Un saluto a tutta la lista
credo che una legge cosi scritta possa essere parecchio pericolosa ed in
particolare
vi prego di porre la massima attenzione sulle ultime righe quelle che
fanno riferimento alla modifica della costituzione
La cosa che vorrei farvi notare è che si fa riferimento a La legge
promuove e favorisce le condizioni per lo sviluppo della tecnologia
informatica.
NON SI FA RIFERIMENTO ALLA LIBERTÀ' IN/DI QUESTA TECNOLOGIA
una rete libera in cui tutti hanno accesso è una gran bella cosa ed è
giustissima ma promuovere e favorire le condizioni di sviluppo per tecnologie
informatiche chiuse vuol solo dire ingabbiare la rete
Ad esempio ninux può essere quello che è perchè una serie di soggetti
liberamente collabora per creare una rete libera
Mettere in costituzione un La legge promuove e favorisce le condizioni per lo
sviluppo della tecnologia informatica. senza specificare che deve anche
rimanere libera mi sembra un errore macroscopico
ciao ugo
l 25/11/2013 20:39, nemesis ha scritto:
BEGIN PREMESSA:
Non voglio mettermi a parlare di politica, se qualche altra forza
poltiica avesse messo in piedi la possibilità di fare commenti e
proporre modifiche avrei fatto la stessa cosa, quindi perfavore non
generiamo flame.
END PREMESSA
Qui stanno facendo un disegno di legge da presentare:
https://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it/edit_entry.php?id=16
Mi pare ancora molto bozza.
Se volete fare proposte, scrivere un pezzo, ammendare, mandatemi il
testo e lo aggiungo.
Non so se si possono iscrivere tutti perchè è in beta.
Se volete facciamo un google doc.. e gli postiamo proposte di modifica
giornalmente.
Come data su fine discussione è segnato 31 Gennaio 2014
Ecco il testo:
DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE
MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLA COSTITUZIONE IN MATERIA DI TUTELA E
LIBERO ACCESSO ALLA RETE INTERNET.
Onorevoli Senatori!
Se il diritto all'informazione coincide con il diritto stesso alla
democrazia, è evidente che il grado di democraticità di uno Stato si
misura sulla disponibilità delle informazioni, sull'estensione, la
quantità e la qualità delle informazioni disponibili, sull'estensione
del bacino di accesso alle informazioni, sulle modalità secondo cui
esse circolano.
Il periodo storico che stiamo vivendo è caratterizzato e sarà
ricordato sicuramente come il periodo di inizio della 3° rivoluzione
industriale e culturale, quella cioè che vede l’uso di internet
diffondersi in maniera esponenziale riducendo distanze e modificando
profondamente i modi di produzione e distribuzione, non solo di beni e
merci, ma anche di cultura.
Internet, in particolare, è una piattaforma costituita da tecnologie
sottostanti - PC, reti, protocolli, utenti, data-base - ma è anche un
artefatto culturale la cui esistenza sociale e politica è
assolutamente indipendente da quelle componenti.
Ha introdotto modalità di relazione fra persone sconosciute prima e,
in ciascuna di esse, abitudini nuove; ha reso raggiungibile
l'inaccessibile, ha ampliato il senso della post-modernità,
smaterializzando i corsi di accesso al sapere, alla conoscenza, sempre
difficoltosi prima, liberandoli dai vincoli materici, spaziali e
temporali che li ingabbiavano (le biblioteche, gli archivi, gli
schedari: percorsi, entrate, orari, procedure, riproduzioni, attese,
ritorni), infine virtualizzando e sintetizzando gli atti, ma
amplificandone la portata e la valenza dei risultati.
Negli ultimi mesi in particolare è emerso in modo sempre più diffuso
il concetto di “cloud” cioè quella metodologia che permette di
condividere strumenti e risorse online, quindi informazioni sempre
disponibili in rete.
La condivisione del pensiero e della conoscenza in maniera virtuale,
in rete, determina quindi uno spostamento del baricentro culturale
della società, che in tempi classici poteva essere identificato ad
esempio con il filosofo, con la biblioteca e fino alla fine del boom
economico con il tecnico oppure professionista. Oggi il baricentro
culturale di una nazione - ma non solo -deve essere necessariamente
identificato ed inquadrato da un punto di vista collettivo e sociale,
anche in termini di disponibilità.
Ancora più in dettaglio, la possibilità di avere, sempre, ovunque e
immediatamente una risposta ad una domanda, innesca apparentemente da
un lato un impoverimento personale diminuendo il proprio bagaglio
culturale, mentre alimenta di fatto la massa culturale globale.
Nella affermazione precedente si è usato non a caso il termine
apparentemente, perché di fatto la disponibilità di risorse in rete,
costante nel tempo, apre le porte dell’ignoto e lascia invariata la
sete di sapere personale. In altri termini, mentre 100 anni fa una
persona di media cultura aveva accesso limitato al sapere che non
afferiva alla sua sfera, oggi, si può a ragione ritenere che sia
straordinariamente più semplice non già detenere, ma piuttosto
accedere alla soluzione.
Ecco allora come si