Caro Fabio, in Italia abbiamo ancora diverse Leggi che si applicano al CdA di OpenAI checché dicano i Termini del Servizio.
On Wed, Aug 30, 2023 at 08:48:00AM +0200, Fabio Alemagna wrote: > Il mer 30 ago 2023, 08:44 Giacomo Tesio <giac...@tesio.it> ha scritto: > > > Chi ha eseguito il software programmato statisticamente (il CdA di > > OpenAI/Microsoft etc...) > > è responsabile delle morti causate dall'errata interpretazione di quella > > sequenza di caratteri > > come un "testo" portatore di sognificato. > > > > Tale responsabilità deriva dalla scelta di realizzare e mantenere in > > esecuzione > > un software progettato per ingannare chi lo usa imitando il testo prodotto > > da un essere umano. > > Puoi cortesemente elencare le leggi a cui fai riferimento, evidentemente > non Italiane, e possibilmente la giurisprudenza in materia? Elencarle tutte va oltre il tempo che ti posso dedicare, ma se vuoi le trovi elencate tutte nel Codice Penale. Giusto a titolo d'esempio, in Italia chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni (art. 589(1)) In generale, il reato è (e deve restare) ortogonale allo strumento utilizzato per compierlo. Prendi l'istigazione al suicidio: se il presidente di OpenAI lo commettesse scrivendo su una chat ad un minore di 14 anni, verrebbe punito come omicida (vedi art. 580(2)). Se anche la chat fosse controllata da un software che lo stesso Presidente ha scritto (o fatto scrivere) nonché deciso di eseguire e connettere alla chat con il minore suddetto, dovrebbe risponderne negli stessi termini. Se così non fosse, sarebbe sufficiente usare un software (programmato statisticamente o meno) per violare impunemente qualsiasi Legge. In altri termini, verrebbe meno il principio di uguaglianza di fronte alla Legge dei cittadini che, sempre in Italia, è ancora un Principio Fondamentale della nostra Costituzione (vedi articolo 3). E con esso, verrebbe meno la legittimità dello Stato. Dunque, ribadisco: se indurre al suicidio tramite l'ingestione di funghi velenosi una persona costituisce un reato in Italia (credo e spero di sì) allora, se un chatbot ha prodotto un output interpretabile in tal modo, chi ha eseguito ed inviato ad un utente ignaro tale output ne deve rispondere nello stesso modo in cui ne risponderebbe se quel messaggio l'avesse scritto di proprio pugno. Nessuno ti obbliga ad eseguire un software. Nessuno ti obbliga a pubblicare il suo output sul tuo sito in risposta al "prompt" di sprovveduti allucinati cui hai fatto credere di conversare con chissà quale "intelligenza aliena". Se non vuoi rispondere dei danni che può causare, basta spegnerlo. Se non lo spegni, accetti di rispondere del suo output. E' veramente semplicissimo! ;-) A presto! Giacomo _______________________________________________ nexa mailing list nexa@server-nexa.polito.it https://server-nexa.polito.it/cgi-bin/mailman/listinfo/nexa