Il giorno 12/dic/2013, alle ore 11:47, antoniovinci <sier...@outlook.com> ha 
scritto:

> Caro Marco,
> trattazione molto interessante, me la salvo per ogni evenienza.
Mi fa piacere che ti sia tornata utile :)

> 
> Siccome appartengo alla vecchia guardia, sono sempre convinto che "Gis" sia
> semplicemente la disciplina che definirei come "gestione di oggetti 2D
> geografici legati a database testuale".
Questa e' la tua esperienza diretta con il GIS, ma io (... penso - purtroppo... 
l'eta' incalza! - di poter essere definito io pure della vecchia guardia) ho 
avuto gia' negli anni '90 una esperienza differente, prevalentemente con 
software proprietari.

> 
> Il concetto di Gis_3D non riesco ad afferrarlo, perchè non capisco come
> interrogare oggetti disposti nello spazio XYZ, ottenendone un sottoinsieme
> tematico.
Dal punto di vista "logico", la topologia 3d e' un bel casino rispetto alla 
topologia 2d. E' piu' complicato, certo, ma non vuol dire che non c'e'. A parte 
le esperienze con dati territoriali 3d (essenzialmente modelli del terreno di 
aree di frana o dissesto), gia' affrontate durante la tesi (1991) e i gia' 
citati approcci a GRASS nel 1997, ricordo molto bene la mia "golosita'" di 
fronte ad un GIS 3d di reti tecnologiche del sottosuolo intersecate con la 
progettazione di una metropolitana in un'area urbana. Penso di averlo visto ad 
un ASITA alla fine degli anni '90. 
Una query spaziale si puo' immaginare anche in 3D, è una questione di approccio 
mentale.

Per contro, ricordo anche le resistenze che ho incontrato, collaborando, nei 
primi anni 2000, per la parte geologica e per l'impatto ambientale con uno 
studio di ingegneria di discreta importanza (progettazione di infrastrutture, 
con particolare attenzione alle fondazioni di piloni per viadotti e ferrovie), 
ad interfacciarmi con colleghi ingegneri civili che avevano sempre progettato 
in 2d, o meglio, "pensato" in 2d ogni cosa, per cui al momento di dover 
affrontare l'impatto delle opere sul territorio (e sul sottosuolo - vedi 
interferenze con la falda) era per loro davvero difficile svincolarsi dal loro 
"foglio" mentale, che poi corrispondeva al layout dell'onniprensente Autocad, e 
pensare la loro opera gia' in 3d. Non parliamo poi di quando mi toccava di 
trasformare in modelli 3d i loro progetti tutti completamente 2d di viadotti 
(con tutti i raccordi al terreno, le livellette, gli sterri e i riporti che 
erano non solo rappresentati come segni grafici 2d, ma proprio "pensati" come 
oggetti bidimensionali)..... che faticata. Sicuramente il fatto di essere un 
geologo mi facilitava a pensare gia' al dato territoriale non solo come 
cartografia bidimensionale, ma come oggetti tridimensionali sviluppati nello 
spazio.

In ogni caso, l'interfacciamento con questi colleghi e' stato proficuo per 
entrambe le categorie: ormai vedo che quasi ovunque si progetta in 3d e si 
utilizzano software di CAD + GIS 3D in maniera abbastanza diffusa.
Un esempio di sistemi GIS 3d e' nel settore delle litostratigrafie o nella 
modellazione delle falde freatiche, con intersezione di altri elementi (frane, 
fondazioni, setti drenanti ed altro). Le immagini che ha postato Roberto sono 
molto illuminanti.

> 
> A titolo di curiosità, un paio d'anni fa feci un esperimento per il mio
> capo, che mi chiese di rappresentare una certa miniera di lignite in 3D, pur
> mantenendone le informazioni geografiche.
> 
> Ti allego qui il risultato, giusto per sapere da te esperto se possa
> intendersi come esempio di Gis_3D.
> http://novarese.t15.org/gfoss/geopdf3d.zip
> <http://novarese.t15.org/gfoss/geopdf3d.zip>  

Esempio interessante, anche se questo è più che altro una rappresentazione di 
dati 3d, quindi si tratta di una vista tridimensionale visualizzabile in 
maniera interattiva all'interno di un viewer standard come Acrobat., piu' che 
un vero sistema GIS 3d. Tra l'altro qui abbiamo un DEM (2d e mezzo) vestito con 
una texture (2d), quindi sicuramente e' il primo e piu' semplice tipo di 
utilizzo di dati GIS tridimensionali che viene in mente Visualizzatori di dati 
GIS 3d ce n'e' diversi, piu' o meno ricchi di tool (da NVIZ a VTP Enviro ad 
altri), il tipo di output riflette l'elaborazione e l'analisi GIS piu' o meno 
"full 3d". 

Un vero sistema GIS 3d e' qualcosa di decisamente piu' complesso, perchè 
considera la topologia 3d, e quindi le relazioni spaziali tra gli oggetti nelle 
3 coordinate dello spazio e conseguentemente il collegamento con il database e 
con gli attributi "sviluppati in 3d". le immagini che ha postato Roberto poco 
fa con la ricerca di Google penso spieghino di cosa parliamo. Pensa ad una 
litostratigrafia sviluppata su tutto il blocco, con limiti tra formazioni 
geologiche "storti", discordanti, che vanno a chiudersi in maniera lenticolare 
secondo andamenti differenti... volendo ci si puo' sbizzarrire!

Ciao!


Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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GEOgrafica - GIS, cartografia digitale e simulazioni territoriali virtuali
http://www.geografica.org

Virtual Terrain Project / GeoView examples: 
http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y
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