Beh, l'idea di portarsi dietro le geonotes in quanto tali non sarebbe male.
Oppure associare allo shape esportato delle annotations i relativi colori e
un .qml che permetta di riprodurle in qgis tali e quali.
Oddio, forse in quest'ultimo caso la cosa è già a metà (il colore associato)
e si dovrebbe solo creare un .qml adatto per qgis. Avevo cominciato a
pensarci tempo fa, ma la generazione automatica di un .qml ad hoc sarebbe
ideale.

In ogni caso io lo uso per due attività: il pronto intervento per rilevare
effetti di fenomeni calamitosi, e caso ultimamente più frequente, il
controllo di progetti per fornire pareri e autorizzazioni. In questo secondo
caso trasformo i pdf in .jpg con gimp, poi li georiferisco con qgis e infine
li riporto su beegis. Per vedere le tavole di progetto lo schermo e le
risorse del mio smartphone non sarebbero adeguati.
Un paio di mesi fa avevo provato a esportare una immagine da beegis, e c'era
ancora il problema che in fase di esportazione immagini  annotations e
geonotes si traslavano. Non ho più provato, non so se avete risolto.

Ritornando al generale, il fatto che i due strumenti siano interdipendenti
potrebbe essere un buon motivo per tenerli vivi insieme. 



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