Alle 11:57, mercoledì 25 ottobre 2006, Davide Corio ha scritto:
> Il giorno mar, 24/10/2006 alle 20.13 +0200, Ferdinando ha scritto:
> > > Viva la Filosofia me se poi mi trovo un pacchetto bacato e devo
> > > perdere due giornate di lavoro con il cliente che mi alita sul
> > > collo...
> >
> > Usi un'altra distro e tanti saluti ai principi Debian, mica siamo
> > fatti tutti alla stessa maniera...
>
> Qua non ci stiamo mica capendo tanto bene...
> Non capisco perchè sia così brutto avere gente che lavora a tempo
> pieno su Debian per poter dare maggiore stabilità al progetto.
>
> Boh...

Ho risposto anche in un'altra mail, di tono opposto.

Piuttosto non capisco io perché si debba essere sempre su due piani non 
"diversi", ma diametralmente opposti. 
Dunk-Tank non significa far diventare Debian come Red Hat, perché questo 
non sarebbe solo piuttosto brutto, ma molto peggio! :-(
Dunk-Tank è diverso, non inficia nessun "principio" ed il potere 
dovrebbe rimanere ben ancorato in mano agli sviluppatori indipendenti, 
piuttosto darebbe il potere al capo del progetto Debian, che viene 
eletto alla stessa maniera di sempre, di stipendiare "tot" persone .
Chi sarà d'accordo e chi non lo sarà, magari verrà definitvamente 
bocciato e magari diventerà un successo, ma di sicuro non si può 
neanche minimamente asssociare un simile progetto ad una distribuzione 
commerciale e neanche bocciare il progetto a priori senza ragionarci 
sopra e bollandolo come portatore di chissà quali eresie...

Ciao
Ferdinando

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