Sarebbe a carico del provider che vende la connessione tramite la rete
ninux.
La rete mesh funzionerebbe come funzionava una volta la rete telecom quando
si sottoscrivevano i contratti a pagamento con i modem 28, 33, 56k.
Il problema lo avremmo nel caso dovessimo fare noi da provider etici. E
credo che basti sapere che tale utente abbia assegnato un certo ip a ogni
data ora.
In caso di richiesta della magistratura occorre fornire quale utente
(nome,cognome e dati personali) corrispona ad un determinato ip.
Niente di complicato a parte il fatto che non possiamo presentarci presso
nessun provider come niente, ovvero come un sito di smanettoni e basta.
Ciao Ciao
Nino

On Wed, 13 Feb 2008 13:22:01 +0100, Lorenzo <[EMAIL PROTECTED]>
wrote:
> Rimane pero' il problema della legge sul data-retention...
> Premettendo che penso nessuno sia al 100% a norma di legge, come lo
> risolvono gli attuali WISP ?
> 
> Nino ha scritto:
>> Orolab ha scritto:
>>> Nino scrive:
>>>
>>> Se solo avessimo un riconoscimento legale per quanto riguarda la rete
>>> mesh isolata da Internet, dal mio punto di vista, potremmo interagire
>>> con i provider e potremmo metterci d'accordo per scambiare traffico con
>>> loro senza rischiare di frodare nessuno.
>>>
>>>
>>> rispondo:
>>>   Ma i Provider si affiderebbero ad una rete non loro? amatoriale??? i
>>> disservizi legati alla rete come verrebbero risolti? noi lo facciamo
> nel
>>> tempo libero loro ci mangiano.
>>>
>>>
>> Sarebbe per questoo motivo che ci si metterebbe d'accordo su un prezzo
>> etico. Ai provider converrebbe comunque, al solo costo del loro
>> gateway potrebbero vendere connessioni anche agli utenti per cui,
>> senza rete mesh, sarebbe necessario cablare con il doppino. Avrebbero
>> la possibilità di vendere più connessioni di quelle che vendono
> adesso.
>>
>> Ciao Ciao
>> Nino
>>

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