Ciao Federico,

On Mon, Oct 26, 2020 at 8:53 AM Federico Cortese <cortese...@gmail.com>
wrote:

> Io non credo che chi fa un import debba anche assumersi l'onere a vita
> dell'aggiornamento; diciamo che da un lato è sicuramente preferibile
> che ci sia almeno un minimo di comunità interessata e non un singolo,
> dall'altro l'import (soprattutto quello dei civici) potrebbe aumentare
> l'uso delle nostre mappe e quindi presumibilmente anche il numero di
> chi è interessato a contribuire.
>

Non è richiesto l'ergastolo per un import ;-) Però è bene che qualcuno
della comunità locale si faccia carico di questa attività, perché loro
hanno le conoscenze per farlo ed per sanare eventuali dubbi che possono
sorgere (nessuno ha mai chiesto di verificare uno ad uno i civici) e perché
dovrebbero essere i primi ad avere interesse ad avere queste informazioni
in OSM.


> Per il discorso confini comunali la situazione è veramente triste,
> direi anche più urgente dei civici, perchè le difformità generali sono
> abbastanza evidenti appena si sovrappongono i confini ISTAT a OSM.
> Suggerirei di aprire altro thread apposito, sempre che non ci siano
> problemi di licenza sui dati ISTAT
> (
> http://www.istat.it/storage/cartografia/confini_amministrativi/non_generalizzati/Limiti01012020.zip
> mi pare siano rilasciati in CC by 3.0, che richiederebbe apposita
> manleva, se già non c'è).
>

Secondo me non è richiesta la manleva perché la licenza è la CC-BY-3.0-IT
(nota bene la IT finale):
https://www.istat.it/it/files//2018/10/Descrizione-dei-dati-geografici-2020-03-19.pdf

Nel PDF viene specificato che questa licenza si applica ai dati in oggetto.

*"Le licenze CC 3.0 in versione italiana – oltre alla traduzione nella
nostra lingua – comprendono specifici adattamenti al nostro sistema
giuridico, nonché alcune novità come la menzione del diritto di noleggio e
prestito di copie dell’opera.*
*[..]*

*Rinuncia al diritto sui generis sulle banche dati: In Europa le licenze CC
devono confrontarsi con il cosiddetto diritto “sui generis” sulle banche
dati. Quest’ultimo, a differenza del diritto d’autore, finisce
per proteggere il contenuto dei database e per questa ragione si tratta di
una norma insidiosa, specie in ambiti come la ricerca scientifica. Creative
Commons Science <https://creativecommons.it/chapterIT/index.php/838/> ha
sottolineato come l’esistenza di tale diritto su opere scientifiche
contenenti banche dati e rilasciate sotto licenza CC rischiasse di
vanificare completamente le finalità della licenza stessa in ambito
europeo. Le licenze CC 3.0 europee sono dunque caratterizzate dalla
completa rinuncia a far valere il diritto sui generis sulle banche dati:
resta comunque tutelato il diritto d’autore per quel che riguarda la
struttura della banca dati, assieme ad altre caratteristiche “espressive”
della stessa. Ma è garantito il libero utilizzo dei fatti e delle
informazioni contenute nella banca dati."*
https://creativecommons.it/chapterIT/index.php/837/

Infatti nel testo della licenza si può leggere: *"Qualora l'Opera concessa
in licenza includa una o più banche dati sulle quali il Licenziante è
titolare di un diritto sui generis ai sensi delle norme nazionali di
attuazione della Direttiva 96/9/CE sulle banche dati, il Licenziante
rinuncia a far valere il diritto corrispondente." *
https://creativecommons.org/licenses/by/3.0/it/legalcode

Pertanto i dati contenuti nei dataset ISTAT sono di pubblico dominio.

Ciao,

Andrea
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