, ti consiglio di partire con setup "base", utilizzando i
default proposti da Proxmox
poi, man mano che prendi confidenza e capisci come lavora, puoi addentrarti
nelle
configurazioni più particolari.

Un po' come avremo fatto tutti con le prime installazioni di debian (per
chi ha cominciato
da sarge in avanti, woody non era così semplice da installare).


> > Alla fine ho optato per ZFS con le repliche, che non è proprio un FS
> > condiviso, ma
> > almeno mi mette in condizione di accendere un VM/LXC su gli altri nodi
> > in caso di
> > morte di un nodo.
> con repliche vuole dire che i volumi replicati vengono sincronizzati
> sugli altri nodi automaticamente in modo trasparente?
>

Si, più o meno, nel senso che le repliche le devi configurare per ogni
VM/LXC, verso i nodi su
cui vuoi replicare (nell'articolo ne parlo)


> Scusate le domande banali ma ho ancora molta confusione...
>

è normale, vedrai che man mano che ci metti mano ti si schiariscono le idee

ciao,

-- 
Marco Bertorello
https://www.marcobertorello.it


Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-10 Per discussione Piviul

Marco Bertorello ha scritto il 10/01/20 alle 14:35:

[...]
Per esempio, io non sono mai riuscito a capire come funziona Ceph, che è 
l'unico

con pieno supporto[1].
questo Ceph deve essere davvero impestato tutti ne parlano, nessuno è 
riuscito ad usarlo...


Comunque per partire anzitutto quale filesystem mi consigliate per 
proxmox. Ridondato o no? Su disco SSD o SATA o SAS?


Alla fine ho optato per ZFS con le repliche, che non è proprio un FS 
condiviso, ma
almeno mi mette in condizione di accendere un VM/LXC su gli altri nodi 
in caso di

morte di un nodo.
con repliche vuole dire che i volumi replicati vengono sincronizzati 
sugli altri nodi automaticamente in modo trasparente?


Scusate le domande banali ma ho ancora molta confusione...

Piviul



Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-10 Per discussione Marco Bertorello
Il giorno ven 10 gen 2020 alle ore 14:14 Piviul  ha
scritto:

> Marco Bertorello ha scritto il 10/01/20 alle 09:13:
> > [...]
> >   Se può esserti utile come spunto, questo è il setup del mio homelab:
> >
> >
> https://www.marcobertorello.it/2019/09/25/anatomia-di-una-garage-cloud-parte-1-il-setup/
> >
> >
> > Come puoi intuire, i "server" fisici, sono dei desktop vecchiotti
> > potenziati il minimo indispensabile.
> molto interessante, grazie!
>

prego!


> Ho letto solo superficialmente il tuo blog ma ho già qualche domanda:
> quindi ogni pc ha 16GB di RAM, un disco SSD + 2 hdd da 3TB; proxmox è
> installato su una partizione da 20GB del disco ssd ma il filsystem è
> ext4 senza alcuna ridondanza?
>

si esatto, intanto contiene solo il sistema operativo che, in ambito
virtualizzazione,
mi piace vederlo come se fosse un "grosso firmware". In caso lo reinstalli
velocemente.

La ridondanza è data dalla presenza degli altri nodi.

Poi chiaramente, avendo disponibilità di HW, uno può mettere tutta la
ridondanza che vuole.
Se non sbaglio, inoltre, l'installer di proxmox ora prevede anche la
possibilità di usare ZFS per /.


>
> Poi se permetti andando a leggere oltre magari ti faccio qualche altra
> domanda...
>
>
Nessun problema, seguo il thread con interesse

ciao,


-- 
Marco Bertorello
https://www.marcobertorello.it


Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-10 Per discussione Piviul

Marco Bertorello ha scritto il 10/01/20 alle 09:13:

[...]
  Se può esserti utile come spunto, questo è il setup del mio homelab:

https://www.marcobertorello.it/2019/09/25/anatomia-di-una-garage-cloud-parte-1-il-setup/ 



Come puoi intuire, i "server" fisici, sono dei desktop vecchiotti 
potenziati il minimo indispensabile.

molto interessante, grazie!

Ho letto solo superficialmente il tuo blog ma ho già qualche domanda: 
quindi ogni pc ha 16GB di RAM, un disco SSD + 2 hdd da 3TB; proxmox è 
installato su una partizione da 20GB del disco ssd ma il filsystem è 
ext4 senza alcuna ridondanza?


Poi se permetti andando a leggere oltre magari ti faccio qualche altra 
domanda...


Geazie mille ancora!

Piviul



Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-10 Per discussione Thomas Iezzi
Se dovesse servire a qualcuno vi segnalo questo progetto:
https://xcp-ng.org/

fork di xenserver, totalmente gratuito e con già attive anche quelle
funzioni che sun xen sono a pagamento: in pratica uno xen senza le
limitazioni di licenza e ricompilato.



Il giorno ven 10 gen 2020 alle ore 14:59 Mario Vittorio Guenzi <
jcl...@tiscali.it> ha scritto:

>
>
> Il 10/01/20 14:19, Piviul ha scritto:
>
> > quindi implicitamente mi consigli di avere un ambiente di test completo
> > di virtualizzazione?
>
> ti dico che il mio ambiente di test e' fatto da 2 nodi con su
> xen+drb+heartbeat che e' poi lo stesso dell'ambiente di produzione.
> Ho avuto la possibilita' di farlo e l'ho fatto.
>
> Io pensavo di avere un solo cluster su cui faccio
> > le mie prove a cui, quando sono pronto, incomincio ad aggiungere mano a
> > mano uno o più nodi con hardware "serio" su cui installo le mie VM...
> > mano a mano poi rimuovo i miei nodi di test...
> secondo me non ha molto senso aggiungere ferro lo scopo della
> virtualizzazione e'  toglierlo, ha piu' senso farti un cluster su cui
> fare tutte le tue prove e magari per cose di poco conto per dimostrare
> la validita' della soluzione mettere in LAN delle macchine virtuali che
> poi al momento opportuno copi sul cluster che sara' in produzione, ma il
> tuo giocattolo e' l'ambiente di test, che sara' il piu' economico
> possibile ovviamente.
> --
>
> Mario Vittorio Guenzi
> E-mail jcl...@tiscali.it
> Si vis pacem, para bellum
>
>


Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-10 Per discussione Mario Vittorio Guenzi


Il 10/01/20 14:19, Piviul ha scritto:

> quindi implicitamente mi consigli di avere un ambiente di test completo
> di virtualizzazione? 

ti dico che il mio ambiente di test e' fatto da 2 nodi con su
xen+drb+heartbeat che e' poi lo stesso dell'ambiente di produzione.
Ho avuto la possibilita' di farlo e l'ho fatto.

Io pensavo di avere un solo cluster su cui faccio
> le mie prove a cui, quando sono pronto, incomincio ad aggiungere mano a
> mano uno o più nodi con hardware "serio" su cui installo le mie VM...
> mano a mano poi rimuovo i miei nodi di test...
secondo me non ha molto senso aggiungere ferro lo scopo della
virtualizzazione e'  toglierlo, ha piu' senso farti un cluster su cui
fare tutte le tue prove e magari per cose di poco conto per dimostrare
la validita' della soluzione mettere in LAN delle macchine virtuali che
poi al momento opportuno copi sul cluster che sara' in produzione, ma il
tuo giocattolo e' l'ambiente di test, che sara' il piu' economico
possibile ovviamente.
-- 

Mario Vittorio Guenzi
E-mail jcl...@tiscali.it
Si vis pacem, para bellum



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Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-10 Per discussione Marco Bertorello
Il giorno ven 10 gen 2020 alle ore 14:24 Piviul  ha
scritto:

> Marco Gaiarin ha scritto il 09/01/20 alle 20:33:
> > Mandi! Piviul
> >In chel di` si favelave...
> >
> >> gli innumerrevoli vantaggi della virtualizzazione... secondo voi ha
> >> senso? Avete altrimenti qualche altro consiglio?
> >
> > Il mio cluster di test sono due HP MicroServer N40L, 10GB di RAM l'uno;
> ci
> con quale storage? quindi si può creare un cluster anche con soli 2 nodi?
>

un cluster si (non ha senso nella pratica, ma volendo anche con un solo
nodo),
un' alta affidabilità no! Per quella serve sempre un terzo nodo che faccia
da arbitro

-- 
Marco Bertorello
https://www.marcobertorello.it


Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-10 Per discussione Marco Bertorello
Il giorno ven 10 gen 2020 alle ore 14:07 Piviul  ha
scritto:

> niggle...@gmail.com ha scritto il 10/01/20 alle 13:00:
> > [...]
> > qualche guida da consigliare per il cluster?
> premesso che non ho ancora installato proxmox la documentazione
> ufficiale[¹] non mi sembra male.
>
> Piuttosto il casino vero mi sembra cercare di fare la giusta scelta per
> lo storage (SSD solo per la cache o anche per proxmox? filesystem
> ZFS?)... ma forse mi sbaglio.
>
>
No, non ti sbagli, confermo.
Creare il cluster di per se è davvero banale.

Per esempio, io non sono mai riuscito a capire come funziona Ceph, che è
l'unico
con pieno supporto[1].

Alla fine ho optato per ZFS con le repliche, che non è proprio un FS
condiviso, ma
almeno mi mette in condizione di accendere un VM/LXC su gli altri nodi in
caso di
morte di un nodo.

ciao,

[1] https://pve.proxmox.com/wiki/Storage

-- 
Marco Bertorello
https://www.marcobertorello.it


Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-10 Per discussione Piviul

Marco Gaiarin ha scritto il 09/01/20 alle 20:33:

Mandi! Piviul
   In chel di` si favelave...


gli innumerrevoli vantaggi della virtualizzazione... secondo voi ha
senso? Avete altrimenti qualche altro consiglio?


Il mio cluster di test sono due HP MicroServer N40L, 10GB di RAM l'uno; ci

con quale storage? quindi si può creare un cluster anche con soli 2 nodi?


gira il software di gestione della sagra paesana:

https://odoo.pnlug.it/ordina-facile

due container.

sembra interessante...

Mille grazie

Piviul



Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-10 Per discussione Piviul

Mario Vittorio Guenzi ha scritto il 10/01/20 alle 08:19:

[...]
Sì, un ambiente di test serio fa sempre comodo, ti faccio un esempio
banale il nostro ambiente di test sono normalmente le macchine che
cambiamo ogni 5 anni (Dell dopo i 5 anni non garantisce i ricambi).
quindi implicitamente mi consigli di avere un ambiente di test completo 
di virtualizzazione? Io pensavo di avere un solo cluster su cui faccio 
le mie prove a cui, quando sono pronto, incomincio ad aggiungere mano a 
mano uno o più nodi con hardware "serio" su cui installo le mie VM... 
mano a mano poi rimuovo i miei nodi di test...


Piviul



Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-10 Per discussione Mauro
Il 10/01/2020 12:08, Piviul ha scritto:

> Immagino 40 LXC vero? 


Dipende sempre il livello di virtualizzazione che intendi ottenere e il
tipo di servizio che devi erogare.

esistono fondamentalmente 3 tipo di virtualizzazione:

quello che oggi conosciamo come Docker e soci, e' nato secoli fa' in bsd
e in linux: jail e lvs/lxc. al di la di quanto e' sofisticato il
meccanismo di controllo, parliamo sempre di una sorta (dico sorta, ma
ovviamente abbiamo raggiunto livelli di astrazione notevolmente piu'
avanzati) di super chroot. diciamo che puoi considerare le vm costruite
in questo contesto come una singola applicazione che tu lanci al pari di
lanciare VIM.

poi sali di livello, con la paravirtualizzazione (xenserver insegna). 
La macchina e' decisamente piu' vicina a una sorta di astrazione
hardware, ma usa tutta una serie di meccanismi che la legano
indissolubilmente alla macchina reale. Normalmente il kernel HOST
condivide le sue funzioni con la macchina virtuale la quale non ha
autonomia hw ma si lega a quella fisica.

altro livello, la virtualizzazione vera (fatta a livello software o
coadiuvata a diversi stati da hardware e cpu): kvm nel nostro campo, ma
ovviamente abbiamo tutto il mondo vmware, windows HyperV, virtualbox con
le differenti implementazioni: questo e' il top della virtualizzazione,
ovvero la macchina virtuale non sa' nulla della macchina reale, vive in
un mondo totalmente proprio con tanto di hardware per tutte le
periferiche necessarie, dai dischi alla rete alle altre periferiche.


ovviamente questi tre ambienti si mixano in modo piu' o meno spudorato.
il livello base non ti consente virtualizzazioni extra mondo, del tipo
in linux non puoi mettere windows e/o mac e/o viceversa.

la paravirtualizzazione, lo consente ma con tutta una serie di
limitazioni piu' o meno impegnative (uso di driver specifici tanto per
cominciare, proprio per mantenere il legamente tra host e guest).

la terza ci infili dentro anche la macchina del caffe': avendo un
hardware totalmente virtuale, puoi inventarti anche cpu diverse da
quella fisica proprio perche' la vm e' quella piu' isolata rispetto alle
altre.

Aggiungo, i tre livelli, oltre a cio' che riguarda la scheda madre si
trovano a dover gestire anche lo storage che viene visto in modo diverso
tra i differenti mondi:

se LVS condivide lo spazio reale (che sia poi derivato da /home o da un
nfs, sempre spazio reale e'), mano a mano che si sale anche lo storage
si astrae sempre di piu' fino ad arrivare a spazi totalmente separati al
pari dell'hardware.


inutile entrare nel discorso delle interfacce di rete dove anche qui si
trova la qualunque in base al livello di astrazione della macchina virtuale.

In sostanza, molto della scelta dipende da cio' che vuoi ottenere.




Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-10 Per discussione Piviul

niggle...@gmail.com ha scritto il 10/01/20 alle 13:00:

[...]
qualche guida da consigliare per il cluster?
premesso che non ho ancora installato proxmox la documentazione 
ufficiale[¹] non mi sembra male.


Piuttosto il casino vero mi sembra cercare di fare la giusta scelta per 
lo storage (SSD solo per la cache o anche per proxmox? filesystem 
ZFS?)... ma forse mi sbaglio.


Piviul

[¹] https://pve.proxmox.com/wiki/Cluster_Manager



Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-10 Per discussione niggletux
Il giorno ven, 10/01/2020 alle 12.08 +0100, Piviul ha scritto:
>   
> Comunque mille grazie inizio a prendere quella, così mi faccio un po'
> di ossa, magari poi con qualche pc di risulta creo un cluster e ci
> gioco un po'...

Ciao,qualche guida da consigliare per il cluster?
Grazie
Ciao
P.


Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-10 Per discussione Piviul

Thomas Iezzi ha scritto il 10/01/20 alle 11:40:

[...]
E' un'ottima macchina, considerato anche il prezzo.
Io ho HW identico al tuo (a parte uno storage esterno per le VM) e con 
Xenserver tengo in piedi una infrastruttura di oltre 40 VM.

Immagino 40 LXC vero?

Comunque mille grazie inizio a prendere quella, così mi faccio un po' di 
ossa, magari poi con qualche pc di risulta creo un cluster e ci gioco un 
po'...


Piviul



Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-10 Per discussione Thomas Iezzi
Il giorno gio 9 gen 2020 alle ore 16:37 Piviul  ha
scritto:
[cut]

> ad
> esempio ho trovato una buona occasione di un HP ProLiant dl380p gen8 con
> 2 Xeon e5-2670 32x 2,6 GHz, 128 GB di RAM e 4 HD SAS da 600GB (costo
> intorno agli 800€). Secondo voi ne vale la pena?


E' un'ottima macchina, considerato anche il prezzo.
Io ho HW identico al tuo (a parte uno storage esterno per le VM) e con
Xenserver tengo in piedi una infrastruttura di oltre 40 VM.



> Io così mi faccio un
> po' le ossa, incomincio a virtualizzare qualche server e posso mostrare
> gli innumerrevoli vantaggi della virtualizzazione... secondo voi ha
> senso? Avete altrimenti qualche altro consiglio?
>

Per esperienza personale, ho visto prendere in considerazione solo analisi
sul risparmio di una soluzione di virtualizzazione rispetto a soluzioni
"classiche" (es: costo energia elettrica, costi manutenzione, etc) e solo
dopo tutto il discorso sulla sicurezza dell'infrastuttura.
Ciao,
Thomas


Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-10 Per discussione Marco Bertorello
Il giorno gio 9 gen 2020 alle ore 16:36 Piviul  ha
scritto:

> Ciao a tutti, l'azienda dove lavoro non capisce molto i vantaggi della
> virtualizzazione e non vede perché fare un cospicuo investimento quando
>

Mi è capitata la stessa cosa in un'azienda dove ho lavorato.
Avevano un'infrastruttura vecchia e fisica e avevano *paura* della
virtualizzazione, principalmente perchè non la capivano.

Per fortuna all'epoca c'era vmware server gratuito e man mano che nascevano
le esigenze di avere nuove installazioni, la risposta era sempre:
"occorre comprare un nuovo server... OPPURE..." oppure consisteva
nell'installare
vmware server sui server esistenti e virtualizzarci sopra quello che
serviva.

Col passare del tempo succedevano ovviamente degli inconvenienti e, ogni
volta
che si risolvevano agilmente grazie alla pur blanda virtualizzazione, non
mancavo
di rimarcare "Se fossimo stati sul fisico? La risolvevamo così facilmente?"

Alla fine, però ti dico... ci sono voluti 10 anni, s'è passata gradualmente
tutta
l'infrastruttura (2 datacenter + una 20ina di siti periferici) a vsphere.


> tutto funziona... ho pensato allora di acquistare qualcosa di usato (gli
> acquisti sotto i 1000€ possono essere fatti più alla leggera...); ad
> esempio ho trovato una buona occasione di un HP ProLiant dl380p gen8 con
> 2 Xeon e5-2670 32x 2,6 GHz, 128 GB di RAM e 4 HD SAS da 600GB (costo
> intorno agli 800€). Secondo voi ne vale la pena? Io così mi faccio un
> po' le ossa, incomincio a virtualizzare qualche server e posso mostrare
> gli innumerrevoli vantaggi della virtualizzazione... secondo voi ha
> senso? Avete altrimenti qualche altro consiglio?
>

 Se può esserti utile come spunto, questo è il setup del mio homelab:

https://www.marcobertorello.it/2019/09/25/anatomia-di-una-garage-cloud-parte-1-il-setup/

Come puoi intuire, i "server" fisici, sono dei desktop vecchiotti
potenziati il minimo indispensabile.
Ci faccio girare abbastanza agilmente:

LXC:

 - reverse proxy (apache2)
 - nextcloud
 - onlyoffice
 - koel [1]
 - pihole
 - calibre sever
 - gitlab ce
 - mysql/postgresql/mssql
 - streama [2]
 - ispconfig (con su due o tre siti a bassissimo traffico, fra cui il mio
blog di quì sopra)
 - grafana
 - zabbix

VM:
 - 3cx
 - opnsense

Poi a livello di LXC potrei ancora aggiungerne, sono estremamente
parsimoniosi in termini di risorse!

Ciao,

[1] https://koel.phanan.net/
[2] https://streamaserver.org/

-- 
Marco Bertorello
https://www.marcobertorello.it


Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-09 Per discussione Mario Vittorio Guenzi


Il 09/01/20 16:36, Piviul ha scritto:
> Ciao a tutti, l'azienda dove lavoro non capisce molto i vantaggi della
> virtualizzazione e non vede perché fare un cospicuo investimento quando
> tutto funziona... 

un classico ma se gli fai vedere come dici dopo che pronti via hai li un
qualcosa che serve e a costo praticamente 0 vedi che capiscono al volo.
E ancora se metti in piedi un cluster HA gli fai vedere che in 2 minuti
circa e il piu' delle volte senza che l'utenza si accorga passi da una
macchina all'altra e quando succede perche' sappiamo tutti che prima o
dopo succede e normalmente nel momento meno opportuno in automatico le
VM switchano sull'altro nodo e ti giuro su quanto ho di piu' caro che fa
comodo come non hai idea, la gente lavora senza accorgersi di niente e
tu metti a posto i casini senza nessuno che ti sta li col fiato sul
collo, e dimmi te se ti pare poco...
Secondo voi ne vale la pena?

Sì, un ambiente di test serio fa sempre comodo, ti faccio un esempio
banale il nostro ambiente di test sono normalmente le macchine che
cambiamo ogni 5 anni (Dell dopo i 5 anni non garantisce i ricambi).

Io così mi faccio un
> po' le ossa, incomincio a virtualizzare qualche server e posso mostrare
> gli innumerrevoli vantaggi della virtualizzazione... secondo voi ha
> senso? 
Sicuramente si sia per te che se e' vero che devi sbatterti sia a
studiare che a mettere in piedi tutta la struttura, poi una volta in
piedi te la scordi, sia perche', come dicevo prima in caso di fault
lavori bene, sia perche' ad esempio in caso di cambio server con un dd
ti copi le macchine sul nuovo nodo e le fai ripartire, sia per l'utenza
che ha praticamente l'erogazione continua dei servizi a prescindere da
quello che succede a monte.
Noi sono 6 anni ormai che lavoriamo in questo modo ad agosto abbiamo
cambiato i server e a parte le VM rifatte perche' andava bene rifarle
per n+1 motivi, quelle che andavano bene come erano in 1/2 giornata
erano in piedi belle come il sole sulla nuova struttura.
Come nota di chiusura ti dico che noi usiamo xen+drbd+heartbeat (si lo
so e' deprecato ma non mi interessa ne poco ne punto.)


Avete altrimenti qualche altro consiglio?
> 
> Piviul
> 


-- 

Mario Vittorio Guenzi
E-mail jcl...@tiscali.it
Si vis pacem, para bellum



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Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-09 Per discussione Marco Gaiarin
Mandi! Piviul
  In chel di` si favelave...

> gli innumerrevoli vantaggi della virtualizzazione... secondo voi ha 
> senso? Avete altrimenti qualche altro consiglio?

Il mio cluster di test sono due HP MicroServer N40L, 10GB di RAM l'uno; ci
gira il software di gestione della sagra paesana:

https://odoo.pnlug.it/ordina-facile

due container.


Insomma, si, per farsi le ossa qualsiasi cosa va bene... ;-)

-- 
  ...noi leggiamo il Vangelo come se non avessimo soldi,
  e usiamo i soldi come se non conoscessimo nulla del Vangelo...
(un Gesuita inglese)




Re: ancora sulla virtualizzazione

2020-01-09 Per discussione Mauro


Il 09/01/2020 16:36, Piviul ha scritto:
> Ciao a tutti, l'azienda dove lavoro non capisce molto i vantaggi della
> virtualizzazione e non vede perché fare un cospicuo investimento
> quando tutto funziona... ho pensato allora di acquistare qualcosa di
> usato (gli acquisti sotto i 1000€ possono essere fatti più alla
> leggera...); ad esempio ho trovato una buona occasione di un HP
> ProLiant dl380p gen8 con 2 Xeon e5-2670 32x 2,6 GHz, 128 GB di RAM e 4
> HD SAS da 600GB (costo intorno agli 800€). Secondo voi ne vale la
> pena? Io così mi faccio un po' le ossa, incomincio a virtualizzare
> qualche server e posso mostrare gli innumerrevoli vantaggi della
> virtualizzazione... secondo voi ha senso? Avete altrimenti qualche
> altro consiglio? 

nella mia azienda hanno iniziato a gustare i vantaggi della
virtualizzazione nel momento in cui hanno capito che per attivare nuovi
servizi, appariva magicamente un host senza spendere un soldo.

A livello logico, solo l'it puo' capire i vantaggi delle tecnologie di
virtualizzazione a partire da un migliore utilizzo dell'hw presistente.
Il management non e' molto contento ne' di aver speso soldi per hw che
non verra' piu' usato, ne spendere soldi per concentrare tecnologia con
relativo impegno uomo quando effettivamente non ne' ha senso. Io potrei
suggerirti di prenderli in castagna: nel momento in cui esce
un'esistenza, parte una vm a questo punto gli puoi servire un piatto
caldo.

Se ti devi fare le ossa direi che parti bene; non sara' una macchina
all'ultimo grido, ma credo che abbia da dire ancora molto in termini di
calcolo e sicuramente puoi studiare quello che la virtualizzazione puo'
offrirti.





ancora sulla virtualizzazione

2020-01-09 Per discussione Piviul
Ciao a tutti, l'azienda dove lavoro non capisce molto i vantaggi della 
virtualizzazione e non vede perché fare un cospicuo investimento quando 
tutto funziona... ho pensato allora di acquistare qualcosa di usato (gli 
acquisti sotto i 1000€ possono essere fatti più alla leggera...); ad 
esempio ho trovato una buona occasione di un HP ProLiant dl380p gen8 con 
2 Xeon e5-2670 32x 2,6 GHz, 128 GB di RAM e 4 HD SAS da 600GB (costo 
intorno agli 800€). Secondo voi ne vale la pena? Io così mi faccio un 
po' le ossa, incomincio a virtualizzare qualche server e posso mostrare 
gli innumerrevoli vantaggi della virtualizzazione... secondo voi ha 
senso? Avete altrimenti qualche altro consiglio?


Piviul