> tanto chiaro non era

io ho scritto una e-mail in cui ho spiegato trasparentemente tutto l'iter
seguito per la traduzione delle licenze. Che poi è l'iter imposto da CC.org

> cmq che senso ha fare una mailing list di lavoro
> se poi ognuno va per la sua strada? Sarebbe stato "carino" socializzare
> le traduzioni o, per esempio, inviare le traduzioni insieme alla
> presentazione che stiamo estenuantemente approvando qui.

>> Saranno loro stessi a pubblicarla non appena il PoliTo invierà il
>> contratto firmato.
> 
> che contratto? Firmato da chi?

Ho anche scritto che la traduzione, come richiesto da CC.org, è stata
spedita a Christiane (responsabile di iCommons) perché venisse pubblicata e
discussa. La stessa Christiane ci ha esplicitamente comunicato che la
licenza verrà pubblicata ESCLUSIVAMENTE quando il Politecnico di Torino/Cnr
firmerà il contratto (mou). Non chiedetemi perché, ma è così. Se avete
rimostranze fatele a CC.org
Ripeto anche che è la stessa CC.org che richiede OBBLIGATORIAMENTE una
partner instituition in Italia a cui fare riferimento e che sono stati loro
stessi a proporre il Poliecnico di Torino/Cnr in quanto il Prof. Ricolfi è
amico di Lawrence Lessig, inventore delle CC.

Io sono francamente stanco di dover sempre riscrivere le stesse cose. Spero
sia l'ultima volta. Ho contattato questa lista perché speravo di trovare
gente disposta a collaborare in modo produttivo, non a polemizzare su ogni
cosa. Credo anche di aver dimostrato apertura e trasparenza (o almeno queste
erano le mie intenzioni).
Se poi i tempi di attivazione sono lenti per questioni burocratiche del
Cnr/Politecnico di Torino - CC.org (con cui tra l'altro non abbiamo nulla a
che vedere ne io ne Antonio) non so che dirvi.
Potrei solo scusarmi di essere stato un mese a Roma (sono tornato a casa
solo oggi), di aver avuto problemi a connettermi e a controllare le e-mail:
ma mi parrebbe assurdo.
Ma non posso tollerare questo clima di diffidenza e continue accuse.
Che la gente si legga bene le e-mail e si informi prima di aprire bocca a
sproposito.

Ringrazio invece chi ha contribuito in modo costruttivo, anche se con pareri
contrastanti con i miei, alla discussione sul coinvolgimento delle
associazioni all'iniziativa. Spero si continui a collaborare con questo
spirito.

> Inoltre la presentazione e' una call all'universo dei siti internet
> italiani per ampliare la base d'uso delle Creative Commons, NON una
> presentazione a Politecnico o CNR (ammesso che voglia dire qualcosa).
> Se ho capito male, ma la ritengo assolutamente inutile.

La presentazione l'ho proposta io al fondatore della ML in quanto credo sia
giusto presentare e far conoscere ufficialmente questa lista non ufficiale
al Politecnico di Torino/Cnr, visto che saranno loro i coordinatori
approvati da CC.org
Che poi possa essere tramutata in un'altra lettera "call all'universo dei
siti internet italiani per ampliare la base d'uso delle Creative Commons" è
un'altra storia.

> chi sono gli "esperti" coinvolti? Che tempi avra' la lavorazione? A
> quale punto di arriva si vuole arrivare?

Non lo so. Saranno i responsabili di CC.org a comunicarcelo. So che la lista
di discussione sarà aperta a tutti, ma essendo un lavoro di lima su un
codice legale credo sia sensato che partecipino principalmente esperti di
diritto. Lo scopo è quello di ottenere un testo legale valido anche in
Italia. Io stesso non saprei come intervenire.

>> Credo che se anche vi dichiaraste interessati a
>> tradurle, la stessa Christiane ve lo sconsiglierebbe. Non capisco
>> proprio perché vi ostiniate a voler lavorare per nulla.
> 
> alla faccia dell'essere Open (al di la' dell'educazione che non si sa
> nemneno dove stia di casa). Se e' questa la gente che sostierra' in
> Italia il Copyleft mi sa che ci ritroveremo con le solite 4 tangenti e
> nulla di concreto.

Mi spiace ma hai frainteso. Si tratta di una traduzione IDENTICA nei
contenuti delle licenze originali di CC.org
Visto che è già stata tradotta, ritradurla sarebbe un lavoro inutile. Ora
basta un lavoro di correzione di eventuali errori nella traduzione e un
lavoro di lima per esperti legali per l'adattamento alla legislazione
italiana ed europea.
Basta attendere che il PoliTo firmi il contratto e a breve la bozza di
traduzione della licenza verrà pubblicata e chiunque potrà commentarla.
Più aperto di così??!! E basta con le accuse!

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