Re: [it-l10n] Chiarimento sulle Licenze

2012-01-21 Per discussione Italo Vignoli
On 1/21/12 10:04 AM, Andrea Pescetti wrote:

 Quindi al momento non sono attivamente sviluppati
 derivati proprietari degni di nota ne' di OpenOffice.org (o Apache
 OpenOffice) ne' di LibreOffice.

Don Harbison ha detto che ci sarà una versione IBM di AOO, che includerà
dei connettori a Lotus Domino (e dintorni), ma non ha chiarito con quale
licenza.

 La questione generale sulle licenze rimaneva secondo me interessante a
 prescindere, ma se il problema invece era questo e' chiuso.

La questione sulle licenze è comunque importante.

 Forse si', forse i veri motivi sono altri; non lo so e non lo posso
 sapere. Uno sviluppatore di LibreOffice ha scritto in pubblico che le
 trattative segrete tra Document Foundation e IBM (probabilmente fatte
 prima del passaggio ad Apache Foundation) avevano visto un accordo sulla
 licenza MPL. Ma ha anche fatto capire che non ha senso che le persone
 (come me) che non hanno informazioni su queste trattative commentino, e
 posso solo dargli ragione.

Personalmente, non amo IBM, e ho sempre detto - quando ci sono stati
questi colloqui con IBM, a cui io ho sempre partecipato - che mi fido di
più di un serpente a sonagli che di un dipendente IBM (credo di averlo
anche scritto da qualche parte, ma questo non cambia la cosa).

Dando per acquisito che IBM abbandona il prodotto proprietario (e che
mantiene una versione propria per elementi che non sono di interesse per
la comunità), diventa evidente che IBM preferisce dividere la comunità
che unificarla.

IBM potrebbe tranquillamente fare la stessa operazione usando MPL (visto
che gli elementi proprietari probabilmente saranno plug-in o comunque
esterni al core), ma continua a dare addosso a TDF (Rob Weir ha
recentemente scritto che siamo tutti stupidi, poi ha detto che si è
sbagliato perché era un email personale a Dennis Hamilton... vedi il
serpente a sonagli di cui sopra).

Dopo l'annuncio IBM, due progetti su uno stesso codice sorgente sono
evidentemente ridondanti, ma secondo IBM è TDF - operativa da ottobre
2010 - a dover passare ad ASF e non viceversa, per una presunta
superiorità della AL.

Tra l'altro, un progetto ASF che ha alle sue spalle una sola azienda che
fornisce abbondantemente più della metà degli sviluppatori (forse
addirittura più dell'80%) secondo The Apache Way non potrebbe uscire
dalla fase di incubazione, perché non ha una comunità sufficientemente
ampia e differenziata (evitiamo di citare RedFlag, che è fallita alla
fine di settembre 2011).

Ogni considerazione su quest'ultimo fatto è in questo momento superflua,
fino al giorno in cui AOOi uscirà - se uscirà - dalla fase di
incubazione. Se la cosa succederà, ognuno trarrà le considerazioni che
riterrà più opportune.

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Re: [it-l10n] Chiarimento sulle Licenze

2012-01-11 Per discussione Italo Vignoli
On 1/11/12 10:13 AM, Carlo Strata wrote:

 Ma mi pare che sia sfuggito il mio pensiero nato dalla lettura
 dell'articolo su ossblog che riporto qui in calce: se MPL v2 è
 compatibile con AL v2 a quel punto (e se la licenza MPL attuale di Libò
 è la 1.1+, cioè anche le successive (!) at your opinion, secondo la
 scelta dell'utente) non è che tali aziende potranno anche non ridare
 indietro il codice?

Premetto che non ho ancora avuto la possibilità di studiare a fondo il
problema, per cui mi rifaccio a quello che ho letto (e a una conference
call con Simon Phipps, che ha lavorato con Mozilla perché la MPLv2 fosse
immediatamente approvata da OSI).

La MPLv2 continua a essere weak copyleft, per cui continua a non
prevedere la possibilità di trasferire la licenza, mantenendo il link
alla licenza originale, come invece avviene nel caso delle licenze
permissive come AL, BSD e MIT.

Quindi, AL può integrare codice MPLv2, ma questo rimane MPLv2 a vita
(per cui ogni modifica a questa specifica sezione deve essere condivisa
con la comunità).

Ciao, Italo

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Re: [it-l10n] Chiarimento sulle Licenze

2012-01-11 Per discussione Marco Ciampa
On Wed, Jan 11, 2012 at 03:14:14PM +0100, Italo Vignoli wrote:
 On 1/11/12 10:13 AM, Carlo Strata wrote:
 
  Ma mi pare che sia sfuggito il mio pensiero nato dalla lettura
  dell'articolo su ossblog che riporto qui in calce: se MPL v2 è
  compatibile con AL v2 a quel punto (e se la licenza MPL attuale di Libò
  è la 1.1+, cioè anche le successive (!) at your opinion, secondo la
  scelta dell'utente) non è che tali aziende potranno anche non ridare
  indietro il codice?
 
 Premetto che non ho ancora avuto la possibilità di studiare a fondo il
 problema, per cui mi rifaccio a quello che ho letto (e a una conference
 call con Simon Phipps, che ha lavorato con Mozilla perché la MPLv2 fosse
 immediatamente approvata da OSI).
 
 La MPLv2 continua a essere weak copyleft, per cui continua a non
 prevedere la possibilità di trasferire la licenza, mantenendo il link
 alla licenza originale, come invece avviene nel caso delle licenze
 permissive come AL, BSD e MIT.
 
 Quindi, AL può integrare codice MPLv2, ma questo rimane MPLv2 a vita
 (per cui ogni modifica a questa specifica sezione deve essere condivisa
 con la comunità).
 
 Ciao, Italo

Ho trovato questo chiarificante:

http://www.mozilla.org/MPL/2.0/FAQ.html

Q1: What is the Mozilla Public License?

The MPL is a simple copyleft license. The MPL's file-level copyleft is
designed to encourage contributors to share modifications they make to
your code, while still allowing them to combine your code with code
under other licenses (open or proprietary) with minimal restrictions.

Q2: Why yet another open source license?

The MPL fills a useful space in the spectrum of free and open source
software licenses, sitting between the Apache license, which does not
require modifications to be shared, and the GNU family of licenses,
which requires modifications to be shared under a much broader set of
circumstances than the MPL.

Lampante. La MPL2 è poi compatibile con le varie GPL per cui mi pare una buona 
scelta.


-- 


Marco Ciampa

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| Linux User  #78271 |
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Re: [it-l10n] Chiarimento sulle Licenze

2012-01-11 Per discussione Italo Vignoli
On 1/11/12 11:14 PM, Andrea Pescetti wrote:

 No Italo, MPL (nella versione scelta da LibreOffice per i suoi nuovi
 file) permette di realizzare versioni proprietarie e di non condividere
 il codice, purche' il codice sia in nuovi file. E il riuscire a metterlo
 in nuovi file e' solo una questione di furbizia come scrivevo.

Evidentemente, però, è una differenza sostanziale, perché IBM ha scelto
ASF (evitiamo di parlare di scelta di Oracle, a meno di voler a tutti i
costi illuderci che il progetto sia indipendente, cosa che non è, e non
ci vuole molto a capirlo, visto che basta leggere le mailing list e
contare il numero degli interventi) per la licenza. Quindi, quella che
sembra una differenza trascurabile e aggirabile con facilità in effetti
è una differenza determinante.

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Re: [it-l10n] Chiarimento sulle Licenze

2012-01-10 Per discussione tux1975
Ho inviato a Valter le traduzioni di:
filter/source --- pdf.po
starmath  --- source.po

Anche per questa traduzione vale la licenza indicata altrove:
LGLv3+/MPL/AL2.

Saluti,

Lorenzo

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Re: [it-l10n] Chiarimento sulle Licenze

2012-01-10 Per discussione Italo Vignoli
On 1/9/12 9:24 PM, Marco Ciampa wrote:

 Una domanda sorge spontanea: perché LGPL+MPL e non LGPL+GPL? Italo?

Perché MPL consente di realizzare versioni proprietarie del software, a
condizione che gli sviluppi vengano comunque messi a disposizione della
comunità (ergo, che il loro codice venga condiviso). E' importante per
aprire il progetto alle aziende, cosa che GPL non farebbe.

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Re: [it-l10n] Chiarimento sulle Licenze

2012-01-09 Per discussione Italo Vignoli
 Il 03/01/2012 00:54, Andrea Pescetti ha scritto:

 La distinzione e' vera, ma e' molto labile. Dato che le licenze scelte
 da Document Foundation sono weak copyleft, basta un po' di furbizia
 per aggirarle.

La licenza MPL è stata adottata sulla base delle discussioni con IBM,
precedenti all'annuncio di TDF e LibreOffice, proprio per consentire la
realizzazione di versioni proprietarie. Personalmente, tendo a fidarmi
molto poco delle corporation statunitensi.

Sul fatto che le licenze possano essere interpretate in modo capzioso,
tutto è possibile, ma direi che non c'è nessun incentivo a farlo, visto
che nel caso delle licenze copyleft non c'è nessun tipo di vantaggio.

 i progetti basati su licenze  permissive hanno - in media - meno
 della metà dei committer dei progetti basati su licenze copyleft

E' un dato basato su 200 progetti - i 100 più popolari su Ohloh per
ciascun tipo di licenza - su un periodo di tre anni. Certamente, non è
un dato scientifico, ma è una buona approssimazione. Tra l'altro, i due
progetti numericamente più importanti in ambito copyfree (permissivo)
sono Android e Chromium, dove la quasi totalità degli sviluppatori sono
dipendenti Google.

 Queste statistiche, come quelle analoghe di parte opposta sul fatto
 che le licenze copyleft siano in inesorabile declino e destinate a
 diventare minoritarie, non hanno alcun valore...

I progetti basati su licenze copyleft sono diminuiti in termini
percentuali, perché sono aumentati i progetti di software open source
sponsorizzati da singole aziende o indirizzati al mondo hardware. E' un
fenomeno del tutto comprensibile, che solo Pedro Giffuni - un crociato
delle licenze permissive - può trovare foriero di una tendenza.

 Dico questo perché non so se la licenza MPL con cui è rilasciato il
 codice di TDF come accennava Italo sia la 1.1 o 1.1+ leggera differenza
 che potrebbe però comportare...

Credo si adotterà MPL2.

 Ah. Grazie dell'informazione, che non conoscevo. C'e' qualche
 comunicato stampa ufficiale, magari in preparazione, che esprime
 questa posizione?

TDF non prenderà mai una posizione ufficiale contro la Apache License,
anche perché non avrebbe senso (la Apache License, utilizzata in modo
opportuno, è un'ottima licenza). Ho usato il verbo scoraggia proprio
perché TDF non incentiva, ma lascia completamente liberi.

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Re: [it-l10n] Chiarimento sulle Licenze

2012-01-09 Per discussione Marco Ciampa
On Tue, Jan 03, 2012 at 12:54:52AM +0100, Andrea Pescetti wrote:
 non c'e' sostanziale differenza in pratica tra (LGPL+)MPL e AL, cioe' tra
 LibreOffice e Apache OpenOffice: chi vuole fare una variante
 proprietaria trova il modo di farla. Quando e se LibreOffice
 passera' alla GPL pura e usera' solo quella, cosa che non e'
 ufficialmente prevista ma che ritengo possibile, allora ci sara' una
 sostanziale differenza pratica. E a quel punto anche questo discorso
 potrebbe diventare piu' significativo.

Grazie Andrea per il chiarimento. 

Una domanda sorge spontanea: perché LGPL+MPL e non LGPL+GPL? Italo?


-- 


Marco Ciampa

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| FSFE fellow   #364 |
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Re: [it-l10n] Chiarimento sulle Licenze

2012-01-08 Per discussione Carlo Strata

Il 03/01/2012 00:54, Andrea Pescetti ha scritto:

Italo Vignoli ha scritto:

Le licenze copyleft (LGPL più forte e MPL più debole) obbligano a
condividere con la comunità tutto quello che viene sviluppato a 
partire dal

codice sorgente, anche in caso di eventuali versioni proprietarie
(consentite dalla MPL, che per questo viene definita weak copyleft).


Anche la LGPL e' weak copyleft (so che lo sai, ma se qualcuno legge 
distrattamente potrebbe pensare che una delle due sia copyleft).


http://en.wikipedia.org/wiki/Copyleft#Strong_and_weak_copyleft




La licenza MPL è stata adottata proprio per consentire alle aziende di
sviluppare, per i propri legittimi fini commerciali, una versione
proprietaria di LibreOffice, senza però ignorare [la] comunità...
La AL (Apache License) è una licenza cosiddetta permissiva, in quanto
consente a un'azienda di sviluppare un software proprietario a 
partire dal
codice sorgente, ma non la obbliga a restituire alla comunità le 
porzioni

di codice che ha sviluppato


La distinzione e' vera, ma e' molto labile. Dato che le licenze scelte 
da Document Foundation sono weak copyleft, basta un po' di furbizia 
per aggirarle: semplifico molto il discorso, ma basta presentare una 
modifica come modulo indipendente e non c'e' sostanziale differenza 
in pratica tra (LGPL+)MPL e AL, cioe' tra LibreOffice e Apache 
OpenOffice: chi vuole fare una variante proprietaria trova il modo di 
farla. Quando e se LibreOffice passera' alla GPL pura e usera' solo 
quella, cosa che non e' ufficialmente prevista ma che ritengo 
possibile, allora ci sara' una sostanziale differenza pratica. E a 
quel punto anche questo discorso potrebbe diventare piu' significativo.


ArrampicarsiSugliSpecchi.it, Andrea: allora spiegami (convincendomi!!!) 
perché Mrs IBM non ha fatto donare il codice a The Document 
Foundation, entità giovane, sì, ma appositamente, e già (!), creata 
() per per gestire e far evolvere il Codice ex OOo...






i progetti basati su licenze  permissive hanno - in media - meno
della metà dei committer dei progetti basati su licenze copyleft


Queste statistiche, come quelle analoghe di parte opposta sul fatto 
che le licenze copyleft siano in inesorabile declino e destinate a 
diventare minoritarie, non hanno alcun valore... O almeno non ne ho 
mai viste di abbastanza serie da giustificare che ne parliamo.


Volevo, invece, sottolineare come Mozilla abbia recentemente aggiornato 
la propria licenza, se male non ho capito, tanto da renderla AL2 
compliant (compatibile bidirezionalmente con la Apache License 2).

http://www.ossblog.it/post/9205/mozilla-ha-annunciato-la-disponibilita-della-propria-licenza-mpl-20

come ho di recente postato nella mia pagina facebook.

Dico questo perché non so se la licenza MPL con cui è rilasciato il 
codice di TDF come accennava Italo sia la 1.1 o 1.1+ leggera differenza 
che potrebbe però comportare...


Italo che ne dici?




il Board of Directors di The Document Foundation
scoraggia l'uso della Apache License, pur lasciando ciascuno - nello
spirito autentico del software libero - libero di decidere secondo la
propria coscienza.


Ah. Grazie dell'informazione, che non conoscevo. C'e' qualche 
comunicato stampa ufficiale, magari in preparazione, che esprime 
questa posizione?


... devo dire che la visione di un tramonto è assai più piacevole di 
quanto qui si intuisce...




Ciao e auguri anche da me,
  Andrea.



I miei più sinceri e leggeri auguri per il migliore 2012...

Carlo


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