Perfavore leggetelo tutti e diffondetelo, è importante: se la cosa va avanti senza cambi di direzione diventerà molto difficile flashare firmware opensource (OpenWRT, PfSense, DD-WRT) su tutti quei dispositivi che sono dotati di una scheda wireless.
Nemesis On 04/26/2016 08:34 AM, Nemesis wrote: > Nuovo post sul blog (Ninux.org Wireless Community): > > 'EU contro i firmware open source: fai sentire la tua voce' di Nemesis > > Una direttiva dell'Unione Europea approvata nel 2014 rischia di avere > conseguenze molto negative per chi utilizza firmware open source come OpenWRT > e DD-WRT. > > Abbiamo firmato e tradotto un'iniziativa della Free Software Foundation Europe > che mira ad informare e sensibilizzare le comunità e le aziende colpite dalle > conseguenze negative ad unire le forze per fare pressione a livello nazionale > ed > Europeo affinchè vengano introdotte delle eccezioni che permettano di mitigare > i rischi di questa direttiva. > > Joint Statement on #RadioLockdown Directive with 23 organisations. Read why > the > #RadioDirective threatens all of us: https://t.co/K8u5Hvce8d > — FSFE (@fsfe) April 11, 2016 > > > Segue la traduzione dell'iniziativa di Free Software Foundation Europe. > Direttiva EU per blocco dispositivi radio > I segnali radio sono dappertutto e sempre più dispositivi li utilizzano, wifi, > reti cellulari, GPS. Di pari passo aumentano anche le normative sull'utilizzo > di > tali segnali radio. > Ora, una direttiva Europea punta a rivedere ed estendere le regolamentazioni > chiedendo ai produttori di apparecchiature radio di controllare che i software > dei propri dispositivi rispettino le norme. > A prima vista può sembrare ragionevole ma la direttiva ha delle implicazioni > fortemente negative per i diritti degli utenti, per il Software Libero, per la > concorrenza leale, per l'innovazione, per l'ambiente e per il volontariato - > perlopiù senza benefici altrettanto grandi, sfortunatamente. > > Molte organizzazioni e aziende hanno firmato una Dichiarazione Congiunta > contro > la Direttiva per il Blocco degli Apparati Radio in cui abbiamo formulato > diverse proposte rivolte alle istituzioni Europee e agli stati membri > dell'Unione con dei punti concreti per risolvere tali problematiche. > La direttiva in sintesi > Nel maggio 2014 il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo hanno approvato > la > Direttiva 2014/53/EU sui dispositivi radio. Gli scopi principali della > direttiva > sono l'armonizzazione delle regolamentazioni esistenti, il miglioramento della > sicurezza dello spettro radio e la tutela della salute. > > Tutti gli stati membri devono recepire la direttiva nelle loro legislazioni > nazionali entro il 12 Giugno 2016 con un periodo di transizione di un anno. I > paesi solitamente hanno un certo margine interpretativo nel processo di > attuazione. > La direttiva di per sè non è male e in generale sosteniamo il suo obbiettivo. > Tuttavia, riguardo alla valutazione di conformità del software, sembra che i > legislatori abbiano svantaggiato in modo sproporzionato i diritti degli > utenti e > la concorrenza leale. > > Infatti, ad essere interessati dalla normativa sono quasi tutti i dispositivi > in > grado di inviare e ricevere segnali radio (Wifi, reti cellulari, GPS). > L'articolo 3.3(i) è il punto cruciale: i dispositivi radio devono supportare > "alcune caratteristiche che impediscono di introdurre un software > nell'apparecchiatura radio, se non è stata dimostrata la conformità della > combinazione dell'apparecchiatura radio e del software". Questo implica che i > produttori di dispositivi radio dovranno valutare la conformità alle normative > in materia (ad esempio relativamente a frequenza e potenza del segnale) di > ogni > software che può essere utilizzato sui loro dispositivi. > I pericoli per il Software Libero > La Direttiva 2014/53/EU sui dispositivi radio avrà ricadute negative sugli > utenti e sulle aziende. Poichè i produttori di apparecchiature radio dovranno > controllare il rispetto delle norme da parte di ogni software (Art. 3.3(i)), > ci > aspettiamo che diventi difficile o quasi impossibile per utenti e aziende > l'utilizzo di software alternativo sui dispositivi acquistati - router, > cellulari, schede wifi e i portatili che le integrano, o quasi tutti i > dispositivi dell'internet delle cose (IoT) in futuro. > > Questo, oltre ad essere un onere per i produttori, costituisce anche una > violazione del diritto a scegliere da parte degli utenti. > Gli utenti saranno costretti ad usare il software sviluppato dai produttori e > non potranno più scegliere hardware e software separatamente. Questo aspetto è > cruciale perchè i software alternativi, sopratutto il Software Libero, spesso > soddisfano specifici requisiti di sicurezza, caratteristiche tecniche, > aderenza > a standard o determinati requisiti legali. > > Lo status quo erige delle barriere che rendono la vita difficile a quegli > utenti > che vogliono avere pieno controllo del loro software e del loro hardware. Un > numero crescente di dispositivi usa i segnali radio, fra questi alcuni > dispositivi sensibili come cellulari, computer, apparecchiature domestiche, > dispositivi per il collegamento ad internet di utenti domestici e aziende. Per > il bene della sicurezza e della concorrenza leale dobbiamo permettere che le > persone siano sempre in grado di scegliere quale software installare sui > propri > dispositivi senza impedimenti aggiuntivi, purchè il software scelto rispetti > le > norme in vigore (vedere il paragrafo sulla sicurezza). > > Gli effetti negativi sono già visibili. Diversi produttori hanno già > implementato nei loro dispositivi controlli sul software installato. Questi > controlli sono eseguiti per mezzo di software proprietario integrato e non > rimovibile, software che non rispetta i diritti degli utenti e la loro > richiesta > di maggior controllo sui propri dispositivi. > In futuro temiamo l'impiego di controlli più invasivi, in grado non solo di > controllare il software utilizzato ma anche, ad esempio, l'esatta posizione o > il > comportamento dei propietari. Alla fine sarà sempre più difficile, se non > impossibile, liberarsi da software che va contro i nostri interessi, come ad > esempio spiare un utente o un'azienda. > I pericoli per la concorrenza > Ci sono molte aziende che dipendono dall'uso di software alternativo e > Software > Libero sui dispositivi radio. Fra questi i WISP (Wireless Internet Sevice > Provider), gli sviluppatori di sistemi operativi mobile orientati alla > sicurezza > e i programmatori che lavorano a firmware personalizzati o più efficienti su > determinati hardware preesistenti. Tutti questi soggetti si troverebbero > svantaggiati nei confronti dei grandi produttori e del loro software > pervasivo. > I software alternativi sono la base dei prodotti di molte aziende e dovremmo > evitare che vengano penalizzati. > > Ci aspettiamo effetti negativi sopratutto sulle piccole e medie imprese. Primo > per il pericolo che la conformità del loro software non venga valutata dai > produttori o quantomeno che venga valutata con grossi ritardi. Secondo a causa > degli alti costi che le grandi aziende devono sostenere per verificare > scrupolosamente ogni firmware (vedere citazione 29 all'inizio della > direttiva). > Questo si ripercuoterà negativamente anche sulle startup. > > Dal punto di vista legale ci aspettiamo problemi con le licenze esistenti, ad > esempio con la licenza GNU GPL. Questa licenza richiede che tutte le parti del > software vengano rilasciate con la stessa licenza o con una licenza > compatibile. > I produttori che si troveranno a dover includere software propietario > potrebbero > infrangere i termini della licenza GNU GPL. Questo costringerebbe i produttori > che non possano o non vogliano includere software propietario a riscrivere da > zero gran parte del codice, cosa che sarebbe impossibile per molte aziende e > che > rappresenterebbe un serio freno allo sviluppo. > Innovazione, volontariato, sostenibilità > Se la direttiva entrerà in vigore senza le necessarie eccezioni (vedi sotto) > avrà effetti negativi sulle condizioni basilari per l'innovazione. Si > progredisce imparando dagli sviluppi passati e muovendosi verso nuovi > percorsi. > Se tutti i dispositivi per le comunicazioni sono bloccati lo sarà anche una > enorme parte dell'innovazione. > > Lo stesso vale per iniziative di beneficenza e organizzazioni che dipendono > dall'uso di software custom sui proprio dispositivi. L'impegno di associazioni > di volontariato, ad esempio Freifunk, che aiuta le persone bisognose a > connettersi ad internet, diventerebbe vano o comunque severamente > svantaggiato. > Poichè siamo sicuri che non fosse intenzione delle istituzioni Europee creare > questi problemi, chiediamo che siano apportate delle modifiche a nostro avviso > necessarie. > > Inoltre l'uso di software alternativo su dispositivi radio (e non) promuove > un'economia sostenibile. Ci sono molti dispositivi ancora perfettamente > funzionanti ma non più aggiornati dai produttori. Nella maggior parte dei casi > il Software Libero garantisce un periodo di supporto più lungo, ciò evita che > gli utenti e i clienti debbano dismettere dispositivi elettronici ancora > funzionanti. Inoltre, questo migliora anche la sicurezza degli utenti dato che > l'hardware più vecchio continua a ricevere aggiornamenti di sicurezza anche > dopo che un produttore smette di supportarlo. > Parliamo di sicurezza > Siamo a favore dell'obiettivo della direttiva che mira a migliorare la > sicurezza > dei dispositivi radio, ma non a scapito delle libertà dell'utente e della > sicurezza in altre aree. Primo, installare software alternativo nella > maggioranza dei casi aiuta a migliorare la sicurezza del dispositivo. Secondo, > siamo convinti che regolamentazioni così severe non siano necessarie per i > classici dispositivi consumer con potenza trasmissiva limitata. Terzo, > crediamo > che tali restrizioni tecniche non fermeranno le persone intenzionate a violare > le norme vigenti in materia di radio frequenze. In particolare i progetti > firmware del Software Libero sono molto avanzati in termini di misure di > sicurezza, non ultimo perchè gli errori tecnici vengono risolti rapidamente in > modo collaborativo e trasparente. Le soluzioni software alternative hanno > perlopiù cicli di supporto più lunghi di quelli del firmware della casa > madre. > > Molti progetti di Software Libero che sviluppano firmware per dispositivi > consumer rispondono alla richiesta di maggior sicurezza e funzionalità in > genere non presenti nei firmware originali. > Allo stato attuale la direttiva svaforisce la sicurezza dei dispositivi radio > e > impedisce ad utenti e aziende la scelta di software più sicuro. Se il software > di un dispositivo violasse realmente le normative sulle radiofrequenze, > sarebbe > molto più efficiente supportare gli autori del software piuttosto che limitare > l'indipedenza degli utenti su vasta scala. > Le nostre proposte > Abbiamo formulato diverse proposte all'Unione Europea e agli Stati Membri. > Molte > organizzazioni e aziende che supportano questi obiettivi hanno firmato una > Dichiarazione Congiunta contro la Direttiva per il Blocco degli Apparati > Radio. > Invitiamo anche la tua organizzazione o azienda ad esprimere la sua opinione. > Cosa ci aspettiamo dalle Istituzioni dell'UE > Chiediamo alla Commissione Europea di adottare atti delegati - come permesso > dal > Parlamento Europeo e dal Consiglio (articolo 44) - che attuino una delle due > proposte: > > fare delle eccezioni per tutto il Software Libero non sviluppato dai > rispettivi produttori di dispositivi radio ma da altre aziende o individui; > mantenere la responsabilità per le modifiche effettuate al prodotto > certificato a carico dell'utente e non del produttore. L'utente è già > responsabile del rispetto delle normative se effettua cambiamenti hardware, > quelli software non dovrebbero essere trattati diversamente. > > Cosa ci aspettiamo dagli Stati membri dell'UE > Chediamo ai leglislatori degli Stati membri di: > > interpretare le disposizioni della direttiva in modo tale che il > Software > Libero possa essere ancora installato su dispositivi radio senza > discriminazioni, e che siano salvaguardati i diritti degli utenti. Come > indicato > alla citazione 19 nell'introduzione della direttiva, i fornitori di software > di > terze parti, come i progetti di Software Libero, non dovranno essere > svantaggiati; > assicurarsi che i piccoli e i medi produttori non siano gravati > eccessivamente > dall'obbligo di valutare la conformità di tutti quanti i software alternativi; > assicurarsi che gli utenti non siano costretti ad installare software > non > libero. > > Fonte: EU Radio Lockdown Directive - Free Software Foundation Europe. > > https://blog.ninux.org/2016/04/26/eu-contro-i-firmware-open-source-fai-sentire-la-tua-voce/ > > (messaggio generato automaticamente) > > _______________________________________________ > Wireless mailing list > Wireless@ml.ninux.org > http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless > _______________________________________________ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless