Ciao, Il Lun, 12 Febbraio 2018 8:06 pm, Davide Prina ha scritto: > On 12/02/2018 14:59, Piviul wrote:
>> credo non ci sia nulla da fare[¹], sembra sia stata appositamente >> manomessa la toUnicode map... > Questo caso sarebbe, in teoria, semplice da risolvere: basterebbe avere > un programma che traduce tutti i glifi che hanno lo stesso valore > "visuale" (esempio tutti i glifi che visualmente vengono letti come > carattere 'a' nel carattere 'a'). Non ho idea se esiste qualcosa del > genere. No, la cosa è più complicata di così. L'idea di questo sistema di "sicurezza" consiste nel ridisegnare i caratteri, non nello scambiare quelli normalmente presenti in unicode visivamente simili. In un file PDF si può includere un intero insieme di caratteri (un "font")... o anche più di uno, disegnati ad hoc. Se io genero un "font" nel quale il carattere "1" è un semicerchio, diciamo più o meno così "C", il carattere "2" una riga verticale, il carattere "3" una "A" e il carattere "4" un cerchio... scrivendo con quel font "1234", sul documento, visivamente, apparirà "CIAO". Ma come tetsto il PDF conterrà "1234". Certo è un truccaccio indegno, per una sintesi vocale il documento sarà illeggibile, quindi vine persa del tutto la (già poca) accessibilità del PDF. Inoltre, dal punto di vista strettamente della sicurezza, così puoi proteggere giusto un testo che non vale niente. Se vale qualcosa, uno investirà quel tanto di tempo che serve per "decifrare" questa risibile "cifratura". Ĝis, m -- http://bodrato.it/papers/