Il giorno 21 marzo 2018 18:17, picomiles <antonino.gala...@gmail.com> ha
scritto:

> Salve a tutti,
>
> le questioni sollevate nell'intervento di avvio del thread, sono molteplici
> ed articolate e non posso rispondere a ciascuna di esse (in parte per
> questioni di tempo).
>

Grazie per aver notato il messaggio. Capisco che tu non abbia il tempo di
rispondere (ma hai risposto largamente). Non accetto però che tu commenti
cose che non hai letto, come è evidente da alcune tue frasi. Commento più
nel dettaglio in linea.

Mi limito solo ad osservare che i titoli di ciascuna sezione esprimono già
> in partenza un giudizio negativo sull'iniziativa
>

Vedo che (non) hai colto i diversi punti in cui dico che non mi interessa
parlare dell'iniziativa come "buona" o "cattiva". Vedo anche che esprimere
una critica *alle modalità del progetto* è stato interpretato come un
"giudizio negativo" rivolto a quanto pare allo spirito stesso
dell'iniziativa - giudizio negativo che non solo non ho espresso, ma che ho
negato più volte.

Per somma precisione: mi rimane la confusione cui ho accennato nel post
scriptum, ma questo non è assolutamente un giudizio sull'iniziativa in
generale.

- Un progetto non adatto a OSM
> - Un problema che non va risolto in OSM
> - Pratiche scorrette minano la credibilità di OSM
> - Una presentazione dei lavori poco professionale e credibile
>

Se avessi letto anche il testo, oltre ai titoli, avresti notato come le mie
critiche riguardano esclusivamente il metodo e non il merito. Ma i titoli
stessi non sono negativi: "non adatto" non significa certo "insufficiente"
o "inadeguato", e le "pratiche scorrette" a cui mi riferivo non sono certo
gli obiettivi del progetto, ma un intervento suggerito da Giovanni
Cascafico, su cui poi lui stesso ha confermato di essersi espresso male.

Iniziando con l'osservare che il contributo dei mappatori al verificarsi di
> calamità naturali così come in altre situazioni non può, a mio giudizio,
> essere riduttivamente considerato "osservazione" e non "azione".
>

Mappare gli edifici in una città colpita da un terremoto mi sembra
esattamente "osservazione". "Azione" sarebbe andare nella città colpita dal
terremoto a portare acqua e viveri e a estrarre persone dalle macerie. Per
quanto il contributo dei mappatori sia utile (talvolta imprescindibile) per
i soccorritori, non dimentichiamo che il mappatore non fa altro che
descrivere una situazione di fatto, e di certo non la modifica, né detta
linee guida o leggi per modificarla in futuro. Chi salva le vite non è il
mappatore...

Si agisce seguendo la propria indole politica anche quando decidiamo di
> mappare per aiutare una popolazione colpita da una catastrofe, dicevo, ma
> tra di noi potrebbe anche esserci chi preferisce che i migranti affoghino
> nel Mediterraneo piuttosto che sbarcare in Italia o che vengano trattenuti
> nei campi libici o altro ancora; può esserci anche chi è razzista così come
> può esserci chi non lo è.
>

Il nodo del discorso è che io mappatore segno che in un certo punto di
Lampedusa c'è un centro di accoglienza per immigrati. Poi, personalmente
sono libero di credere che debbano esser lasciati morire in mare oppure che
li si debba ospitare nelle case, ma questo pensiero è ortogonale a OSM. OSM
deve *osservare* che il centro esiste ed è lì; a OSM non interessa se è
giusto o meno che quel centro esista o sia lì.


> Se poi si utilizza OSM per mappare le scuole o le strade italiane che
> portano ancora quel nome, dove sta il problema? O forse ci si sente urtati
> dal progetto perché la si pensa diversamente? Questo a me sembra evidente
> già dalla scelta dei titoli di cui sopra.
>

Se avessi letto oltre i titoli, avresti visto che il problema non è
"mappare le scuole o lo strade che portano ancora quel nome". Primo, perché
le scuole e le strade sono già mappate, correttamente, sia come geometria
(o almeno topografia) sia come denominazione, ed è giusto che siano mappate
perché esistono; il progetto non fa altro che contarle e censirle. Secondo,
perché il problema di cui parlavo è il cambio di denominazione, cosa che in
nessun caso deve aver luogo su OSM prima che nella realtà (come ha
convenuto anche Giovanni Cascafico, in seguito ai suoi chiarimenti).


> La cosa grave è che, dietro un'apparente neutralità, si stanno dicendo una
> serie di inesattezze che di fatto mettono solo (intenzionalmente?) in
> cattiva luce il progetto; si stanno mappando strade e scuole, cosa c'è di

male? Perché si pensa che il problema lo debba risolvere OSM? Che cosa lo fa
> pensare? E che senso ha questa "preoccupazione"? Non è sufficientemente
> chiaro che si stanno solo usando degli strumenti liberi per meglio
> rappresentare quella che per alcuni è percepita come una questione di certa
> importanza da affrontare? Quali sono le pratiche scorrette messe in campo
> che minano la credibilità di OSM? Qui mi pare che si stia semplicemente
> calunniando chi si è dedicato al progetto.


Come sopra: tutte le tue domande hanno una risposta nel mio messaggio
iniziale. Basta leggerlo per accorgersi che non dico quello che tu sostieni
io abbia detto.


> E ancora, si insiste sulla scarsa
> professionalità e sulla credibilità di chi ha lavorato al progetto,
> calunnie
> gratuite ed ingiustificate solo per screditare un progetto in cui nulla di
> scorretto è stato fatto. Nessuno si è inventato nulla, nulla è stato
> alterato fraudolentemente e anzi in talune circostanze sono state corrette
> situazioni ambigue o sbagliate senza alcuna leggerezza e con molta
> responsabilità.
>

Come sopra: basta leggere per vedere che ho detto esplicitamente che non
accuso nessuno di aver lavorato in maniera opaca o tendenziosa, ma solo che
la scarsa qualità *della documentazione prodotta* svilisce il lavoro fatto,
che è importante sia per gli scopi sia per la mole.

Dopodiché, letta la mia critica (fatta, come ho ribadito più volte, con
spirito di suggerimento costruttivo), uno può benissimo pensare che il mio
giudizio *sulla qualità della documentazione prodotta* sia sbagliato, e mi
va benissimo. Ma non mi sembra affatto di aver accusato nessuno di niente.
Mi dispiace, ma quello che calunnia sei tu.

Buona notte,

Simone
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