Il giorno gio, 11/01/2007 alle 12.22 +0100, Lawrence Oluyede ha scritto: > > No, questo no. > > Va bene il sito internazionale, ma deve essere localizzato (almeno in > > Italiano). > > Ok ma a che pro? Non credo che un Pythonista faccia cosi fatica a > leggere "name" invece che "nome". Non è un testo tecnico. Comunque > facciamo cosi, ok per la localizzazione in italiano ma: >
Non credo che sia questo il punto > > Se, ad esempio, faccio: > > http://it.pythonisti.org > > > > devo poter vedere *solo* i pythonisti italiani, in lingua italiana, come > > previsto originariamente. > > - niente sottodomini e niente "esclusività". > - nomesito.com/country/italy o quello che è rimane cosi. La differena > è che se io ho il browser impostato in italiano leggo in italiano le > stringhe, altrimenti rimane in inglese. Le descrizioni però sono > tassativamente in inglese, altrimenti non ha alcun senso farlo > internazionale. Se una ditta inglese vuole contattarmi, che fa, assume > un traduttore? Ad esempio, il modo di indicare un indirizzo è diverso per ogni Paese...io farei una pagina "generica" in inglese dove il campo "indirizzo" va formattato in una certa maniera, più una pagina per ogni locale (per ora it e basta), in cui si predispongono i campi che formano l'indirizzo (in italia: via, città, provincia, cap) e al momento del submit si fa il join per formare la stringa corretta...non credo sia particolarmente complesso ma in compenso è più "usabile"
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