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 Questo pomeriggio (26 Marzo), allo scadere dell'ultimatum consegnato
 lunedi` scorso al rettore Decleva, 200 studenti si sono ritrovati
 nell'atrio dell'Universita` Statale di Milano per un'assemblea contro la
 guerra.
Le Reti universitarie contro la guerra hanno tentato di occupare
pubblicamente l'ex Cipec,spazio storico delle realta` pacifiste milanesi, sgomberato 
piu` di un
anno fa.Abbattendo simbolicamente il muro dell'indifferenza che tenta di far
tacere un'importante esperienza cittadina, si e` voluto riaprire
concretamente uno spazio pubblico di confronto, discussione, azione e
comunicazione.All'interno dello spazio si voleva animare un Media Center temporaneo per
la durata del conflitto in Iraq fornendo un'informazione indipendente  e
critica nei confronti della propaganda guerrafondaia che ci viene proposta
dai media ufficiali.Questo tentativo e' stato represso dall'intervento spropositato 
della
Questura di Milano, la cui dialettica e' stata degna del clima
interventista di questi giorni: "allontanatevi e abbandonate subito lo
stabile, altrimenti procederemo con la celere"Sottolineamo che  il gruppo di studenti 
che si apprestava ad aprire questo
spazio di pace raggruppava circa duecento givani i quali difronte a tale
aggressione non hanno potuto che indietreggiare proteggendo se stessi e la
possibilita' di mantenere il senso politico dell'iniziativa nei termini
collettivamente decisi.Scortato da diversi cordoni e camionette dei carabinieri un 
corteo ha
raggiunto l'esperienza gemellata oggi inaugurata  dal Milano social Forum
in Piazza dei  Mercanti.Il potenziale espresso oggi non si esaurisce qui, ma prosegue 
verso la
costruzione di un mediacentre, domani alle h 14.30 in aula A,
Universita'[EMAIL PROTECTED]
Reti Universitarie contro la Guerra - [EMAIL PROTECTED]

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