considerazioni su: software libero, pubblica amministrazione, politici, leggi,
disciplina della materia wi-fi etc... vedasi allegato
ho pensato di allegare delle mie considerazioni che avevo fatto ad aprile e che
mi riservavo di inviare ed anche ora non ne sono poi tanto convinto di aver
fatto la scelta giusta, ad ogni modo chi vivrà vedrà.
come potete vedere l'allegato è di 22, 23 kilobyte quindi ridotte dimensioni,
si chiama arcobaleno perchè contiene e fa riferimento alla politica della
Sinistra Arcobaleno ed oltre ad aver scritto rigo per rigo tuttociò che
riguardava la politica sul software e sul web visto dalla Sinistra Arcobaleno
(SA), ho scritto quello che pensavo a tal proposito.
saluti paolo
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Roma 11 Aprile 2008
Oggetto: Programma elettorale Sinistra Arcobaleno
Ieri 10 Aprile 2008 sono andato a Piazza Navona a Roma ad ascoltare Fausto
Bertinotti, a parte tante risate, vorrei sapere se il Programma elettorale
della Sinistra Arcobaleno verra' rispettato in toto, qualora avesse i voti o se
succedera' come con il governo Prodi, dove nessun punto e' stato rispettato.
A partire dal punto 88 liberare il web
âGli informatici che si sono opposti alla brevettabilita' dei linguaggi
imposta dalla microsoft, hanno sperimentato e prodotto l'uso condiviso e a
volte gratuito , a volte attraverso la logica Open source.
Noi proponiamo di far migrare i sistemi informatici della Pubblica
Amministrazione verso l'Open source, garantendo un risparmio di oltre 3
miliardi di euro l'anno, una piu' efficiente organizzazione e la rinascita di
un'industria informatica nazionale.
Proponiamo una corsia privilegiata ai comuni per offrire ai cittadini
connettivita' gratutita, attraverso hot spots nelle strade, nelle piazze e nei
parchi della citta' e ai cittadini servizi gratutiti di accesso attraverso il
Wi-Max per tutte le applicazioni a banda larga non a pagamentoâ.
Questo e' quanto la Sinistra Arcobaleno si prefigge come scopo, ma sinceramente
lo ritengo una bozza programmatica e non una cosa completa da poter essere
applicata, per ovvi motivi:
1)Tutta la classe politica non si e' mai presentata a nessun Install Fest, Hack
Meeting, corsi di Kernel Hacking, meetings di Tlc sul wi-fi.
Dunque prima di presentarsi al voto e' necessario sapere se i vari personaggi
come:
Alfonso Pecoraro Scanio, Fausto Bertinotti, Fiorello Cortiana, sono disposti
prossimamente a presentarsi presso l'ambiente accademico universitario, per
vedere da vicino l'organizzazione ed il modo in cui gli âHackersâ lavorano
per avere in futuro una societa' basata sulla condivisione del sapere, dove
ognuno e' parte integrante del sistema e tutti si possono aiutare, dove nessun
contratto EULA, NDA, vieta: âIl poter aiutare il prossimoâ.... .
Non si e' isolati, si puo' contribuire a distribuire il codice sorgente di un
programma in base ai criteri del Copyleft âcopia e sinistra, ma anche copia e
lasciaâ e non secondo i criteri del Copyright âcopia e destra, ma anche
copia e dirittoâ.
Per motivi di tempo e di spazio, questi argomenti dovrebbero essere affrontati
nelle sedi opportune e non semplicemente su un giornale, venire alle riunioni
che si tengono periodicamente in ogni parte di Italia.
Ad esempio l'estate passata si e' tenuto l'Hackmeeting a Pisa, poi ci sono i
meetings di GNU/linux a: Roma, Savona, Napoli, Grosseto..... e presso le piu'
prestigiose univerista' italiane, ma mai una volta qualche politico si e'reso
partecipe di tali eventi.
L'install Fest e' un giorno dedicato al supporto di coloro che non sono
riusciti ad installare
GNU/linux od altri sistemi operativi come GNU/Hurd, GNU/KFreeBSD, GNU/NetBSD,
FreeBSD, NetBSD, OpenBSD, GNU/Darwin o non sono riusciti a risolvere qualche
problema e qui intervengono persone che con un po' piu' di pazienza ed
esperienza seguono la persona passo dopo passo.
Un raduno vero e proprio dove ognuno porta il proprio computer portatile o una
ultrasparc comprata su ebay o qualche computer usato a casa o in altre realta'
e su cui si vuole installare il sistema operativo che si desidera.
Il bello dei sistemi operativi liberi e' che possono essere utilizzati
liberamente su qualsiasi tipologia di hardware, senza esser per forza confinati
al computer domestico, come invece avviene per winzozz.
Non si deve attendere nessuna software house che risolva quache problema insito
all'interno di un software, lo si puo' fare da soli se si e' all'altezza della
situazione, ovvero facendo il bug fixing od attendere che venga reso noto anche
da altri e chi e' a capo di quel progetto, lo risolvera' per noi, ma non per
forza deve essere la medesima persona che e' a capo del progetto, puo' essere
qualsiasi persona che vuole prestare il proprio contributo.
Se fosse un software non libero ovvero un software sviluppato da qualche
software house si dovrebbe attendere che risolvano il problema e bisognerebbe
acquistare nuovamente il software, spendendo soldi per la validita' âscarsa
del prodottoâ e per la licenza che ha costi d'incidenza del 40%.
Su una distribuzione di winzozz che costa 199 euro, si andrebbe a pagare in
termini di licenza ben 79,60 euro.
E tutti quanti sappiamo come winzozz oltre ad essere confinato sui pc
domestici, e' un colabrodo, non si e' padroni del sistema operativo che
abbiamo acquistato pagando 199 euro, di cui 79,6 euro sono di licenza, ma lo si
puo' solo usare, senza potervi apportare alcuna modifica, o poterlo condividere
con qualcuno facendone delle copie o venderlo..... .
Il Software Libero invece permette di usare il codice sorgente secondo le 4
liberta' della
GNU General Public License ovvero:
Libertà 0: è la Libertà di usare il programma a tuo piacimento e per
qualsiasi scopo leggittimo.
Libertà 1: è la Libertà di aiutare se stessi ovvero la Libertà di
studiare il codice sorgente vedere cosa fa esattamente il programma e quindi
cambiarlo per fargli fare tutto quello che vuoi.
Libertà 2: è la Libertà di aiutare il tuo vicino ossia la Libertà di
distribuire copie per gli altri.
Libertà 3: è la Libertà di aiutare a costruire la tua Comunità ossia la
Libertà di pubblicare una versione modificata così che gli altri possano
beneficiare delle tue modifiche.
Tutte queste Libertà sono essenziali, se un programma offre tutte queste
Libertà è un Software Libero.
Il software libero puo' essere venduto e cio' non limita in nessun modo
l'utente, perche' le 4 liberta' comunque vengono rispettate, anzi e' un modo
per finanziare progetti ed aprirne di nuovi, per pagare gli sviluppatori di
software, le linee adsl, hdsl...
Ma la differenza fra il software libero e non libero quando lo si paga e' che
il software non libero non puo' garantirti queste 4 liberta', perche' ha un
proprietario e dunque solo chi l'ha sviluppato sa cosa fa realmente quel
programma, il non poter accedere al codice sorgente e' un limite alla liberta'
d'espressione, ognuno di noi deve sapere, quale compito sta svolgendo
realmente, non sapere cosa fa realmente e' un rischio, i dati di una pubblica
amministrazione, di un ufficio, ospedale, scuola, universita', centri di
ricerca, potrebbero essere spiati, copiati illegalmente, trasferiti senza che
non ci si accorga di cio'.
Dunque un rischio da non correre, il software libero proprio perche' mette a
nudo il codice sorgente, non puo' nascondere alcunche' e dunque e' a mio parere
è quanto di meglio si possa pretendere, si puo' insegnare ai ragazzi a
programmare, ad utilizzarlo, ed esser parte di una comunita' per creare le
fondamenta di una societa' cooperante.
Quando si paga per avere del software libero o per apportarvi delle modifiche,
il costo sara' comunque nettamente inferiore a quanto ci farebbe pagare
qualsiasi software house ed il pagare gli sviluppatori per risolvere dei
problemi all'interno del codice sorgente, comunque non e' un modello improntato
a far business come fa RedHat, Novell, Microsoft, Adobe, Sun MicroSystems,
Apple Cupertino Inc, Macromedia.... ma pagare un equo contributo per avere del
software è giusto, non c'e' nulla di male se uno sviluppatore ci guadagni il
giusto per viverci, certamente costera' molto meno di uno sviluppatore che
lavora presso determinate software houses quotate in borsa.
Ci sono tanti progetti aperti (per aperti non mi riferisco ad open source) sul
web ed ognuno puo' contribuire liberamente, ma non per forza deve avere una
software house per guadagnare, si possono fare delle donazioni.
La differenza fra fare delle donazioni, pagare per avere un software non libero
e' un modello di vita che sicuramente si avvicina forse non proprio al
comunismo, ma al socialismo. si è comunque liberi di pagare per avere un
software libero o il non pagare per poter usare del software libero, dipende
solo da cio' che ci dice la coscienza.
2)Il kernel hacking sono corsi, lezioni, gare dove ognuno mette a disposizione
le proprie capacita' per ottimizzare il kernel di un sistema operativo e quindi
ragionare secondo una logica piu' vicina a quella dell'hardware per risolvere
determinati problemi od ottimizzare il kernel a seconda di un determinato
computer.
E anche qui andrebbero spese almeno 2 pagine per far capir bene di cosa si
tratti, rifiuto di farlo perche' sul web alla voce kernel hacking di risultati
prodotti ne sono disponibili molti.
3) Per quanto riguarda il wi-fi bisogna dire che in Italia e' fortemente
penalizzato e cio' lo si deve a Maurizio Gasparri, Landolfi e Gentiloni che
hanno incasinato la materia.
Hanno applicato criteri restrittivi quali il poter trasmettere entro le mura
domestiche col wi-fi, ritengo cio' un affronto all'intelletto, e' come dire
puoi esternare il tuo libero pensiero solo dentro casa o in uffcio, scusate, ma
mi sembra una stronzata... se l'art 21 della Costituzione Italiana ha valore,
allora il modo in cui hanno disciplinato i ministri il wi-fi e'
anticostituzionale, se invece ha valore quanto disciplinato dai ministri allora
l'art 21 è incostituzionale.
Dunque due cose che sono disciplinate in malo modo e vediamo subito il perche'
Intanto il wi-fi nasce negli USA e i 2400 mhz sono destinati dalla FFC
(qualcosa di vagamente simile al nostro ministero delle comunicazioni) al wi-fi
ed altre modalita' d'emissione e servizi attribuiti.
In Italia invece i 2400 mhz erano gia' attribuiti e di servizi ce ne erano
sopra, per far cassa il ministero delle comunicazioni ha penalizzato il
servizio di stazione di radioamatore.
In tutto il mondo il piano di ripartizione delle frequenze e' suddiviso per
regioni:
Regione 2, 1, 3
L'Italia che rientra nel piano di ripartizione delle frequenze a livello
Europeo quindi Regione 1, non ha rispettitato l'assegnazione del piano di
ripartizione delle frequenze.
Tanto per fare un esempio:
il wi-fi parte da 2412 a 2482 mhz con la seguente canlizzazione:
____________________________________
canale 01) 2412 | canale 08) 2447 |
------------------|-----------------|
canale 02) 2417 | canale 09) 2452 |
------------------|-----------------|
canale 03) 2422 | canale 10) 2457 |
------------------|-----------------|
canale 04) 2427 | canale 11) 2462 |
------------------|-----------------|
canale 05) 2432 | canale 12) 2467 |
------------------|-----------------|
canale 06) 2437 | canale 13) 2472 |
------------------|-----------------|
canale 07) 2442 | canale 14) 2477 |
------------------|-----------------|
canale 08) 2477 | canale 15) 2482 |
------------------|-----------------|
il servizio di stazione di radioamamtore e' assegnato in Europa cosi' come in
Italia da 2400 a 2440 e da 2440 a 2450 Mhz, cio' significa che il wi-fi non
potrebbe essere utilizzato, perche' sui trasmettitori a 2400 abbiamo un vco che
ci permette di cambiare frequenza come diciamo noi a scansione continua e
dunque verso tutto il range che va da 2400 a 2450 mhz, ma per rendere la cosa
piu' semplice da capire, se avessimo una canalizzazione di 5 mhz fra un canale
e l'altro si prospetterebbe nel seguente modo:
_____________________________________
canale 01) 2405.0 |canale 06) 2430.0 |
------------------|------------------|
canale 02) 2410.0 |canale 07) 2435.0 |
------------------|------------------|
canale 03) 2415.0 |canale 08) 2440.0 |
------------------|------------------|
canale 04) 2420.0 |canale 09) 2445.0 |
------------------|------------------|
canale 05) 2425.0 |canale 10 2450.0 |
------------------|------------------|
e' ovvio che sia nell'assegnazione wi-fi che in quella radioamatoriale, sono
stati omessi i khz
esempio 2412.5
e dunque un sacrificio di tal genere sarebbe una forma di rispetto verso coloro
che hanno una frequenza assegnata in tutta Europa, ma il ministero delle
comunicazioni non vuol sentir ragioni, bisognerebbe ritirare dal mercato tutti
quelli venduti e limitarli, partendo dal canale 11 del wi-fi dunque si
potrebbero usare solo da 2462 a 2482 mhz,
_______________________________________
canale 01) 2462.0 |canale 04) 2477 |
------------------|--------------------|
canale 02) 2467.0 |canale 05) 2482 |
------------------|--------------------|
canale 03) 2472.0 | |
------------------|--------------------|
oppure sloccando gli apparati wi-fi su tale larghezza di banda si potrebbe
coprire da 2460 a 2483
Mhz. Praticamente 24 canali contro i 5 assegnati.540 MBIT/SEC dato che so ogni
canale viaggiano 22.5 MBIT/SEC contro i 22.5 per 5 = 112.5 MBIT/SEC
________________________________________
canale 01) 2460.0 |canale 13) 2472.0 |
------------------|---------------------|
canale 02) 2461.0 |canale 14) 2473.0 |
------------------|---------------------|
canale 03) 2462.0 |canale 15) 2474.0 |
------------------|---------------------|
canale 04) 2463.0 |canale 16) 2475.0 |
------------------|---------------------|
canale 05) 2464.0 |canale 17) 2476.0 |
------------------|---------------------|
canale 06) 2465.0 |canale 18) 2477.0 |
------------------|---------------------|
canale 07) 2466.0 |canale 19) 2478.0 |
------------------|---------------------|
canale 08) 2467.0 |canale 20) 2479.0 |
------------------|---------------------|
canale 09) 2468.0 |canale 21) 2480.0 |
------------------|---------------------|
canale 10) 2469.0 |canale 22) 2481.0 |
------------------|---------------------|
canale 11) 2470.0 |canale 23) 2482.0 |
------------------|---------------------|
canale 12) 2471.0 |canale 24) 2483.0 |
------------------|---------------------|
ma significherebbe che sono stati commessi degli errori nell'attribuire le
frequenze e nessuno vuol perderci la faccia, e' molto piu' facile scaricare la
colpa sugli utenti finali.
Se chi usa il wi-fi si trovasse nelle vicinanze di una stazione
radioamatoriale, pregiudicherebbe la trasmissione in fonia del radioamatore e
qualora il radioamatore fosse stanco di sopportare tale situazione potrebbe
fare denuncia ed il ministero delle comunicazioni si dovrebbe attivare per
cercare la fonte del disturbo.
Una volta trovata la fonte del disturbo suonano a casa, entrano e mettono i
siggilli e poi tutto l'iter giudiziario.
Ho avuto anche discussioni con docenti di telecomunicazioni che dicevano data
la bassa potenza in uso ovvero 100, 200, 300 millesimi di watt, e' molto
difficile che si verifichi tale evento all'interno di una citta'.
Ritengo che dentro ad una citta' come Roma, è più facile che si manifestino
dei disturbi provenienti da tutti quei dispositivi che emettono un proprio
campo elettromagnetico.
In un paese il campo elettromagnetico comunque non può avere valori
impressioanti come in una città , comunque molto dalle abitudini delle persone
e dai dispositivi che hanno nelle loro abitazioni.
La normativa sul wi-fi parla chiaro, e dice che se la potenza di un dispositivo
in uso e' di 10 millesimi di watt, allora si ha diritto ad applicare un'antenna
esterna che abbia un massimo guadagno di 20 db isotropici, ma nonostante la
normativa, anche quelli che hanno 300 millesimi di watt applicano antenne
esterne e li mettono sul tetto del condominio per creare delle reti wireless.
Io non ci vedo nulla di male nell'usare delle antenne esterne per fare delle
reti wireless, che permettano a chiunque di usare una rete locale per
sperimentazione dei protocolli di trasmissione e navigazione su internet.
Ma la normativa vuole che se si attraversa un'area privata, e si finisca in un
fondo pubblico, interconnettendo reti pubbliche e private, si deve chiedere
l'autorizzazione al ministero delle comunicazioni.
Come gia' esposto ritengo cio' una violazione della liberta' d'espressione,
piu' che un articolo di legge mi sembra l'applicazione di una direttiva FASCITA
che solo Maurizio Gasparri poteva introdurre nel decreto âGASPARRIâ, non a
caso Gasparri e' di Alleanza Nazionale ex partito di dottrina FASCISTA, non a
caso era nel governo Berlusconi.
Posso inoltre dire che tali limitazioni sono una violazione della Carta dei
Diritti dell'Uomo,
una violazione della Costituzione Italiana Art.21 e art 447 del 2001 in ambito
di Radiocomunicazioni.
Silvio Berlusconi è la brutta copia di Benito Mussolini e le leggi
fascistissime sul digitale terrestre e trasmissioni le ha fatte Maurizio
Gasparri, quandi tutto filava liscio, fiche' Sabina Guzzanti non ha sollevato
il caso con Rai8Ot.
Comunque riprendendo il discorso sul wi-fi almeno dove non c'e' alcuna
applicazione commerciale, ma di sola sperimentazione e dunque uso no-profit
ritengo sia giusto dare la possibilita' di creare reti wireless.
Il bello e' che mentre si sta cercando ancora di applicare il wi-max, ora
stanno correndo ai ripari col wi-fi, quando Maurizio Gasparri diceva che aveva
poco successo e poco percorso di interconnessione.
Nel resto del mondo si e' arrivati a 500 Km di distanza fra un punto e l'altro
col wi-fi, mentre in Italia si parla di 305, 310 Km.
Ed ora i gestori telefonici cercano di venderlo, ma come si puo' vendere
qualcosa che e' libero ?
E' libera anche la sperimentazione, dunque non si puo' vendere, tanto che TIM
rinuncio' a vendere il wi-fi perche' lo riteneva poco sicuro.
Venissero a vedere le realta' dei gruppi che conosco io e come lavorano sul
wi-fi un intero team di sviluppo che collabora con altri personaggi in altre
parti del mondo e che hanno fatto del wi-fi un modo di trasmissione sicuro
senza doversi porre problemi di accounts, passwords, logs, mac addresses,
contenuto di cio' che si trasferisce....
Andrebbero fatte meno leggi restrittive e far esaminare le cose da persone
competenti in materia, che nulla hanno a che spartire con le multinazionali,
che non interagiscano con sistemi operativi tipo winzozz....
E' ovvio che se hai winzozz hai bisogno di controllare tutto cio' che avviene,
ma con i sistemi operativi di tipologia UNIX-like, consolidati da ben 41-42
anni, quali problemi vuoi incontrare nelle trasmissioni se sono nati
principalmente come sistemi operativi servers ?
La sicurezza e' di casa, winzozz e' troppo instabile, insicuro, bucabile..... e
troppo giovane.
E poi come e' gia' successo in Cina e' stata scoperta una *.dll ComToolKit.dll
che spia ogni cosa si faccia, inoltre ogni volta che si usa windows media
player, sanno benissiomo cosa si sta guardando e questa sarebbe la sicurezza ?
La privacy ? Ma per favore, leviamoci di testa winzozz e macozz.
Per qunto mi riguarda io se dovessi attendere la Sinistra Arcobaleno che faccia
applicare il wi-fi, wi-max, il software libero nella pubblica amministrazione,
starei ancora ad aspettare.
Forse vincera' o non vincera', non e' importante, ma ai fini lavorativi io uso
GNU/linux Debian dal 2002 e in diverse occasioni ho chiesto a persone vicine
all'ex ministro all'ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, se era disposto ad aprire
l'evento del JavaDay 1 Dicembre 2007 a Via della Vasca Navale Roma3.
Non sono mai stato raggiunto da una risposta ne affermativa, ne negativa, ma la
cosa piu' dolente e' che non solo non ha aperto l'evento, ma lui che a Primo
Piano disse che era a favore del Software Libero, non si e' mai fatto vedere in
nessuna occasione presso le Universita' Italiane, cosi' come Antonio Di Pietro
dell'Italia dei Valori, che firma a favore del Software Libero e poi scompare
nel nulla, lo stesso dicasi per Beatrice Magnolfi.
Per non parlare di quel delinquente di Fabio Mussi che prima era nei DS, poi
nella Sinistra Democratica ed infine con la Sinistra Arcobaleno.
Proprio lui assieme a Nicolais.... ha fatto avere a Microsoft un contributo a
fondo perduto di 8.835.400 euro per l'informatizzazione del centro
universitario di Trento.
Trento e' solo sulla carta Italiano, poi e' una regione a statuto speciale,
dunque perche' i contributi li deve dare Roma LADRONA ?
Perche' poi dobbiamo regalare alla Microsoft somme di oltre 200 milioni di euro
?
Forse si sara impoverita con tutte le multe che deve pagare ?
Una volta per sempre si chiede di metter fine a questo continuo sperpero del
denaro dei contribuenti, che, nel 90% dei casi, finisce nelle mani di microsoft
e le sue partnerships.
Con l'ultima finanziaria 2007, sono stati destinati al Centro di Trento, ben
8.835.400,00 ⬠da elargire durante il 2007, 2008, 2009.
Si chiede pertanto di bloccare tale erogazione di fondi, sottolineo inoltre,
che per il software libero erano stati destinati ben 10.000.000 â¬, non 1
centesimo di ⬠e' stato erogato, nonostante la finanziaria 2007 lo
prevedesse.
Si e' sempre detto di voler usare il software libero in Italia perché crea:
condivisione del sapere, libero scambio del software, forma mentis, sviluppo
software, posti di lavoro.
Cio' permette di risparmiare ed usare in modo migliore i fondi dell'Unione
Europea e del Governo Italiano.
Si preferisce pero' sperperare e a tal proposito, il Centro di Trento, e' un
esempio di erogazione di fondi non tassati, destinati a Microsoft (una
multinazionale che la fa da padrone in tutto il mondo, pensando di poter
imporre il suo sistema capitalistico ovunque).
Le tasche dello Stato Italiano sono vuote, ma gli ultimi governi si sono dati
molto da fare, per finanziare Softwares Non Liberi costringendo cosi' la
Pubblica Amm.ne a rinnovarsi continuamente.
Con il gettito di fondi che si regalano alle software e/o hardware houses:
microsoft, ibm-nazista, sun microsystems, apple cupertino.inc, adobe,
macromedia..... si potrebbero: ammodernare le scuole, università , centri di
ricerca, acquedotti, sistemare le strade, illuminazione stradale, raccolta
differenziata dei rifiuti, acquisti di centrali elettriche che eroghino energia
solare ... si possono formare docenti sul software libero ed il riuso
dell'hardware, finanziare progetti no-profit, sperimentazione sul wi-fi e
wi-max portati avanti da singoli o teams che cooperano, sviluppano, e che
operano nell'illegalita', a causa di una legge che limita la liberta'
d'espressione.
Si chiede dunque di prendere contatto con tutti quei singoli e gruppi che
lavorano no-profit, per lo sviluppo delle reti wi-fi, wi-max, studio protocolli
di trasmissione .... al semplice uso di sperimentazione ed integrazione con
sistemi operativi liberi quali GNU/linux, GNU/HURD, GNU/Darwin, GNU/KFreeBSD,
GNU/NetBSD, FreeBSD, NetBSD, OpenBSD e di coinvolgerli nella formazione
studentesca ed universitaria, provvedendo a finanziarli con equi contributi
tali da poter portare avanti le sperimentazioni e potersi sostenere
economicamente mese dopo mese, sia che si abbia a che fare con Diplomati,
Laureati che lavorino o non lavorino nell'ambiente universitario e che
collaborano per tali scopi.
Saluti, paolo del bene [EMAIL PROTECTED]
http://www.gnu-linux.it #bsd-history #gnu-linux.it GNU/linux-history
irc.freenode.net
membro associato di : http://fsf.org http://www.fsfeurope.org
P.S: si apprende inoltre che la canalizzazione del wi-fi dal canale 1 all'11 è
valida solo negli Stati Uniti, e dunque dal canale 11 al canale 15 si può
usare liberamente il wi-fi in Europa.