mi riassumete perche' aperti meglio che liberi?

Penso di aver esposto più volte la mia posizione.
Faccio un copia/incolla rivisitato dell'email spedita ad Andrea

La mia e' solo una nota di definizioni.
Personalmente preferisco usare il termine "dati aperti" che "dati liberi".
Preferisco libero per due motivi, uno ingenuo ed uno invece piu' concettuale:

- ingenuo: i dati non sono in prigione.
chi detiene i dati ha un diritto (= diritto sui generis[1]) e, il suo rilascio, e'
comunque vincolato da alcune regole giuridiche a monte (es. privacy).
Quindi l'apertura necessita comunque di una operazione di trasformazione.
Si tratta pertanto di una vera apertura.
Concordo poi che, in particolare nei dati della pubblica
amministrazione (government data), nove volte su dieci, i dati sono tenuti
chiusi senza motivo.

- concettuale: quando si parla di libero riferito all'informatica si
fa riferimento al software libero quindi al concetto di imporre l'obbligo di condivisione allo stesso modo . Questa restrizione secondo me e' valida nei casi di dati prodotti dalla comunità affinché il progetto continui a rimanere aperto (es. openstreetmap) o da aziende che hanno bisogno di imporre degli obblighi per imporre un dialogo con il produttore
di dati.
Nei casi dei dati del PSI (Public Sector Information), pertanto dell'open government data, l'uso del concetto di condivisione allo stesso modo non e' solo fuorviante ma anche
limitante per quello che riguarda il riuso.

Detto questo, nessuna guerra a chi usa il termine libero per i dati


Ciao

[1]
Nello specifico
http://www.itint.gov.it/ice/cda/templates/bancadati3_restyle.jsp
[...]
La tutela attraverso il diritto sui generis protegge l'investimento in
tempo, danaro e lavoro sostenuto da chi abbia assunto l'iniziativa
economica di raccogliere i dati e realizzarne una raccolta fruibile.
In tal caso l'insieme dei dati è protetto in quanto frutto di un
investimento economico a prescindere dal carattere creativo della
raccolta o del criterio di selezione: l'insieme dei dati è l'oggetto
della tutela attraverso il diritto sui generis.
[...]

un diritto che non ha nulla di creativo e che e' valido solo in Europa.
Tant'e' che questo blog post gia' apparso su questa ML lo racconta
http://www.teresascassa.ca/index.php?option=com_k2&view=item&id=124:federal-court-of-appeal-reminds-government-there-is-no-copyright-in-data


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