Il 21 settembre 2010 12:08, Federico Cozzi <f.co...@gmail.com> ha scritto:
> E' proprio questo il punto di differenza. Io non ho voglia, e non mi
> sembra corretto, fare una "media" del bosco, cioè mappare come bosco
> una zona che bosco non è, e inoltre prima di fare questo devo fare la
> "media" di tutto il bosco, anche se a basso zoom.

A parte il fatto che non mi impunterei sul fatto di scrivere bosco
solo dove è bosco... disegnando il RIVERBANK (non il RIVER
monodimensionale ma il RIVERBANK bidimensionale) di alcuni tratti del
Sesia e del Po sono incappato in boschi importati da non so quale DB
europeo (oltre ad alcuni della CTR Lombardia) che erano tutto fuorché
precisi. Comunque, tornando al metodo di lavoro:

> Io vorrei fare un flusso di lavoro di questo tipo:
> 1. mappo una "macchia" del bosco, con la certezza che la zona che ho
> mappato bosco è effettivamente bosco. Non è detto che io abbia mappato
> tutto il bosco! Posso già fare upload e arricchire la mappa
> 2. eventualmente in una sessione successiva, allargo questa macchia.
> Posso allargarla in due modi, anche se non cambia molto: posso
> aggiungere un'altra macchia (connessa alla prima) in una zona che
> prima non avevo visualizzato, oppure posso aumentare lo zoom e
> allargare i bordi della mappa già mappata. Anche in questo caso,
> upload e stacco
> 3. itero il passo 2 allargando l'area oppure aumentando lo zoom finché
> non sono soddisfatto

Tutto molto chiaro, ma continuo a non vedere perché tu non possa fare
come suggerivo io. Vedo due possibili modi di procedere:

1) Si fa un riempimento "a blob". Inizio a segnare un quadrato, ad
esempio, al centro del bosco, dopodiché voglio dettagliare, diciamo,
il lato nord. Prenderò il lato nord del quadrato e gli aggiungerò nodi
che sposterò in posizione; eventualmente procedo ad approssimazioni
successive, dando prima un dettaglio minore e poi uno più ricco. I
lati dettagliati sono "corretti e precisi", gli altri sono "corretti e
imprecisi", e non ho fatto aree addizionali connesse con le vecchie
aree delle approssimazioni precedenti.

2) Si disegna il bosco "a tratti". Scelgo un punto sul perimetro,
diciamo a nord-est, procedo in senso antiorario ad alti livelli di
zoom, quando ne ho abbastanza (ad esempio fino all'estremità
nord-ovest) congiungo le due estremità con una linea approssimata che
passa senz'altro all'interno del bosco, cosicché l'area sia "corretta"
(copre solo bosco). La volta dopo prenderò un tratto di quella linea
approssimata e le aggiungerò nodi che sposterò in posizione. Devo solo
fare attenzione, se voglio che l'area sia sempre "corretta", che la
nuova linea di chiusura passi sempre soltanto dentro al bosco.

> Questa procedura perché, per mappare la "media" del bosco come dici
> tu, dovrei scaricare le ortofoto di tutto il bosco, ma così facendo
> farei scattare il ban del PCN.

No! Mi metto a zoom basso (diciamo 1km?) in modo da inquadrare tutto
il bosco, e DOPO apro il WMS (o faccio "Cambia risoluzione"). Così
scarico tile a bassa risoluzione, con una tile che mi copre, dico a
caso, 500m x 500m, e mi basta una decina di tile per coprire tutta la
zona.

> Il mio obiettivo è di mappare il bosco a macchie in modo tale che
> l'unione delle macchie sia la zona di bosco. E' una procedura
> iterativa che può richiedere varie sessioni e che converge alla
> mappatura corretta come riempimento dall'interno, però come dicevo
> sarebbe più facile da fare con uno strumento di editing bitmap
> piuttosto che vettoriale.

Se alla fine hai N macchie separate (cioè, ciascuna una way chiusa,
con nodi in comune), stai mappando per il rendering. Il render avrà un
bel macchione verde dato dall'unione delle macchie, ma il database
penserà che ci siano N boschi tutti uno attaccato all'altro.

> Ciao,
> Federico

Ciao,

Simone

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