On 10/16/2017 03:58 PM, Martin Koppenhoefer wrote:
> 
> 
> Da una parte si integra l'attuale territorio (compreso sicilia,
> sardegna, alto adige), d'altra parte si fa riferimento a Corsica
> (venduta nel settecento, prima Cartago, Romana, Vandali, Genova (però
> con resistenza contro i Genovesi da parte degli abitanti, nel 1755
> dichiarazione di indipendenza, e seguito Genova la vende alla Francia.
> La lingua è dalla famiglia di lingue "centro-italiane" (tradotto da me,
> potrebbe essere una parola inesistente). Il punto della lingua parla per
> integrare la Corsica.
> 
> Nel caso della lingua siciliana, secondo la teoria che si segue, si
> tratta o di un dialetto italiano, o di una lingua latina propria.
> 
> Nel caso della lingua sarda, mi sembra di capire che si tratta di una
> una lingua latina propria.
> 
> Il caso dell'Istria mi sembra più discutibile in assoluto, la
> maggioranza non era mai italiana (secondo i numeri che ho trovato), è
> diventata parte dello stato Italiano nel 1919 e in parte lo è rimasto
> anche dopo il 1954. Tantomeno adesso, che quasi tutti gli Italiani hanno
> lasciato il territorio a seguito del dopoguerra, trovo difficile
> definire quell'area parte dell'Italia. Se si integra questo, allora
> anche tanto altro, e sarebbe una relazione di una cosa storica, non
> della situazione attuale.

Ma non stavamo parlando di una definizione geografico-fisica?

Se si cerca una definizione di tipo politico o linguistico, hai voglia! :-)

https://www.youtube.com/watch?v=N01VR-ZGKtk

ciao
        maxx

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