Re: [Ninux-Wireless] Proposta di legge sul libero accesso alla rete

2013-11-26 Per discussione ugonegnome
Un saluto a tutta la lista
credo che una legge cosi scritta possa essere parecchio pericolosa ed in
particolare

vi prego di porre la massima attenzione sulle ultime righe quelle che
fanno riferimento alla modifica della costituzione
La cosa che vorrei farvi notare è che si fa riferimento a La legge
promuove e favorisce le condizioni per lo sviluppo della tecnologia
informatica.

NON SI FA RIFERIMENTO ALLA LIBERTÀ' IN/DI QUESTA TECNOLOGIA
una rete libera in cui tutti hanno accesso è una gran bella cosa ed è 
giustissima ma promuovere e favorire le condizioni di sviluppo per tecnologie 
informatiche chiuse vuol solo dire ingabbiare la rete
Ad esempio ninux può essere quello che è perchè una serie di soggetti 
liberamente collabora per creare una rete libera
Mettere in costituzione un La legge promuove e favorisce le condizioni per lo 
sviluppo della tecnologia informatica. senza specificare che deve anche 
rimanere libera mi sembra un errore macroscopico
ciao ugo

l 25/11/2013 20:39, nemesis ha scritto:
 BEGIN PREMESSA:
 Non voglio mettermi a parlare di politica, se qualche altra forza
 poltiica avesse messo in piedi la possibilità di fare commenti e
 proporre modifiche avrei fatto la stessa cosa, quindi perfavore non
 generiamo flame.
 END PREMESSA

 Qui stanno facendo un disegno di legge da presentare:
 https://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it/edit_entry.php?id=16

 Mi pare ancora molto bozza.
 Se volete fare proposte, scrivere un pezzo, ammendare, mandatemi il
 testo e lo aggiungo.
 Non so se si possono iscrivere tutti perchè è in beta.

 Se volete facciamo un google doc.. e gli postiamo proposte di modifica
 giornalmente.

 Come data su fine discussione è segnato 31 Gennaio 2014

 Ecco il testo:

 DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE

 MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLA COSTITUZIONE IN MATERIA DI TUTELA E
 LIBERO ACCESSO ALLA RETE INTERNET.

 Onorevoli Senatori!

 Se il diritto all'informazione coincide con il diritto stesso alla
 democrazia, è evidente che il grado di democraticità di uno Stato si
 misura sulla disponibilità delle informazioni, sull'estensione, la
 quantità e la qualità delle informazioni disponibili, sull'estensione
 del bacino di accesso alle informazioni, sulle modalità secondo cui
 esse circolano.

 Il periodo storico che stiamo vivendo è caratterizzato e sarà
 ricordato sicuramente come il periodo di inizio della 3° rivoluzione
 industriale e culturale, quella cioè che vede l’uso di internet
 diffondersi in maniera esponenziale riducendo distanze e modificando
 profondamente i modi di produzione e distribuzione, non solo di beni e
 merci, ma anche di cultura.

 Internet, in particolare, è una piattaforma costituita da tecnologie
 sottostanti - PC, reti, protocolli, utenti, data-base - ma è anche un
 artefatto culturale la cui esistenza sociale e politica è
 assolutamente indipendente da quelle componenti.

 Ha introdotto modalità di relazione fra persone sconosciute prima e,
 in ciascuna di esse, abitudini nuove; ha reso raggiungibile
 l'inaccessibile, ha ampliato il senso della post-modernità,
 smaterializzando i corsi di accesso al sapere, alla conoscenza, sempre
 difficoltosi prima, liberandoli dai vincoli materici, spaziali e
 temporali che li ingabbiavano (le biblioteche, gli archivi, gli
 schedari: percorsi, entrate, orari, procedure, riproduzioni, attese,
 ritorni), infine virtualizzando e sintetizzando gli atti, ma
 amplificandone la portata e la valenza dei risultati.

 Negli ultimi mesi in particolare è emerso in modo sempre più diffuso
 il concetto di “cloud” cioè quella metodologia che permette di
 condividere strumenti e risorse online, quindi informazioni sempre
 disponibili in rete.

 La condivisione del pensiero e della conoscenza in maniera virtuale,
 in rete, determina quindi uno spostamento del baricentro culturale
 della società, che in tempi classici poteva essere identificato ad
 esempio con il filosofo, con la biblioteca e fino alla fine del boom
 economico con il tecnico oppure professionista. Oggi il baricentro
 culturale di una nazione - ma non solo -deve essere necessariamente
 identificato ed inquadrato da un punto di vista collettivo e sociale,
 anche in termini di disponibilità.

 Ancora più in dettaglio, la possibilità di avere, sempre, ovunque e
 immediatamente una risposta ad una domanda, innesca apparentemente da
 un lato un impoverimento personale diminuendo il proprio bagaglio
 culturale, mentre alimenta di fatto la massa culturale globale.

 Nella affermazione precedente si è usato non a caso il termine
 apparentemente, perché di fatto la disponibilità di risorse in rete,
 costante nel tempo, apre le porte dell’ignoto e lascia invariata la
 sete di sapere personale. In altri termini, mentre 100 anni fa una
 persona di media cultura aveva accesso limitato al sapere che non
 afferiva alla sua sfera, oggi, si può a ragione ritenere che sia
 straordinariamente più semplice non già detenere, ma piuttosto
 accedere alla soluzione.

 Ecco allora come si 

Re: [Ninux-Wireless] Proposta di legge sul libero accesso alla rete

2013-11-26 Per discussione federico la morgia
Aggiungi anche che ogni privato cittadino può installare un ponte radio verso 
un'altro privato cittadino semplicemente compilando un modulo o on-line o da 
inviare in busta chiusa utilizzando un prodotto certificato secondo un certo 
criterio (vedi ubiquiti, mikrotik ecc.ecc.ecc.) in bande di frequenza ben 
stabilite (vedi 2.4 ghz, 5 ghz e che bisogna liberalizzare cioè chiunque le può 
utilizzare senza limitazioni) e senza che nessuna autorità possa impedire di 
non utilizzare quella determinata frequenza.

Già applicando ciò la situazione svolta alla grande e non posso dire di più.
  ___
Wireless mailing list
Wireless@ml.ninux.org
http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless


Re: [Ninux-Wireless] Proposta di legge sul libero accesso alla rete

2013-11-26 Per discussione Luca Dionisi
2013/11/26 ugonegnome ugonegn...@gmail.com


 NON SI FA RIFERIMENTO ALLA LIBERTÀ' IN/DI QUESTA TECNOLOGIA


Non direi. La prima frase del comma proposto dice liberamente.
A me pare che sarebbe già così un gran passo in avanti.

Comunque si può suggerire una variazione. Ad esempio invece di
accedere liberamente si potrebbe mettere contribuire liberamente,
magari spiegando con una frase del tipo sia mediante la fruizione sia
mediante la erogazione di servizi.
___
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Wireless@ml.ninux.org
http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless


Re: [Ninux-Wireless] Proposta di legge sul libero accesso alla rete

2013-11-26 Per discussione Luca Dionisi
Ho appena inserito una integrazione.
Chi è iscritto al portale può dargli un voto se lo ritiene buono.
Solo che non è facile trovare un intervento specifico, dovete cercare
integrazione di Luca Dionisi a mano.
___
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Re: [Ninux-Wireless] Proposta di legge sul libero accesso alla rete

2013-11-26 Per discussione Martin Pepaj
http://it.m.wikipedia.org/wiki/Open_Spectrum.

Il giorno 26/nov/2013 15:46, federico la morgia super_tr...@hotmail.com
ha scritto:

Aggiungi anche che ogni privato cittadino può installare un ponte radio
verso un'altro privato cittadino semplicemente compilando un modulo o
on-line o da inviare in busta chiusa utilizzando un prodotto certificato
secondo un certo criterio (vedi ubiquiti, mikrotik ecc.ecc.ecc.) in bande
di frequenza ben stabilite (vedi 2.4 ghz, 5 ghz e che bisogna liberalizzare
cioè chiunque le può utilizzare senza limitazioni) e senza che nessuna
autorità possa impedire di non utilizzare quella determinata frequenza.

Già applicando ciò la situazione svolta alla grande e non posso dire di più.

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Re: [Ninux-Wireless] Proposta di legge sul libero accesso alla rete

2013-11-26 Per discussione nemesis
On Tue, 26 Nov 2013 15:08:26 +0100, Luca Dionisi 
luca.dion...@gmail.com wrote:

2013/11/26 ugonegnome ugonegn...@gmail.com



NON SI FA RIFERIMENTO ALLA LIBERTÀ' IN/DI QUESTA TECNOLOGIA



Non direi. La prima frase del comma proposto dice liberamente.
A me pare che sarebbe già così un gran passo in avanti.

Comunque si può suggerire una variazione. Ad esempio invece di
accedere liberamente si potrebbe mettere contribuire liberamente,
magari spiegando con una frase del tipo sia mediante la fruizione 
sia

mediante la erogazione di servizi.



Calcolate che è solo una bozza. Ho visto le altre proposte su cui 
stanno lavorando già da un pò e sono molto più elaborate.


Questa devono averla inserita da poco perchè avevo spulciato circa due 
settimane fa e non c'era.


Cmq è solo una proposta di legge.. ma è un bel segnale che possiamo 
dare, se vogliamo possiamo dire la nostra. Appena ho un pò di tempo me 
la leggo tutta e comincio a scrivere qualcosa.


Nemesis

___
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Re: [Ninux-Wireless] Proposta di legge sul libero accesso alla rete

2013-11-26 Per discussione nemesis
On Tue, 26 Nov 2013 15:20:09 +0100, Luca Dionisi 
luca.dion...@gmail.com wrote:

Ho appena inserito una integrazione.
Chi è iscritto al portale può dargli un voto se lo ritiene buono.
Solo che non è facile trovare un intervento specifico, dovete cercare
integrazione di Luca Dionisi a mano.


Fa un pò cacare quel portale in effetti.

Ti ho votato!

N.
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Re: [Ninux-Wireless] Proposta di legge sul libero accesso alla rete

2013-11-26 Per discussione nemesis

On Tue, 26 Nov 2013 18:18:03 +0100, nemesis neme...@ninux.org wrote:

On Tue, 26 Nov 2013 15:20:09 +0100, Luca Dionisi
luca.dion...@gmail.com wrote:

Ho appena inserito una integrazione.
Chi è iscritto al portale può dargli un voto se lo ritiene buono.
Solo che non è facile trovare un intervento specifico, dovete 
cercare

integrazione di Luca Dionisi a mano.


Fa un pò cacare quel portale in effetti.

Ti ho votato!



Ho aggiunto questo commento (integrazione):

A tutti i cittadini sono garantiti inoltre i seguenti diritti:

- il diritto partecipare liberamente alla costruzione 
dell'infrastruttura fisica della rete telematica
- il diritto al libero utilizzo di parte dello spettro radio per le 
loro comunicazioni

- il diritto al libero utilizzo di dispostivi di comunicazione ottici
- il diritto a gestire in autonomia la loro parte di infrastruttura di 
rete telematica

- il diritto alla riservatezza delle loro comunicazioni telematiche


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[Ninux-Wireless] Proposta di legge sul libero accesso alla rete

2013-11-25 Per discussione nemesis

BEGIN PREMESSA:
Non voglio mettermi a parlare di politica, se qualche altra forza 
poltiica avesse messo in piedi la possibilità di fare commenti e 
proporre modifiche avrei fatto la stessa cosa, quindi perfavore non 
generiamo flame.

END PREMESSA

Qui stanno facendo un disegno di legge da presentare:
https://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it/edit_entry.php?id=16

Mi pare ancora molto bozza.
Se volete fare proposte, scrivere un pezzo, ammendare, mandatemi il 
testo e lo aggiungo.

Non so se si possono iscrivere tutti perchè è in beta.

Se volete facciamo un google doc.. e gli postiamo proposte di modifica 
giornalmente.


Come data su fine discussione è segnato 31 Gennaio 2014

Ecco il testo:

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE

MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLA COSTITUZIONE IN MATERIA DI TUTELA E 
LIBERO ACCESSO ALLA RETE INTERNET.


Onorevoli Senatori!

Se il diritto all'informazione coincide con il diritto stesso alla 
democrazia, è evidente che il grado di democraticità di uno Stato si 
misura sulla disponibilità delle informazioni, sull'estensione, la 
quantità e la qualità delle informazioni disponibili, sull'estensione 
del bacino di accesso alle informazioni, sulle modalità secondo cui esse 
circolano.


Il periodo storico che stiamo vivendo è caratterizzato e sarà ricordato 
sicuramente come il periodo di inizio della 3° rivoluzione industriale e 
culturale, quella cioè che vede l’uso di internet diffondersi in maniera 
esponenziale riducendo distanze e modificando profondamente i modi di 
produzione e distribuzione, non solo di beni e merci, ma anche di 
cultura.


Internet, in particolare, è una piattaforma costituita da tecnologie 
sottostanti - PC, reti, protocolli, utenti, data-base - ma è anche un 
artefatto culturale la cui esistenza sociale e politica è assolutamente 
indipendente da quelle componenti.


Ha introdotto modalità di relazione fra persone sconosciute prima e, in 
ciascuna di esse, abitudini nuove; ha reso raggiungibile 
l'inaccessibile, ha ampliato il senso della post-modernità, 
smaterializzando i corsi di accesso al sapere, alla conoscenza, sempre 
difficoltosi prima, liberandoli dai vincoli materici, spaziali e 
temporali che li ingabbiavano (le biblioteche, gli archivi, gli 
schedari: percorsi, entrate, orari, procedure, riproduzioni, attese, 
ritorni), infine virtualizzando e sintetizzando gli atti, ma 
amplificandone la portata e la valenza dei risultati.


Negli ultimi mesi in particolare è emerso in modo sempre più diffuso il 
concetto di “cloud” cioè quella metodologia che permette di condividere 
strumenti e risorse online, quindi informazioni sempre disponibili in 
rete.


La condivisione del pensiero e della conoscenza in maniera virtuale, in 
rete, determina quindi uno spostamento del baricentro culturale della 
società, che in tempi classici poteva essere identificato ad esempio con 
il filosofo, con la biblioteca e fino alla fine del boom economico con 
il tecnico oppure professionista. Oggi il baricentro culturale di 
una nazione - ma non solo -deve essere necessariamente identificato ed 
inquadrato da un punto di vista collettivo e sociale, anche in termini 
di disponibilità.


Ancora più in dettaglio, la possibilità di avere, sempre, ovunque e 
immediatamente una risposta ad una domanda, innesca apparentemente da un 
lato un impoverimento personale diminuendo il proprio bagaglio 
culturale, mentre alimenta di fatto la massa culturale globale.


Nella affermazione precedente si è usato non a caso il termine 
apparentemente, perché di fatto la disponibilità di risorse in rete, 
costante nel tempo, apre le porte dell’ignoto e lascia invariata la sete 
di sapere personale. In altri termini, mentre 100 anni fa una persona di 
media cultura aveva accesso limitato al sapere che non afferiva alla sua 
sfera, oggi, si può a ragione ritenere che sia straordinariamente più 
semplice non già detenere, ma piuttosto accedere alla soluzione.


Ecco allora come si delinea la oramai non procrastinabile esigenza di 
definire uno spazio costituzionale di interazione fra l'attività dei 
cittadini e quella delle istituzioni garantita dalla possibilità 
tecnica per tutti gli appartenenti a una comunità di essere presenti in 
tutte le fasi dei processi culturali, sociali, politici e 
amministrativi.


La rete internet prima che un dispositivo tecnologico, è una nuova 
dimensione della realtà con modalità di relazioni e di azioni immerse in 
un contesto sociale disarticolato, in mutamento costante, fluido, quindi 
poco lineare, un contesto sociale che paradossalmente è esso stesso 
prima di tutto reticolare.


Le tecnologie di rete sono parte integrante di questa dimensione e sono 
anch'esse connotate da una doppia natura: da una lato, canale di 
comunicazione per far interagire individui e gruppi; dall'alto, ambiente 
sociale in cui vivono e si sviluppano i rapporti economici, politici e 
culturali e in cui si configurano i luoghi decisionali.


I diritti e le libertà fondamentali