Re: [QGIS-it-user] Riflessione sulle donazioni e futuro QGIS

2019-05-20 Per discussione matteo
Ciao Martina,

beh il suggerimento di andare verso progetti europei è molto bello da
una parte, ma molto complesso dall'altra.

Avendo partecipato anni fa a un H2020 (non ho fatto niente dal punto di
vista burocratico, sono stato preso quando il progetto era già
iniziato), so che partecipare a un progetto, scriverlo ecc ecc ecc è uno
sforzo notevole. Solitamente (ma la mia poco esperienza è solo per gli
H2020) ci sono molti enti/aziende/amministrazioni che partecipano insieme.

Dipende ovviamente dalla dimensione del progetto e da tutta
l'architettura che ci sta dietro.

Però bello spunto

Matteo

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Re: [QGIS-it-user] QGIS crea shapefile poligono

2019-05-20 Per discussione Totò
Ecco un altro motivo per evitare di utilizzare gli shapefile:

Alessandro Pasotti spiega il perché nella risposta al mio ticket

https://issues.qgis.org/issues/22107#change-104711

grazie a tutti

saluti



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Re: [QGIS-it-user] Riflessione sulle donazioni e futuro QGIS

2019-05-20 Per discussione Silvio Grosso
Salve Stefano,

> Visto come è finito/sta finendo gvSIG forse non è un buon punto di
> riferimento...

Se guardiamo la raccolta di fondi internazionali gvSIG non se la passa poi
tanto male in realta'...

Con il Google summer of code del 2019 ci sono 2 progetti finanziati per
gvSIG [1] e 1 solo per Qgis (3D). 
Questi sono progetti dove Google sponsorizza il lavoro informatico di
studenti universitari che vengono pagati per implementare delle piccole
funzionalita' durante la primavera-estate di ogni anno.

Per la cronaca: quest'anno Grass non ha ottenuto nessun progetto e questo mi
e' dispiaciuto moltissimo perche' tutti gli anni Grass ha sempre avuto
almeno 2-3 progetti finanziati con il Google Summer of code.
Presumo che non ci fossero quest'anno studenti abbastanza motivati oppure
qualificati. Tra l'altro serve anche qualcuno che gli faccia da mentore
durante il loro lavoro e anche questa persona non e' sempre facile da
trovare.

p.s: NON sono un utente di gvSIG e il mio intervento non ha nessuna
motivazione polemica :-)

Salve a tutti

Silvio Grosso

[1]
https://blog.gvsig.org/2019/05/07/gvsig-at-google-summer-of-code-gsoc-2019/







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Re: [QGIS-it-user] Riflessione sulle donazioni e futuro QGIS

2019-05-20 Per discussione Stefano Campus
Visto come è finito/sta finendo gvSIG forse non è un buon punto di
riferimento...

s.



Il lun 20 mag 2019, 15:30 Marco Spaziani  ha
scritto:

> Vi propongo tutto un'altro scenario.
> Quasi un paio di decenni fa (come passa il tempo!), quando lasciai il
> vecchio ArcView 3 rigorosamente crackato per passare all'open source, non
> approdai subito a QuantumGIS (allora si chiamava così) ma per un paio
> d'anni me la feci con gvSIG. Orbene, se non sbaglio, mi sembra di ricordare
> che gvSIG si manteneva grazie a periodici e sistematici finanziamenti
> europei in quanto aveva vinto non solo quale bando/progetto della comunità
> europea. Mi chiedevo. Perchè non esplorare la jungla dei finanziamenti
> europei (finanziano di tutto, dalla valorizzazione del lardo di Colonnata
> alla tutela dei dialetti delle Alpi orientali) e vedere se c'è un qualche
> bando con il quale poter proporre lo sviluppo e il mantenimento del
> progetto QGIS?
>
> Il giorno lun 20 mag 2019 alle ore 10:17 matteo 
> ha scritto:
>
>> > Tutto bene, ma vorrei vi fosse chiaro che state proponendo di
>> > trasformare qgis da software libero a (parzialmente) proprietario.
>>
>> stavo per scriverlo anche io. Secondo me non va trasformato QGIS,
>> bisogna insistere e convincere chi usa QGIS. Il problema d'altronde è
>> nelle coscienze degli utenti, non in QGIS
>> ___
>> QGIS-it-user mailing list
>> QGIS-it-user@lists.osgeo.org
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>

Il lun 20 mag 2019, 15:30 Marco Spaziani  ha
scritto:

> Vi propongo tutto un'altro scenario.
> Quasi un paio di decenni fa (come passa il tempo!), quando lasciai il
> vecchio ArcView 3 rigorosamente crackato per passare all'open source, non
> approdai subito a QuantumGIS (allora si chiamava così) ma per un paio
> d'anni me la feci con gvSIG. Orbene, se non sbaglio, mi sembra di ricordare
> che gvSIG si manteneva grazie a periodici e sistematici finanziamenti
> europei in quanto aveva vinto non solo quale bando/progetto della comunità
> europea. Mi chiedevo. Perchè non esplorare la jungla dei finanziamenti
> europei (finanziano di tutto, dalla valorizzazione del lardo di Colonnata
> alla tutela dei dialetti delle Alpi orientali) e vedere se c'è un qualche
> bando con il quale poter proporre lo sviluppo e il mantenimento del
> progetto QGIS?
>
> Il giorno lun 20 mag 2019 alle ore 10:17 matteo 
> ha scritto:
>
>> > Tutto bene, ma vorrei vi fosse chiaro che state proponendo di
>> > trasformare qgis da software libero a (parzialmente) proprietario.
>>
>> stavo per scriverlo anche io. Secondo me non va trasformato QGIS,
>> bisogna insistere e convincere chi usa QGIS. Il problema d'altronde è
>> nelle coscienze degli utenti, non in QGIS
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[QGIS-it-user] Problema esportazione raster a GRD

2019-05-20 Per discussione Luca Bellani
Salve ho notato un'anomalia apparente.
Ho creato un maisco di raster DEM (aggiungo che il geoprocess interno a
QGIS, anche se limitato in opzioni rispetto a Mosaic RAster Layer di SAGA
risulta essere molto pi´pu veloce).
é un file grosso, 1.6 giga, e al cercare di esportarlo in formato GRD, QGIS
va in na sorta di loop e non finisce mai il processo...credevo fosse colpa
del layer, ma lo stesso layer importato a SAGA GUI, funziona perfettamente
in pochi secondi.
Ho provato a fare un piccolo clip, del Mosaico TIF originale e ripetere
l'operazione...ma succede la stessa cosa, al punto di andare in crash.
Vorrei chiedervi, per chi avesse uno spazio di tempo, di provare la stessa
pocedura, ossia esportare da QGIS  (io uso 3.6.3) il raster in formato GRD.

Grazie, Luca clip_raster.rar
  



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Re: [QGIS-it-user] Riflessione sulle donazioni e futuro QGIS

2019-05-20 Per discussione Marco Spaziani
Ottimo spunto!

Il Lun 20 Mag 2019, 16:13 Martina Savarese  ha
scritto:

> Salve,
> premetto che non sono così addentro al progetto QGIS per suggerire un
> indirizzo generale, però sondare il campo dei finanziamenti europei non mi
> sembra una cattiva idea per vari motivi:
> il primo ovviamente è quello appunto di avere dei finanziamenti, e
> finanziamenti pubblici, per un progetto open source;
> il secondo è che ottenere finanziamenti europei potrebbe innescare un
> circuito virtuoso (anche se non è detto che avvenga).
> Mi spiego meglio: i bandi europei funzionano con coofinanziamenti, il che
> significa che i partner che propongono un progetto (istituzioni e realtà
> economiche di vario tipo) devono a loro volta finanziare in proprio parte
> del progetto, cosa che in genere viene fatta tramite il personale
> impiegato, in vario modo, nel progetto stesso.
>
> Relativamente ai programmi su cui rivolgere l'attenzione credo che uno su
> tutti potrebbe essere Horizon, sul quale non ho alcuna personale
> esperienza, ma se qualcuno riuscisse a coinvolgre università e gruppi di
> ricerca sarebbe praticabile.Altri programmi potrebbero poi essere sondati
> per sviluppare aspetti e/o applicazioni in ambiti più specifici (un
> programma da prendere in considerazione è Life, poi ci sono quelli della DG
> cultura, e forse COSME per le piccole e medie imprese).
> Rispetto alle amministrazioni pubbliche ci sono poi i finanziamenti
> indiretti dei fondi strutturali erogati dalle singole regioni.
>
> Martina
>
> Il giorno lun 20 mag 2019 alle ore 15:35 Paolo Cavallini <
> cavall...@faunalia.it> ha scritto:
>
>> esatto: come dicevo, chi se ne dovrebbe far carico è lo Stato. e visto
>> il paese in cui viviamo, e la gente che mandiamo al governo, questo
>> equivale a chiedere aiuto alla santa europa.
>>
>> On 20/05/19 15:30, Marco Spaziani wrote:
>> > Vi propongo tutto un'altro scenario.
>> > Quasi un paio di decenni fa (come passa il tempo!), quando lasciai il
>> > vecchio ArcView 3 rigorosamente crackato per passare all'open source,
>> > non approdai subito a QuantumGIS (allora si chiamava così) ma per un
>> > paio d'anni me la feci con gvSIG. Orbene, se non sbaglio, mi sembra di
>> > ricordare che gvSIG si manteneva grazie a periodici e sistematici
>> > finanziamenti europei in quanto aveva vinto non solo quale
>> > bando/progetto della comunità europea. Mi chiedevo. Perchè non esplorare
>> > la jungla dei finanziamenti europei (finanziano di tutto, dalla
>> > valorizzazione del lardo di Colonnata alla tutela dei dialetti delle
>> > Alpi orientali) e vedere se c'è un qualche bando con il quale poter
>> > proporre lo sviluppo e il mantenimento del progetto QGIS?
>> >
>> > Il giorno lun 20 mag 2019 alle ore 10:17 matteo <
>> matteo.ghe...@gmail.com
>> > > ha scritto:
>> >
>> > > Tutto bene, ma vorrei vi fosse chiaro che state proponendo di
>> > > trasformare qgis da software libero a (parzialmente) proprietario.
>> >
>> > stavo per scriverlo anche io. Secondo me non va trasformato QGIS,
>> > bisogna insistere e convincere chi usa QGIS. Il problema d'altronde
>> è
>> > nelle coscienze degli utenti, non in QGIS
>> > ___
>> > QGIS-it-user mailing list
>> > QGIS-it-user@lists.osgeo.org 
>> > https://lists.osgeo.org/mailman/listinfo/qgis-it-user
>> >
>> >
>> > ___
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>> > https://lists.osgeo.org/mailman/listinfo/qgis-it-user
>> >
>>
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>> Paolo Cavallini - www.faunalia.eu
>> QGIS.ORG Chair:
>> http://planet.qgis.org/planet/user/28/tag/qgis%20board/
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Re: [QGIS-it-user] QGIS crea shapefile poligono

2019-05-20 Per discussione Totò
Grazie a tutti per i test,
ho aperto ticket

https://issues.qgis.org/issues/22107

saluti



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Re: [QGIS-it-user] Riflessione sulle donazioni e futuro QGIS

2019-05-20 Per discussione Martina Savarese
Salve,
premetto che non sono così addentro al progetto QGIS per suggerire un
indirizzo generale, però sondare il campo dei finanziamenti europei non mi
sembra una cattiva idea per vari motivi:
il primo ovviamente è quello appunto di avere dei finanziamenti, e
finanziamenti pubblici, per un progetto open source;
il secondo è che ottenere finanziamenti europei potrebbe innescare un
circuito virtuoso (anche se non è detto che avvenga).
Mi spiego meglio: i bandi europei funzionano con coofinanziamenti, il che
significa che i partner che propongono un progetto (istituzioni e realtà
economiche di vario tipo) devono a loro volta finanziare in proprio parte
del progetto, cosa che in genere viene fatta tramite il personale
impiegato, in vario modo, nel progetto stesso.

Relativamente ai programmi su cui rivolgere l'attenzione credo che uno su
tutti potrebbe essere Horizon, sul quale non ho alcuna personale
esperienza, ma se qualcuno riuscisse a coinvolgre università e gruppi di
ricerca sarebbe praticabile.Altri programmi potrebbero poi essere sondati
per sviluppare aspetti e/o applicazioni in ambiti più specifici (un
programma da prendere in considerazione è Life, poi ci sono quelli della DG
cultura, e forse COSME per le piccole e medie imprese).
Rispetto alle amministrazioni pubbliche ci sono poi i finanziamenti
indiretti dei fondi strutturali erogati dalle singole regioni.

Martina

Il giorno lun 20 mag 2019 alle ore 15:35 Paolo Cavallini <
cavall...@faunalia.it> ha scritto:

> esatto: come dicevo, chi se ne dovrebbe far carico è lo Stato. e visto
> il paese in cui viviamo, e la gente che mandiamo al governo, questo
> equivale a chiedere aiuto alla santa europa.
>
> On 20/05/19 15:30, Marco Spaziani wrote:
> > Vi propongo tutto un'altro scenario.
> > Quasi un paio di decenni fa (come passa il tempo!), quando lasciai il
> > vecchio ArcView 3 rigorosamente crackato per passare all'open source,
> > non approdai subito a QuantumGIS (allora si chiamava così) ma per un
> > paio d'anni me la feci con gvSIG. Orbene, se non sbaglio, mi sembra di
> > ricordare che gvSIG si manteneva grazie a periodici e sistematici
> > finanziamenti europei in quanto aveva vinto non solo quale
> > bando/progetto della comunità europea. Mi chiedevo. Perchè non esplorare
> > la jungla dei finanziamenti europei (finanziano di tutto, dalla
> > valorizzazione del lardo di Colonnata alla tutela dei dialetti delle
> > Alpi orientali) e vedere se c'è un qualche bando con il quale poter
> > proporre lo sviluppo e il mantenimento del progetto QGIS?
> >
> > Il giorno lun 20 mag 2019 alle ore 10:17 matteo  > > ha scritto:
> >
> > > Tutto bene, ma vorrei vi fosse chiaro che state proponendo di
> > > trasformare qgis da software libero a (parzialmente) proprietario.
> >
> > stavo per scriverlo anche io. Secondo me non va trasformato QGIS,
> > bisogna insistere e convincere chi usa QGIS. Il problema d'altronde è
> > nelle coscienze degli utenti, non in QGIS
> > ___
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> > https://lists.osgeo.org/mailman/listinfo/qgis-it-user
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Re: [QGIS-it-user] Riflessione sulle donazioni e futuro QGIS

2019-05-20 Per discussione Paolo Cavallini
esatto: come dicevo, chi se ne dovrebbe far carico è lo Stato. e visto
il paese in cui viviamo, e la gente che mandiamo al governo, questo
equivale a chiedere aiuto alla santa europa.

On 20/05/19 15:30, Marco Spaziani wrote:
> Vi propongo tutto un'altro scenario.
> Quasi un paio di decenni fa (come passa il tempo!), quando lasciai il
> vecchio ArcView 3 rigorosamente crackato per passare all'open source,
> non approdai subito a QuantumGIS (allora si chiamava così) ma per un
> paio d'anni me la feci con gvSIG. Orbene, se non sbaglio, mi sembra di
> ricordare che gvSIG si manteneva grazie a periodici e sistematici
> finanziamenti europei in quanto aveva vinto non solo quale
> bando/progetto della comunità europea. Mi chiedevo. Perchè non esplorare
> la jungla dei finanziamenti europei (finanziano di tutto, dalla
> valorizzazione del lardo di Colonnata alla tutela dei dialetti delle
> Alpi orientali) e vedere se c'è un qualche bando con il quale poter
> proporre lo sviluppo e il mantenimento del progetto QGIS?
> 
> Il giorno lun 20 mag 2019 alle ore 10:17 matteo  > ha scritto:
> 
> > Tutto bene, ma vorrei vi fosse chiaro che state proponendo di
> > trasformare qgis da software libero a (parzialmente) proprietario.
> 
> stavo per scriverlo anche io. Secondo me non va trasformato QGIS,
> bisogna insistere e convincere chi usa QGIS. Il problema d'altronde è
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Re: [QGIS-it-user] Riflessione sulle donazioni e futuro QGIS

2019-05-20 Per discussione Marco Spaziani
Vi propongo tutto un'altro scenario.
Quasi un paio di decenni fa (come passa il tempo!), quando lasciai il
vecchio ArcView 3 rigorosamente crackato per passare all'open source, non
approdai subito a QuantumGIS (allora si chiamava così) ma per un paio
d'anni me la feci con gvSIG. Orbene, se non sbaglio, mi sembra di ricordare
che gvSIG si manteneva grazie a periodici e sistematici finanziamenti
europei in quanto aveva vinto non solo quale bando/progetto della comunità
europea. Mi chiedevo. Perchè non esplorare la jungla dei finanziamenti
europei (finanziano di tutto, dalla valorizzazione del lardo di Colonnata
alla tutela dei dialetti delle Alpi orientali) e vedere se c'è un qualche
bando con il quale poter proporre lo sviluppo e il mantenimento del
progetto QGIS?

Il giorno lun 20 mag 2019 alle ore 10:17 matteo 
ha scritto:

> > Tutto bene, ma vorrei vi fosse chiaro che state proponendo di
> > trasformare qgis da software libero a (parzialmente) proprietario.
>
> stavo per scriverlo anche io. Secondo me non va trasformato QGIS,
> bisogna insistere e convincere chi usa QGIS. Il problema d'altronde è
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Re: [QGIS-it-user] Riflessione sulle donazioni e futuro QGIS

2019-05-20 Per discussione matteo
> Tutto bene, ma vorrei vi fosse chiaro che state proponendo di
> trasformare qgis da software libero a (parzialmente) proprietario.

stavo per scriverlo anche io. Secondo me non va trasformato QGIS,
bisogna insistere e convincere chi usa QGIS. Il problema d'altronde è
nelle coscienze degli utenti, non in QGIS
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Re: [QGIS-it-user] Riflessione sulle donazioni e futuro QGIS

2019-05-20 Per discussione Paolo Cavallini
Tutto bene, ma vorrei vi fosse chiaro che state proponendo di
trasformare qgis da software libero a (parzialmente) proprietario.
Saluti.

On 20/05/19 09:50, Alessandro Perego wrote:
> Ciao,
> 
> concordo con Matteo quando scrive: "non è tanto chi fa uso "occasionale"
> di un software a dover restituire qualcosa, ma ad aziende che ne fanno
> un uso massiccio."
> 
> Quindi mi chiedo: esiste una stima di quanti siano gli utilizzatori di
> QGIS, magari suddvisa tra occasionali e abituali?
> 
> Immagino sia facile sapere quanti download di QGIS siano stati fatti, ma
> sicuramente ci sono persone che lo usano solo per aprire uno shapefile
> una volta all'anno, oppure per vedere un progetto QGIS fatto da un
> professionista esterno e stampare una mappa. Se questi utenti dovessero
> pagare qualcosa per usare QGIS probabilmente passerebbero ad altro
> software; di conseguenza anche il professionista che è disposto a pagare
> QGIS dovrebbe comunque cambiare se i suoi clienti non lo vogliono usare.
> 
> A questo punto butto là una proposta: creare sul sito di QGIS un'area
> riservata ad utenti donatori/sostenitori dove poter accedere a tutto ciò
> che può essere utile all'utente abituale (documentazione, tutorial,
> progetti di esempio, script di esempio, etc.)
> Ad esempio per il manuale utente si potrebbe lasciare ad accesso libero
> una versione "leggera" che spiega le funzioni base utili agli utenti
> occasionali, ma spostare nell'area riservata la versione completa.
> Ovviamente ci sono tanti siti, blog, forum ed anche questa lista dove
> trovare informazioni su QGIS evitando il manuale utente, ma credo che un
> professionista preferisca spendere una piccola cifra per accedere
> all'area riservata piuttosto che perdere tempo a cercare informazioni
> (magari non aggiornate) su vari siti.
> 
> Alessandro
> 
> 
> Il 20/05/2019 09:02, Paolo Cavallini ha scritto:
>> Il fatto è che oggettivamente conviene, almeno nel breve termine,
>> prendere senza dare, che è quel che fa la maggioranza. Poi si rischia la
>> tragedy of the commons, e questo è un problema molto generale, non
>> limitato al software, ma oggi particolarmente evidente.
>> Credo che solo uno Stato intelligente potrebbe ribaltare la situazione,
>> investendo nei fondamentali, ma chiaramente questa è un'illusione,
>> specialmente in Italia (in Francia ad es. qualcosa fanno).
>> Saluti.
>>
>> On 20/05/19 08:54, matteo wrote:
>>> Ciao a tutti,
>>>
>>> sono molto belli tutti gli spunti che sono venuti fuori e che spero
>>> continueranno a esserci.
>>>
>>> Sono soluzioni interessanti quelle proposte (la filigrana, la donazione
>>> obbligatoria, ecc) perché capisco BENISSIMO che qualcuno si senta in
>>> qualche modo in debito con QGIS, in qualunque modo: è un software che
>>> funzione bene e ci si può fare business.
>>>
>>> Basta farsi un giro sul repository di QGIS per vedere che grazie al
>>> lavoro di pochi, tanti (anzi, tantissimi) usufruiscono di un prodotto
>>> eccezionale.
>>>
>>> A mio personalissimo avviso manca coscienza di software libero, intendo
>>> proprio del concetto. Contribuire al software libero (in qualunque dei
>>> 1000 modi) oltre a essere bello è fondamentale. Non avrei mai potuto
>>> scrivere DataPlotly se i ragazzi di plotly non avessero aperto il codice
>>> di plotly.
>>>
>>> Si tratta di FAR capire come restituire qualcosa indietro a quei pochi
>>> che permettono di avere delle infrastrutture su cui ci basiamo tutti (da
>>> SSL, alla crittografia, ai database ecc). Insomma non è tanto chi fa uso
>>> "occasionale" di un software a dover restituire qualcosa, ma ad aziende
>>> che ne fanno un uso massiccio.
>>>
>>> Aziende private piccole o enormi, enti pubblici più o meno grandi che
>>> non restituiscono NIENTE (né economicamente, né in risorse, né in nessun
>>> altro modo) dovrebbero farsi due conti (sicuramente qualcuno li ha
>>> fatti) e valutare cosa succede se da un momento all'altro quel
>>> software/infrastruttura crolla.
>>>
>>> Mi sono un po' dilungato scusatemi
>>>
>>> Matteo
>>> ___
>>> QGIS-it-user mailing list
>>> QGIS-it-user@lists.osgeo.org
>>> https://lists.osgeo.org/mailman/listinfo/qgis-it-user
>>>
> -- 
> Alessandro Perego www.alspergis.altervista.org
> 
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> 

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Re: [QGIS-it-user] Riflessione sulle donazioni e futuro QGIS

2019-05-20 Per discussione Alessandro Perego

Ciao,

concordo con Matteo quando scrive: "non è tanto chi fa uso "occasionale" 
di un software a dover restituire qualcosa, ma ad aziende che ne fanno 
un uso massiccio."


Quindi mi chiedo: esiste una stima di quanti siano gli utilizzatori di 
QGIS, magari suddvisa tra occasionali e abituali?


Immagino sia facile sapere quanti download di QGIS siano stati fatti, ma 
sicuramente ci sono persone che lo usano solo per aprire uno shapefile 
una volta all'anno, oppure per vedere un progetto QGIS fatto da un 
professionista esterno e stampare una mappa. Se questi utenti dovessero 
pagare qualcosa per usare QGIS probabilmente passerebbero ad altro 
software; di conseguenza anche il professionista che è disposto a pagare 
QGIS dovrebbe comunque cambiare se i suoi clienti non lo vogliono usare.


A questo punto butto là una proposta: creare sul sito di QGIS un'area 
riservata ad utenti donatori/sostenitori dove poter accedere a tutto ciò 
che può essere utile all'utente abituale (documentazione, tutorial, 
progetti di esempio, script di esempio, etc.)
Ad esempio per il manuale utente si potrebbe lasciare ad accesso libero 
una versione "leggera" che spiega le funzioni base utili agli utenti 
occasionali, ma spostare nell'area riservata la versione completa.
Ovviamente ci sono tanti siti, blog, forum ed anche questa lista dove 
trovare informazioni su QGIS evitando il manuale utente, ma credo che un 
professionista preferisca spendere una piccola cifra per accedere 
all'area riservata piuttosto che perdere tempo a cercare informazioni 
(magari non aggiornate) su vari siti.


Alessandro


Il 20/05/2019 09:02, Paolo Cavallini ha scritto:

Il fatto è che oggettivamente conviene, almeno nel breve termine,
prendere senza dare, che è quel che fa la maggioranza. Poi si rischia la
tragedy of the commons, e questo è un problema molto generale, non
limitato al software, ma oggi particolarmente evidente.
Credo che solo uno Stato intelligente potrebbe ribaltare la situazione,
investendo nei fondamentali, ma chiaramente questa è un'illusione,
specialmente in Italia (in Francia ad es. qualcosa fanno).
Saluti.

On 20/05/19 08:54, matteo wrote:

Ciao a tutti,

sono molto belli tutti gli spunti che sono venuti fuori e che spero
continueranno a esserci.

Sono soluzioni interessanti quelle proposte (la filigrana, la donazione
obbligatoria, ecc) perché capisco BENISSIMO che qualcuno si senta in
qualche modo in debito con QGIS, in qualunque modo: è un software che
funzione bene e ci si può fare business.

Basta farsi un giro sul repository di QGIS per vedere che grazie al
lavoro di pochi, tanti (anzi, tantissimi) usufruiscono di un prodotto
eccezionale.

A mio personalissimo avviso manca coscienza di software libero, intendo
proprio del concetto. Contribuire al software libero (in qualunque dei
1000 modi) oltre a essere bello è fondamentale. Non avrei mai potuto
scrivere DataPlotly se i ragazzi di plotly non avessero aperto il codice
di plotly.

Si tratta di FAR capire come restituire qualcosa indietro a quei pochi
che permettono di avere delle infrastrutture su cui ci basiamo tutti (da
SSL, alla crittografia, ai database ecc). Insomma non è tanto chi fa uso
"occasionale" di un software a dover restituire qualcosa, ma ad aziende
che ne fanno un uso massiccio.

Aziende private piccole o enormi, enti pubblici più o meno grandi che
non restituiscono NIENTE (né economicamente, né in risorse, né in nessun
altro modo) dovrebbero farsi due conti (sicuramente qualcuno li ha
fatti) e valutare cosa succede se da un momento all'altro quel
software/infrastruttura crolla.

Mi sono un po' dilungato scusatemi

Matteo
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https://lists.osgeo.org/mailman/listinfo/qgis-it-user


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Re: [QGIS-it-user] Riflessione sulle donazioni e futuro QGIS

2019-05-20 Per discussione Paolo Cavallini
Il fatto è che oggettivamente conviene, almeno nel breve termine,
prendere senza dare, che è quel che fa la maggioranza. Poi si rischia la
tragedy of the commons, e questo è un problema molto generale, non
limitato al software, ma oggi particolarmente evidente.
Credo che solo uno Stato intelligente potrebbe ribaltare la situazione,
investendo nei fondamentali, ma chiaramente questa è un'illusione,
specialmente in Italia (in Francia ad es. qualcosa fanno).
Saluti.

On 20/05/19 08:54, matteo wrote:
> Ciao a tutti,
> 
> sono molto belli tutti gli spunti che sono venuti fuori e che spero
> continueranno a esserci.
> 
> Sono soluzioni interessanti quelle proposte (la filigrana, la donazione
> obbligatoria, ecc) perché capisco BENISSIMO che qualcuno si senta in
> qualche modo in debito con QGIS, in qualunque modo: è un software che
> funzione bene e ci si può fare business.
> 
> Basta farsi un giro sul repository di QGIS per vedere che grazie al
> lavoro di pochi, tanti (anzi, tantissimi) usufruiscono di un prodotto
> eccezionale.
> 
> A mio personalissimo avviso manca coscienza di software libero, intendo
> proprio del concetto. Contribuire al software libero (in qualunque dei
> 1000 modi) oltre a essere bello è fondamentale. Non avrei mai potuto
> scrivere DataPlotly se i ragazzi di plotly non avessero aperto il codice
> di plotly.
> 
> Si tratta di FAR capire come restituire qualcosa indietro a quei pochi
> che permettono di avere delle infrastrutture su cui ci basiamo tutti (da
> SSL, alla crittografia, ai database ecc). Insomma non è tanto chi fa uso
> "occasionale" di un software a dover restituire qualcosa, ma ad aziende
> che ne fanno un uso massiccio.
> 
> Aziende private piccole o enormi, enti pubblici più o meno grandi che
> non restituiscono NIENTE (né economicamente, né in risorse, né in nessun
> altro modo) dovrebbero farsi due conti (sicuramente qualcuno li ha
> fatti) e valutare cosa succede se da un momento all'altro quel
> software/infrastruttura crolla.
> 
> Mi sono un po' dilungato scusatemi
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