On Mon, 6 Mar 2017 21:30:25 +0100
Ely Parker <elypark...@gmail.com> wrote:

 
> perchè è stato adottato cassini-soldner? non lo so , immagino che a quei 
> tempi era piu pratico, ma forse visto che che non si è riuscito a 
> soppiantare dopo 100 anni vuol dire che anche oggi ha delle praticità
> 

a quei tempi... ecco la risposta giusta è nella storia.
A quei tempi significa fine ottocento. La legge di istutuzione del Catasto è la 
3682 del 1886.
Hayford (1868-1925) era appena maggiorenne. Il suo ellissoide infatti è 
definito "1924".
Bessel (1784-1846) invece aveva già lasciato la sua impronta nella storia della 
geodesia e della topografia.
Le formule di Gauss c'erano, ma come è stato rammentato, sono formule per una 
rappresentazione conforme, ed il loro calcolo, anche adesso (quello che anche 
QGis fa ogni volta che fate un pan), sono sviluppi in serie che fino a poche 
decine di anni fa si risolvevano con le tavole dei logaritmi.
Invece una delle rappresentazioni adottate in alcune parti d'italia per la 
cartografia catastale, oltre ad essere equivalente, è anche estremamente 
facile: la rappresentazione natuale di Sanson-Flamsteed.
Usata anche per la cartografia ufficiale italiana dal 1877 al 1942, è detta 
anche policentrica. Il centro di proiezione, su Bessel, è il centro di una 
sfera locale. Sulla sfera le formule sono banali.
La rappresentazione di Soldner è di poco più complessa e comunque è una 
rappresentazione afilattica: in letteratura potete trovare le formule per il 
calcolo dei moduli di deformazione lineare, angolare e superficiale.
Vi è da dire poi che il GPS ci ha fatto scordare che un sistema geodetico, per 
essere utilizzato, deve essere "materializzato" sulla terra (ora lo è nel 
cielo). Non è che il topografo esce di casa, schiocca le dita e ottiene due 
belle striscie in terra: il suo meridiano ed il suo parallelo.
Esistono le rete geodetiche: quella del primo ordine, fino al quarto, quella 
catastale...
Le grandi origini catastali di solito fanno parte della rete del primo o 
secondo ordine IGM, quindi sono conosciute e non vi è nessun problema (Vedi per 
esempio Siena, origine Torre del Mangia) nel convertire le coordinate.
L'inerzia di cambiamento, se vogliamo definirla così, sta nel fatto che 
"rifare" una rete non è una sciocchezza. Non si tratta di applicare formule più 
o meno precise.
Prova ne sia che il progetto IGM95 è durato degli anni. Ma è grazie ad esso che 
adesso siamo in grado di passare da Roma40 (rete geodetica iniziata fine 
ottocento) ai nuovi sistemi. I vertici di primo ordine sono stati rimisurati 
tutti.
Diverso fu al momento di passare dalla proiezione naturale a quella di 
Gauss-Boaga: cambio ellissoide e cambio proiezione. La scala della cartografia 
assorbiva gli scostamenti, per cui non fu affatto ridisegnata, ma furono solo 
calcolate le coordinate dei vertici dei fogli nel nuovo sistema.
Oggi, che facciamo zoom 1:1 sul display, ci dimentichiamo di tutto questo, 
pensando a linee adimensionali. Dovremmo iniziare a disegnare le linee in 
spessore pari alla loro accuratezza. Allora i fiumi di parole che spesso si 
leggono, si ridurrebero a miseri ruscelletti estivi.


> non possiamo basarci su come sarebbe stato meglio se avessero fatto un 
> altra cosa

giusto. Ma diciamolo meglio: hanno fatto le scelte con la tecnologia che 
avevano. Non possiamo pensare a degli sprovveduti; 
 
> 
> mi dicono che le informazioni sulle origini si sono perse ma è 
> verosimile? anche le grandi origini locali  si sono perse?

come detto sopra. Molte sono conosciute. Per le altre sono state fatte campagne 
di acquisizione di punti in doppie coordinate (catastale-nazionale) per 
calcolare i parametri di passaggio (attraverso la soluzione di Di Filippo). Ma 
andrebbe bene anche calcolare "a ritroso" una origine fittizia ed applicare le 
consuete formule di passaggio da cassini a gauss. 

 
> quanto può costare all'agenzia del territorio ricensire le grandi 
> origini e piccole orgini con gli strumenti attuali?

è stato fatto. in teoria si possono scaricare i file in gauss-boaga.
 
 
> P.S.: comunque il topic iniziale era su altro

:-) ma ogni tanto serve. L'importante è non fare come canta Silvestri: non 
discutere di ciò che sai, su tutto il resto esprimi sempre un'opinione! 
saluti
mg

-- 
Marco Guiducci <marco.guidu...@regione.toscana.it>
Firenze, via di Novoli 26
055 4383194
_______________________________________________
Gfoss@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni 
dell'Associazione GFOSS.it.
807 iscritti al 31/03/2016

Rispondere a