Il giorno 21 marzo 2018 10:32, Francesco Pelullo <f.pelu...@gmail.com> ha scritto:
> Il mer 21 mar 2018, 10:25 Simone Saviolo <simone.savi...@gmail.com> ha > scritto: > >> >> Allo stesso modo, mi sembra doveroso ricordare che OSM è un progetto >> apolitico, e soprattutto è un progetto di osservazione e non di azione. >> L'ideologia e le posizioni personali devono essere lasciate fuori da OSM, >> di fronte all'innegabile dato di fatto. >> > > Qui ti devo contraddire, secondo me OpenStreetMap non è apolitico, perché > ha una _sua_ politica che è quella di raccogliere dati geografici liberi. > > Casomai, OSM deve mantenere un atteggiamento _apartitico_ nel senso che > non deve schierarsi per alcun partito politico, anche se propone cose di > buon senso. > Trovo che sia la differenza tra *policy* e *politics*, che in italiano confluiscono in una sola parola. OpenStreetMap ha una *policy*: che i dati geografici devono essere liberi. CSM riguarda una posizione in *politics*: il Comune (cioè un ente pubblico) dovrebbe fare una scelta per motivazioni ideologiche (ripeto: giuste o sbagliate, non mi interessa). Ciò non toglie che esistano anche delle *politics* interne a OSM, su questo sono d'accordo. E OSM può essere considerato un attore nelle *politics* di uno Stato, quando richiede agli enti dello Stato di rilasciare i dati. Ma al di là di quello, in OSM, per fare un esempio, Benito Mussolini non è il capo del fascismo, è il nome di una via o di uno stadio. > Ciao e grazie per tutto l'impegno che hai messo nella tua risposta. > Grazie a te: so di aver sollevato un argomento spinoso e forse impopolare, e il tuo supporto mi conforta. Ciao, Simone
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