Re: [Talk-it] Comunità italiana (era: Re: panel discussion: imports)

2011-07-19 Per discussione Luca Delucchi
Il 18 luglio 2011 21:25, Paolo Pozzan pa...@z2z.it ha scritto:

 Secondo me questo è un argomento fondamentale, tanto che ho aperto una
 nuova discussione.
 La mia esperienza con altre comunità, principalmente quella di
 OpenOffice.org mi ha insegnato che:
 - Un reparto marketing è fondamentale. La comunicazione con gli organi
 di informazione dovrebbe essere curata con cadenza costante.

+1, ma non abbiamo l'italo vignoli di turno :-)

 - C'è sempre chi fa di più e chi fa meno. Cercare di coinvolgere chi fa
 meno è un'impresa al pari dell'eterna lotta tra il bene e il male.
 Come postulato, abbassare le barriere d'ingresso (sempre con
 l'attenzione alla qualità) è un lavoro da fare con verifica continua.

ok, bisogna perciò allargare il numero di persone così in percentuale
ci saranno più persone che faranno di più

 - Le collaborazioni aiutano e a volte avere un'associazione riconosciuta
 di appoggio semplifica le cose.


anche qui sono d'accordissimo, il problema che attualmente non avremmo
le forze per farne una. Quando (non fra molto) la OSMF avrà definito
per bene i local chapter GFOSS.it molto probabilmente farà richiesta
di essere un Chapter. GFOSS.it sta seguendo la cosa tramite il
sottoscritto (ne ho potuto parlare con alcuni membri del gruppo di
lavoro su local chapter a Vienna e a breve dovrà uscire qualcosa) e
Niccolo Rigacci

 Potrei aver elencato quelle che per voi sono banalità, ma partire da
 concetti base per poi sviluppare attività a supporto ed estensione della
 comunità mi sembra qualcosa di essenziale.

secondo me la cosa che si può fare di più è cercare di contattare
altre liste, forum ecc sull'esempio di MTB forum, diffondere il verbo

 Idee?


qualcosa sopra, qualcosa nella mail di risposta ad Alessio nell'altro thread

 Paolo P.


--
ciao
Luca

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[Talk-it] Comunità italiana (era: Re: panel discussion: imports)

2011-07-19 Per discussione Maurizio Napolitano
 - Un reparto marketing è fondamentale. La comunicazione con gli organi
 di informazione dovrebbe essere curata con cadenza costante.

 +1, ma non abbiamo l'italo vignoli di turno :-)

che se non erro ora è in libreoffice ma non c'entra una tubazzo

 - Le collaborazioni aiutano e a volte avere un'associazione riconosciuta
 di appoggio semplifica le cose.


 anche qui sono d'accordissimo, il problema che attualmente non avremmo
 le forze per farne una. Quando (non fra molto) la OSMF avrà definito
 per bene i local chapter GFOSS.it molto probabilmente farà richiesta
 di essere un Chapter. GFOSS.it sta seguendo la cosa tramite il
 sottoscritto (ne ho potuto parlare con alcuni membri del gruppo di
 lavoro su local chapter a Vienna e a breve dovrà uscire qualcosa) e
 Niccolo Rigacci

IMHO: il numero di utenti osm in gfoss.it attualmente non rappresenta
un insieme significativo rispetto agli utenti italiani di osm
Mi dicono (ma non ho informazioni per dirlo) che invece lo sono di più
in wikipedia
È vero che le associazioni aiutano le comunità ma sono sempre le
comunità che si autoregolano e prendono le loro scelte.
Insomma prima farei la vera conta altrimenti si tratterebbe di una
situazione un po' dispotica.
Un po' come quando uno fa un import massiccio in una zona senza
confrontarsi con la comunita' del posto.
Su scelte di sezioni italiane ragionerei anche su quanti sono iscritti
alla osm foundation
 ...  è anche vero che sono in pochi che fanno le rivoluzioni ...

 Potrei aver elencato quelle che per voi sono banalità, ma partire da
 concetti base per poi sviluppare attività a supporto ed estensione della
 comunità mi sembra qualcosa di essenziale.

 secondo me la cosa che si può fare di più è cercare di contattare
 altre liste, forum ecc sull'esempio di MTB forum, diffondere il verbo

Giusto! Prima si cerca di solleticare il piu' possibile la comunita' e
poi ci si organizza.

 Idee?
 qualcosa sopra, qualcosa nella mail di risposta ad Alessio nell'altro thre

intanto io vorrei veramente rompere i maroni affinche' il prossimo
osmit non fosse una  cosa per pochi e che, prima che il confronto con
le istituzioni, sia la festa della comunita'.
Questo e' un sogno difficile, ma nell'ultimo anno vedo che siamo cresciuti.
Gia' il solo sapere  che esistono delle mailing list regionali e' ,
secondo me, segno di crescita.
Personalmente non penso che lanciare idee o creare istituzioni senza
una risposta dalla comunita' sia la  soluzione da perseguire.

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Re: [Talk-it] Comunità italiana (era: Re: panel discussion: imports)

2011-07-19 Per discussione Paolo Pozzan
In data martedì 19 luglio 2011 22:08:06, Maurizio Napolitano ha scritto:
  - Un reparto marketing è fondamentale. La comunicazione con gli
  organi di informazione dovrebbe essere curata con cadenza
  costante.
  
  +1, ma non abbiamo l'italo vignoli di turno :-)
 
 che se non erro ora è in libreoffice ma non c'entra una tubazzo

Confermo.

  - Le collaborazioni aiutano e a volte avere un'associazione
  riconosciuta di appoggio semplifica le cose.
  
  anche qui sono d'accordissimo, il problema che attualmente non
  avremmo le forze per farne una. Quando (non fra molto) la OSMF
  avrà definito per bene i local chapter GFOSS.it molto
  probabilmente farà richiesta di essere un Chapter. GFOSS.it sta
  seguendo la cosa tramite il sottoscritto (ne ho potuto parlare con
  alcuni membri del gruppo di lavoro su local chapter a Vienna e a
  breve dovrà uscire qualcosa) e Niccolo Rigacci
 
 IMHO: il numero di utenti osm in gfoss.it attualmente non rappresenta
 un insieme significativo rispetto agli utenti italiani di osm
 Mi dicono (ma non ho informazioni per dirlo) che invece lo sono di
 più in wikipedia
 È vero che le associazioni aiutano le comunità ma sono sempre le
 comunità che si autoregolano e prendono le loro scelte.
 Insomma prima farei la vera conta altrimenti si tratterebbe di una
 situazione un po' dispotica.
 Un po' come quando uno fa un import massiccio in una zona senza
 confrontarsi con la comunita' del posto.
 Su scelte di sezioni italiane ragionerei anche su quanti sono
 iscritti alla osm foundation
  ...  è anche vero che sono in pochi che fanno le rivoluzioni ...

Sempre citando la mia esperienza, anche in OpenOffice.org c'è una comunità 
ben più estesa rispetto agli iscritti all'associazione (PLIO), del resto 
per agire in determinati campi l'associazione è indispensabile 
(finanziamenti, donazioni, accordi, ecc...) e tutti i partecipanti della 
comunità hanno diritto a far parte dell'associazione. Oltretutto se si 
lavora tutti per lo stesso fine allora è difficile che nascano controversie 
in questo senso.
E poi non è lo stesso caso anche tra OSM e OSM Foundation? Certo, se la 
fondazione inglese avesse un certo valore anche in Italia il problema 
non si porrebbe. Ah, se l'UE servisse a semplificare anche queste 
faccende!

  Potrei aver elencato quelle che per voi sono banalità, ma partire
  da concetti base per poi sviluppare attività a supporto ed
  estensione della comunità mi sembra qualcosa di essenziale.
  
  secondo me la cosa che si può fare di più è cercare di contattare
  altre liste, forum ecc sull'esempio di MTB forum, diffondere il
  verbo
 
 Giusto! Prima si cerca di solleticare il piu' possibile la comunita'
 e poi ci si organizza.

Viral/Social Media/Guerriglia Marketing?
Perché no? ;-)

  Idee?
  
  qualcosa sopra, qualcosa nella mail di risposta ad Alessio
  nell'altro thre
 
 intanto io vorrei veramente rompere i maroni affinche' il prossimo
 osmit non fosse una  cosa per pochi e che, prima che il confronto con
 le istituzioni, sia la festa della comunita'.
 Questo e' un sogno difficile, ma nell'ultimo anno vedo che siamo
 cresciuti. Gia' il solo sapere  che esistono delle mailing list
 regionali e' , secondo me, segno di crescita.
 Personalmente non penso che lanciare idee o creare istituzioni senza
 una risposta dalla comunita' sia la  soluzione da perseguire.

Ma la comunità non siamo anche noi? :-)
Comunque concordo che avere quanto più riscontro possibile è il modo 
giusto di procedere. Però mi piace anche lanciare provocazioni per 
animare le discussioni :-)

Paolo P.

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[Talk-it] Comunità italiana (era: Re: panel discussion: imports)

2011-07-18 Per discussione Paolo Pozzan
In data domenica 17 luglio 2011 13:46:48, Milani Alessio ha scritto:
 In data domenica 17 luglio 2011 12:32:15, Luca Delucchi ha scritto:
[cut]
  Detto questo vorrei ricordarvi che la parte fondamentale di OSM non
  sono i dati (che sono solo il fine) ma la comunità, se questa non
  ci esistesse i dati neanche ci sarebbero...secondo  me è meglio
  mappare un po' di meno da casa con le ortofoto o in solitaria e
  fare qualche evento in più (cene, aperitivi e soprattutto mapping
  party!) per creare un comunità cosa che in italia manca, se
  pensate che qui siamo 5 con la bandierina italiana sul badge ma
  beh tre sono immigrati da altri paesi europei
 
 Che possiamo fare? Banchetti e bandierine nelle piazze? Un progetto
 del genere necessità si di manovalanza a tutti livelli ma non può
 prescindere da una certa predisposizione culturale e da una
 personale sensibilità verso certi temi, oltre al più che naturale
 interesse al pratico che da tutto questo può scaturire. Dubito sia
 nelle nostre capacità il colmare questi gap sociali, prima che
 altro.
 In merito alla scarsità di eventi live poi i piccoli numeri ovvio
 che non aiutano. Non vedo soluzioni facili e a breve termine.
 
 Ho parlato troppo. Scusate. :-)

Parla pure, anzi :-)
Secondo me questo è un argomento fondamentale, tanto che ho aperto una 
nuova discussione.
La mia esperienza con altre comunità, principalmente quella di 
OpenOffice.org mi ha insegnato che:
- Un reparto marketing è fondamentale. La comunicazione con gli organi 
di informazione dovrebbe essere curata con cadenza costante.
- C'è sempre chi fa di più e chi fa meno. Cercare di coinvolgere chi fa 
meno è un'impresa al pari dell'eterna lotta tra il bene e il male.
Come postulato, abbassare le barriere d'ingresso (sempre con 
l'attenzione alla qualità) è un lavoro da fare con verifica continua.
- Le collaborazioni aiutano e a volte avere un'associazione riconosciuta 
di appoggio semplifica le cose.

Potrei aver elencato quelle che per voi sono banalità, ma partire da 
concetti base per poi sviluppare attività a supporto ed estensione della 
comunità mi sembra qualcosa di essenziale.
Idee?

Paolo P.

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Re: [Talk-it] Comunità italiana (era: Re: panel discussion: imports)

2011-07-18 Per discussione Maurizio Napolitano
 Potrei aver elencato quelle che per voi sono banalità, ma partire da
 concetti base per poi sviluppare attività a supporto ed estensione della
 comunità mi sembra qualcosa di essenziale.
 Idee?

Intanto invito a vedere/leggere la  presentazione di Muki Haklay
vedere
http://matterhorn.zserv.tuwien.ac.at/engage/ui/watch.html?id=Unscheduled-lecturetube-ei7-1310799913620
leggere
http://www.slideshare.net/mukih/state-of-the-map-eu-openstreetmap-and-giscience-research
Parla della ricerca scientifica in OSM e ci sono alcune metriche sulla
comunita'.
Si parla anche di influenze culturali che, dal mio punto di vista,
sono quelle che non permettono di comparare una comunita' con un
altra.
Consiglio anche questa presentazione
https://www.sotm-eu.org/slides/22_PeterMooney_VVGI.pdf

vabbe; ... eliminate le questioni teoriche arriviamo sul pratico.
A livello di comunita' italiana siamo cresciuti da spavento e la mappa
parla da sola.
In un precedente post ho inviato uno screenshot preso da OSMatrix che
mostra quali sono le zone
con gli edit piu' frequenti e quali con quelle meno frequenti.
Il sud Italia piange :(

In ogni caso 3 anni fa abbiamo lanciato OSMIT - la conferenza italiana
degli utenti OpenStreetMap
evento poi ripetuto l'anno successivo a Genova, ora c'e' in cantiere il terzo.
L'invito e' a venire e presentare qualcosa.
Sarebbe bello avere un rappresentate per ogni regione  che ci spiega
cosa sta accadendo.
Molto si puo' fare in maniera automatizzata, ma  sarebbe bello sentire
la voce dei molti e, forse, e la volta che la comunita' fa quel salto
di qualita'.

Siamo cresciuti nei numeri e nella capacita', serve solo mettere a
fattor comune.

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