Ho scoperto che ci sono persone che programmano facendo un uso massiccio di make e di tool simili. In pratica, la strategia é quella di creare tanti piccoli scripts o programmi, ognuno dei quali scrive o modifica un file, e di utilizzare make o setup.py per organizzarli assieme.
Per esempio, io potrei avere una serie di scripts come: src/converti_formato.py # prende in input il file data.raw e lo converte nel formato .csv, creando il file data.csv src/calcola_media.py # prende il file data.csv e calcola la media dei valori in esso, creando il file media.txt src/calcola_composizione.py # prende il file data.csv e calcola la composizione dei valori in esso, creando il file composizione.txt Dopodichè, si creano delle regole specifiche in un makefile per specificare l'ordine con cui questi scripts devono essere eseguiti e i file a cui corrispondono. Credo che sia una cosa particolarmente comune in statistica, o con chi lavora con grandi quantità di dati su testo. Lasciatemi fare la domanda ingenua... ma make é molto utilizzato anche per gestire dei lavori in python? Voi ne fate uso? E se no, come fate per gestire situazioni come questa? Ho sentito dire che si può anche usare anche distutils.core.setup (il tipico python setup.py), ma per il momento non ci ho guardato, preferisco capire make. Ci sono dei vantaggi ad usare questo modulo? Ci sono grosse differenze? -- ----------------------------------------------------------- My Blog on Bioinformatics (italian): http://bioinfoblog.it _______________________________________________ Python mailing list [email protected] http://lists.python.it/mailman/listinfo/python
