Ma Berlusconi avrebbe salvato Moro? lanfranco caminiti E Prodi? E Fassino? E Rutelli? E Follini? E Cofferati? E Bertinotti? Lo avrebbero salvato, loro? Come si sarebbe comportato il quadro politico attuale di fronte la terribile tragedia del rapimento di Moro e della "questione cruciale" da esso posto: trattare con i brigatisti, e derogare dallo Stato sotto un ricatto e una violenza, o "salvare lo Stato"? Vi sarebbe ancora - magari anzi irrobustito e convincente - un "partito della trattativa"? Excusatio non petita: mi rendo conto dell'assoluta futilità e stupidità di un simile esercizio retorico, e non ho alcuna intenzione di introdurre un elemento di "gioco", laddove anche sembrasse solo speculativo. Le situazioni storiche sono assolutamente differenti e incomparabili, l'Italia tutta è assolutamente differente e incomparabile. Che esista ancora un terrorismo latente - benché in un "mare" prosciugato - è forse l'unico paradossale filo di continuità. E pure, per quel tanto che quella tragedia rappresentò - "il mio sangue ricadrà su di voi" - ovvero la rappresentazione di una questione cruciale per lo Stato, essa dovrebbe significare anche una sua validità fuori dal tempo, non nel senso di "a-storico", ma, al contrario, come è proprio delle tragedie, di "costituzionale", di sempre-valido. Così dovrebbe essere. Ma se così non fosse…
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