E' un approccio diverso, ma il concetto è lo stesso. Per raggruppare le celle da dove cominci? Dovrai avere dei seed, no? Come li definisci i punti da cui cominci ad aggregare le celle?
Anche usando un approccio di aggregazione (growing) devi gestire le celle in cui i gruppi cominceranno a convergere, e scambiare celle tra i gruppi fino ad ottenere una dimensione costente e uguale. La cosa diventerebbe banale se tu non volessi avere cluster "random". In tal caso basta partizionare la superficie con una griglia e poco più... Il giorno 8 novembre 2017 12:52, Maurizio Marchi <mauriziomarch...@gmail.com > ha scritto: > Ehm, non esattamente, più l'inverso della procedura, forse mi sono > spiegato male io. > faccio un esempio: a partire da un layer di poligoni composto da 1000 > celle quadrate voglio: > 1) creare 20 gruppi di 50 celle ciascuno che siano spazialmente continui > 2) generare 20 punti casuali di campionamento, uno per ogni cluster. > > Comunque sto provando con la funzione gTouches della libreria rgeos di R, > vediamo cosa viene fuori > > 2017-11-08 10:48 GMT+01:00 G. Allegri <gioha...@gmail.com>: > >> Ah, ok, allora non è tanto una questione di clustering quanto di >> tassellamento di una superficie. >> Tanto per essere chiari, idealmente tu vorresti: >> >> 1 - generare N punti casuali all'interno della tua superficie >> 2 - partendo dagli N centroidi casuali calcolare gli N poligoni (cluster >> di celle) di uguale area che coprano completamente la tua superficie. >> giusto? >> >> giusto? >> >> giovanni >> > _______________________________________________ Gfoss@lists.gfoss.it http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 801 iscritti al 19/07/2017