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Tentativi di censura nella Croazia europeissima


1) Tentativi di censura contro il giornale della minoranza serba (di Pierluca 
Merola, 10 marzo 2017)
2) La droite réac s’acharne contre l’hebdo de gauche Novosti (par Marzia Bona, 
24 febbraio 2017)
CROAZIA: NOVOSTI SOTTO ATTACCO / NOVOSTI UNDER ATTACK




LINKS:


PORTAL NOVOSTI
Il giornale della comunità serba / Srpsko narodno vijeće / della Croazia
http://www.portalnovosti.com


Media in Croazia: un tentato omicidio che ci riguarda tutti (Helena Puljiz)
Il 28 ottobre scorso, mentre percorreva l'autostrada Bregana-Lipovac, 
l'automobile di Saša Leković ha mostrato segni di danneggiamento... si è 
constatato che due bulloni della ruota anteriore destra erano stati segati...
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Croazia/Media-in-Croazia-un-tentato-omicidio-che-ci-riguarda-tutti-175238
oppure 
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/crj-mailinglist/conversations/messages/8636


Libertà dei media in calo in Croazia: un'infografica (OBC 15 novembre 2016
... Misure quali la rimozione di oltre 70 dipendenti dal servizio pubblico 
radiotelevisivo, la messa in discussione dell’agenzia nazionale per la 
regolamentazione delle telecomunicazioni e l'abolizione del finanziamento per i 
media non profit erodono la possibilità che i giornalisti possano svolgere il 
proprio lavoro adempiendo il compito fondamentale...
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Croazia/Liberta-dei-media-in-calo-in-Croazia-un-infografica/




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http://www.eastjournal.net/archives/81914


CROAZIA: Tentativi di censura contro il giornale della minoranza serba


di Pierluca Merola, 10 marzo 2017


da ZAGABRIA – Željka Markić – volto dell’associazione U Ime Obitelj (in nome 
della famiglia) e attivista della destra nazionalista croata – ha recentemente 
aperto uno scontro con il settimanale Novosti, voce indipendente e critica 
<http://www.balcanicaucaso.org/aree/Croazia/Croazia-Novosti-sotto-attacco-178128>
 nel panorama mediatico croato e nominalmente testata  
<http://www.portalnovosti.com/>della minoranza serba.


“Novosti diffonde l’odio verso la maggioranza croata”


Il 13 febbraio 
<http://hr.n1info.com/a179246/Vijesti/U-ime-obitelji-protiv-dodjele-sredstava-tjedniku-Novosti.html>
 scorso Željka Markić ha presentato un report 
<http://narod.hr/hrvatska/zeljka-markic-o-novim-novostima> sull’uso improprio 
dei finanziamenti statali all’editoria delle minoranze nazionali da parte della 
rivista Novosti, edita dal Consiglio Nazionale Serbo <http://snv.hr/eng/>. 
Markić sostiene che la rivista si occupi poco della minoranza serba e troppo 
della politica nazionale croata. In particolare, il report identifica negli 
articoli di tre editorialisti di Novosti frasi che “incitano all’intolleranza e 
all’odio verso il popolo croato”e che mettono in discussione 
<http://www.portalnovosti.com/mocna-mora> (in modo satirico) l’esistenza di 
un’(unico) popolo croato e le basi dello stato indipendente.


Markić ritiene inaccettabile che le tasse dei croati finanzino un giornale che 
li insulta: ha perciò chiesto 
<http://uimeobitelji.net/potpisite-peticiju-zaustavimo-financiranje-vrijedanja-hrvata-i-republike-hrvatske-iz-nasih-dzepova/>
 al comitato per le minoranze nazionali (responsabile dei fondi) l’interruzione 
immediata del finanziamento a Novosti (pari a 3.2 milioni annui di kune 
croate). Il comitato per le minoranze nazionali ha prontamente notificato 
<http://hr.n1info.com/a180923/Vijesti/Savjet-za-nac.-manjine-odgovorio-udruzi-U-ime-obitelji.html>
 a Markić la sua ignoranza riguardo la legislazione costituzionale in tema di 
minoranze.


“Novosti promuove la tolleranza attraverso la critica al nazionalismo”


La risposta della redazione di Novosti non si è fatta attendere. Senza venir 
meno al proprio taglio editoriale critico e tagliente, il venerdì successivo 
<http://www.portalnovosti.com/naslovnica-novosti-je-toliko-dobra-da-ju-je-podijelila-i-zeljka>
 alla denuncia, la rivista è uscita con un numero interamente dedicato alla 
figura di Markić (secondo la redazione offesa perché trascurata) e quello dopo 
ancora 
<http://www.portalnovosti.com/najnovije-novosti-i-ovog-petka-na-kioscima-gdje-se-gasimo>
 ha rincarato la dose con un numero dedicato alla natura “clerical-fascista” 
del movimento U Ime Obitelj.


Riguardo alle accuse, il caporedattore Nikola Bajto ha specificato 
<http://hr.n1info.com/a179468/Vijesti/Bajto-Markic-napada-Novosti-jer-joj-se-ne-svidja-o-cemu-pisemo.html>che
 Novosti non è disposta a farsi chiudere in un ghetto per la minoranza serba ma 
punta a un pubblico più ampio, così da perseguire una reale integrazione tra 
popolo maggioritario e minoranze. Il caporedattore ha poi sottolineato come la 
rivista rispetti i criteri per i finanziamenti perseguendo la promozione della 
tolleranza, del rispetto delle minoranze, dell’eguaglianza e delle libertà 
garantite dalla costituzione attraverso la critica quotidiana alle 
discriminazioni promosse da Markić e dalle altre forze del nazionalismo croato. 
La rivista intende dare così voce alla minoranza serba e a tutte le minoranze 
etniche, politiche e di orientamento sessuale discriminate dalle posizioni 
maggioritarie.


L’attacco al pluralismo della stampa in Croazia


Con l’attacco a Novosti si è manifestata ancora una volta l’insofferenza del 
nazionalismo croato verso la stampa non allineata. Non è un caso che due dei 
tre editorialisti – Boris Dežulović e Viktor Ivančić 
<http://www.balcanicaucaso.org/aree/Croazia/Viktor-Ivancic-media-democrazia-e-politica-177164>
 – i cui articoli “incitano all’odio verso il popolo croato” provengano dal 
Feral Tribune – unica realtà critica  
<http://www.courrierdesbalkans.fr/boris-pavelic-le-sourire-de-la-liberte>in 
Croazia verso il regime di Tuđman durante gli anni ’90 
<http://www.balcanicaucaso.org/aree/Croazia/Buon-compleanno-Feral-Tribune!-23596>,
 chiusa nel 2008 
<http://www.balcanicaucaso.org/aree/Croazia/L-ultimo-Feral-42313> per 
difficoltà finanziarie.


Željka Markić e le altre forze 
<http://hr.n1info.com/a181302/Vijesti/DORH-odbacio-kaznenu-prijavu-protiv-Novosti.html>
 del nazionalismo croato stanno proseguendo la politica  
<http://www.eastjournal.net/archives/72481>avviata dall’ex-Ministro della 
cultura Zlatko Hasanbegović volta a eliminare quelle realtà indipendenti 
<http://narod.hr/hrvatska/dr-z-markic-oreskovic-podrzao-a-plenkovic-maknuo-ministra-prvi-pokrenuo-isusuvanje-kulturne-mocvare>che
 sbeffeggiano e decostruiscono gli assunti nazionalisti e la narrazione degli 
anni ’90 in Croazia.


Novosti – rivista della minoranza serba che ha accolto i giornalisti 
irriverenti ed “eretici” del defunto Feral – è l’incubo dei nazionalisti 
croati. Non sorprende che Markić ritenga 
<http://www.vecernji.hr/hrvatska/zeljka-markic-pupovac-trosi-nas-novac-za-sirenje-netrpeljivosti-1153436>
 che il budget statale possa essere meglio impiegato in una rivista 
completamente in alfabeto cirillico e concentrata sul folklore serbo. Basta che 
nessuno la legga.


Questo articolo è frutto della collaborazione con MAiA Mirees Alumni 
International Association 
<http://corsi.unibo.it/2Cycle/mirees/Pages/alumni2.aspx> e PECOB 
<http://www.pecob.eu/collaborazione-Eastjournal-MAiA>, Università di Bologna.






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in italiano: CROAZIA: NOVOSTI SOTTO ATTACCO (di Marzia Bona, 24/02/2017)
Una campagna lanciata dall’organizzazione "Nel nome della famiglia" minaccia di 
portare alla chiusura del settimanale Novosti, esempio di pluralismo e 
giornalismo di qualità in Croazia...
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Croazia/Croazia-Novosti-sotto-attacco-178128


in english: NOVOSTI UNDER ATTACK (by Marzia Bona, 24/02/2017)
A campaign launched by conservative organization “In the name of the family” 
threatens to shut down the magazine Novosti, example of pluralism and quality 
journalism in Croatia...
http://www.balcanicaucaso.org/eng/Areas/Croatia/Novosti-under-attack-178128


http://www.courrierdesbalkans.fr/Croatie-attaques-Novosti


CROATIE : LA DROITE RÉAC S’ACHARNE CONTRE L’HEBDO DE GAUCHE NOVOSTI


Osservatorio Balcani e Caucaso | European Center for Press and Media Freedom | 
Traduit par Mandi Gueguen |vendredi 3 mars 2017


U ime obitelji, « Au nom de la famille », c’est l’équivalent croate de Sens 
commun, sous-produit dérivé de la Manif pour tous. Et l’officine 
catho-tradi-réac s’est trouvé une nouvelle cible : l’hebdomadaire de gauche 
Novosti, officiellement édité par le Conseil national serbe de Croatie.



Par Marzia Bona


Ces deux dernières semaines, l’hebdomadaire Novosti 
<http://www.portalnovosti.com/>, publié par le Conseil national serbe de 
Croatie (SNV), a été la cible d’une campagne visant à suspendre le financement 
public dont il bénéficie, en tant que média d’une minorité nationale reconnue. 
L’association responsable de cette campagne, célèbre pour son engagement 
nationaliste et ultra-conservateur, U ime Obitelji (« Au nom de la famille »), 
a été créée en 2013, pour mener la bataille sur la réforme constitutionnelle 
qui a amené à restreindre la définition du mariage comme « l’union entre un 
homme et une femme » 
<http://www.courrierdesbalkans.fr/la-croatie-vote-a-65-contre-le-mariage-gay>.


Le 13 février dernier, Željka Markić, visage public de l’association, a tenu 
une conférence de presse en face du Parlement croate en demandant la fermeture 
de l’hebdomadaire. Dans le dossier accompagnant l’appel, Novosti est accusé de 
représenter une menace parce que le journal promouvrait « l’intolérance contre 
la majorité croate et contre la République de Croatie ». Sur la base de ces 
accusations, Željka Markić demande au Conseil pour les Minorités nationales la 
suspension de son soutien à Novosti (3,2 millions de kunas en 2016, près de 430 
000 euros), de même que l’interruption de sa publication pour une période de 
trois ans.


Les accusations contre l’hebdomadaire ne sont pourtant pas confirmées par les 
observations objectives des organisations de presse actives dans la région. La 
plateforme régionale South East Europe Media Observatory 
<http://mediaobservatory.net/>, par exemple, a récemment cité Novosti parmi les 
exemples positifs que représentent un modèle alternatif viable pour la presse, 
illustrant notamment « un journalisme fièrement indépendant, de qualité, 
financé en grande partie par les fonds publics ».


Željka Markić, ne s’est pas arrêtée en chemin : le 20 février 2017, elle a 
lancé une pétition publique pour recueillir des adhésions à la campagne contre 
l’hebdomadaire. Après la publication de la pétition en ligne, la boîte de 
messagerie du Conseil pour les minorités nationales a été inondée par des 
milliers de mails automatiques.


La rédaction de Novosti a diffusé un communiqué de presse exprimant ses 
préoccupations. « Ces actions constituent une campagne dangereuse et orchestrée 
au nom du nationalisme, de la xénophobie, visant à stigmatiser les journalistes 
de l’hebdomadaire Novosti, en les présentant comme des ennemis de l’État et des 
traitres à la nation ». Cette campagne, selon eux, « vise à répandre la haine 
contre le Conseil national serbe, qui est l’organisation de tutelle de la 
minorité nationale serbe en Croatie et contre cette minorité en général ».


Diverses organisations actives dans la défense de la liberté de la presse, dont 
la Fédération européenne des journalistes (FIJ), ont rapidement réagi en 
affirmant leur solidarité et leur soutien et en s’alarmant des conséquences 
d’une éventuelle fermeture de Novosti, qui se solderait par une érosion du 
pluralisme des médias en Croatie et l’exclusion d’une voix importante des 
minorités. « Nous considérons la tentative de l’association U ime obitelji 
comme dangereuse non seulement pour le niveau de protection démocratique des 
minorités en Croatie, mais aussi par rapport au respect de la liberté 
d’expression journalistique et éditorialiste au sein des moyens de 
communication de ces minorités », souligne le SEE Media Observatory.




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