Forse una puntualizzazione su questo concetto potrebbe aiutare il ragionamento:
I dati vengono sempre prodotti per rispondere a una ben precisa esigenza. E di rimando per l'esigenza che ne ha motivato la nascita vengono sempre usati. Quando Trevisani parla di favorire la conoscenza del territorio. Intende riferirsi a ulteriori occasioni di conoscenza del territorio. Mi spiego con un esempio: Puo' succedere che un comune debba rifare il proprio RU dopo svariati anni, e per questo potrebbero decidere di rifare la cartografia CTR in alcune localita' (non tutto il comune di solito) piu' significative o dove si sa' che il territorio è cambiato parecchio. aggiungo: operazione , questa, per niente facile, a cui ci sono dei colleghi preposti (non io per fortuna) e che con difficolta' mettono insieme tutte le esigenze dei vari soggetti per far quagliare tutto quanto e riuscire pure a fare risparmi di scala Aggiornata la cartografia, il dato viene sicuramente usato per cio' a cui serviva, ovvero supportare il nuovo RU. E quindi tale scopo è stato raggiunto. Questo pero' non vuol dire che tale dato non possa servire anche per altri scopi. E' a questi scopi ulteriori che si riferiva Trevisani. La tua obiaezione, poteva indurre nell'errore di ritenere che i dati geografici venissero realizzati in maniera trasversale, ovvero senza uno scopo preciso, ovvero genericamente per supportare qualsiasi attività di conoscenza del territorio. Ovviamente saremmo felici se cio' accadesse. Ma non pu' essere cosi'. La ragione è presto detta. Quando si fa' cartografia, proprio per ragioni di costi, si deve anche fare i conti con quello che si puo' sapere e cio'che non si puo' sapere. Si deve fare i conti con detemrinate scelte: ricognizione si, ricognizione no. Per cui quando si usa cartografia, occorre sempre capire per quale ragione essa è stata prodotta. Solo se si applica quesot ragionamento iniziale si riesce a usarla per bene. Perche' aiuta a comprendere quali informazioni sono piu' affidabili e quali lo sono meno. Se faccio cartografia per supportare un piano regolatore, probabilmente privilegero' certe informazioni e ne sottovalutero' altre. e faccio cartografia per supportare interventi di emergenza, probabilmente faro' certe scelte che privilegiano certi aspetti a discapito di altri. Queste sono le cose importanti da sapere. Ovviamente queste informazioni sono tutte informazioni che dovrebbero essere nella sfera della MetaInformazione ISO19115. In tale scheda infatti vi sarebbe spazio per descrivere lo "scope" che motiva la produzione di un dataset. E anche il processo qualitativo (di tipo lineage) che aiuta a comprendere la qualit'a delle singole informazioni. Ma qui si apre un mondo. Perche' per avere un vero dataset riusabile, occorrerebbe una metainformazione all'altezza del suo ruolo. Cosa in effetti ben difficile da fare. Per cui mettere a disposizione i dati, è solo uno delgi aspetti. L'altro è mettere a disposizione le informazioni necessarie per comprendere il livello qualitativo dei dati stessi. Il problema è che invece la gente si prende un dato e pensa di poterlo usare indistintamente per qualsiasi cosa. my 2ct. Il giorno 24 novembre 2013 02:10, Marco Curreli <marcocurr...@tiscali.it>ha scritto: > Ciao Maurizio, > > Maurizio Trevisani wrote > > [...] per favorire nuove possibilità di crescita economica. > > > > Inoltre l'apertura dei dati favorisce anche una migliore conoscenza > > del territorio e consapevolezza delle sue criticità e potenzialità > > Io invertirei l'ordine di priorità. > La diffusione e liberazione dei dati deve rispondere alle stesse finalità > per cui sono stati prodotti. > L'Unione Europea è nata come comunità economica e, nonostante > le balle che ci raccontano, lo scopo che persegue è sempre e solo > quello economico. > > > > -- > View this message in context: > http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/Ris-Re-Regione-Sardegna-e-OpenStreetMap-tp7585112p7585124.html > Sent from the Gfoss -- Geographic Free and Open Source Software - Italian > mailing list mailing list archive at Nabble.com. > _______________________________________________ > Gfoss@lists.gfoss.it > http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss > Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. > I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni > dell'Associazione GFOSS.it. > 666 iscritti al 22.7.2013 > -- ----------------- Andrea Peri . . . . . . . . . qwerty àèìòù -----------------
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