Re: Linee guida del team

2010-11-13 Per discussione Giovanni Mascellani
Ciao.

Rispondo con un notevole ritardo alla tua email. Purtroppo in questi
giorni sono stato molto occupato in vari progetti (molto interessanti,
ma anche molto utilizzanti il mio tempo).

Il 21/10/2010 12:27, Francesca Ciceri ha scritto:
 1. c'è qualcuno qui che conosce/si è occupato, specificamente, di traduzione
 di file .po in Debian e che possa fornire qualcosa in più di un paio di link a
 chi arriva in lista a chiedere come fare a contribuire in quell'area? 
 (domandone iper-retorico)

Ci sono due livelli diversi nella tua domanda: la prima è come si fa
tecnicamente a tradurre un file .po, la seconda è cosa se ne fa una
volta che è tradotto.

Forse la prima parte è la più facile, nel senso che una volta che uno
impara è a posto: la sintassi di file .po è abbastanza intuitiva, ma
tanto vale usare uno dei tanti programmi apposta che esistono (tipo
gtranslator, poedit o altri), ognuno dei quali ha diverse funzionalità e
possibilità, ma di base funzionano tutti in modo simile. Non so quale
suggerirti perché non li uso quasi mai, quindi non li conosco.

La seconda parte dipende da caso a caso: i messaggi di Christian Perrier
hanno in genere il grande vantaggio di contenere questa informazione. I
.po di debconf normalmente sono mandati al responsabile del pacchetto
tramite un bug report.

 Sulle pagine del sito web lavoriamo soprattutto io e Luca Monducci, a
 giudicare dai commit. A volte passa a farne un paio anche Giuseppe.
 Mentre in DPN lavora anche Gio Mascellani.

A questo proposito, ne approfitto per comunicare che intendo continuare
a lavorare sulla DPN (e, anzi, magari mi metto a tradurre l'ultimo
numero, che è passato inosservato anche a me e aspetta da una settimana).

Purtroppo non credo, tranne casi particolari, di avere il tempo di fare
di più, quindi non mi impegno neanche.

 3. per finire, e so che mi perdonerete per la lunghezza della mail, c'è un
 problema inerente le pagine del sito: come messo in evidenza da Gio qualche
 tempo fa per DPN e da skizzhg ieri mentre ne parlavo con lui su #debian-it in
 IRC, a differenza del wiki non c'è per il sito web un sistema di blocco che
 impedisca a due persone di lavorare sulla stessa pagina.
 Vale a dire che se io decido di tradurre una notizia appena uscita e skizzhg
 fa lo stesso e non c'è comunicazione, perdiamo entrambi tempo su quella
 pagina. Quindi *prima* di mettersi a tradurre, bisogna mandare una mail ;)
 Oltre a questo, proporrei di stabilire delle aree di massima di cui si occupa
 ognuno: che ne dite?

Io ho detto la mia area! :-)

Ciao, Gio.
-- 
Giovanni Mascellani mascell...@poisson.phc.unipi.it
Pisa, Italy

Web: http://poisson.phc.unipi.it/~mascellani
Jabber: g.mascell...@jabber.org / giova...@elabor.homelinux.org



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Re: Linee guida del team

2010-11-13 Per discussione Francesca Ciceri
On Sat, Nov 13, 2010 at 11:47:12AM +0100, Giovanni Mascellani wrote:
 
  Sulle pagine del sito web lavoriamo soprattutto io e Luca Monducci, a
  giudicare dai commit. A volte passa a farne un paio anche Giuseppe.
  Mentre in DPN lavora anche Gio Mascellani.
 
 A questo proposito, ne approfitto per comunicare che intendo continuare
 a lavorare sulla DPN (e, anzi, magari mi metto a tradurre l'ultimo
 numero, che è passato inosservato anche a me e aspetta da una settimana).
 

Aehm. Spero che questa mia non arrivi con eccessivo ritardo. Come al solito mi
sono scordata di segnalarlo - so che mi odiate, e avete più che ragione! - ma
l'ultima DPN è stata tradotta durante il Translation Sprint di giovedì 11 in
maniera collaborativa: ieri non ho trovato il tempo di impaginarla e mandarla
in lista per la revisione, ma oggi lo farò.
Sorry sorry sorry.

Francesca


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Re: Linee guida del team

2010-10-21 Per discussione Giuseppe Sacco
Ciao Francesca,
rispondo sulla parte dei «Portable Object»

Il giorno gio, 21/10/2010 alle 12.27 +0200, Francesca Ciceri ha scritto:
[...]
 1. c'è qualcuno qui che conosce/si è occupato, specificamente, di traduzione
 di file .po in Debian e che possa fornire qualcosa in più di un paio di link a
 chi arriva in lista a chiedere come fare a contribuire in quell'area? 
 (domandone iper-retorico)
 Capisco l'obiezione possibile: il RTFM è bastato e avanzato per tutti noi,
 specie se corredato dalle indicazioni di dove si trova il manuale suddetto.
 Tuttavia, usando un filo di empatia - che non guasta - vorrei far notare che
 chi decide di contribuire a Debian è sempre un po' incerto circa le sue
 capacità, si trova a fare una cosa che non ha mai fatto e sarebbe utile - per
 lui e per la qualità delle sue traduzione attuali e future - un minimo di
 interazione/tutoraggio che vada oltre appiccicare un link in una mail.
 
 Io non ho mai tradotto file .po in generale, nè tantomeno so come muovermi
 nello specifico in Debian: ho capito il funzionamento di base della procedura,
 ma sarebbe più carino se qualcuno che se ne occupa da tempo diventasse un
 punto di riferimento per i nuovi traduttori. 
 Tra l'altro dubito che ci si possa permettere di ignorare e sprecare nuovi
 aspiranti traduttori che un caso fortunato ha condotto da noi. ;)

I file PO sono composti da una intestazione che identifica il file, il
traduttore, la data di aggiornamento, il progetto di appartenenza, e
altre informazioni generiche sul file; seguita da una serie di coppie
msgid/msgstr per il testo originale e quello tradotto.

Questo formato è nato per la traduzione dei messaggi di test degli
applicativi, ma è stato poi esteso anche a sistemi diversi. Alcune
persone trovano comodo imparare un solo strumento per la traduzione (e
ce ne sono parecchi: io uso spesso il po-mode di emacs, ma ce ne sono
molti altri).

Oltre ad essere utile per la traduzione, è anche comodo per le
revisioni, perché permette di avere sott'occhio sia il testo originale
che quello tradotto. Aggiungo che nelle traduzioni dei messaggi dei
programmi si ha sempre questa agevolazione, mentre nella traduzione di
manuali docbook questo non è sempre vero perché la lunghezza dei
paragrafi che vengono tradotti non permette sempre di avere sullo
schermo sia il testo originale che quello tradotto.

In Debian l'utilizzo dei PO è almeno il seguente:

1. la traduzione dei testi dei programmi. In questo caso i file sono di
norma gestiti dagli autori del programma;

2. la traduzione dei testi debconf, cioè le domande effettuate agli
utenti durante l'installazione e configurazione del pacchetto. In questo
caso i file si trovano all'interno della directory debian/po all'interno
del pacchetto sorgente;

3. le pagine del manuale -- nel senso del «man» --, tramite il programma
po4a. In questo caso non si tratta di file già disponibili ma di file
generati apposta per la traduzione. Le traduzioni vengono poi integrate
nel pacchetto originario e il file PO sparisce;

4. la documentazione in formato docbook. Ci sono parecchi manuali
Debian, come il manuale d'installazione di Debian, disponibili in
formato docbook, che vengono convertiti in PO per agevolare la
traduzione.

Il coordinamento delle attività sui vari fronti è frastagliato. Per i
programmi e le pagine di manuale ci si accorda con gli autori, per i
debconf si aprono segnalazioni sul BTS, per i docbook ci si accorda con
gli autori oppure ci possono essere strutture più complesse come quella
dell'esempio che ho citato (il manuale d'installazione).

Ciao,
Giuseppe


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