Caro Sergio Pini, alias Azorka, alias Paolo Rossi (lo dico per gli altri della lista, che potrebbero essere un po' disorientati dal tuo essere uno e trino :-) poichè hai (giustamente) preso la parte dell'accusa, consentimi di prendere le parti della difesa.... AZORKA: > > Uno degli obbiettivi primari della moq e' quello di risolvere i > problemi > > generati da una metafisica fondata sulla dicotomia soggetto/oggetto. > Mi > > sembra quindi chiaro che la soluzione non puo' risiedere in una > metafisica > > che si poggia sulla dicotomia qualita' dinamica/statica MARCO: Non credo che la MOQ voglia *negare* la metafisica soggetto/oggetto. La MOQ si propone come "mappa" alternativa. Pirsig in Lila fa l'esempio delle mappe (non cito esattamente, ma è al capitolo 8) e afferma che ci sono occasioni, ad esempio quando ci si trova al polo, in cui una mappa con al centro il polo è migliore di una mappa con al centro l'equatore. Il tuo argomento mi sembra molto vicino all'argomento dei mistici, che affermano l'impossibilità di comprendere la realtà, e dunque rifiutano di definirla. In Lila Pirsig afferma che c'è qualcosa che ci spinge comunque ad investigare quella realtà... questo qualcosa, che ha fra l'altro spinto lui a scrivere il suo secondo libro, ci impone di analizzare la realtà, e quindi suddividerla. Resta solo di decidere qual'è il modo *migliore*. Pirsig ritiene che analizzare la realtà secondo una divisione fra statico e dinamico sia meglio che secondo una divisione fra soggetto ed oggetto, o fra mente e materia. AZORKA: ed e' ancora > piu' > > evidente che una ulteriore suddivisione della qualita' statica in > > configurazioni discrete ed esaustive della realta' piu' che sciogliere > i > > nodi della metafisica s/o ne aumenta il numero. > > Dare un'interpretazione della realta' basata su categorie discrete > sarebbe > > possibile se la realta' fosse costituita da tali categorie, il che e' > > evidentemente falso. MARCO: Lo scoglio più grosso è il primo. Se non si accetta (in via del tutto legittima, ovviamente!) la *bontà* della suddivisione statico/dinamico, non ha poi senso più di tanto proseguire sull'analisi della realtà statica. AZORKA: >Consideriamo ad esempio il momento in cui sulla terra > > e' nata la vita (prime "configurazioni organiche"); e' un fatto che in > tale > > periodo la realta' non consisteva certamente in configurazioni sociali > o > > intellettuali. Stesso discorso vale per le configurazioni biologiche > prima > > della nascita della vita stessa. > > Quindi la pretesa di costruire un'enciclopedia suddivisa in queste > quattro > > configurazioni e che essa sia anche esaustiva della realta' mi sembra > > azzardata se non fuori luogo. MARCO: Non capisco il problema. All'inizio dell'universo esistevano solo configurazioni inorganiche. Le configurazioni biologiche sociali ed intellettuali si sarebbero aggiunte dopo, per evoluzione, sotto la spinta della *Qualità*. Il discorso dell'enciclopedia che racchiude tutto, si riferisce, ovviamente allo stato dell'arte, oggi. AZORKA: > Il fatto che i livelli di qualita' statica non > > siano sempre coesistiti ma che essi si siano aggiunti uno all'altro > nel > > tempo fa pensare ragionevolmente che il futuro ci preserva altre > possibili > > configurazioni. MARCO: Certo, ma si va nel campo della fantascienza, o della fantametafisica.... Prima della scoperta dell'america esistevano testi di geografia, che non contemplavano altri continenti fuori da quelli conosciuti... così come oggi non esistono libri di storia che mi dicono cosa accadrà domani. Se ci saranno configurazioni diverse, ben vengano. Possiamo intavolare discussioni su cosa ci sarà, ma, allo stato attuale, ci sono quelle quattro e non altre. AZORKA: > > Qui sta il punto. La qualita' statica non esiste, esiste solo la > qualita' > > dinamica che, come giustamente affermato da Rich Pretti nel suo saggio > > "Cos'e' la moq", "..non e' una cosa, e' un evento che crea > configurazioni > > materiali ed intellettuali". Tali configurazioni sono pero' in > continua > > evoluzione. Si puo' quindi pensare che la realta' evolva sotto > l'azione > > continua (non discreta, "natura non fecit saltu") e incessante della > > qualita' dinamica. Non e' quindi possibile individuare nella realta' > delle > > configurazioni statiche discrete ed esaustive della realta' stessa. MARCO: La mia interpretazione è che della realtà non può essere detto *con certezza* nè che sia dinamica nè che sia statica. Come visto all'inizio del messaggio, secondo me la divisione statico/dinamico è in primo luogo intellettuale, e di essa possiamo dire soltanto che è "buona" se funziona (questo è il lato di Pirsig che si lega al Pragmatismo di James....) quando interpretiamo la realtà. "Criteri di verità sono sono la coerenza logica, la concordanza con l'esperienza e l'economia della spiegazione". Io credo che tutto ciò che c'è, è nel presente. Esiste solo il presente. Nel presente esistono anche configurazioni statiche, che sono ciò che fa agire la qualità dinamica secondo certi schemi. Un esempio per tutti: se mi getto dalla finestra qui alla mia destra, mi sfracello al suolo. Secondo la MOQ esiste un impedimento biologico al volo, che possiamo definire una caratteristica biologica statica. E' una caratteristica biologica che si è formata nei millenni perchè in certe condizioni era "meglio" creare un organismo biologico in grado di camminare ma non di volare. Poi, ovviamente, sappiamo che questi limiti sono scritti nella sabbia: col tempo, l'evoluzione potrebbe portare cambiamenti, sotto la spinta della Q.D. AZORKA: > > Per descrivere la realta' puo' essere comodo pensare di poter bloccare > > l'evoluzione (quello che i relativisti chiamano "mettersi sul sistema > di > > riferimento istantaneamente in quiete") ed individuare in essa delle > > caratteristiche comuni delle configurazioni che la costituiscono e > > raggruppare queste configurazioni "simili" in configurazioni di > qualita' > > statica (scusate la ripetizioni numerose ma sono a corto di sinonimi). > > Torno a ripetere che i livelli statici non son parte costitutiva > della > > realta' ma sono degli strumenti "comodi" che noi usiamo per > descriverla; MARCO: Qui siamo abbastanza d'accordo. Quello che io non posso accettare è che tali configurazioni esistano solo nella mente di chi le usa. Sono d'accordo che esse sono nella mia mente e che siano, in primo luogo, delle configurazioni intellettuali. Ma, secondo la mia interpretazione della MOQ, è più "vero" (ovvero: coerentemente logico, aderente all'esperienza, facilmente spiegabile) dire che esistono anche secondo altri livelli di esistenza. AZORKA: > > inoltre essi non sono assolutamente discreti (sono partecipi uno > dell'altro) > > e possono essere considerati esaustivi solo per definizione. A questo > punto > > e' corretto parlare di configurazioni inorganiche alle quali si sono > > aggiunte/sovrapposte quelle organiche,sociali e intellettuali. MARCO: Solo per definizione.... come dire "esiste una mente che pensa e crea le configurazioni". In questo modo, sostieni il primato della suddivisione fra soggetto ed oggetto. O no? Grazie per l'attenzione Marco MOQ.ORG - http://www.moq.org