Ringrazio tutti,
per il loro tempo e per la loro saggezza.
Ritornino pure alle loro discussioni preferite.
Beppe
Da: Simone Saviolo [mailto:simone.savi...@gmail.com]
Inviato: martedì 29 aprile 2014 15:42
A: openstreetmap list - italiano
Oggetto: Re: [Talk-it] R: R: TOWN VILLAGE
Il giorno 29 aprile 2014 13:08, Giuseppe Amici giuseppeam...@virgilio.it ha
scritto:
Vedo che viene omessa in toto il nocciuolo della questione:
Ovvero che la traduzione dall’inglese di TOWN è sia Citta che Paese.
E la traduzione di village è villaggio. Chi abita più nei villaggi nel Duemila?
Il Pio Collegio delle Orfane di Cristo lo tagghiamo amenity=college?
La traduzione è culturale; il tagging è formale. Il fatto che la value si
chiami town è solo uno mnemonico: per gli scopi del database invece di
place=town poteva esserci 741=3. Town è la seconda value per importanza tra
le possibili modalità di place; come tale lo si definisce. Palm Town o
Kansas City non c'entrano niente con il nostro schema di tagging.
Sarebbe bello come fa qualcuno dire “BASTA!” e con un colpo di spugna
cancellare le discussioni.
Il fatto che le discussioni si riaccendano dovrebbe invece suggerire proprio
che “non sono esaurite”, anzi si basano su degli assunti non condivisi. Ergo
non c’è un accordo sul “reale” oggettivamente mappato.
Le discussioni si riaccendono quando nuovi mappatori non accettano le
convenzioni, che sono il risultato di lunghe discussioni all'interno della
comunità. Mappo da quattro anni e mezzo e mi sento ancora un giovinastro
rispetto a chi mappa da più tempo di me e sa perché storicamente sono state
fatte certe scelte.
Le convenzioni non sono scolpite nella roccia eterna ed immutabile, e possono
essere cambiate. Ma che ogni tre mesi debba arrivare qualcuno a dire trovo
inaccettabile che la tale città di 48900 abitanti sia stata taggata city visto
che ha meno di 5 abitanti oppure a stabilire nuovi schemi di tagging e ad
imporli (com'è successo nel caso del pavese o del parmense), mi sembra
esagerato. Una regola non va cambiata solo perché nella comunità è arrivato un
nuovo membro...
Alle volte sento fare riferimenti al wiky come se fosse “la parola del
signore”. Come la mettiamo se questo wiky è contradditorio ad esempio nella sua
traduzione in una lingua locale? O se traduce una parola in una accezione
restrittiva?
Allora tagga come amenity=bar tutti i bar di paese, che in realtà sono
amenity=cafe. Il wiki serve per coordinarci e documentare le convenzioni. Non è
detto che le convenzioni siano mondiali, ma potrebbero cambiare di Paese in
Paese. Ad esempio le gelaterie esistono solo da noi, per gli inglesi erano
amenity=fast_food, cuisine=ice_cream, perché il nostro elemento culturale
gelateria da loro non esiste.
A volte si tenta di dirimere la questione con riferimenti legali. E questi sono
presi ancora una volta come “voce del Verbo”. (a titolo di esempio la legalità
o meno di mettere i nomi in sardo)
Altra questione assolutamente fraintesa. Vuoi mettere il nome in sardo?
name:sc=* è quello che fa per te. Mettilo anche a Vienna e a Washington, se ti
pare. Il problema specifico nasceva su cosa mettere in name=*, che di norma
viene inteso come *il nome ufficiale* del luogo. La città emiliana si chiama
Reggio Emilia, Reggio nell'Emilia, Reggio d'Emilia...? Per dirimere la
questione si guardano i documenti ufficiali. Allo stesso modo, se sui documenti
ufficiali c'è scritto Bolzano - Bozen e Cagliari (non Cagliari -
Casteddu)[1], allora noi metteremo name=Bolzano - Bozen e name=Cagliari.
[1] Esempio ipotetico: non sono addentro alla questione sarda. Per quanto ne so
io, può darsi che Cagliari abbia il doppio nome ufficiale.
A volte è chi con arroganza impone un punto di vista.
Insomma il mondo è vario. Ma per piacere risparmiatemi e risparmiateci la
posizione di persone che sentono di avere la verità in tasca – o di portare
l’acqua in mano.
Infine ricordo che “un accordo condiviso” – o un modello di tagging, qualora lo
si ritenga insufficiente lo si cambia. In questo sta il mostrare intelligenza.
Invece molte volte qui mi pare che ci siano persone che hanno sempre e solo
bisogno di adeguarsi a norme, dimenticando che queste norme le hanno fatte
persone “fallaci” come loro.
Non mi sembra che qua si sia proposto un nuovo modello di tagging per sopperire
alle mancanze di quello esistente. I problemi che hai rilevato sono stati tutti
affrontati: per individuare il capoluogo si usa capital=8, e se il rendering
non disegna nomi in una certa area è un problema del rendering (oppure neanche:
in fondo non mi aspetto di vedere in Antartide tante etichette quante nei
dintorni di Tokyo). Uno schema in piedi da anni può essere modificato o anche
abbattuto, certo, ma se fosse stato così banale farlo non sarebbe durato tutti
questi anni, no? :-)
Ciao,
Simone
___
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