Il processo legislativo anche se si trova in rete e' di difficile
leggibilita' (a meno di non essere addetti ai lavori, percio' e'
importante che vi siano al PE parlamentari, gruppi politici e funzionari
di fiducia). Proviamo a riassumere e fare un po' di chiarezza, anche
perche' questo processo dovremo seguirlo molto da vicino nelle prosime
settimane.
Vi sono due documenti associati il cui processo istituzionale e' in
corso e associati proseguono (proseguivano?) il processo legislativo:
A:
il rapporto Medina (un rapporto di iniziativa / libro bianco)
Commission's report on the application of Directive 2001/29/EC on the
harmonisation of certain aspects of copyright and related rights in the
information society
http://www.europarl.europa.eu/oeil/FindByProcnum.do?lang=en&procnum=INI/2008/2121
B:
il pacchetto telecom (la proposta legislativa)
Electronic communications: common regulatory framework for networks and
services, access, interconnection and authorisation ("Telecoms Package"
[amend. Directives 2002/19/EC to 2002/21/EC])
http://www.europarl.europa.eu/oeil/file.jsp?id=5563972
Il rapporto Medina fornisce "la giustificazione ideologica" e gli
indirizzi che verranno poi implementati nella giurisdizione con le
direttive.
Secondo "la quadrature du net"
http://www.laquadrature.net/en/copyright-dogmatism-temporarily-kicked-out-european-parliament
vi sono indiscrezioni che il PE abbia deciso di congelare l'approvazione
del rapporto Medina, probabilmente a dopo le elezioni. Al momento si
tratta solo di una indiscrezione (che potrebbe essere anche stata
diffusa ad arte), che inoltre fa riferimento alla commissione
parlamentare LIBE (liberta' pubbliche) , che non ha nulla a che fare con
il rapporto Medina, ma e' di competenza della comissione JURI
(giuridica) che il 20/1 lo ha adottato
http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=REPORT&mode=XML&reference=A6-2009-0017&language=EN.
Il rapporto Medina e' ancora in agenda nella plenaria del 12/3.
Il rapporto e' "Awaiting EP decision, 1st reading or one reading only ".
Cio' vuol dire che vi e' gia' l'accordo con il Consiglio, e quindi a
meno che non passino emendamenti che ne stravolgono il testo, basta una
sola lettura (ossia quella del 12/3) per farlo passare. Si potrebbe
fare in modo che vengano presentati tali emendamenti. Scadenza per la
presentazione il 5 Marzo, ossia devono arrivare e ai gruppi per il 2
Marzo. I gruppi purtroppo credo siano solo il gruppo Verde e il GUE/NGL,
visto che il relatore e promotore appartiene al PSE e il PPE e ALDE sono
sempre stati paladini di questa stretta. Poi si dovrebbe intervenire
individualmente sui parlamentari di tutti i gruppi affinche' li votino.
Il rapporto Medina e' un quadro teorico/ideologico, quindi puo'
tranqullamente essere rinviato ad un secondo tempo per ragioni di
opportunita', facendo intanto passare il pacchetto telecom.
Va comunque bloccato perche' e' la base per ulteriori legislazioni.
Quindi quello che quasi sicuramente passera' prima dello scioglimento
del Parlamento per le elezioni, (a meno di una efficace compagna europea
e di massa) e' il Pacchetto Telecom
Il Pacchetto telecom infatti sta proseguendo mooolto rapidamente il suo
percorso: il Consiglio ha espresso la sua posizione comune il 16/2 ; la
Commissione Europea ha emesso una comunicazione il giorno dopo, e il
comitato responsabile ha fornito il draft solo 2 giorni dopo (il 19/2)
e' in agenda in Commissione Parlamentare il 31/3 e verra' votato in
seconda lettura nella plenaria del 21/4. La data e' indicativa. Anche
perche' passerebbe comunque automaticamente entro 60gg dalla posizione
comune del Consiglio.
Quindi afinche' non passi il pacchetto telecom occorre che un
emendamento di rigetto, che venga poi votato dalla maggioranza degli
eurodeputati presenti.
Emendamenti minori, verrebbero accettati dal Consiglio per far passare
il pacchetto.
Che fare ? Individuare nei gruppi parlamentari chi puo' proporre gli
emendamenti. Fare una campagna di informazione in rete. mirata sui
parlamentari eletti, che vogliono essere rieletti, e notificare che
verra' reso noto come avranno votato. Fare una campagna sui prossimi
candidati. Magari condotta indipendentamente da ogni
organizzazione/gruppo/lista/associazione , ma con un sito di
informazione comune al quale riferirsi e che listi tutte le associazioni
che conducono la battaglia, e fornisca i documenti (che andrebbero letti
e discussi).
roberto e perla