considerazioni su: software libero, pubblica amministrazione, politici, leggi, 
disciplina della materia wi-fi etc... vedasi allegato

ho pensato di allegare delle mie considerazioni che avevo fatto ad aprile e che 
mi riservavo di inviare ed anche ora non ne sono poi tanto convinto di aver 
fatto la scelta giusta, ad ogni modo chi vivrà vedrà.



come potete vedere l'allegato è di 22, 23 kilobyte quindi ridotte dimensioni, 
si chiama arcobaleno perchè contiene e fa riferimento alla politica della 
Sinistra Arcobaleno ed oltre ad aver scritto rigo per rigo tuttociò che 
riguardava la politica sul software e sul web visto dalla Sinistra Arcobaleno 
(SA), ho scritto quello che pensavo a tal proposito.


saluti paolo
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Roma 11 Aprile 2008

Oggetto: Programma elettorale Sinistra Arcobaleno

Ieri 10 Aprile 2008 sono andato a Piazza Navona a Roma ad ascoltare Fausto 
Bertinotti, a parte tante risate, vorrei sapere se il Programma elettorale 
della Sinistra Arcobaleno verra' rispettato in toto, qualora avesse i voti o se 
succedera' come con il governo Prodi, dove nessun punto e' stato rispettato.

A partire dal punto 88 liberare il web

“Gli informatici che si sono opposti alla brevettabilita' dei linguaggi 
imposta dalla microsoft, hanno sperimentato e prodotto l'uso condiviso  e a 
volte gratuito , a volte attraverso la logica Open source.

Noi proponiamo di far migrare i sistemi informatici della Pubblica 
Amministrazione verso l'Open source, garantendo un risparmio di oltre 3 
miliardi di euro l'anno, una piu' efficiente organizzazione e la rinascita di 
un'industria informatica nazionale.

Proponiamo una corsia privilegiata ai comuni per offrire ai cittadini 
connettivita' gratutita, attraverso hot spots nelle strade, nelle piazze e nei 
parchi della citta' e ai cittadini servizi gratutiti di accesso attraverso il 
Wi-Max per tutte le applicazioni a banda larga non a pagamento”.

Questo e' quanto la Sinistra Arcobaleno si prefigge come scopo, ma sinceramente 
lo ritengo una bozza programmatica e non una cosa completa da poter essere 
applicata, per ovvi motivi:

1)Tutta la classe politica non si e' mai presentata a nessun Install Fest, Hack 
Meeting, corsi di Kernel Hacking, meetings di Tlc sul wi-fi.

Dunque prima di presentarsi al voto e' necessario sapere se i vari personaggi 
come: 

Alfonso Pecoraro Scanio, Fausto Bertinotti, Fiorello Cortiana, sono disposti 
prossimamente a presentarsi presso l'ambiente accademico universitario, per 
vedere da vicino l'organizzazione ed il modo in cui gli “Hackers” lavorano 
per avere in futuro una societa' basata sulla condivisione del sapere, dove 
ognuno e' parte integrante del sistema e tutti si possono aiutare, dove nessun 
contratto EULA, NDA, vieta: “Il poter aiutare il prossimo”.... .

Non si e' isolati, si puo' contribuire a distribuire il codice sorgente di un 
programma in base ai criteri del Copyleft “copia e sinistra, ma anche copia e 
lascia” e non secondo i criteri del Copyright “copia e destra, ma anche 
copia e diritto”.

Per motivi di tempo e di spazio, questi argomenti dovrebbero essere affrontati 
nelle sedi opportune e non semplicemente su un giornale, venire alle riunioni 
che si tengono periodicamente in ogni parte di Italia.

Ad esempio l'estate passata si e' tenuto l'Hackmeeting a Pisa, poi ci sono i 
meetings di GNU/linux a: Roma, Savona, Napoli, Grosseto..... e presso le piu' 
prestigiose univerista' italiane, ma mai una volta qualche politico si e'reso 
partecipe di tali eventi.

L'install Fest e' un giorno dedicato al supporto di coloro che non sono 
riusciti ad installare 
GNU/linux od altri sistemi operativi come GNU/Hurd, GNU/KFreeBSD, GNU/NetBSD, 
FreeBSD, NetBSD, OpenBSD, GNU/Darwin o non sono riusciti a risolvere qualche 
problema e qui intervengono persone che con un po' piu' di pazienza ed 
esperienza seguono la persona passo dopo passo.

Un raduno vero e proprio dove ognuno porta il proprio computer portatile o una 
ultrasparc comprata su ebay o qualche computer usato a casa o in altre realta' 
e su cui si vuole installare il sistema operativo che si desidera.

Il bello dei sistemi operativi liberi e' che possono essere utilizzati 
liberamente su qualsiasi tipologia di hardware, senza esser per forza confinati 
al computer domestico, come invece avviene per winzozz.

Non si deve attendere nessuna software house che risolva quache problema insito 
all'interno di un software, lo si puo' fare da soli se si e' all'altezza della 
situazione, ovvero facendo il bug fixing od attendere che venga reso noto anche 
da altri e chi e' a capo di quel progetto, lo risolvera' per noi, ma non per 
forza deve essere la medesima persona che e' a capo del progetto, puo' essere 
qualsiasi persona che vuole prestare il proprio contributo.

Se fosse un software non libero ovvero un software sviluppato da qualche 
software house si dovrebbe attendere che risolvano il problema e bisognerebbe 
acquistare nuovamente il software, spendendo soldi per la validita' “scarsa 
del prodotto” e per la licenza che ha costi d'incidenza del 40%.

Su una distribuzione di winzozz che costa 199 euro, si andrebbe a pagare in 
termini di licenza ben  79,60 euro.

E tutti quanti sappiamo come winzozz oltre ad essere confinato sui pc 
domestici, e' un colabrodo,  non si e' padroni del sistema operativo che 
abbiamo acquistato pagando 199 euro, di cui 79,6 euro sono di licenza, ma lo si 
puo' solo usare, senza potervi apportare alcuna modifica, o poterlo condividere 
con qualcuno facendone delle copie o venderlo..... .

Il Software Libero invece permette di usare il codice sorgente secondo le 4 
liberta' della 
GNU General Public License ovvero:

Libertà  0: è la Libertà  di usare il programma a tuo piacimento e per 
qualsiasi scopo leggittimo.
Libertà  1: è la Libertà  di aiutare se stessi ovvero la Libertà  di 
studiare il codice sorgente vedere cosa fa esattamente il programma e quindi 
cambiarlo per fargli fare tutto quello che vuoi.
Libertà  2: è la Libertà  di aiutare il tuo vicino ossia la Libertà  di 
distribuire copie per gli altri.
Libertà  3: è la Libertà  di aiutare a costruire la tua Comunità  ossia la 
Libertà di pubblicare una versione modificata così che gli altri possano 
beneficiare delle tue modifiche.

Tutte queste Libertà  sono essenziali, se un programma offre tutte queste 
Libertà è un Software Libero.
      
Il software libero puo' essere venduto e cio' non limita in nessun modo 
l'utente, perche' le 4 liberta' comunque vengono rispettate, anzi e' un modo 
per finanziare progetti ed aprirne di nuovi, per pagare gli sviluppatori di 
software, le linee adsl, hdsl... 

Ma la differenza fra il software libero e non libero quando lo si paga e' che 
il software non libero non puo' garantirti queste 4 liberta', perche' ha un 
proprietario e dunque solo chi l'ha sviluppato sa cosa fa realmente quel 
programma, il non poter accedere al codice sorgente e' un limite alla liberta' 
d'espressione, ognuno di noi deve sapere, quale compito sta svolgendo 
realmente, non sapere cosa fa realmente e' un rischio, i dati di una pubblica 
amministrazione, di un ufficio, ospedale, scuola, universita', centri di 
ricerca, potrebbero essere spiati, copiati illegalmente, trasferiti senza che 
non ci si accorga di cio'.

Dunque un rischio da non correre, il software libero proprio perche' mette a 
nudo il codice sorgente, non puo' nascondere alcunche' e dunque e' a mio parere 
è quanto di meglio si possa pretendere, si puo' insegnare ai ragazzi a 
programmare, ad utilizzarlo, ed esser parte di una comunita' per creare le 
fondamenta di una societa' cooperante.

Quando si paga per avere del software libero o per apportarvi delle modifiche, 
il costo sara' comunque nettamente inferiore a quanto ci farebbe pagare 
qualsiasi software house ed il pagare gli sviluppatori per risolvere dei 
problemi all'interno del codice sorgente, comunque non e' un modello improntato 
a far business come fa RedHat, Novell, Microsoft, Adobe, Sun MicroSystems, 
Apple Cupertino Inc, Macromedia.... ma pagare un equo contributo per avere del 
software è giusto, non c'e' nulla di male se uno sviluppatore ci guadagni il 
giusto per viverci, certamente costera' molto meno di uno sviluppatore che 
lavora presso determinate software houses quotate in borsa.

Ci sono tanti progetti aperti (per aperti non mi riferisco ad open source) sul 
web ed ognuno puo' contribuire liberamente, ma non per forza deve avere una 
software house per guadagnare, si possono fare delle donazioni.

La differenza fra fare delle donazioni, pagare per avere un software non libero 
e' un modello di vita che sicuramente si avvicina forse non proprio al 
comunismo, ma al socialismo. si è comunque liberi di pagare per avere un 
software libero o il non pagare per poter usare del software libero, dipende 
solo da cio' che ci dice la coscienza.

2)Il kernel hacking sono corsi, lezioni, gare dove ognuno mette a disposizione 
le proprie capacita' per ottimizzare il kernel di un sistema operativo e quindi 
ragionare secondo una logica piu' vicina a quella dell'hardware per risolvere 
determinati problemi od ottimizzare il kernel a seconda di un determinato 
computer.

E anche qui andrebbero spese almeno 2 pagine per far capir bene di cosa si 
tratti, rifiuto di farlo perche' sul web alla voce kernel hacking di risultati 
prodotti ne sono disponibili molti.

3) Per quanto riguarda il wi-fi bisogna dire che in Italia e' fortemente 
penalizzato e cio' lo si deve a Maurizio Gasparri, Landolfi e Gentiloni che 
hanno incasinato la materia.

Hanno applicato criteri restrittivi quali il poter trasmettere entro le mura 
domestiche col wi-fi, ritengo cio' un affronto all'intelletto, e' come dire 
puoi esternare il tuo libero pensiero solo dentro casa o in uffcio, scusate, ma 
mi sembra una stronzata... se l'art 21 della Costituzione Italiana ha valore, 
allora il modo in cui hanno disciplinato i ministri il wi-fi e' 
anticostituzionale, se invece ha valore quanto disciplinato dai ministri allora 
l'art 21 è incostituzionale.

Dunque due cose che sono disciplinate in malo modo e vediamo subito il perche'

Intanto il wi-fi nasce negli USA e i 2400 mhz sono destinati dalla FFC 
(qualcosa di vagamente simile al nostro ministero delle comunicazioni) al wi-fi 
ed altre modalita' d'emissione e servizi attribuiti.

In Italia invece i 2400 mhz erano gia' attribuiti e di servizi ce ne erano 
sopra, per far cassa il ministero delle comunicazioni ha penalizzato il 
servizio di stazione di radioamatore.

In tutto il mondo il piano di ripartizione delle frequenze e' suddiviso per 
regioni:

Regione 2, 1, 3

L'Italia che rientra nel piano di ripartizione delle frequenze a livello 
Europeo quindi Regione 1, non ha rispettitato l'assegnazione del piano di 
ripartizione delle frequenze.

Tanto per fare un esempio:

il wi-fi parte da 2412 a 2482 mhz con la seguente canlizzazione:
____________________________________
canale 01)  2412  | canale 08) 2447 | 
------------------|-----------------|
canale 02)  2417  | canale 09) 2452 |
------------------|-----------------|
canale 03)  2422  | canale 10) 2457 |
------------------|-----------------|
canale 04)  2427  | canale 11) 2462 |
------------------|-----------------|
canale 05)  2432  | canale 12) 2467 |
------------------|-----------------|
canale 06)  2437  | canale 13) 2472 |
------------------|-----------------|
canale 07)  2442  | canale 14) 2477 |
------------------|-----------------|
canale 08)  2477  | canale 15) 2482 |
------------------|-----------------|

il servizio di stazione di radioamamtore e' assegnato in Europa cosi' come in 
Italia da 2400 a 2440 e da 2440 a 2450 Mhz, cio' significa che il wi-fi non 
potrebbe essere utilizzato, perche' sui trasmettitori a 2400 abbiamo un vco che 
ci permette di cambiare frequenza come diciamo noi a scansione continua e 
dunque verso tutto il range che va da 2400 a 2450 mhz, ma per rendere la cosa 
piu' semplice da capire,  se avessimo una canalizzazione di 5 mhz fra un canale 
e l'altro si prospetterebbe nel seguente modo:
_____________________________________
canale 01) 2405.0 |canale 06) 2430.0 |
------------------|------------------| 
canale 02) 2410.0 |canale 07) 2435.0 |
------------------|------------------|
canale 03) 2415.0 |canale 08) 2440.0 |
------------------|------------------|
canale 04) 2420.0 |canale 09) 2445.0 |
------------------|------------------|
canale 05) 2425.0 |canale 10  2450.0 |
------------------|------------------|
e' ovvio che sia nell'assegnazione wi-fi che in quella radioamatoriale, sono 
stati omessi i khz 
esempio 2412.5

e dunque un sacrificio di tal genere sarebbe una forma di rispetto verso coloro 
che hanno una frequenza assegnata in tutta Europa, ma il ministero delle 
comunicazioni non vuol sentir ragioni, bisognerebbe ritirare dal mercato tutti 
quelli venduti e limitarli, partendo dal canale 11 del wi-fi dunque si 
potrebbero usare solo da 2462 a 2482 mhz, 
_______________________________________
canale 01) 2462.0 |canale 04) 2477     |
------------------|--------------------|
canale 02) 2467.0 |canale 05) 2482     |
------------------|--------------------|
canale 03) 2472.0 |                    |
------------------|--------------------|              

oppure sloccando gli apparati wi-fi su tale larghezza di banda si potrebbe 
coprire da 2460 a 2483
Mhz. Praticamente 24 canali contro i 5 assegnati.540 MBIT/SEC dato che so ogni 
canale viaggiano 22.5 MBIT/SEC contro i 22.5 per 5 = 112.5 MBIT/SEC 

________________________________________
canale 01) 2460.0 |canale 13) 2472.0    |
------------------|---------------------|
canale 02) 2461.0 |canale 14) 2473.0    |
------------------|---------------------|
canale 03) 2462.0 |canale 15) 2474.0    |
------------------|---------------------|
canale 04) 2463.0 |canale 16) 2475.0    |
------------------|---------------------|
canale 05) 2464.0 |canale 17) 2476.0    |
------------------|---------------------|
canale 06) 2465.0 |canale 18) 2477.0    |
------------------|---------------------|
canale 07) 2466.0 |canale 19) 2478.0    |
------------------|---------------------|
canale 08) 2467.0 |canale 20) 2479.0    |
------------------|---------------------|
canale 09) 2468.0 |canale 21) 2480.0    |
------------------|---------------------|
canale 10) 2469.0 |canale 22) 2481.0    |
------------------|---------------------|
canale 11) 2470.0 |canale 23) 2482.0    |
------------------|---------------------|
canale 12) 2471.0 |canale 24) 2483.0    |
------------------|---------------------|

ma significherebbe che sono stati commessi degli errori nell'attribuire le 
frequenze e nessuno vuol perderci la faccia, e' molto piu' facile scaricare la 
colpa sugli utenti finali.

Se chi usa il wi-fi si trovasse nelle vicinanze di una stazione 
radioamatoriale, pregiudicherebbe la trasmissione in fonia del radioamatore e 
qualora il radioamatore fosse stanco di sopportare tale situazione potrebbe 
fare denuncia ed il ministero delle comunicazioni si dovrebbe attivare per 
cercare la fonte del disturbo. 

Una volta trovata la fonte del disturbo suonano a casa, entrano e mettono i 
siggilli e poi tutto l'iter giudiziario.

Ho avuto anche discussioni con docenti di telecomunicazioni che dicevano data 
la bassa potenza in uso ovvero 100, 200, 300 millesimi di watt, e' molto 
difficile che si verifichi tale evento all'interno di una citta'.

Ritengo che dentro ad una citta' come Roma, è più facile che si manifestino 
dei disturbi provenienti da tutti quei dispositivi che emettono un proprio 
campo elettromagnetico.

In un paese il campo elettromagnetico comunque non può avere valori 
impressioanti come in una città, comunque molto dalle abitudini delle persone 
e dai dispositivi che hanno nelle loro abitazioni.

La normativa sul wi-fi parla chiaro, e dice che se la potenza di un dispositivo 
in uso e' di 10 millesimi di watt, allora si ha diritto ad applicare un'antenna 
esterna che abbia un massimo guadagno di 20 db isotropici, ma nonostante la 
normativa, anche quelli che hanno 300 millesimi di watt applicano antenne 
esterne e li mettono sul tetto del condominio per creare delle reti wireless.

Io non ci vedo nulla di male nell'usare delle antenne esterne per fare delle 
reti wireless, che permettano a chiunque di usare una rete locale per 
sperimentazione dei protocolli di trasmissione e navigazione su internet.

Ma la normativa vuole che se si attraversa un'area privata, e si finisca in un 
fondo pubblico, interconnettendo reti pubbliche e private, si deve chiedere 
l'autorizzazione al ministero delle comunicazioni.

Come gia' esposto ritengo cio' una violazione della liberta' d'espressione, 
piu' che un articolo di legge mi sembra l'applicazione di una direttiva FASCITA 
che solo Maurizio Gasparri poteva introdurre nel decreto “GASPARRI”, non a 
caso Gasparri e' di Alleanza Nazionale ex partito di dottrina FASCISTA, non a 
caso era nel governo Berlusconi.

Posso inoltre dire che tali limitazioni sono una violazione della Carta dei 
Diritti dell'Uomo,
una violazione della Costituzione Italiana Art.21 e art 447 del 2001 in ambito 
di Radiocomunicazioni.

Silvio Berlusconi è la brutta copia di Benito Mussolini e le leggi 
fascistissime sul digitale terrestre e trasmissioni le ha fatte Maurizio 
Gasparri, quandi tutto filava liscio, fiche' Sabina Guzzanti non ha sollevato 
il caso con Rai8Ot.
 
Comunque riprendendo il discorso sul wi-fi almeno dove non c'e' alcuna 
applicazione commerciale, ma di sola sperimentazione e dunque uso no-profit 
ritengo sia giusto dare la possibilita' di creare reti wireless.

Il bello e' che mentre si sta cercando ancora di applicare il wi-max, ora 
stanno correndo ai ripari col wi-fi, quando Maurizio Gasparri diceva che aveva 
poco successo e poco percorso di interconnessione. 

Nel resto del mondo si e' arrivati a 500 Km di distanza fra un punto e l'altro 
col wi-fi, mentre in Italia si parla di 305, 310 Km.

Ed ora i gestori telefonici cercano di venderlo, ma come si puo' vendere 
qualcosa che e' libero ?

E' libera anche la sperimentazione, dunque non si puo' vendere, tanto che TIM 
rinuncio' a vendere il wi-fi perche' lo riteneva poco sicuro.

Venissero a vedere le realta' dei gruppi che conosco io e come lavorano sul 
wi-fi un intero team di sviluppo che collabora con altri personaggi in altre 
parti del mondo e che hanno fatto del wi-fi un modo di trasmissione sicuro 
senza doversi porre problemi di accounts, passwords, logs, mac addresses, 
contenuto di cio' che si trasferisce....

Andrebbero fatte meno leggi restrittive e far esaminare le cose da persone 
competenti in materia, che nulla hanno a che spartire con le multinazionali, 
che non interagiscano con sistemi operativi tipo winzozz....

E' ovvio che se hai winzozz hai bisogno di controllare tutto cio' che avviene, 
ma con i sistemi operativi di tipologia UNIX-like, consolidati da ben 41-42 
anni, quali problemi vuoi incontrare nelle trasmissioni se sono nati 
principalmente come sistemi operativi servers ?

La sicurezza e' di casa, winzozz e' troppo instabile, insicuro, bucabile..... e 
troppo giovane.

E poi come e' gia' successo in Cina e' stata scoperta una *.dll ComToolKit.dll 
che spia ogni cosa si faccia, inoltre ogni volta che si usa windows media 
player, sanno benissiomo cosa si sta guardando e questa sarebbe la sicurezza ? 
La privacy ? Ma per favore, leviamoci di testa winzozz e macozz.

Per qunto mi riguarda io se dovessi attendere la Sinistra Arcobaleno che faccia 
applicare il wi-fi, wi-max, il software libero nella pubblica amministrazione, 
starei ancora ad aspettare.

Forse vincera' o non vincera', non e' importante, ma ai fini lavorativi io uso 
GNU/linux Debian dal 2002 e in diverse occasioni ho chiesto a persone vicine 
all'ex ministro all'ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, se era disposto ad aprire 
l'evento del JavaDay 1 Dicembre 2007 a Via della Vasca Navale Roma3.  

Non sono mai stato raggiunto da una risposta ne affermativa, ne negativa, ma la 
cosa piu' dolente e' che non solo non ha aperto l'evento, ma lui che a Primo 
Piano disse che era a favore del Software Libero, non si e' mai fatto vedere in 
nessuna occasione presso le Universita' Italiane, cosi' come Antonio Di Pietro 
dell'Italia dei Valori, che firma a favore del Software Libero e poi scompare 
nel nulla, lo stesso dicasi per Beatrice Magnolfi.

Per non parlare di quel delinquente di Fabio Mussi che prima era nei DS, poi 
nella Sinistra Democratica ed infine con la Sinistra Arcobaleno.

Proprio lui assieme a Nicolais.... ha fatto avere a Microsoft un contributo a 
fondo perduto di 8.835.400 euro per l'informatizzazione del centro 
universitario di Trento.

Trento e' solo sulla carta Italiano, poi e' una regione a statuto speciale, 
dunque perche' i contributi li deve dare Roma LADRONA ?

Perche' poi dobbiamo regalare alla Microsoft somme di oltre 200 milioni di euro 
? 

Forse si sara impoverita con tutte le multe che deve pagare ?

Una volta per sempre si chiede di metter fine a questo continuo sperpero del 
denaro dei contribuenti, che, nel 90% dei casi, finisce nelle mani di microsoft 
e le sue partnerships. 

Con l'ultima finanziaria 2007, sono stati destinati al Centro di Trento, ben 
8.835.400,00 € da elargire durante il 2007, 2008, 2009.

Si chiede pertanto di bloccare tale erogazione di fondi, sottolineo inoltre, 
che per il software libero erano stati destinati ben 10.000.000 €, non 1 
centesimo di € e' stato erogato, nonostante la finanziaria 2007 lo 
prevedesse. 

Si e' sempre detto di voler usare il software libero in Italia perché crea: 
condivisione del sapere, libero scambio del software, forma mentis, sviluppo 
software, posti di lavoro. 

Cio' permette di risparmiare ed usare in modo migliore i fondi dell'Unione 
Europea e del Governo Italiano. 

Si preferisce pero' sperperare e a tal proposito, il Centro di Trento, e' un 
esempio di erogazione di fondi non tassati, destinati a Microsoft (una 
multinazionale che la fa da padrone in tutto il mondo, pensando di poter 
imporre il suo sistema capitalistico ovunque).   

Le tasche dello Stato Italiano sono vuote, ma gli ultimi governi si sono dati 
molto da fare, per finanziare Softwares Non Liberi costringendo cosi' la 
Pubblica Amm.ne a rinnovarsi continuamente. 

Con il gettito di fondi che si regalano alle software e/o hardware houses: 
microsoft, ibm-nazista, sun microsystems, apple cupertino.inc, adobe, 
macromedia..... si potrebbero: ammodernare le scuole, università, centri di 
ricerca, acquedotti, sistemare le strade, illuminazione stradale, raccolta 
differenziata dei rifiuti, acquisti di centrali elettriche che eroghino energia 
solare ... si possono formare docenti sul software libero ed il riuso 
dell'hardware, finanziare progetti no-profit, sperimentazione sul wi-fi e 
wi-max portati avanti da singoli o teams che cooperano, sviluppano, e che 
operano nell'illegalita', a causa di una legge che limita la liberta' 
d'espressione. 

Si chiede dunque di prendere contatto con tutti quei singoli e gruppi che 
lavorano no-profit, per lo sviluppo delle reti wi-fi, wi-max, studio protocolli 
di trasmissione .... al semplice uso di sperimentazione ed integrazione con 
sistemi operativi liberi quali GNU/linux, GNU/HURD, GNU/Darwin, GNU/KFreeBSD, 
GNU/NetBSD, FreeBSD, NetBSD, OpenBSD e di coinvolgerli nella formazione 
studentesca ed universitaria, provvedendo a finanziarli con equi contributi 
tali da poter portare avanti le sperimentazioni e potersi sostenere 
economicamente mese dopo mese, sia che si abbia a che fare con Diplomati, 
Laureati che lavorino o non lavorino nell'ambiente universitario e che 
collaborano per tali scopi.

Saluti, paolo del bene  [EMAIL PROTECTED] 

http://www.gnu-linux.it #bsd-history #gnu-linux.it GNU/linux-history 
irc.freenode.net 

membro associato di : http://fsf.org http://www.fsfeurope.org 

P.S: si apprende inoltre che la canalizzazione del wi-fi dal canale 1 all'11 è 
valida solo negli Stati Uniti, e dunque dal canale 11 al canale 15 si può 
usare liberamente il wi-fi in Europa.



    

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